Disegni veneti del Settecento nel Museo Correr di Venezia
Questa Mostra di alcuni saggi eloquenti dei tesori grafici posseduti dalle cospicue raccolte del Museo Civico Correr di Venezia, famose forse più per gli specialisti che per il pubblico, composta da centoventi esemplari accuratamente scelti e commentati dal professor Terisio Pignatti, approda alla Fondazione Giorgio Cini, che l’aveva auspicata, dopo un viaggio fortunato attraverso i Musei degli Stati Uniti d’America.
Deve essere quindi particolarmente felicitata, e per quello che propriamente rappresenta in sé e per sé, e per la conclusione di questo suo periplo. Basti ricordare, quale attestato magnifico della sua nobiltà, il gruppo di disegni di Giambattista e del figlio Giandomenico, quello dei disegni di Pietro Longhi e massimamente il trepido complesso dei fogli di Francesco Guardi. S’inserisce, d’altra parte, questa Mostra, opportunamente nelle direttive dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione, il quale da anni si rivolge assiduamente agli studiosi ed agli «amatori», per richiamare il loro interesse verso questo ausilio prezioso per la comprensione dell’opera d’arte, che è rappresentato dai disegni.
Ogni giorno più se ne valuta la voce discreta, che è nello stesso tempo la più spontanea e la più istruttiva, oltreché spesso la più squisitamente dilettevole, e commovente. Sono proprio queste Mostre le più adatte a rivelare gli aspetti interni dell’arte, colta alle sue stesse scaturigini, e perciò invitanti ai colloqui più intimi con le creazioni e con i loro autori. L’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione di San Giorgio, che ha testé chiuso l’esposizione dei disegni inviati amichevolmente dall’Ermitage, omaggio graditissimo dell’URSS a quella Venezia che ha in parte aiutato il nascere incantevole di Pietroburgo, si compiace di salutare così, fattivamente, il ritorno delle cose belle di casa.
Si tratta della quindicesima ripresa di queste manifestazioni promosse dall’Istituto, con la collaborazione un po’ da tutto il mondo; e ognuno constaterà che, seppure la più nostrana, è certo una delle più istruttive per i problemi che risolve e per quelli che propone.
Vanno quindi ringraziati, oltre al Sindaco di Venezia, ingegnere Giovanni Favaretto Fisca, che l’ha permessa e patrocinata, l’Assessore alle Belle Arti, professor Mario De Biasi, il Direttore delle Belle Arti del Comune, professor Pietro Zampetti, e il professor Giovanni Mariacher, direttore del Museo Correr, che l’hanno cordialmente effettuata.