Convegni e seminari – Pagina 34 – Fondazione Giorgio Cini

Tombe dogali: la commemorazione dei principi della Repubblica veneziana

30 settembre
Centro Tedesco di Studi Veneziani
1 ottobre
Fondazione Giorgio Cini

Il convegno si propone di esaminare l’(auto)rappresentazione dei dogi nei loro monumenti funebri, a partire dagli albori della Serenissima fino alla sua caduta nel 1797. Commissionate direttamente dal doge o dai suoi parenti, le tombe fornivano al defunto un mezzo importantissimo per influenzare con la propria commemorazione le vicende della storia. Le tombe, così, non solo riflettono le preoccupazioni personali per l’aldilà, ma servono quali strumenti squisitamente politici. Spesso fanno riferimento alle gesta del doge, a volte cercano di legittimarne l’operato. In certe occasioni le tombe possono addirittura servire a riabilitare un personaggio, come nel caso di Francesco Foscari, costretto ad abdicare nel 1457. I familiari potevano così avere un interesse specifico nel ricomporre l’immagine del loro congiunto, specialmente se loro stessi perseguivano una carriera politica.
I monumenti funerari pertanto risultano particolarmente adatti all’analisi delle dinamiche socio-politiche a qualsiasi altezza cronologica, soprattutto in un contesto, come quello della Repubblica veneziana, in cui il doge ufficialmente era soltanto il primo tra eguali e in cui nessuna forma di autoesaltazione pubblica di singoli individui era tollerata. Le tombe offrivano pertanto una rara opportunità di autorappresentazione, con investimenti che potevano perfino superare quelli profusi nella costruzione delle tombe papali a Roma. Questo convegno internazionale affronterà tali questioni da una varietà di angolature disciplinari, al fine di investigare la cultura della memorializzazione dei dogi della Repubblica di Venezia.

Istituto di Storia dell’Arte
tel. 041 2710230
arte@cini.it

Il teatro musicale di Luciano Berio

Passaggio e dintorni

Prima giornata di studi del progetto 

Il teatro di Luciano Berio
2010-2013

Organizzato dal D.M.C.E. dell’Università di Paris VIII
in collaborazione con:
Centro Studi Luciano Berio
Fondazione Giorgio Cini (Venezia)
Biennale Musica (Venezia)

Direzione scientifica : Giordano Ferrari
Comitato scientifico : Talia Pecker Berio, Gianmario Borio, Angela Ida De Benedictis, Giovanni Morelli, Gianfranco Vinay

L’esperienza teatrale di Luciano Berio ha segnato la seconda metà del XX secolo infrangendo le convenzioni della cultura operistica tradizionale e diventando un punto di riferimento all’interno della ricca e diversificata realtà delle sperimentazioni di drammaturgia musicale. Risultati, questi, raggiunti anche grazie alla sua arte musicale e alla sua coscienza di agire in un mondo in rapida trasformazione nella comunicazione, nell’espressione e nella maniera d’interpretare e di vivere la propria cultura. Studiare la produzione teatrale di Berio significa entrare nel cuore di quell’evoluzione della drammaturgia musicale che ha preparato (e prepara) il presente dell’arte scenica del XXI secolo – fatto di nuove dimensioni della comunicazione, di «nuove scene» (nuovi luoghi, forme e modi rappresentativi), caratterizzata ancora oggi dalla necessità degli artisti di dare priorità alla condizione umana. La vastità del tema ha reso necessaria la pianificazione di un progetto di vaste proporzioni, sviluppato nel tempo in differenti tappe per approdare a una riflessione approfondita: la formula tradizionale del convegno unico è stata pertanto sostituita da una formula d’incontro scientifico suddiviso in sei appuntamenti, ognuno dei quali gravita intorno a una sola opera teatrale. Le giornate di studio avranno luogo in Francia e in Italia e si svolgeranno in francese, italiano e inglese.

La prima giornata di studi, che si terrà alla Fondazione Giorgio Cini il giorno 25 settembre, avrà come titolo Passaggio e dintorni e sarà dedicata ai lavori che segnano la maturazione del pensiero teatrale di Berio all’inizio degli anni sessanta (Circles, Laborintus II).

