Marsilio Editori, Venezia – Pagina 4 – Fondazione Giorgio Cini

“In quella parte del libro de la mia memoria”

Se l’autobiografia come genere letterario nasce durante l’età moderna,
il parlar di sé è antico come l’uomo e, nella società mediatica,
conosce nuove fortune, a dire il vero eccessive. Lasciando da parte
questo aspetto fin troppo noto, il volume percorre l’arte di attingere
al libro della memoria, e seleziona una ricca serie di esempi da una
tradizione ricchissima, come è quella italiana, con qualche assaggio
nella direzione dell’antichità e della cultura europea.
“Non esiste nulla come l’autobiografia, ma solo l’arte e le menzogne”:
non è necessario prendere alla lettera questa massima provocatoria, per
sapere che l’autobiografia non è necessariamente la porta che fa
entrare nel segreto dello scrittore e nella verità del quotidiano.
L’autobiografia, anzi, può valere piuttosto come il luogo in cui l’io
amplifica i propri meriti, riduce o elimina i propri sbagli, deforma o
inventa fatti e sentimenti e, anche dove è sincero, considera una
storia o un ambiente da una visuale limitata. Per di più, se la
finzione letteraria si piega volentieri al taglio dell’autobiografia,
questa si foggia a sua volta sulla letteratura, sicché tra invenzione e
presa sul reale si schiude una dialettica aperta ad accertamenti ricchi
di sorprese.

INDICE

Premessa
di Francesco Bruni

L’ “io” narrante degli storici antichi
di Luciano Canfora

Le Confessioni di Agostino e la scoperta dell’io
di Luigi Alici

Forma e funzione autobiografica nel Milione
di Eugenio Burgio

La Vita nova di Dante: autobiografia come “memoria selettiva”
di Emilio Pasquini

La vita come vaso. L’autobiografia figurale di Opizzino de Canistris
di Michele Feo

Maschere d’autore per l’autore del Decameron
di Lucia Battaglia Ricci

I Commentarii di Enea Silvio Piccolomini (Pio II)
di Claudia Villa

L’autobiografia religiosa negli scritti di Camilla Battista da
Varano: La vita spirituale (1491) e le Istituzioni al discepolo (1501)

di Gabriella Zarri

Francesco Guicciardini: riflessione politica, esperienza vissuta e memoria storica
di Gian Mario Anselmi

L’autobiografia di Benvento Cellini
di Mario Pozzi

“Tale e non altra riuscita”. La prospettiva teologica della Vita di Gianbattista Vico
di Andrea Battistini

All’origine dell’Histoire casanoviana
di Gilberto Pizzamiglio

Le Confessioni di Jean-Jacques Rousseau: “Impresa che non conosce esempi”
di Lucia Omacini

Vita d’eroe. L’autobiografia di Vittorio Alfieri
di Arnaldo Di Benedetto

Esperimenti autobiografici foscoliani
di Maria Antonietta Terzoli

Leopardi: memoria della poesia e poesia della memoria
di Gilberto Lonardi

Le Memorie di Da Ponte: un’autobiografia tra romanzo e teatro
di Tina Matarrese

L’uomo del risorgimento. Sui Ricordi di Massimo D’Azeglio
di Giuseppe Langella

D’Annunzio cantore di Venezia: celebrazione di se stesso e celebrazione della Serenissima nel Fuoco
di Jacques Misan-Montefiore

Giuseppe Prezzolini e l’autobiografismo come vocazione
di Giorgio Pullini

Il “difficile libro” di Saba. Storia e cronistoria del Canzoniere tra saggio, autobiografia e romanzo
di Elvio Guagnini

Lo specchio della memoria. L’autobiografia attraverso la stilografia: Primo Levi
di Jane Nystedt

Pubblicare memorie
di Ugo Berti Arnoaldi

Appendice

L’italiano dell’Unione Europea
di Jane Nystedt

Lessicografia dell’italiano moderno: 1960 – 2000
di Giorgio Colussi

Dopo l’8 settembre: le memorie di Paolo Murialdi e Roberto Vivarelli
discussione moderata da Giuseppe Galasso

redazione dei testi a cura di Francesca Malagnini

Scrittori contemporanei. Intervista a Sebastiano Vassalli
a cura di Silvana Tamiozzo Goldmann

