Leo S. Olschki Editore, Firenze – Pagina 6 – Fondazione Giorgio Cini

Orientalia Venetiana

L’idea
di dedicare a Lionello Lanciotti il primo volume di «Orientalia
Venetiana» è nata tra i docenti del Seminario di Letteratura Cinese
dell’Università di Venezia alcuni anni fa. Egli aveva appena lasciato
l’Istituto, di cui era stato direttore per tredici anni, per recarsi a
prestare la sua opera in un’altra Università, e i suoi ex-
collaboratori intendevano dimostrargli la loro riconoscenza per
l’impegno e l’abnegazione con cui aveva adempiuto al suo ufficio. Ora
il volume viene finalmente dato alle stampe, e si può affermare a
ragione che esso è qualcosa di più che un omaggio a Lionello Lanciotti:
esso è anche, in una certa misura, un’espressione concreta del suo
successo nel ruolo di docente e di Maestro; è, paradossalmente, in gran
parte opera sua. Dei quattordici contributi che compongono il volume
almeno nove sono stati scritti da suoi discepoli, da studiosi che si
sono formati direttamente alla sua scuola e che hanno tratto dal suo
magistero e dal suo esempio un’immagine chiara e netta della severità
dello studio e della ricerca

INDICE

Presentazione

Magda Abbiati, A proposito dei classificatori nominali in cinese moderno

Paolo Beonio-Brocchieri, Considerazioni sul periodo assiale: da Pitagora a Mo Tzu

Adriana Boscaro, I Gesuiti e gli inizi della stampa cristiana in Asia Orientale

Alfredo Cadonna, ‘Astronauti’ taoisti da Chang’an alla luna
(Note sul ms. di Dunhuang S 6836 alla luce di alcuni lavori di E. H, Schafer)

Patrizia Dadò, La riabilitazione di Liu Shaoqi

Herbert Franke, Tan-pa, a Tibetan Lama at the Court of the Great Khans

Federico Greselin, Brevi note sul dibattito intorno alla nazionalizzazione della pittura ad olio

A. F. P. Hulsewé, Some remarks on statute labour during tbe Ch’in and Han period

Cristina Pisciotta, Lettura critica di una commedia di Lao She

Mario Sabattini, Il Paleolitico in Cina

Guido Samarani, Tendenze storiografiche e lotta politica nell’ultimo decennio in Cina: l’esempio della storia degli Stati Uniti d’America

Maurizio Scarpari, Determinazione e nominalizzazione in cinese classico

Giovanni Stary, Nurhaci e il suo regno tribale alla fine del XVI secolo

Tsien Tche-Hao, Le juridisme du droit chinois archaique dans le Shujing et le Zhouli

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Ezra Pound a Venezia

INDICE

Presentaziane

Sergio Perasa
Ezra Pound: per una visione d’assieme (maschere, epica della storia e dell’Io)

A. Walton Litz
Pound in Venice 1913

Mary de Rachewiltz
I livelli di Venezia

Maria Luisa Ardizzone
Per una lettura dei « Cantos LXXIILXXIII»

Giuliana Gramigna
« Questi volti fra la folla »: la doppia iscrizione in Pound

Vanni Scheiwiller
«A Lume spento »: 1908-1958

Giorgio Manera
Il rapporto Pound-Venezia

Nemi D’Agostina,
Dante: un modello impossibile

Guido Carboni
I Canti dell’usura e la V Decade: ipotesi sulla forma dei «Cantos»

Marilla Battilana
Primi Canti e Frammenti finali: il cerchio che non chiude

Wolfgang Kaempfer
L’onnipresenza del tempo nei «Cantos» di Ezra Pounda

Alfredo Rizzardi
Osservazioni sulla tipologia delle immagini nei «Pisan Cantos»

Rosella Mamoli Zorzi
Il rapporto di Pound con le arti visive a Venezia

Michael Alexander
Images of Venice in the poetry of Ezra Pound

Massimo Bacigalupo
Liguria contro Venezia: due modelli nella poesia di Pound

Desmond O’Grady
Ezra Pound and creative translation Lionello Lanciotti, Vutopia cinese di Pound

David Anderson
Pound alla ricerca di una lingua per Cavalcanti

Giuseppe Santomaso
Il rapporto del pittore col poeta

Bianca Tarozzi
Ezra Pound e A. E. Housman

Marcello Pagnini
Ezra Pound: episteme nel Novecento e acculturazione selvaggia

Agostino Lombardo
Pound e il sogno dell’artista americano

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Saggi e memorie di Storia dell’Arte 15

INDICE

Anne Marxhw Schulz
Revisinvi the history of Wnetian Renaissance Sculpture: Niccolò and Pietro Lamberti. ‘

Peter Humfrey
The Venetian altarpiece of the Early Renaissance in the light of contemporary business practice

Simonetta Simonetti
Profilo di Bonifacio de’ Pitati

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Galuppiana 1985

Atti del convegno internazionale (Venezia, 28-30 ottobre 1985)

INDICE

Introduzione
Franco Rossi, Le musiche di Galuppi nelle biblioteche di Venezia
Laura Megna-Ernesto Garino, Suggestioni biografiche: in margine alla morte di Baldassarre Galuppi
Gastone Vio, I maestri di Coro dei Mendicanti e la Cappella Marciana
Domenico Carboni, Alla corte imperiale di Pietroburgo: fortuna
delle opere di Baldassarre Galuppi in Russia