I singoli interventi verranno poi pubblicati sul sito di Dramaturgie Musicale Contemporaine en Europe (www.dmce.org), come formula propedeutica alla pubblicazione cartacea degli atti da far seguire solo alla fine del progetto. All’ultimo appuntamento sarà fatta seguire una giornata supplementare di studio dedicata a una riflessione complessiva e a una panoramica sull’intera produzione teatrale di Berio, in cui studiosi di chiara fama saranno invitati a leggere una sintesi dei propri contributi basati sugli interventi degli incontri precedenti.
Nel corso di ogni appuntamento è prevista una presentazione generale dell’opera presa in esame, uno sguardo globale alla documentazione esistente (materiali preparatori, pubblicazioni, materiale audiovisivo, ecc.), nonché cinque-sei interventi dedicati all’analisi musicale e drammaturgica dell’opera, al relativo contesto estetico e alle differenti problematiche che ogni opera implica.

Per informazioni

Istituto per la Musica
tel. +39 041 2710220
musica@cini.it

I Dialoghi di San Giorgio. Protecting nature or saving creation?

13 settembre 2010
Evento inaugurale

14 – 16 settembre 2010
I Dialoghi di San Giorgio
Protecting nature or saving creation?
Ecological conflicts and religious passions

Alla base del Dialogo vi è la diffusa consapevolezza che la gamma di passioni mobilitate dagli ecologisti finora è insufficiente, per livello ed intensità, al compito immane che ha oggi l’umanità riguardo al destino della Terra. Solo la religione sembra essere riuscita, in passato, a mobilitare emozioni ed energie trasformative che hanno prodotto cambiamenti radicali di portata paragonabile alle trasformazioni oggi necessarie. Tuttavia, non è chiaro se un simile livello di energia sia ancora disponibile e sia utilizzabile a questo fine.

L’idea è quindi quella di prendere in esame il rapporto tra ecologia e teologia, tentando di esplorare nuovi percorsi in un ambito che rischia facilmente di diventare un accumulo di buoni sentimenti. Due ragioni possono spiegare le relative sterilità di molti dibattiti sulla congiunzione tra eco-logia e teo-logia. In primo luogo, troppo spesso il dibattito è basato su concezioni riduttive e superate della scienza e della tecnica, e su nozioni superficiali, sovente distorte, della religione, in specie di quella cristiana. Riaprire il dibattito sul rapporto tra scienza e fede – un tema notoriamente molto abusato – implica esplorare la tensione tra Natura e Creazione, rifacendosi alle antiche teologie della Creazione elaborate dai primi Padri della Chiesa, ma anche alle diverse tradizioni della teologia naturale. In secondo luogo, quello che viene solitamente del tutto trascurato nell’analisi tra ecologia e teologia è il ruolo dei conflitti e delle passioni. Molti autori sembrano supporre che i due ambiti siano naturalmente e armoniosamente legati, laddove sfortunatamente né la natura né la creazione sono prive di dimensioni drasticamente conflittuali. La questione chiave è dunque forse quella di mobilitare le nozioni, i rituali e le cosmologie che caratterizzano alcune tradizioni religiose, a patto tuttavia di non ignorare i conflitti sottesi al dibattito ecologico e il ruolo essenziale della politica: senza una adeguata considerazione dei conflitti nessuna ecologia politica è possibile.

Il Dialogo coinvolgerà un numero ristretto di esperti e studiosi di diversa formazione disciplinare: filosofi , storici, antropologi, teologi (esperti e/o rappresentanti di diverse tradizioni religiose), ambientalisti, economisti. Questi esperti confronteranno e discuteranno le loro esperienze e i loro punti di vista sul tema del Dialogo nell’arco di tre giorni, nell’atmosfera suggestiva dell’Isola di San Giorgio Maggiore, che favorisce la tranquilla riflessione e il confronto aperto. Tutti i partecipanti siederanno intorno a una tavola rotonda per tutta la durata del Dialogo. Alle conversazioni potrà assistere il pubblico.

È presumibile che la lingua prevalentemente utilizzata sarà l’inglese.

Al Dialogo hanno accettato di partecipare Matthew Engelke, Eric Geoffroy, Izabela Jurasz, Bruno Latour, Ignazio Musu, Ted Nordhaus, Anne Marie Reijnen, Simon Schaffer, Michael Shellenberger, Elizabeth Theokritoff, George Theokritoff, Andrea Vicini, Eduardo Viveiros de Castro.

