Faurschou Foundation Venice

Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
plus mag, 12ago, 27 2017
Andy Warhol e Robert Rauschenberg al Museo Pergamon 1983
© Christopher Makos, 1983, christophermakos.com

Fondazione Faurschou Venezia

Robert Rauschenberg & Andy Warhol
“Us Silkscreeners…”
12.05.17 – 27.08.17

Robert Rauschenberg
Late Series
12.05.17 – 27.08.17

Paul McCarthy
Christian Lemmerz
New Media (Virtual Reality Art)
12.05.17 – 27.08.17

In concomitanza con la 57° Biennale di Venezia 2017, la Fondazione Faurschou è lieta di presentare presso la Fondazione Giorgio Cini tre mostre di importanza storica e artistica: “Us Silkscreeners…”, Late Series e New Media (Virtual Reality Art).

“Us Silkscreeners…” e Late Series offrono ai visitatori un prezioso scorcio su alcune delle opere d’arte più forti di Rauschenberg nonché su alcuni dei momenti decisivi della sua carriera.

“Us Silkscreeners…”

La mostra Us Silkscreeners… assume come punto di partenza i primissimi dipinti serigrafati da Rauschenberg e Warhol, ovvero rispettivamente Renascence e la serie Dollar Bills, entrambi terminati nel 1962. Nella primavera dello stesso anno l’incontro tra i due artisti segnò l’inizio di un nuovo orientamento nella tecnica del trasferimento delle immagini fotografiche che, non solo ebbe delle forti ripercussioni nella carriera dell’artista ma avrebbe influenzato anche la scena artistica nel suo complesso, così forgiando l’eredità di Rauschenberg e Warhol. Nonostante utilizzassero le serigrafie in modi diversi, nel 1962 entrambi gli artisti condivisero un punto di partenza comune. Dopo più di cinque decenni dall’assegnazione del Gran Premio a Rauschenberg nel 1964 per la sua attività rivoluzionaria, la Fondazione Faurschou è lieta di riportare Rauschenberg a Venezia – questa volta non solo con le sue serigrafie ma incentrando l’attenzione sulle serie tarde dell’artista.

Per la mostra verrà anche allestita una sala studio con film, libri e ulteriori informazioni sui due artisti, sulle serigrafie e sul loro incontro del 1962. La Fondazione Faurschou realizzerà inoltre un ricco catalogo completo di testi e illustrazioni che narreranno l’intera storia delle prime serigrafie di Rauschenberg e Warhol per l’arte contemporanea.

Late Series

La mostra, partendo dalla storia delle primissime serigrafie dell’arte contemporanea, presenta due opere appartenenti ad alcune delle serie tarde più importanti di Rauschenberg, tra cui Borealis, Urban Bourbon, Scenarios e la sua ultima: Runts. Il fil rouge comune a tutte le serie è il trasferimento dell’immagine, tecnica che l’artista iniziò a utilizzare nel 1962 e da allora sviluppò e raffinò in modi diversi.

Robert Rauschenberg è stato uno degli artisti più influenti del suo tempo, e lo è ancora. Si approcciava all’arte in modo eclettico ricorrendo all’uso di molteplici immagini, materiali e fotografie trasferite o scolpite su tela impiegando una vasta gamma di tecniche. Nella sua arte e attività creativa Rauschenberg voleva creare un riflesso del mondo che lo circondava. Molte delle sue ultime opere sono il risultato dell’esplorazione ininterrotta dei metodi di trasferimento delle immagini e della sua attitudine aperta verso il mondo.

New Media (Virtual Reality Art)

In contemporanea la Fondazione Faurschou presenta le opere new media degli artisti di fama internazionale Paul McCarthy e Christian Lemmerz. La realtà virtuale è entrata con successo nel mercato globale ad un ritmo insolitamente accelerato. Nel mondo dell’arte questo mezzo è a un punto di svolta nella creazione e fruizione dell’arte. Khora Contemporary, una piattaforma dedicata esclusivamente all’arte virtuale (VR), creata come ponte tra gli artisti e gli sviluppatori della realtà virtuale, ha visto la collaborazione di Paul McCarthy e Christian Lemmerz, i precursori in questo campo, per la produzione di nuove stupefacenti opere new media. La Fondazione Faurschou invita il visitatore a immergersi in nuovi scenari in cui le sfere fisica e psicologica si sovrappongono.

Fondazione Faurschou

La Fondazione Faurschou ospita una collezione di arte contemporanea e offre un programma dinamico presso sue sale nel porto industriale di Copenaghen e nel distretto dell’arte di Pechino, 798. La Fondazione continua a sviluppare e ampliare la sua collezione, utilizzando il proprio programma per rispondere ai fabbisogni artistici e offrire ai visitatori accesso alle opere di alcuni degli artisti più acclamanti del mondo. A partire dalla sua apertura nel 2012 la Fondazione Faurschou ha presentato le personali di molti dei maggiori artisti contemporanei e personalità storiche chiave tra cui Yoko Ono, Peter Doig, Ai Weiwei, Cai Guo-Qiang, Louis Bourgeois, Shirin Neshat, Gabriel Orozco, Danh Vo e Bill Viola.

Robert Rauschenberg

Robert Rauschenberg fu la personalità trainante dell’arte contemporanea per circa sessant’anni, creando un patrimonio artistico completo di dipinti, fotografie, sculture, performance e incisioni, e lavorando nel modo più multiforme in assoluto rispetto agli altri artisti del suo tempo. Per Rauschenberg la pittura comportava non solo l’uso del pennello ma anche l’utilizzo di serigrafia, collage, trasferimento e stampa sulla più vasta gamma di materiali: tela, tavola e tessuto fino a lamiera, Plexiglas, gesso e carta. È stato definito il precursore di virtualmente qualsiasi movimento artistico americano post bellico dopo l’Espressionismo astratto anche se rimase profondamente indipendente da qualsiasi particolare affiliazione nel corso della sua vita multiforme.

Andy Warhol

L’artista americano della pop-art Andy Warhol, tanto famoso per le sue battute quanto per la sua arte, ha dato vita ad alcune delle immagini più iconiche del XX secolo. Tra le sue massime rientrano “con l’arte ti puoi permettere tutto”[1] e “in futuro tutti saranno famosi per quindici minuti”. Warhol attinse molto dalla cultura popolare e dai soggetti ordinari, creando opere come 32 Campbell’s Soup Cans (1962), sculture a forma di scatola della saponetta Brillo, e ritratti di Marilyn Monroe utilizzando la tecnica dell’incisione serigrafata per ottenere i suoi caratteristici bordi marcati e aree piatte di colore. Noto per il suo culto della celebrità, il Factory studio (un melting pot radicale, sociale e creativo) e film d’avanguardia come Chelsea Girls (1966), Warhol fu anche il mentore di artisti come Keith Haring e Jean-Michel Basquiat. La sua sensibilità pop è ora un costume comune, ripreso da alcuni dei maggiori artisti contemporanei come Richard Prince, Takashi Murakami e Jeff Koons, tra innumerevoli altri.

 

Per informazioni: Katrine Winther, Fondazione Faurschou
[email protected] / +45 33 91 41 31

 Contatti per la stampa: Claire Walsh, Brunswick Arts
[email protected] / +44 (0) 7980 727 296

Facebook: Faurschou.Foundation    Instagram: @faurschou_foundation

[1] Traduzione libera