
Venezia da Stato a Mito

La mostra, che la Fondazione Giorgio Cini, realizzando una iniziativa della Regione del Veneto per l’anno bicentenario della caduta della Repubblica di Venezia, ha tenuto dal 31 agosto al 30 novembre 1997, ha presentato in centocinquanta opere, tra le più suggestive della storia della pittura, le immagini che i maggiori artisti “veneziani” hanno dedicato all’illustrazione dei grandi eventi, ai simboli del potere, ai protagonisti e alla vita pubblica, della società e dello stato. Vi sono opere che da Carpaccio, Tiziano, Paolo Veronese, Batoni, Palma, passando per alcuni più significativi capolavori della scultura, arrivano fino a Canaletto, Tiepolo e Guardi, su cui quella millenaria vicenda si chiude. Ma nello stesso tempo si allarga e si rinnova per il grande fascino – il “mito” di Venezia – che dal tramonto del neoclassicismo e fino al presente la città ha continuato ad esercitare. Da Turner a Bonington a Ruskin a Whistler, dai Romantici tedeschi agli Impressionisti francesi, alla attiva scuola americana di cui si espongono numerose, rare evocazioni dei “luoghi” della città, agli italiani da Hayez fino a Boccioni e via via lungo i decenni del Novecento, presenta una scelta essenziale di “momenti” di eccezionale qualità.
La mostra – con prestiti provenienti dai grandi musei di quei paesi che hanno voluto partecipare a questo evento: non una celebrazione, ma la riaffermazione dei valori che Venezia continua a testimoniare e di cui è simbolo perenne – è stata curata da Alessandro Bettagno con la collaborazione dei nomi più autorevoli, italiani e stranieri, in questo campo di studi.
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
31 agosto – 30 novembre 1997
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