
L’immagine e la scena.

L’esposizione, in collaborazione con i Musei Civici Veneziani, gli Amici della Fenice e il Gazzettino di Venezia, intende illustrare l’attività di due importanti artisti, i Bertoja, padre e figlio, dal 1840 al 1902.
Giuseppe ha rappresentato il prototipo dello scenografo romantico e ha espresso il punto massimo della scuola teatrale veneziana, sviluppatasi sin dal Seicento, affermandosi come uno dei maggiori artisti dell’epoca in questo campo. Nel momento in cui Giuseppe è responsabile dell’allestimento scenico nel maggior teatro veneziano vengono rappresentate le cinque prime verdiane di cui egli curerà la memorabile messa in scena per “Attila”, “Rigoletto”, “La Traviata” e “Simon Boccanegra”. Il figlio Pietro, collaboratore del padre fin dalla giovane età, è l’espressione della crisi che la scenografia attraversa verso la fine del XIX secolo con l’avvento delle case d’arte. Pietro, comunque, saprà reagire, opponendo alla dilagante serializzazione, una tecnica pittorica fortemente espressiva, utilizzata in alcuni importanti allestimenti al Teatro La Fenice: “Il re di Lahore” di Jules Massenet, “Mefistofele” di Arrigo Boito, “Guglielmo Ratcliff” di Pietro Mascagni.
La loro grande abilità pittorica è testimoniata dalla qualità artistica dei bozzetti che saranno esposti nella mostra.
Sono esposti un centinaio di disegni, che documentano circa 45 spettacoli, provenienti in massima parte dai Musei Civici Veneziani, e recentemente restaurati in occasione della mostra dagli “Amici della Fenice” e da “Il Gazzettino” di Venezia. Altri bozzetti sono prestati da collezioni private.
Si espongono anche preziosi documenti (autografi di Verdi e degli stessi Bertoja) provenienti dall’Archivio Storico del Teatro La Fenice e un modellino del palcoscenico ottocentesco.
Saranno inoltre montati alcuni pezzi di scenografie originali utilizzate al Teatro la Fenice nel 1986 per un allestimento dell’Attila, ridisegnato sui bozzetti di Giuseppe Bertoja, da Emanuele Luzzati.
La mostra è accompagnata da un volume che contiene la schedatura di circa 300 disegni prodotti dai due artisti per il Teatro veneziano, pubblicato da Marsilio.
Le curatrici della mostra sono Maria Teresa Muraro, per anni segretario dell’Istituto del Melodramma della Fondazione Giorgio Cini e responsabile della fototeca di Teatro qui conservata e Maria Ida Biggi, storica della scenografia e docente all’Università di Venezia.
Venezia, Palazzo Cini a San Vio
9 maggio – 30 giugno 1999
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