Centro Studi del Vetro
Grazie a un’iniziativa congiunta di Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung, nel 2012 viene fondato all’interno dell’Istituto di Storia dell’Arte, il Centro Studi del Vetro.
Ormai punto di riferimento fondamentale per lo studio del vetro artistico, l’archivio in questi anni ha raccolto progressivamente preziosi nuclei documentali appartenuti alle maggiori vetrerie storiche muranesi. Si tratta di fondi in buona parte formati da disegni e progetti, carteggi e riproduzioni fotografiche d’epoca, che ora costituiscono insostituibili raccolte di materiali messe a disposizione della comunità scientifica per favorire la salvaguardia, la ricerca e la valorizzazione dell’arte vetraria moderna e contemporanea.
Tra gli archivi custoditi dal l Centro, figurano Aureliano Toso, Barovier Seguso e Ferro, M.V.M. Cappellin & C., Pauly & C. – C.V.M, Seguso Vetri d’Arte, Società Veneziana Conterie, Vetrerie Antonio Salviati. Il repertorio annovera, inoltre, le firme di alcuni dei più importanti designers del vetro, tra cui Emmanuel Babled, Fulvio Bianconi, Luigi Scarpa Croce, Dino Martens, Flavio Poli, Ginny Ruffner, Carlo Scarpa, Peter Shire, Vinicio Vianello. Più recenti sono i prestigiosi archivi di artisti contemporanei quali Cristiano Bianchin, Silvano Rubino, Giorgio Vigna, e del grande maestro vetraio Pino Signoretto.
Il Centro organizza inoltre mostre temporanee, convegni e seminari, ideati come approfondimenti delle mostre alle Stanze del Vetro. Il Centro lavora sulla sistematica registrazione del proprio patrimonio archivistico e sull’implementazione delle campagne di digitalizzazione. Ad oggi il regesto digitale annovera di fatto i materiali afferenti il vasto archivio, grafico e fotografico, della vetreria Seguso Vetri d’Arte, che ben documenta la ricca linea produttiva della storica fornace dal 1932 al 1973. È inoltre presente l’archivio dell’artista Vinicio Vianello, figura centrale dello Spazialismo, grande sperimentatore anche nel campo dell’arte vetraria. Famosi i suoi vasi Atomici, ma anche i modelli illuminotecnici e di design.
Tra i fondi digitali disponibili quelli di noti artisti contemporanei attivi anche a Murano: Ginny Ruffner, Peter Shire, oltre ad alcuni grandi progetti di Emmanuel Babled. È stato infine digitalizzato l’archivio Dino Martens.

Sede del Centro Studi del Vetro, Sala Messina. © Fondazione Giorgio Cini
Con oltre 200.000 documenti originali e una biblioteca specializzata che conta 2.300 volumi, il Centro Studi del Vetro è oggi il più importante archivio generale del vetro veneziano.
Patrimonio proveniente da fondi artistici e archivi storici delle vetrerie veneziane muranesi, l’archivio del Centro è costituito soprattutto da disegni e progetti, carteggi e documentazioni, cataloghi di produzione, rassegna stampa e riproduzioni fotografiche d’epoca.