ORARI
9.00 – 11.00
11.30 – 13.30
15.00 – 17.00

PER INFORMAZIONI

Tel. +39 041 2710228 – 2710229
e-mail segr.gen@cini.it

Corso di Civiltà  Italiana | Vittore Branca

All’interno del rinnovato progetto culturale che è alla base
dell’attività della Fondazione Giorgio Cini, si è venuta in questi
ultimi anni precisando e arricchendo l’iniziativa di una Scuola
intitolata a Vittore Branca. Nel segno di una continuità con le lezioni
del “Professore”, al centro del programma scientifico e didattico della
Scuola si è scelto di mettere la storia della Civiltà Italiana nella
varietà e nella complessità delle sue manifestazioni culturali ed
artistiche, a cominciare da quelle letterarie per abbracciarle, poi,
tutte.
La nascita del Corso di Civiltà Italiana “Vittore Branca”, un
corso di formazione specificatamente rivolto agli studenti del biennio,
ai dottorandi e ai dottori in materie umanistiche, rappresenta dunque
la prima iniziativa della Fondazione Giorgio Cini in questa direzione.
Il Corso, la cui direzione è stata affidata a Cesare De Michelis,
professore di Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea
all’Università di Padova, già allievo di Vittore Branca, riunisce
attorno a un definito nucleo tematico un ampio gruppo di docenti ed è
articolato in venti lezioni, distribuite nell’arco di due settimane.

Corso di Civiltà Italiana “Vittore Branca”: tutte le edizioni

20 Giugno 2010 – 02 Luglio 2010
Venezia e la civiltà italiana nei secoli della modernizzazione europea: il secondo Novecento

21 Giugno 2009 – 03 Luglio 2009
Venezia e la civiltà italiana nei secoli della modernizzazione europea: il primo Novecento

22 Giugno 2008 – 04 Luglio 2008
Venezia e la civiltà italiana nei secoli della modernizzazione europea. L’Ottocento


09 Luglio 2007 – 20 Luglio 2007
Venezia e la civiltà italiana nei secoli della modernizzazione europea. I Il Settecento

I Dialoghi di San Giorgio

I Dialoghi di San Giorgio è la nuova iniziativa culturale avviata nel 2004 dalla Fondazione Giorgio Cini.
Questa iniziativa si propone di favorire, appunto, il dialogo e il confronto tra esperti di diverse discipline e appartenenti a diverse tradizioni culturali su questioni fondamentali della società contemporanea.
I dialoghi di San Giorgio costituiscono la versione attuale di un’antica iniziativa della Fondazione, il Corso di Alta Cultura, che per quasi cinquant’anni ha visto avvicendarsi sull’Isola di San Giorgio Maggiore i più autorevoli studiosi e i più importanti testimoni del nostro tempo.

Tutte le edizioni

2014

BIBLIOTECHNICA. Digital Arts, Philology, and Knowledge Worlds

2012

Visioni del mondo. Il mito della conoscenza universale e l’estetica dell’immaginazione globale,

2010
Protecting nature or saving creation?
Ecological conflicts and religious passions

2009
16 – 18 Settembre
Space as a Contested Terrain.
Landscaping Politics

2007
12 – 14 Settembre
Ereditare il passato.
Tradizioni, traslazioni, tradimenti, innovazioni

2006
13 – 15 Settembre
Martìri
Testimonianze di fede, culture della morte, nuove forme di azione politica.

2005
14 – 16 Settembre
 Le architetture di Babele
Creazioni, estinzioni, intercessioni nei linguaggi del mondo globale

2004
15 – 17 Settembre
Le atmosfere della libertà
Per una ecologia del buongoverno

 

 

CIAC Corso Internazionale di Alta Cultura

I Corsi di Alta Cultura iniziati da Vittore Branca nel 1959 hanno contribuito in modo sensibile all’animazione culturale di Venezia attraverso il richiamo esercitato dal prestigio e dalla fama di una quarantina di docenti insigni. Affrontando, con taglio interdisciplinare, temi – storici e attuali – di interesse nodale per la cultura del nostro tempo, hanno rappresentato per le scienze umanistiche un decisivo punto di riferimento e di qualificazione.

