FOLK DAOIST RITUAL MUSIC OF NORTH CHINA
The Li family Daoist band
a cura di Stephen Jones
Intersezioni Musicali – CD IM03
E’ un DVD-book la terza pubblicazione che appare nella collana Intersezioni musicali, promossa dall’IISMC in collaborazione con l’editore Nota.
Si tratta della sintesi filmata di due concerti svoltisi rispettivamente presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, il 25 marzo 2012, e presso il Zhongshan Concert Hall di Pechino, l’8 ottobre 2012, curata da Stephen Jones, studioso che da anni conduce ricerche su queste musiche. Di Stephen Jones sono anche i testi del libretto che accompagna il DVD, sia in inglese che in italiano. Protagonista dei concerti è la famiglia Li, un gruppo di preti laici che ancora oggi opera nel nord della provincia dello Shanxi, che esegue una selezione dei repertori rituali daoisti opportunamente adattata per essere eseguita in forma spettacolare. Da nove generazioni, la famiglia Li, i cui attuali componenti sono tutti discepoli del grande maestro Li Qing (1926-1999), esegue elaborati rituali, tramandando oralmente le competenze musicali e rituali ai propri membri più giovani.
Il daoismo rituale si pratica ancora ovunque nella Cina contemporanea, comprese le aree rurali, dove piccoli gruppi, a carattere familiare, di specialisti laici del rito lavorano per portare benessere alle proprie comunità locali. Questi riti si inseriscono nella quotidianità delle comunità di villaggio: dalla celebrazione dei funerali a cerimonie che prevedono invocazioni e offerte alle divinità in cambio di benefici riguardanti ambiti della vita molto concreti come la salute o il lavoro agricolo; oltre a queste forme di “assistenza rituale” alle famiglie, i preti laici si occupano anche degli aspetti rituali di cerimonie ed eventi pubblici, come le fiere organizzate dai templi.
I riti daoisti presentano una componente musicale estremamente articolata che, in forma di concerto, si può apprezzare pienamente. Le otto tracce del DVD presentano esempi di musica rituale eseguita dai preti laici, utilizzata per dare forma al rito e scandirne le sequenze, oltre a rappresentare, in alcuni casi, una forma di intrattenimento. I repertori vocali sono costituiti dalla recitazione di mantra e di scritture e dal canto di inni alle divinità accompagnati da percussioni rituali, come, ad esempio, l’inno ‘Declamazione per la suprema grandezza’ (traccia 7). Tra gli strumenti utilizzati per i repertori rituali, oltre alle percussioni, figurano l’organo a bocca sheng e l’oboe guanzì. La musica strumentale assolve a diverse funzioni che vanno dall’accompagnamento di processioni, all’inserimento di intermezzi comici che interrompono le sequenze più strettamente cerimoniali nel corso di alcuni riti come, ad esempio, nei vivaci ‘Brani tratti dal teatro d’opera locale, con sequenze buffe’ (traccia 4).
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