Ricordi di guerra e prigionia – Fondazione Giorgio Cini
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Mostre marzo 2004 Istituto di Storia dell'Arte

Ricordi di guerra e prigionia

Con la precisa volontà di preservare la memoria della propria opera, nel 1989 Renzo Biasion ha donato alla Fondazione Giorgio Cini una settantina di suoi disegni eseguiti tra il 1941 e il 1944.
La raccolta rappresenta una testimonianza unica di un momento essenziale dell’itinerario artistico e umano di Biasion: sono infatti fogli schizzati mentre era impegnato nelle vicende belliche sui fronti albanese e greco, quindi nel periodo trascorso nei campi di detenzione in Germania e in Polonia.
Le opere facevano parte di un corpus assai più consistente andato in gran parte distrutto dopo l’otto settembre 1943. Esse rappresentano, pertanto, assieme alle memorie scritte – in gran parte confluite in Tempi Bruciati (1948) e in Sagapò (1953) -, preziosi documenti che ci permettono di ricostruire storicamente e artisticamente una vicenda che ha segnato l’artista in profondità.
Nei nostri disegni la guerra, con i suoi orrori e distruzioni, non è assolutamente protagonista. Non si vuole denunciare l’atrocità del conflitto, ma offrire visioni della natura e della vita che continua, nonostante tutto.
Biasion registra solo ciò che vuole vedere, per tener vivo un concetto di bellezza assoluta, scelta necessaria per vincere le difficoltà quotidiane e mantenere l’illusione di una ‘normalità’ quotidiana.
Come annota l’artista in Tempi bruciati (1948): “Lo spettacolo della bellezza, la calma della natura. Perché tutti gli uomini si agitano?”.

 

Venezia, Palazzo Cini a San Vio
27 marzo – 30 maggio 2004

 

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