Michelangelo e la Sistina – Fondazione Giorgio Cini
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Mostre aprile 1991 Istituto di Storia dell'Arte

Michelangelo e la Sistina

Questa mostra, progettata e realizzata in stretta collaborazione dai Musei Vaticani e dalla Biblioteca Apostolica, ha luogo nel momento di transizione tra la fine della pulitura della volta e l’inizio dell’intervento sul Giudizio. Essa prende l’avvio contemporaneamente ad un convegno internazionale organizzato dai Musei allo scopo di analizzare in sede scientifica problematiche e risultati del restauro e si propone di mettere a disposizione del grande pubblico le informazioni finora emerse dal lavoro: riunendo inoltre per la prima volta i documenti romani e vaticani che tracciano la storia della Cappella e delle vicende subite dagli affreschi michelangioleschi, unitamente ad una scelta delle copie e delle incisioni che ne furono tratte nel ‘500, cosìda fornire una visione d’insieme, la più esauriente possibile. A completamento dell’indagine sulla struttura architettonica della Cappella è stato realizzato un modello 1:20 dell’intero edificio – soffittone, cantine e appartamenti dei maestri delle cerimonie compresi – basato sul rilievo fotogrammetrico della volta che, memorizzato in un computer, ha costituito lo schema di base su cui sono stati inseriti e archiviati i dati sullo stato di conservazione della decorazione michelangiolesca e sulla tecnica impiegata dall’artista per realizzarla. L’intervento è ampiamente illustrato in mostra mediante una ricca documentazione grafica e fotografica, sia per ciò che riguarda la fase preliminare delle indagini di laboratorio, sia per quella della pulitura vera e propria alla quale è dedicato anche un video, realizzato nel corso delle operazioni sulla seconda metà della volta. Largo spazio viene dato all’analisi della tecnica progettuale ed esecutiva di Michelangelo grazie alla documentazione fotografica eseguita in occasione del lavoro; a reperti come i calchi delle incisioni indirette che materializzano il negativo dei cartoni perduti di Michelangelo; ad un altro video che ricostruisce momento per momento la trasposizione del cartone e la realizzazione pittorica della Creazione del Sole e della Luna, ad una serie di disegni autografi, tratti in parte dalle collezioni della Biblioteca Apostolica, in parte presenti grazie alla generosità e alla comprensione di alcuni grandi Musei, come il British di Londra, l’Ashmolean di Oxford, gli Uffizi e la Casa Buonarroti di Firenze. La scelta è stata limitata esclusivamente a quegli studi che potevano documentare la diversa tipologia dei singoli momenti della progettazione grafica e al tempo stesso il mutare del segno tra volta e Giudizio. Un plastico ricostruttivo dell’architettura immaginata della volta michelangiolesca nella stessa scala di quello dell’architettura reale fornisce un ulteriore contributo all’indagine della fase progettuale, mentre un plastico al vero della porzione di volta con la Sibilla Libica e del settore di ponte sottostante renderà possibile al visitatore di verificare le proporzioni reali della superficie su cui operò Michelangelo, di constatarne la deformazione visuale quotidianamente affrontata e di trovarsi in condizioni analoghe a quelle sperimentate dall’artista cosìcome dal restauratore. Una serie di disegni, dipinti e stampe, una volta ancora in parte provenienti dalle collezioni della Biblioteca Apostolica, in parte da altri enti prestatori, si propone di abbozzare, non certo di esaurire, il discorso sulla fortuna pressochè immediata e prolungata nel tempo degli affreschi michelangioleschi della Cappella Sistina. Le stampe, tutte della Biblioteca Apostolica, costituiscono la grande maggioranza di quelle tirate nel ‘500 e documentano per la volta il concentrarsi dell’interesse sulle immagini isolate dei Veggenti e degli Ignudi, con l’esclusione pressochè costante – salvo poche eccezioni – delle scene della Genesi: per il Giudizio, la nascita pressochè immediata di un interesse che determinò la tiratura di un numero elevato di copie in gran parte derivate, anche dopo l’intervento censorio di Daniele da Volterra, da quella dipinta nel 1549 dal Venusti, qui esposta dopo la pulitura eseguita per l’occasione. I disegni comprendono invece solo una piccola scelta di pezzi significativi, che vanno dalle copie accuratamente fedeli di Rubens, all’impiego del singolo motivo in un diverso contesto come è il caso dello schizzo di Raffaello, recentemente scoperto a Stoccolma, redatto in tempi vicinissimi allo smantellamento del ponte della volta. Della stessa natura è il caso del dipinto di Caravaggio col San Giovannino, liberamente tratto da uno degli Ignudi ed eseguito alla fine del secolo. L’intento di questa scelta necessariamente ristretta si limita come s’è detto, ad abbozzare il tema, sottolineandone i motivi di interesse ma lasciando ad altre mostre e ad altri il compito di approfondire l’argomento.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
27 aprile – 28 luglio 1991

Contatti:
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Isola di San Giorgio Maggiore – 30124 Venezia
tel. +39 041 2710230
fax +39 041 5205842
e-mail: arte@cini.it

in collaborazione con la Biblioteca Apostolica Vaticana

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