In occasione del trentennale della scomparsa di Diego Carpitella (1928-1990) l’IISMC organizza, nell’ambito del suo progetto ‘Sguardi musicali’ un seminario per ricordare questa importante figura dell’etnomusicologia italiana, pioniere e grande esponente dell’etnomusicologia visiva. Il seminario intende presentare il lavoro compiuto da Claudio Rizzoni sui tre video realizzati in occasione dei seminari teorico-pratici sulla musica italiana di tradizione orale che Diego Carpitella organizzò a San Giorgio negli anni 1979-80-81 invitando come docenti maestri della tradizione sarda, laziale e calabrese. Oltre all’interesse specifico di questi materiali, particolarmente importante è il fatto che, nell’ambito della appena nata ‘Scuola Interculturale di musica’ dell’IISMC allora diretto da Ivan Vandor, Carpitella fu tra i primi in Italia a sperimentare proprio in questi seminari un metodo ricerca che prevedeva il dialogo e lo scambio di conoscenze tra ricercatore e musicista. Altro aspetto caratterizzante di questi seminari – e del progetto della Scuola interculturale di musica – era un sistema didattico basato sulla bi-musicalità proposta da Mantle Hood, il quale sosteneva l’importanza di raggiungere anche una competenza esecutiva diretta se si studia una musica diversa dalla propria per poterne meglio comprendere i concetti e le pratiche. Un metodo allora praticamente sconosciuto in Italia, dove viene sperimentato per la prima volta proprio in questa occasione.
Alla presenza di studenti provenienti da diverse località italiane ed europee, Carpitella tenne per l’IISMC tre seminari, uno per anno, nei quali Dionigi Burranca (launeddas, Sardegna, 1979), Francesco Splendori, Luigi D’Agostino e Romano D’Annunzio (zampogne, Lazio, 1980) e Antonio Turco (chitarra battente, Calabria, 1981) insegnarono direttamente ai partecipanti i primi rudimenti della tecnica strumentale e dialogarono con Carpitella su procedimenti esecutivi, tecniche di costruzione, riti e occasioni associate agli strumenti, oltre che dei particolari metodi di apprendimento propri della tradizione orale.
Questi video, digitalizzati alcuni anni fa, e ora parte dell’archivio dell’IISMC, furono realizzati originariamente grazie alla convenzione che l’Istituto aveva stipulato allora con l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC) della Biennale di Venezia e sono stati ottimizzati, per questa occasione, da Simone Tarsitani. Claudio Rizzoni ne ha fatto oggetto della sua Borsa “Vittore Branca” presso la Fondazione Giorgio Cini ed oggi presenta i risultati del suo lavoro di ricerca e di risistemazione critica dei materiali attraverso un montaggio realizzato anch’esso da Simone Tarsitani di alcuni spezzoni tematizzati attorno ad alcune questioni di metodo individuate da dei “cartelli” che li introducono.
Alla proiezione seguirà un seminario nel quale dialogheranno sui temi proposti dai filmati alcuni dei protagonisti di quei corsi, oggi affermati studiosi nel campo dell’etnomusicologia e dell’antropologia, assieme a esponenti di una più giovane generazione di musicisti e ricercatori nel campo della musica italiana di tradizione orale.
Partecipanti:
Giovanni Giuriati, Marco Lutzu, Mimmo Morello, Antonello Ricci, Claudio Rizzoni, Simone Tarsitani, Roberta Tucci
L’evento si potrà seguire in diretta streaming sul canale YouTube della Fondazione Cini a partire dalle ore 17.00.