Yesterday/Today/Tomorrow: Traceability is Credibility
L’artista irlandese Bryan Mc Cormack racconta l’odissea dei rifugiati con un’installazione promossa dalla Fondazione Giorgio Cini Evento collaterale della 57. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
Yesterday/Today/Tomorrow: Traceability is Credibility è il risultato di un lavoro concettuale sui fenomeni migratori degli ultimi anni dell’artista Bryan Mc Cormack. Cuore del progetto è la visualizzazione della crisi europea dei migranti e l’avvio di un programma di ricerca per la raccolta, conservazione e interpretazione di questi dati visivi. L’artista, trascorrendo più di un anno in decine di campi in tutta Europa, ha lavorato con centinaia di profughi di diverse nazionalità chiedendo loro di realizzare tre disegni distinti con delle penne colorate: uno della vita passata (Yesterday-Ieri), uno della vita presente (Today-Oggi) e uno di come si immaginano la vita futura (Tomorrow-Domani). I disegni così raccolti costituiscono dei “blocchi visivi” che formano il cuore dell’installazione.
Il 23 maggio 2017 avrà luogo, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, una performance, curata dall’artista insieme al Prof. Henry Bell della Sheffield Hallam University. Gli studenti del Prof. Bell, attraverso le tecniche performative del Teatro d’Immagine di Augusto Boal, si muoveranno prendendo ispirazione dai disegni dei rifugiati. Inoltre, in occasione dell’Art Night di Venezia, sabato 17 giugno 2017, Bryan Mc Cormack terrà una conferenza all’Isola di San Giorgio.
Il progetto vuole dare una voce a questi rifugiati anche tramite i social media. Ogni giorno verranno caricate su Facebook, Instagram e Twitter tre immagini dei disegni realizzati dai rifugiati. In questo modo l’artista vuole sensibilizzare il mondo alla crisi dei migranti eliminando le barriere linguistiche e culturali.
Bryan Mc Cormack, nato a Dublino nel 1972, vive e lavora a Parigi. Ha realizzato principalmente opere ‘socialmente e politicamente impegnate’. Ha all’attivo più di trenta esposizioni in gallerie, musei e spazi istituzionali, come il Centre Pompidou e l’Unesco a Parigi, l’Empire Gallery a Londra e il Museo Chopin a Valldemossa. Una sua opera monumentale si trova nel parco di Saint-Cloud a Parigi.