Proseguono le attività autunnali dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali comparati dedicate alle tradizioni coreutiche dell’estremo Oriente.
Il 14 novembre alle ore 16 all’Auditorium ‘Lo Squero’, il coreografo e danzatore Yong Min Cho si esibirà accompagnato dai virtuosi musicisti Shin Nal Sae (haegeum, viella coreana)e Choi Sung Moo (janggu, percussioni) in uno spettacolo creato appositamente per la Fondazione Giorgio Cini per proseguire la ricerca di esplorazione tra colore e movimento iniziata nel 2014 proprio a San Giorgio con lo spettacolo The Bridging Colours – White.
Nato infatti da un’idea di Yong Min Cho, The Bridging Colours è un progetto artistico volto a combinare elementi orientali e occidentali in forme originali. Dopo il bianco, quest’anno sarà protagonista il colore blu, terzo dei cinque colori tradizionali coreani (bianco, nero, blu, rosso e giallo). In Corea, ciascun colore è legato ad una particolare simbologia, a sua volta connessa alle cinque direzioni, agli elementi e agli stati d’animo. Il colore blu in particolare è associato all’Oriente, al legno, alla stagione primaverile, al sapore aspro, alla felicità e alla speranza di rinascita.
La performance è realizzata in collaborazione con WITH, Arts Council Korea, A+M (Asia Movement).
14 novembre ore 16 | Auditorium ‘Lo Squero’
Performance di Yong Min Cho
Art director, coreografo e danzatore
Musiche: Shin Nal Sae, haegeum;
Choi Sung Moo, janggu, bug and jing
Costumi: Chung An
Design: Tae Sup Lee
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Si consiglia di arrivare all’Auditorium almeno venti minuti prima dell’inizio della performance (h 15.40)
Biografia
Yong Min Cho ha studiato architettura in Corea prima di raggiungere Milano, dove ha scelto di seguire l’indirizzo di Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nella città lombarda ha iniziato anche i propri studi di danza e teatro danza alla Paolo Grassi (Piccolo Teatro). La sua carriera coreutica l’ha condotto poi a Venezia all’Accademia Isola Danza, dove ha lavorato con un autentico mito come Carolyn Carson. Nella città lagunare è rimasto per anni come danzatore del Centro teatrale di ricerca di Venezia, prima di trasferirsi a Londra, dove lavora dal 2005. Alla Fondazione Giorgio Cini ha iniziato il progetto artistico site-specific The Bridging Colours nel 2014. In Italia e in Corea del Sud collabora con musicisti e ballerini tradizionali e contemporanei, tra i quali Mario Brunello. A Londra ha promosso vari workshop e performance presso Asia House.