Tra i docenti avvicendatisi nelle lezioni e nei seminari – cattedratici di fama mondiale e personalità del mondo internazionale della cultura – hanno dato il proprio contributo:

 

Theodor W. Adorno, José Luis Aranguren, Roland Barthes, Isaiah Berlin, Sergio Bettini, Ernst Bloch, Carlo Bo, Francesco Carnelutti, André Chastel, Jean Danielou, Giorgio Diaz de Santillana, Carlo Dionisotti, René Etiemble,
Eugenio Garin, Etienne Gilson, Cecil Grayson, Arnold Hauser, Johann G. Helmcke, Max Horkheimer, Roman Jakobson, Arturo Carlo Jemolo, Bertrand de Jouvenel, Arthur Koestler, Roberto Longhi, Gino Luzzatto, Gian Francesco Malipiero, José Antonio Maravall, Henri Marrou, Marshall McLuhan, Wolfgang Metzger, Arnaldo Momigliano, Eugenio Montale, Edgar Morin, Cesare Musatti, Bruno Nardi, Pier Luigi Nervi, Georges Poulet, Rodolfo Pallucchini, Ezio Raimondi, Marcel Raymond, Ugo Spirito, Jean Starobinski, George Steiner, Diego Valeri, Hermann Voss, Andrea Zanzotto.

 

2003
20 Settembre – 27 Settembre
XLV Corso Internazionale di Alta Cultura
Infanzia – mito, culto, consumo

 

2002
2 settembre – 12 settembre
XLIV Corso Internazionale di Alta Cultura
Forme e valori del gratuito

 

2001
1 settembre – 8 settembre
XLIII Corso Internazionale di Alta Cultura
Primizie e memorie d’Europa a cura di Paolo Prodi.
2000
28 agosto – 9 settembre
XLII Corso Internazionale di Alta Cultura
Anno zero – grado zero

 

1999
30 agosto – 10 settembre
XLI Corso Internazionale di Alta Cultura
Città eterne

 

1998
31 agosto – 12 settembre
XL Corso Internazionale di Alta Cultura
L’eredità greca e l’ellenismo veneziano

Volume: “L’eredità greca e l’ellenismo veneziano
a cura di Gino Benzoni, Olschki Editore, 2002.

 

1997
1 – 13 settembre
XXXIX Corso Internazionale di Alta Cultura
Nel secondo centenario della fine della SerenissimaPrecipitare la fine Anticipare l’inizio «Succisa Virescit»

 

1996
2 – 14 settembre
XXXVIII Corso Internazionale di Alta Cultura
Il 1797 e le metamorfosi di Veneziada capitale di Stato a città nel mondo
Volume: “Le metamorfosi di Venezia, da capitale di stato a città del mondo
a cura di Gino Benzoni, Olschki Editore, 2001.

 

1995
28 agosto – 9 settembre
XXXVII Corso Internazionale di Alta Cultura
Europa: Miti di identità
a cura di Carlo Ossola – Marsilio Editore, 2001

 

1994
29 agosto – 10 settembre
XXXVI Corso Internazionale di Alta Cultura
La Metamorfosi del Ritratto
Volume: “Le metamorfosi del ritratto
a cura di Renzo Zorzi – Olschki Editore, 2002.

 

1993
28 agosto – 11 settembre
XXXV Corso Internazionale di Alta Cultura
Parigi/Venezia

Cultura, relazioni, influenze,negli scambi intellettuali del settecento
Volume: “Parigi/Venezia. Cultura, relazioni, influenze negli scambi intellettuali del Settecento
a cura di Carlo Ossola – Olschki 1998

 

1992
29 agosto – 12 settembre
XXXIV Corso Internazionale di Alta Cultura
Civiltà di terraferma e Venezia nell’età dei Bassano

 

1991
31 agosto – 14 settembre
XXXIII Corso Internazionale di Alta Cultura
L’epopea delle scoperte
Volume: “L’epopea delle scoperte
a cura di Renzo Zorzi – Olschki Editore, 1994

 

1990
1 – 15 settembre
XXXII Corso Internazionale di Alta Cultura
Il paesaggio dalla percezione alla descrizione
Volume: “Il Paesaggio. Dalla percezione alla descrizione
a cura di Renzo Zorzi – Marsilio 1999

 

1989
2 – 16 settembre
XXXI Corso Internazionale di Alta Cultura
L’eredità dell’ottantanove e l’Italia
Volume: “L’eredità dell’89 e l’Italia”
a cura di Renzo Zorzi – Olschki 1992