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it

Le tre religioni di Abramo

“Patriarchae
nostri Abrahae omnium credentium Patri”, le parole dell’antico
martirologio romano aprono le pagine di Louis Massignon sulle tre
preghiere di Abramo, scritte verso la metà del secolo appena concluso.
La consapevolezza della comune discendenza da Abramo e della fede
nell’unico Dio, espressa sino ad allora soltanto nelle prospettive
visionarie ed escatologiche ha conseguentemente ispirato, in anni
recenti, ripetuti incontri tra i rappresentanti dell’Ebraismo, del
Cristianesimo e dell’Islam. Questo libro si pone come sintesi e punto
di arrivo delle discussioni e dei lavori intrapresi nel campo del
dialogo interreligioso con l’obiettivo di rendere concreti, effettivi e
fecondi i risultati conseguiti superando la categoria di
“contro-religione”, secondo la quale l’Islam si definisce per
opposizione al Cristianesimo e all’Ebraismo, il Cristianesimo
all’Ebraismo, l’Ebraismo all’idolatria egiziana. Da una rimeditazione
del concetto di “religioni abramitiche” e dalla progressiva costruzione
di due poli contrapposti – il primo “giudaico-cristiano” europeo e
occidentale, il secondo islamico e “orientale” – si giunge così a una
elaborazione dialettica delle vicende interne della storia politica,
religiosa e culturale in Europa durante l’età moderna e delle
coniugazioni dell'”altro” islamico, presenti nella letteratura
turchesca del Cinquecento e del Seicento fino a quelle
dell’Orientalismo contemporaneo. Altro tema centrale del volume diventa
pertanto quello dei rapporti delle tre religioni con i diritti umani,
questione che accomuna in Occidente come altrove l’Ebraismo, il
Cristianesimo e l’Islam, con differenziazioni più interne che rispetto
alle altre fedi. Ci si interroga perciò sui diversi approcci tra idee e
credenze religiose e diritti dell’uomo nelle varie culture, giungendo a
considerare il problema ancora più centrale di quanto non lo sia il suo
valore simbolico.

INDICE

I Musulmani e il mondo moderno
di Carlo Maria Martini

Di fronte all’Islam
di Amos Luzzatto

LE TRE RELIGIONI DI ABRAMO

Premessa
di Antonio Rigo

Le religioni monoteiste all’orizzonte del 2010 alla ricerca di un senso del futuro
di Mohammed Arkoun

Le religioni e le altre fedi
di Andrea Riccardi

Tolleranza, pluralismo, dialogo nella prospettiva del futuro
di Pier Cesare Bori

Le religioni monoteiste e i diritti umani: una relazione contestata
di Ann Elizabeth Mayer

Il dialogo cristiano-musulmano: alcune questioni e priorità
di Ataullah Siddiqui

Islam e modernità: ricerche e sfide del xx secolo
di H’mida Ennaïfer

L’lslam, gli stati islamici e le libertà individuali
di Mohamed Charfi

La sfida islamica ai diritti dell’uomo nei paesi arabo-musulmani e all’estero
di Sami Aldeeb

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e-mail: ufficio.editoriale@cini.it

Gli arazzi della Fondazione Giorgio Cini

Secondo il progetto iniziale, questo libro avrebbe dovuto contenere unicamente
la catalogazione della raccolta di arazzi antichi di proprietà della
Fondazione Giorgio Cini di Venezia.
Si tratta di una varia, interessante, sontuosa collezione di arazzi,
poco nota agli studiosi e al grande pubblico, solo in parte riprodotta
e mai organicamente studiata, formata da opere franco-fiamminghe,
fiamminghe e francesi databili tra il XV e il XVIII secolo, per lo più
ospitate ed esposte nella sede della Fondazione.

È però anche apparso chiaro, in corso d’opera, che il volume avrebbe
conseguito un più durevole valore e avrebbe meglio assolto a un intento
anche commemorativo nei confronti della Fondazione e del suo
istitutore, se avesse potuto dare testimonianza dell’intera raccolta di
antichi arazzi a suo tempo formata da Vittorio Cini.

Alle schede degli arazzi conservati presso la Fondazione Cini a San
Giorgio Maggiore, già di Vittorio Cini (nn. 3-7, 9-18) e di Leonardo
Vitetti (nn. 1-2, 8), segue perciò, in questo volume, la descrizione e
lo studio degli arazzi (nn. 19-25) che Vittorio Cini acquisì in un
breve giro di anni, entro il 1940, per collocarli nel castello di
Monselice.

