Il filo rosso tra Arrigo e Leonor Arrigo Boito ed Eleonora Duse

Museo civico di Belluno Palazzo Fulcis
plus nov, 15 2024gen, 06 2025

In occasione dei cento anni dalla scomparsa della grande attrice, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini ha accolto l’invito ricevuto dal Circolo cultura e stampa bellunese a collaborare a una mostra che documenti il rapporto personale e professionale intercorso tra Eleonora Duse e Arrigo Boito.

Nella splendida cornice di Palazzo Fulcis, sarà dunque proposto al visitatore un percorso espositivo attraverso le fotografie e le lettere scambiate tra i due grandi artisti. Ad arricchire la mostra, oltre a una selezione di altri documenti originali e memorabilia, tra i quali le prime edizioni delle opere teatrali di Arrigo Boito, il ritratto del compositore e letterato eseguito nel 1902 da Leopoldo Metlicovitz e due abiti appartenuti a Eleonora Duse.
Completano il percorso espositivo anche una serie di pannelli fotografici dedicati alla biografia e alla produzione artistica di Eleonora Duse e Arrigo Boito.

 

La mostra è realizzata con la collaborazione e il sostegno della Camera di Commercio Comune di Belluno, della Regione del Veneto, della Provincia e del Comune di Belluno.

Nel corso della mostra, sono stati organizzati anche diversi appuntamenti.

Tra questi, quelli che coinvolgono l’Istituto per il Teatro e il Melodramma sono:

 

15 novembre, Palazzo Fulcis, Belluno, ore 18.00
Conferenza Eleonora Duse e Arrigo Boito, a cura della prof.ssa Maria Ida Biggi, Università Ca’ Foscari, Istituto Teatro, Fondazione Giorgio Cini

 

20 novembre, Teatro G. Pierobon di Paiane (Ponte nelle Alpi), ore 20.30
Proiezione del cortometraggio S’io fiammeggio nel caldo d’amore. Dante nelle lettere di Eleonora Duse e Arrigo Boito (2021). La visione sarà introdotta da una conferenza a cura di Paola Bigatto e Marianna Zannoni

 

6 dicembre, Palazzo Crepadona, Belluno, ore 21.00
Proiezione del film Cenere (1916). La visione sarà introdotta da un conferenza a cura di Maria Ida Biggi e Marianna Zannoni