 

1988
27 agosto – 17 settembre
XXX Corso Internazionale di Alta Cultura
Crisi e rinnovamenti nell’autunno del Rinascimento
(nella ricorrenza del quarto centenario
della morte di Paolo Veronese)
Volume: “Crisi e rinnovamenti nell’autunno del Rinascimento”
a cura di Vittore Branca e Carlo Ossola – Olschki Editore, 1991

 

1987
29 agosto – 19 settembre
XXIX Corso Internazionale di Alta Cultura
I Percorsi della Storia

 

1986
23 agosto – 13 settembre
XXVIII Corso Internazionale di Alta Cultura
Gli universi del fantastico
Volume: “Gli universi del fantastico”
a cura di Vittore Branca e Carlo Ossola – Vallecchi Editore, 1988

 

1985
24 agosto – 14 settembre
XXVII Corso Internazionale di Alta Cultura
La Musica nella formazione e nello sviluppo della civiltà europea
Volume: “L’Europa musicale. Un nuovo rinascimento: la civiltà dell’ascolto”
a cura di Anna Laura Bellina e Giovanni Morelli – Vallecchi Editore, 1988

 

1984
25 agosto – 15 settembre
XXVI Corso Internazionale di Alta Cultura
L’Europa delle Riforme e la vigilia della Rivoluzione Francese

 

1983
27 agosto – 17 settembre
XXV Corso Internazionale di Alta Cultura
Venezia e l’Oriente
Volume: “Venezia e l’Oriente”
a cura di Lionello Lanciotti – Olschki Editore, 1987

 

1982
28 agosto – 18 settembre
XXIV Corso Internazionale di Alta Cultura
I Linguaggi del Sogno

Morfologie e percorsi di lettura
Volume: “I linguaggi del Sogno”
a cura di Vittore Branca, Carlo Ossola e Salomon Resnik – Sansono, 1984

 

1981
29 agosto – 16 settembre
XXIII Corso Internazionale di Alta Cultura
Cultura e Società nel Rinascimento tra riforme e manierismi
Volume: “Cultura e società nel Rinascimento tra riforme e manierismi”
a cura di Vittore Branca e Carlo Ossola – Olschki Editore, 1984

 

1980
23 agosto – 13 settembre
XXII Corso Internazionale di Alta Cultura
Letteratura e Arte

Iconologia e Tipologia degli stili

 

1979
25 agosto – 15 settembre
XXI Corso Internazionale di Alta Cultura
La diaspora della Società Veneziana e la formazione della civiltà moderna
Volume: “Umanesimo europeo e umanesimo veneziano”

 

1978
26 agosto – 16 settembre
XX Corso Internazionale di Alta Cultura
Giorgione e l’Umanesimo Veneziano
Volume: “Giorgione e l’Umanesimo veneziano”
a cura di Rodolfo Pallucchini – Olschki Editore, 1981

 

1977
3 – 24 settembre
XIX Corso Internazionale di Alta Cultura
Europa e Nord AmericaIncontri di modelli culturali nel XX secolo

 

1976
4 – 25 settembre
XVIII Corso Internazionale di Alta Cultura
Tiziano e il Manierismo Europeo
Volume: “Tiziano e il Manierismo europeo”
a cura di Rodolfo Pallucchini – Olschki Editore, 1978

 

1975
6 – 27 settembre
XVII Corso Internazionale di Alta Cultura
Dal Surrealismo al Neorealismo

Contrasti e convergenze nelle lettere, nelle arti e nel pensiero contemporaneo

 

1974
7 – 28 settembre
XVI Corso Internazionale di Alta Cultura
Dal Romanticismo al SurrealismoAspetti e problemi

 

1973
1 – 22 settembre
XV Corso Internazionale di Alta Cultura
Dal Medioevo al Rinascimento

Aspetti e problemi
1972
2 – 23 settembre
XIV Corso Internazionale di Alta Cultura
Concetto, Storia, Miti e Immagini del Medioevo
Volume: “Concetto, Storia, Miti e Immagini del Medioevo”
a cura di Vittore Branca – Sansoni 1973

 

1971
4 – 25 settembre
XIII Corso Internazionale di Alta Cultura
L’Uomo e il suo ambiente
Volume: “L’Uomo e il suo ambiente”
a cura di Stefano Rosso-Mazzinghi – Sansoni 1973

