
Voce e Suono della preghiera 4. Il canto liturgico copto

Ingresso libero
Come nelle prime tre edizioni (2010: Il canto liturgico armeno; 2011: Il canto bizantino in Italia fra tradizione scritta e orale; 2012: Il canto liturgico melchita), anche quest’anno il Seminario del ciclo Voce e suono della preghiera, organizzato dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, sarà dedicato a una tradizione musicale ecclesiastica dell’Oriente cristiano: il canto liturgico della chiesa copta. L’evento è in collaborazione con Fondazione Ugo e Olga Levi Onlus, l’Abbazia di San Giorgio Maggiore Benedicti Claustra Onlus e la Regione del Veneto.
1-2 dicembre 2013
Venezia, Fondazione Ugo e Olga Levi, Palazzo Giustinian Lolin
Convegno di studio
PER ROBERTO LEYDI
Canti liturgici di tradizione orale: le ricerche dell’ultimo decennio
Il termine “copto” (dal greco [Ai]gyptos) indica i cristiani d’Egitto, riuniti sotto il Patriarcato di Alessandria. Le liturgie copte si svolgono in tre lingue: il copto (antica lingua egiziana, scritta in caratteri assai simili a quelli greci, con l’aggiunta di alcuni grafemi supplementari), l’arabo e il greco-bizantino. Le origini di questa tradizione spirituale, liturgica e musicale possono essere fatte risalire ai primi secoli del cristianesimo (dal II al IV secolo). La musica copta si formò sotto l’infl uenza di diverse tradizioni: l’egiziano-faraonica e l’egiziano-demotica, l’ebraica, la greco-ellenistica, la cristiano-siriaca, la bizantina.
La musica copta viene ancora oggi trasmessa oralmente, è monodica modale, e prevede l’uso di strumenti quali il triangolo e i cimbali. Come scrive Egon Wellesz, «la musica liturgica copta di oggi è notevole per la bellezza e la ricchezza delle melodie, e possiamo affermare che essa ha raggiunto un alto grado di perfezione, soprattutto se si considera che, nonostante le persecuzioni che i copti hanno subito nel corso di più di mille anni, la loro musica ha risentito assai poco degli influssi arabi. Si può dunque concludere che essa conserva ancora oggi i segni di una grande civiltà del passato».
Al seminario parteciperanno studiosi e specialisti egiziani ed europei. Come negli anni precedenti, l’incontro si conclude con un concerto.
Program
9.15-9.30
Giovanni Giuriati (Director of the Intercultural Institute of Compared Musical Studies of the “Cini Foundation” of Venice)
Greetings
9.30- 9.45
Girolamo Garofalo (Scientific and artistic responsible of the Study-Day)
Presentation of the Study-Day
9.45-10.15
Morcos Ghattas (Department of Coptic Music and Hymns – Institute of Coptic Studies, Cairo, Egypt)
An introductory overview: the Coptic Orthodox Church
10.15-11am
Michael Ghattas (Department of Coptic Music and Hymns – Institute of Coptic Studies, Cairo, Egypt)
Keynote: Coptic Music and Hymnography
11.30-12am
Ulrike-Rebekka Nieten (Vertreterin des Lehrstuhls Semitistik – Seminar für Semitistik und Arabistik, Berlin, Germany)
Coptic Church Music in Context: Interrelationships between the Syro-palestinian Realm and the Orbis Aethiopicus
12-12.30 Discussion
14-14.30
Séverine Gabry Thienpont (Centre de Recherche en Ethnomusicologie, Université Nanterre-Paris 10, France)
Music and identity: issues of the Coptic music transmission
14.30-15.00
Raimund Vogels (Studienzentrum Weltmusik – Hochschule für Musik un Theater, Hannover, Germany)
Sound archives between canon and preservation: the case of the Coptic Orthodox Patriarchate
15.30-16.00
Magdalena Kuhn (University of Leiden, The Netherlands)
Constructions and notation of Coptic melodies
16-16.30
Maria Rizzuto (University of Rome “La Sapienza”, Italy)
An audiovisual reportage of the Coptic Orthodox Holy Week in St. George Church in Rome
16.30-17
Discussion
17-17.45
Questions and answers session with Dr. Michael Ghattas and the singers of his choir, and musical demonstrations
18.30-19.45
EVENING CONCERT
Choir of “Cantor Mikhael Girgis El-Batanouny” for Coptic Music and Hymns
of the Institute of Coptic Studies of Cairo (Egypt), Director: Michael Ghattas
