Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore, Le Stanze del Vetro
PROROGATA FINO AL 6 GENNAIO 2014
In seguito al gradimento da parte del pubblico nazionale ed estero, Le Stanze del Vetro annunciano la proroga fino al 6 gennaio 2014 della mostra Napoleone Martinuzzi. Venini, 1925 – 1931, curata da Marino Barovier. Inaugurata lo scorso 7 settembre 2013 nel nuovo spazio espositivo Le Stanze del Vetro, sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, l’esposizione, la seconda del ciclo espositivo dedicato alla storia della vetreria Venini, ha finora sfiorato i 30.000 visitatori.
La mostra è la seconda del ciclo espositivo dedicato alla storia della vetreria Venini e organizzato da Le Stanze del Vetro, progetto culturale pluriennale avviato da Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung per lo studio e la valorizzazione dell’arte vetraria del Novecento.Il progetto de Le Stanze del Vetro prevede infatti, tra le sue molte attività culturali, la realizzazione di dieci mostre, una all’anno, che hanno come protagonista la Venini, la cui produzione si è distinta nel panorama del vetro artistico del XX secolo. Le mostre, a carattere monografico, illustrano di volta in volta l’opera di artisti che hanno negli anni collaborato con la nota vetreria muranese. Ogni mostra è accompagnata da un volume che, a conclusione del ciclo espositivo, costituirà il Catalogo Ragionato di Venini.
Lo spazio espositivo de
Le Stanze del Vetro è stato progettato lo scorso anno dallo
studio newyorchese di Annabelle Selldorf Architects, specializzato nella progettazione di spazi e ambienti museali, che ha deciso di collaborare
con alcune tra le più interessanti maestranze veneziane, in particolare
Augusto Capovilla e Gino Zanon, aziende di tradizione familiare che rappresentano l’eccellenza nel territorio nei diversi ambiti lavorativi.Come per la mostra
Carlo Scarpa. Venini 1932-1947 inaugurata a San Giorgio lo scorso agosto 2012 e dal prossimo novembre ospitata al
Metropolitan Museum of Contemporary Art di New York (5 novembre 2013 – 2 marzo 2014), l’esposizione dedicata a Napoleone Martinuzzi è resa possibile grazie all’accurata ricerca documentaria, intrapresa da Marino Barovier, coadiuvato da un gruppo di studiosi, sulla storia della vetreria muranese e dei grandi progettisti che l’hanno resa celebre nel mondo. Lo studio e la verifica incrociata delle diverse fonti documentarie (foto, cataloghi, disegni di fornace) e il confronto di queste con gli oggetti reali, messi a disposizione da musei, istituzioni pubbliche e private, collezionisti italiani e stranieri, hanno consentito di realizzare una rassegna completa dei vetri progettati da Napoleone Martinuzzi tra il 1925 e il 1931, periodo in cui fu direttore artistico della Venini.
Nel periodo in cui Martinuzzi collaborò con Paolo Venini realizzò splendidi oggetti, ispirati alla classicità della forma ma innovativi per le tecniche vetrarie e l’utilizzo delle paste vitree. La mostra Napoleone Martinuzzi. Venini 1925–1931 ripercorre cronologicamente tutta la sua produzione: dagli eleganti soffiati trasparenti, alle opere dalla inedita tessitura opaca, dalle sperimentazioni con il vetro pulegoso e a fitte bollicine a quelle con il vetro opaco dalle intense e compatte colorazioni.
Le opere in mostra sono circa 200, rappresentative di quanto di più significativo la vetreria realizzò grazie all’inventiva dello scultore muranese.
Molte di queste opere furono presentate alle Biennali di Venezia dal 1926 al 1930, e alle grandi manifestazioni di arti decorative, in particolare la Biennale e la Triennale di Monza. Il 1930 fu un anno importante nella storia della Venini: grazie all’ingegno di Martinuzzi, la produzione si distinse per la particolare ricchezza di opere proposte in occasione di queste grandi esposizioni. Furono presentati i classici vetri trasparenti, insieme a una collezione di vetri pulegosi dal sapore arcaico; i singolari acquari insieme ai coloratissimi vasi velati; le piante grasse insieme a un variopinto bestiario.
L’esposizione dedica inoltre attenzione al legame che Martinuzzi ebbe con il poeta Gabriele D’Annunzio, il quale commissionò all’artista muranese non solo lavori scultorei ma anche diverse opere vetrarie. Per restituire questo particolare legame e il progetto artistico condiviso da queste due personalità, in mostra è stata riproposta una sala del Vittoriale, allestita dallo scenografo Pierluigi Pizzi, con alcuni degli esemplari più importanti che Martinuzzi disegnò per il poeta. Ne sono un esempio la zucca luminosa in vetro incamiciato, che Martinuzzi realizzò su specifica richiesta di D’Annunzio per la sua residenza, il vaso con grandi anse costolate e il canestro con frutta, la coppa in vetro trasparente azzurro e l’elefante in pasta vitrea rossa. Ognuno di questi oggetti è un pezzo unico.
Il catalogo, a cura di Marino Barovier, è edito da Skira.Anche per questa esposizione, continuano le attività didattiche gratuite per studenti di scuole elementari, medie e superiori, insieme al servizio di accompagnamento guidato gratuito per i visitatori de Le Stanze del Vetro. Nello specifico, le attività didattiche prenderanno la forma di laboratori e workshop, durante i quali ragazzi e bambini si confronteranno direttamente con la storia e l’importanza dell’arte vetraria per Venezia, producendo artefatti e partecipando ad attività laboratoriali e momenti di confronto.
Per entrambi i servizi è obbligatoria la prenotazione telefonando al
numero verde 800 662 477 (
dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 17.00) o inviando una mail a:
[email protected]. Sul sito internet
www.artsystem.it saranno disponibili informazioni dettagliate sulle attività laboratoriali per studenti suddivisi per fasce di età.