
Le arti in Istria

L’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini organizza, in collaborazione e con il contributo della Regione del Veneto, un seminario di studi su Le arti in Istria. Scopo del seminario è quello di fare il punto, insieme a importanti studiosi croati e sloveni, sulle ricerche e le recenti scoperte avvenute nell’ambito dell’arte veneta presente in Istria.
È l’arte lagunare, veneziana, ad offrire un’immagine unitaria dell’Istria, capace di travalicare le sue lingue e i suoi confini. Nel corso dei secoli, in tutte le forme artistiche, la Serenissima è stata un riferimento culturale continuo. A Venezia giungevano giovani artisti per imparare il mestiere nelle botteghe più celebri. Dalla laguna partivano prima i polittici, poi pale d’altare destinate ai conventi e alle chiese delle città istriane. Artisti come Vittore Carpaccio e, più tardi, artisti “minori” come Stefano Celesti o Giuseppe Camerata scelsero invece di trasferirsi oltremare, anche per trovare un mercato meno agguerrito. Ancora dopo la caduta della Serenissima, parroci più o meno abbienti si recavano a Venezia per acquistare dal Demanio arredi liturgici e altari barocchi provenienti dagli edifici sacri lagunari soppressi con cui arredare le loro parrocchiali.
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
22 – 23 marzo 2007
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