 

1970
5 – 26 settembre
XII Corso Internazionale di Alta Cultura
I concetti di simmetria e di analogia
nelle scienze dell’uomo e della natura

 

1969
6 – 27 settembre
XI Corso Internazionale di Alta Cultura
La critica forma caratteristica nella civiltà moderna
Volume: “La critica, forma caratteristica nella civiltà moderna, vol I”
a cura di Vittore Branca – Sansoni 1970

 

1968
7 – 28 settembre
X Corso Internazionale di Alta Cultura
Innovazione, tradizione e contestazione
nella civiltà contemporanea

 

1967
4 – 27 settembre
IX Corso Internazionale di Alta Cultura
Rappresentazione artistica e rappresentazione scientifica
nel secolo dei Lumi
Volume: “Rappresentazione artistica e rappresentazione scientifica nel «secolo dei Lumi»”
a cura di Vittore Branca – Sansoni 1972

 

1966
3 – 24 settembre
VIII Corso Internazionale di Alta Cultura
Il fenomeno «città» nella vita e nella cultura d’oggi
Volume: “Il fenomeno «città» nella vita e nella cultura d’oggi”
a cura di Piero Nardi – Sansoni 1971

 

1965
4 – 25 settembre
VII Corso Internazionale di Alta Cultura
Sensibilità e razionalità nel Settecento
Volume: “Sensibilità e razionalità nel Settecento”
a cura di Vittore Branca – Sansoni 1967 (2 volumi)

 

1964
5 – 27 settembre
VI Corso Internazionale di Alta Cultura
Arte e Cultura nella Civiltà contemporanea
Volume: “Arte e cultura nella civiltà contemporanea”

a cura di Piero Nardi – Sansoni 1966

 

1963
7 – 29 settembre
V Corso Internazionale di Alta Cultura
Venezia e l’Oriente tra tardo Medio Evo e Rinascimento
Volume: “Venezia e l’Oriente fra tardo Medioevo e Rinascimento”
a cura di Agostino Pertusi – Sansoni 1966

 

1962
8 – 29 settembre
IV Corso Internazionale di Alta Cultura

Arte e Cultura contemporanee – Aspetti e problemi
“Arte e cultura contemporanee”
a cura di Piero Nardi – Sansoni 1964

 

1961
9 settembre – 1 ottobre
III Corso Internazionale di Alta Cultura
Rinascimento Europeo e Rinascimento Veneziano
Aspetti e problemi
Volume: “Rinascimento Europeo e Rinascimento Veneziano”
a cura di Vittore Branca – Sansoni 1967

 

1960
10 settembre – 1 ottobre
II Corso Internazionale di Alta Cultura
Umanesimo Europeo e Umanesimo VenezianoAspetti e problemi
Volume: “Umanesimo Europeo e Umanesimo Veneziano”
a cura di Vittore Branca – Sansoni 1963

 

 

1959
12 settembre – 3 ottobre
I Corso Internazionale di Alta Cultura
Barocco Europeo e Barocco VenezianoAspetti e problemi
Volume: “Barocco Europeo e Barocco Veneziano”
a cura di Vittore Branca – Sansoni 1962

 

Music and the arts in Galileo Galilei’s though

7 maggio 2010,
ore 9.30 – 18.30

Ai Seminari di musica antica della Fondazione Giorgio Cini, che ospitano giovani musicisti selezionati tramite concorso a livello internazionale, vengono tradizionalmente affiancate delle Giornate internazionali di studio sugli stessi argomenti, per approfondire il retroscena storico-culturale delle musiche studiate e pubblicamente eseguite durante il Seminario.

Quest’anno il tema scelto per il Seminario, che si terrà alla Fondazione Giorgio Cini dal 2 al 8 maggio 2010, è quello del pensiero musicale di Galileo Galilei. E la Giornata di studio focalizzerà l’attenzione sui testi galileiani relativi alla musica e sulla loro contestualizzazione storica, storico-scientifica, storico-artistica e musicale. In particolare, si concentrerà su una lettera di contenuto teorico-artistico scritta da Galileo all’amico pittore Ludovico Cardi – detto il Cigoli –, già commentata dal Panofsky in un celebre saggio del 1954, ‘Galileo as a Critic of the Arts’.

