
I Dialoghi di San Giorgio | Ereditare il passato.

I DIALOGHI DI SAN GIORGIO (tutte le edizioni)
L’edizione 2007 dei Dialoghi di San Giorgio ruota intorno al tema ereditare il passato.
Da sempre, infatti, gli esseri umani si sono chiesti come dare senso, valore e utilità alle tradizioni, conoscenze e artefatti che vengono loro consegnati dalle generazioni che li hanno preceduti. La questione è per noi particolarmente evidente nel campo delle opere d’arte, che nell’immaginario moderno rappresentano la più preziosa eredità. La ‘patrimonializzazione’ dei reperti artistici, eredità del passato, recide il loro legame con le tradizioni nelle quali si inseriscono: le opere ‘originali’ acquistano valore in sé per la loro unicità e per l’aura associata alla unicità. In seguito a questo processo, la copia smette i panni del suo etimo – in virtù dei quali è abbondanza e ricchezza – per diventare versione decaduta, e quindi ‘falsa’, di un originale ‘vero’.
La distinzione radicale dell’originale dalla copia, e la traduzione di questa dicotomia in termini di vero/falso, impoverisce la trasmissione della conoscenza – formale o tacita – che da tempi immemori si fonda sulla ripetizione, la duplicazione e la re-interpretazione di una esperienza primigenia. Il passato, infatti, deve essere riprodotto, imitato, reinventato per non svanire. Le nuove tecnologie, oggi disponibili, per la riproducibilità di reperti di ogni forma e natura favoriscono una nuova intimità con le opere d’arte permettendo, in taluni casi, di conoscerle e studiarle in modo più libero e creativo. È infatti possibile ricollocare l’opera nel contesto in cui è nata, ripristinando così le condizioni originarie della sua fruizione, o, al contrario, ricrearla in un altro ambiente che ne favorisca la leggibilità.
La questione è cruciale non solo nella sfera dell’arte e della sua conservazione ma anche in altri ambiti, apparentemente slegati dalle tematiche del restauro, che sono al centro del dibattito contemporaneo sul giusto modo di ereditare il passato. Particolare rilievo assume la questione del mantenimento degli eco-sistemi, per i quali si pongono esattamente le stesse domande: è possibile, e lecito, creare artificialmente un modo appropriato di tenere in vita un sistema ‘naturale’? In che modo le nuove tecnologie ci aiutano a mantenere il carattere e l’equilibrio degli eco-sistemi reinventando gli elementi e i rapporti che li costituiscono? Anche la musicologia – e in specie la etnomusicologia – si sta sempre più interessando alla dimensione diacronica delle tradizioni musicali e al problema del loro rapporto con il contesto in cui sono nate: come può una tradizione musicale orale sopravvivere ed essere declinata al presente senza snaturarsi? È possibile propagare e riprodurre una esperienza musicale separando il materiale sonoro dalla sua fonte e dal suo contesto?
La questione chiave consiste dunque nel capire come è tecnicamente possibile far rivivere il passato, evitando allo stesso tempo il feticismo e il rifiuto, l’imitazione pedissequa e il tradimento; e in che modo le ‘pratiche’ utilizzate nei diversi ambiti che abbiamo citato possono, attraverso il confronto, reciprocamente illuminarsi e arricchirsi. In tempi di crescenti fondamentalismi di ogni denominazione, questo esercizio comparativo, volto a capire come possiamo ereditare ‘bene’ il passato, ci sembra un modo decisivo di essere fedeli alla missione dei ‘Dialoghi di San Giorgio’, che mirano ad incoraggiare il confronto tra esperti di diverse discipline e di diverse tradizioni culturali su questioni cruciali per la società contemporanea.
Partecipanti: Frederick Brenk, Paolo Fabrri, Steven Feld, Carlo Ginzburg, Joseph Koerner, Bruno Latour, Adam Lowe, Pedro Memelsdorff, Richard Powers, Shirley Carol Strum, David Western e Albena Yaneva.
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
12 – 14 settembre 2007
Orari delle sessioni: 9.00 – 10.30 / 11.00 – 12.30 / 14.30 –16.00
Orari delle poster sessions: 12.30 – 13.00 / 16.00 – 16.30.
Entrata libera
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