INDICE

Giuseppe Pavanello, Presentazione

Vittorio Cini, Nino Barbantini e gli arazzi antichi

Catalogo degli arazzi

I. Gli arazzi della Fondazione Giorgio Cini
II. Gli arazzi già di Vittorio Cini nel Castello di Monselice

Appendice
Bibliografia
Indice dei nomi

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Scena e messinscena

Il
volume raccoglie gli scritti che Maria Teresa Muraro ha firmato
singolarmente: materiali difficilmente reperibili, poiché pubblicati in
miscellanee, atti di convegni o riviste che vanno dalla fine degli anni
cinquanta agli ultimi anni novanta del Novecento. Alcuni anche molto
rari come, ad esempio, quello riguardante i luoghi dello spettacolo a
Venezia dal XV al XVI secolo, pubblicato in Le Lieu théâtral à la Renaissance,
edito dal CNR a Parigi nel 1964.
Gli argomenti spaziano dalle feste rinascimentali veneziane alle
momarie, dal lessico teatrale per gli addetti ai lavori alle
scenografie settecentesche per Vivaldi o agli artisti scenografi del
Novecento, dalla librettistica all’architettura tetrale. Tra i soggetti
principali di questi scritti vi sono la scenografia neoclassica e
ottocentesca, materia in cui la studiosa Ë stata, a volte, una
pioniera, come nel caso dello studio relativo ai rapporti tra il
compositore Giuseppe Verdi e la messa in scena delle sue opere, in
particolare delle prime veneziane, Ernani, Attila, Rigoletto, La Traviata e Simon Boccanegra, a opera dello scenografo Giuseppe Bertoja.

INDICE


IX
Deda, l’opera, gli amici di Pierluigi Petrobelli

XIII
A Maria Teresa Muraro di Mercedes Viale Ferrero

SCENA E MESSINSCENA

Venezia

Momaria

La festa a Venezia e le sue manifestazioni rappresentative: le
Compagnie della Calza e le “momarie”

Le lieu des spectacles (publics ou privés) a Venise au
XV et au XVI siècles

Leone De’ Sommi

Primi appunti sulla fortuna del Boccaccio nei libretti per musica

Il Teatro Grimani a San Giovanni Grisostomo

Teatro, scena, messinscena, il lessico degli addetti ai lavori

Il secolo di Vivaldi e il melodramma: i teatri, le scene

Scenografie di Pietro Gonzaga

Librettisti dell’Ottocento

Le scenografie delle “prime assolute” di Verdi alla
Fenice

Giuseppe Bertoja e le scene per la prima di Rigoletto alla Fenice

Nuovi significati delle scene dei Bertoja alla Fenice di Venezia

La famiglia Bertoja

Voci dall’Enciclopedia dello spettacolo

– Odoardo Antonio Rovescalli
– Henry De Tolouse-Lautrec
– Jean-Edouard Vuillard
– George Rouault
– Maurice Utrillo
– Mario Vellani-Marchi
– Marce! Vertes
– Ben Shahn
– Gregorio Sciltian
– Orlando di Collalto
– Hugh Stevenson
– Toti Scialoja
– Rolf Stegars
– Achille Ricciardi
– Robert Rauschenberg
– Bernard Buffet

Bibliografia di Maria Teresa Muraro

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e-mail: ufficio.editoriale@cini.it

Ricordi di guerra e di prigionia

INDICE

Presentazioni
Cardinale Angelo Scola,
Patriarca di Venezia
Giancarlo Galan,
Presidente della Giunta Regionale del Veneto
Giovanni Bazoli,
Presidente della Fondazione Giorgio Cini

Giuseppe Pavanello,
“Lo spettacolo della bellezza, la calma della natura. Perché tutti gli uomini si agitano?”

Cesare De Michelis,
Scritture di guerra

Giovanni Bianchi,
Una vita d’artista

Giovanni Bianchi,
I disegni di Renzo Biasion della Fondazione Giorgio Cini

Catalogo a cura di Giovanni Bianchi

Chrysa Damianaki,
Sulle orme di Biasion

Mario Montanari,
Il conflitto italo-greco

Gheorghios Panaghiotakis,
La Grecia e la resistenza cretese nella seconda guerra mondiale

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Tiepolo. Ironia e comico

INDICE

Giuseppe Pavanello, «Tutta la vita, dal principio alla fine, è di una comica assurdità», ovvero «il segreto di Pulcinella»

Adriano Mariuz, I disegni di Pulcinella di Giandomenico Tiepolo

Il teatro alla moda
William L. Barcham
Schede 1-13

Pulcinella in Arcadia
George Knox
Schede 14-36

«Tomo terzo de caricature»
George Knox
Schede 37-96

Giandomenico Tiepolo 1791
Catherine Whistler
Schede 97-123

«Divertimento per li regazzi»
Adelheid M. Gealt
Schede 124-146

Apparati

Bibliografia

Esposizioni

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Il Buono e il Cattivo Governo