Per quanto nota agli storici e storici dell’arte, la lettera in questione è stata poco commentata dai musicologi. In essa Galileo proponeva al Cigoli di dirimere la canonica discussione interartistica tra scultura e pittura con un confronto tra musica vocale e strumentale, metafora del concetto di sublimazione che sembra, dunque, essere stata particolarmente efficace nei cenacoli romani cui Galileo, per il tramite del Cigoli, si riferiva.

In considerazione del contesto storico-musicale (la nascita e il rapido sviluppo del teatro musicale, cui Galileo era particolarmente esposto attraverso le opere teoriche e pratiche di Vincenzo Galilei e dell’educazione musicale avuta in gioventù), il pensiero galileiano sembra controcorrente.
Il suo commento, cioè, potrebbe complicare e arricchire la secolare discussione – ripresa nel Seicento – sulla sublimazione della parola da parte della musica non verbale, assieme al concetto di mimesi tra i generi musicali e artistici.

La Giornata, intende mettere a dialogare esperti di diverse discipline legate alla discussione
che Galileo propone a Cardi: musicologi, musicisti, storici dell’arte specializzati in pittura o scultura seicentesca, storici della scienza galileiana, storici della filosofia musicale.

Inoltre, quest’anno si terrà anche una Tavola rotonda aperta alla partecipazione dei relatori della Giornata di Studio e degli studiosi interessati. Essa avrà luogo la mattina di sabato 8 maggio e proporrà un confronto tra gli scritti di Vincenzo e Galileo Galilei, in particolare ‘Dialogo della musica antica et della moderna’ e ‘Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo’. L’iniziativa sarà introdotta da una relazione di base del prof. Maurice Finocchiaro.

Corpo e anima della scrittura tra Oriente e Occidente

La conferenza internazionale Corpo e anima della scrittura tra Oriente e Occidente nasce dal desiderio di indagare i rapporti che intercorrono tra l’immaterialità del pensiero e la sua trasformazione in una materia visiva, scritta e intelligibile, documentando le diversità e le interazioni delle varie forme dello scrivere, ed evidenziando la relazione tra i tipi di pensiero e le forme di comunicazione nei diversi contesti culturali (in particolare asiatici ed europei). Nella fattispecie, si partirà dal considerare la scrittura attraverso la sua manifestazione materiale più evocativa: la calligrafia.

Nella tradizione europea la calligrafia si avvale di simboli astratti e sostanzialmente riferiti all’espressione fonetica. Questo processo è in gran parte presente anche nelle calligrafi e delle lingue islamiche e indiane. In Asia estrema, invece, la calligrafi a assume un aspetto più materiale, non tanto perché esiste una forte componente visiva che lega il segno scritto all’oggetto o al concetto che esprime, quanto perché calligrafi a e immagine sono molto spesso fuse sia in arte sia in letteratura e in particolare nella pittura a soggetto religioso.

La prima giornata della conferenza è dedicata all’esplorazione della zona di confine tra il pensiero e la scrittura, lo spirituale e il corporeo, l’immateriale e il materiale in due tradizioni culturali non occidentali: l’Islam per mezzo dell’ermeneutica spirituale dell’alfabeto arabo; l’estremo Oriente attraverso l’analisi delle caratteristiche ritmiche, formali e materiali della calligrafi a e dell’arte giapponese.

La seconda giornata ha per tema il rapporto tra la scrittura e l’anima intesa come luogo della dimensione religiosa, immaginifica e creativa. La sessione mattutina presenta le forme con cui questa relazione si è presentata nel passato e si presenta oggi in Occidente, il pomeriggio invece è dedicato alla descrizione del percorso tecnologico e spirituale della scrittura cinese,
partendo dall’incisione nell’osso per arrivare alla libera interpretazione del pixel contemporaneo.

La terza e ultima giornata è rivolta all’analisi delle forme contemporanee dell’invenzione calligrafi ca. Durante la mattinata due dei maggiori grafici giapponesi ed italiani mettono a confronto le loro visioni calligrafi che; nel pomeriggio, alcuni protagonisti della psicanalisi junghiana e dell’arte contemporanea sono alle prese con il tentativo di dare un senso rinnovato
all’esperienza della calligrafia.

Nella convinzione della necessità di far interagire la riflessione intellettuale con l’esperienza estetica, durante i tre giorni del convegno sono proposte dimostrazioni pratiche e performance artistiche finalizzate all’esaltazione della potenza creativa e creatrice di quell’azione tipicamente umana che è l’atto dello scrivere.

La conferenza è aperta al pubblico.
Le lingue ufficiali della conferenza sono l’italiano e l’inglese.
È prevista la traduzione solo per le lingue diverse da queste due.

Per informazioni
Fondazione Giorgio Cini
Isola di San Giorgio Maggiore
30124 Venezia
tel. +39 041 2710402
fax +39 041 525238540
e-mail info@cini.it

Musica della Turchia

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati in collaborazione con il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza, organizza anche quest’anno il tradizionale corso di flauto ney ottomano-turco affidato al noto maestro Kudsi Erguner e rivolto a studenti di livello avanzato. Il Maestro Kudsi Erguner durante le lezioni sarà assistito dall’etnomusicologo Giovanni De Zorzi.

Il ney è uno strumento dal passato millenario che nei secoli è divenuto l’unico strumento a fiato adottato negli ensembles di musica classica persiana, araba, ottomano-turca e centrasiatica. Contemporaneamente, esso ha acquisito un particolare valore in seno alla cultura sufi. Dal IX d.C., infatti, il ney è uno tra i rari strumenti musicali impiegati nell’incontro cerimoniale sufi detto samâ‘, “ascolto, audizione”.

Kudsi Erguner (1952) si ricollega autorevolmente a questa tradizione spirituale e musicale provenendo da una nota e ormai secolare famiglia di neyzen che inizia con il nonno Süleyman Erguner (1902-1953) e prosegue con il padre Ulvi Erguner (1924-1974), celebre solista del suo tempo e direttore del dipartimento di musica tradizionale della Radio d’Istanbul. Con più di cinquanta registrazioni a suo nome e con svariate collaborazioni nel campo della musica, del teatro (Peter Brook), del cinema (Martin Scorsese, Marco Ferreri) e della danza (Carolyn Carlson, Maurice Béjart) Kudsi Erguner è oggi, indiscutibilmente, il più noto neyzen vivente, insieme al fratello Süleyman (1957) e all’ormai anziano, ma attivo, Niyazi Sayin (1927).

Segreteria:
tel. +39 041 2710357 +39 041 5230555
e-mail musica.comparata@cini.it

Seminario di Studi Storici

L’attività di ricerca ed editoriale dell’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano è all’insegna della continuità. Dal 1959 esce il periodico che, assunto nel 1965 il titolo di «Studi Veneziani», da circa una ventina d’anni si presenta ogni anno con due corposi numeri. E, da circa una trentina d’anni, ogni anno, per lo più nella prima metà di maggio, si svolge l’oramai usuale appuntamento di una ventina di studiosi uniti a discutere di quanto stanno studiando, di quel che, sinché le ricerche sono in itinere, capiscono o par loro di capire, nella convinzione che lo scambio d’opinioni e informazioni sia proficuo. Le cinque mezze giornate del 2010, dal 10 al 12 maggio, avranno come tema generale, sul quale far gravitare i sottotemi delle cinque tavole rotonde, de La costruzione del ricordo: memorie pubbliche, memorie private. Dato di partenza e risultanza finale, la constatazione che non si dà società senza memoria e che non sussiste stato senza che questo – comunque sia strutturato – non si esprima anche in termini di memorie di stato. Donde la cronachistica e la storiografi a ufficiali o, quantomeno, ufficiose. Su di un piano diverso,le concomitanti ricordanze – magari discordanti rispetto alle autorappresentazioni nei processi di memorizzazione governativi o filogovernativi – redatte dai privati. Questi privatamente, senza mandati, a titolo personale, annotano quel che succede, quel che pensano stia succendendo o sia successo, valorizzando o meno – nel caso abbiano rivestito un ruolo di un qualche rilievo – il loro personale apporto. Ed è perché ricorda che Guicciardini, tanto per fare un esempio, può sopportare la soma (pesante, pesantissima: indubbia la sua corresponsabilità nella catastrofe del sacco di Roma, esito della politica antimperiale da lui caldeggiata) dell’esperienza ricordata deducendone l’essenza di un avvertito criterio comportamentale.

Istituto per la Storia della Società
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