INDICE

IL BUONO E IL CATTIVO GOVERNO
Rappresentazioni nelle Arti dal Medioevo al Novecento

La Nave del Buon Governo
Giuseppe Pavanello

“Quando i contrari son posti da presso…”.
Breve itinerario intorno al Buon Governo, tra Siena e Firenze

Maria Monica Donato

“Difficilis est cura rerum alienarum”.
La Fonte Gaia di Jacopo della Quercia e altri esempi
di iconografia politica nell’arte senese

Marilena Caciorgna

Da Taddeo di Bartolo a Beccafumi.
Presenza e continuità del Buon Governo nell’arte senese

Roberto Guerrini

La città del Buon Governo: Venezia
Gino Benzoni

A Palazzo Ducale: governo, governanti e governati
Giandomenico Romanelli

“Sotto specie di laude”:
immagini celebrative di magistrati in Terraferma

Vincenzo Mancini

I dipinti di Cesare Maccari nel Palazzo del Senato a Roma (1882-1888)

Alberto Olivetti

La forza della Virtù.
Appunti per una storia visiva dell’opera veneziana
nella seconda metà del Seicento: l’antiporta figurata
Maria Ida Biggi

I simboli arcaici del Buon Governo in Eurasia

Alessandro Grossato

CATALOGO DELLE OPERE

Schede

Bibliografia

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Il mito della fenice

INDICE
Francesco Zambon, Il mito della fenice in Occidente

Le origini del mito

La fenice greco-romana

La simbologia cristiana

La fenice amorosa

La fenice nella simbologia alchemica, rosacrociana e massonica

Riapparizioni della fenice dal Quattrocento a oggi

Alessandro Grossato, La fenice in Oriente

Gli equivalenti orientali della fenice

Nel Giudaismo

Nell’area islamica

Nell’Inda interna ed esterna

In Estremo Oriente

La fenice e lo sciamano

La ricerca iconografica è stata realizzata a cura di:

Istituto per le Lettere, il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini
e dalla Fondazione Teatro La Fenice di Venezia

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I disegni del Professore

INDICE

I disegni del Professore. La raccolta Giuseppe Fiocco della Fondazione Giorgio Cini

Giuseppe Pavanello, Il giardino segreto del professore

Rodolfo Pallucchini, Ricordo di Giuseppe Fiocco

Tavola delle concordanze

Bibliografia

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it

Primizie e memorie d’Europa

Alla luce delle recenti bocciature della Carta Costituzionale Europea da parte di Francia e Olanda, la riflessione sull’identità e natura dell’Europa si ripropone con bruciante attualità. I grandi rivolgimenti storici sono stati preparati o suggellati da dichiarazioni, elencazioni di principi e infine costituzioni. L’Europa a venire è erede di
molteplici manifesti di intenti che la Carta di Nizza e poi la Costituzione europea ereditano e riflettono.

 

Il volume, promosso dalla Fondazione Giorgio Cini, attraverso i contributi di otto storici, giuristi e politologi di varie nazionalità e di prestigio internazionale, come Mads Andenas, Francesco Paolo Casavola, Gherardo Ortalli, Alessandro Pizzorno, Paolo Prodi, Stefano Rodotà, Pierre Rosanvallon, Alain Touraine, vuol ripercorrere e studiare questa pluralità: da Carlo Magno alla Rivoluzione francese, dalla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo sino alle presenti difficoltà di ridurre a unità una pluralità contesa, di lingua, di dialetti, di tradizioni, di costituzioni.

 

INDICE

Presentazione
Paolo Prodi

Primizie e memorie d’Europa

Il patto giurato come fondamento storico della Costituzione europea
Paolo Prodi

Il medio evo e le premesse per un’identità europea. Progetti, princìpi e chartae
Gherardo Ortalli

L’Unione Europea e la logica di sviluppo degli Stati nazionali
Alessandro Pizzorno

Tra diritti e mercato: una cittadinanza europea possibile
Stefano Rodotà

Quale Stato per l’Europa?
Alain Touraine

Tradiziopni giuridiche locali come ostacoli a una Costituzione per l’Europa
Mads Andenas

Le forme della democrazia e l’avvenire dell’Europa
Pierre Rosanvallon

Per un articolo 1
Francesco Paolo Casavola

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it