Gaetano Cozzi, Una disavventura di pre Iseppo Baldan, copista
del Galuppi

Nicola Mangini, I teatri veneziani al tempo della collaborazione
di Galuppi con Goldoni

Claudio Gallico, Da L’Arcadia in Brenta a La Diavolessa di Goldoni e Galuppi: una via alla riforma dell’opera italiana
Reinhard Wiesend, Baldassare Galuppi fra Opera seria e Opera
buffa

Stefan Kunze, Per una descrizione tipologica della Introduzione nell’Opera buffa del Settecento e particolarmente nei Drammi giocosi di Carlo Goldoni e Baldassarre Galuppi
Franco Piva, L’ Adamo o Della ricerca
Luigi Rovighi, Prassi vocale e strumentale in Baldassarre Galuppi:
la retorica degli affetti e lo stile galante

Helen Geyer-Kiefl, Le Opere sacre di Baldassarre Galuppi nel
tempo del suo servizio agli
Incurabili
Maria Delogu, Galuppi a Vienna: Artaserse
Elena Sala Di Felice, Metastasio e Galuppi a Vienna
Dale E. Monson, Galuppi, Tenducci, and Motezuma: a commentary on the history and musical style of Opera seria after 1750
Mercedes Viale Ferrero, La Vittoria d’Imeneo (1750): una festa
musicale di Galuppi e l’organizzazione spettacolare

Egida Sartori, Le sonate per cembalo di Baldassarre Galuppi
Indice dei nomi

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The Operas of Antonio Vivaldi

Questo libro ha il privilegio di essere il primo a descrivere l’intero corpus dei melodrammi di Antonio Vivaldi pervenutici, presentando al lettore i libretti e quanto è sopravvissuto della musica di 45 sue opere, le circostanze in cui furono prodotte, il loro successo o il loro fallimento, le loro successive riprese e la loro diffusione in tutta Europa. Il testo analizza i contributi dell’impresario, del librettista, del compositore, dei cantanti e di ogni altro soggetto coinvolto nella creazione di queste affascinanti opere d’arte.
Le ricerche dell’autore, che hanno preso avvio fin dagli anni Sessanta, hanno portato alla luce nuove prove concernenti fonti già note oltreché all’identificazione di molte altre sinora sconosciute: tanto che oggi possiamo far conto su 26 partiture manoscritte, circa 270 copie di arie staccate, 88 libretti riconducibili a produzioni vivaldiane o a loro riprese e altri 80 pasticci in cui sono state complessivamente inserite circa 130 arie composte da Vivaldi. Attraverso queste pagine Vivaldi è preso in considerazione come impresario, compositore, insegnante e direttore musicale. La sua personalità emerge con tutta la forza delle passioni artistiche, finanziarie e personali che la caratterizzano, tanto che per la prima volta ci appare come un compositore che dedicò la parte migliore delle sue energie al teatro d’opera e ai suoi cantanti.
Il libro racconta la carriera di un affascinante intelletto musicale, in grado di creare idee e immagini adatte non soltanto all’opera della nativa Venezia o dell’Europa contemporanea, ma anche all’odierno teatro musicale.

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Tornando a Stiffelio

Il fatto che Verdi sia piu’ “divenuto” che “nato” quell’intellettuale
organico e benemerito nella formazione “romantica” del popolo italiano
che tutti conosciamo, e così, parimenti, il fatto che la costituzione
del “popolo verdiano” non sia mai in origine quella sorta di catastrofe
miracolosamente coestesa alla incontrollata eruzione di tre o quattro
capolavori, incancellabili (quasi Natale, Ferragosto, Pasqua,
Ognissanti) dal calendario liturgico della celebrazione dell’anno
artistico nazionale, ma piuttosto sia l’ingegnoso frutto della ricerca
sistematica di azioni poetiche efficaci nell’ordine della costruzione
di un pubblico nazionale omologato, in parte interpretato, in parte
“fabbricato” ad esito di fortunosi esperimenti e di un immane traffico
di compromissioni di poesia e sub-cultura, di invenzione e corrività,
di sfide e adempimenti, e così via, se pure “fatti” sono, e se pure
tali restano, non riescono ad essere momenti di verità del tutto
autorizzate, ovvie, o liberamente proponibili.Non foss’altro per via
dell’intollerabile senso di indecenza che sembra connettersi, nella
loro verifica, allo smontaggio o alla diagnosi formalistica degli
intoccabili testi maggiori (uno smontaggio ritenuto pericoloso perché,
sotto sotto – alla fin fine o in fondo – i “verdiani” ben piu’ dei
non-verdiani si comportano come se sospettassero di problematica
inconsistenza, forse, quegli stessi capolavori di cui gradiscono sempre
tenere divise le fatali urne che ne rinserrano l’integrità)

INDICE

Introduzione

Cesare Questa
Azione seria compiuta / Azione seria incompiuta

Enrico De Angelis
Stiffelio, ovvero: del popolo verdiano

Marzio Pieri
La mente convulsa

Salvatore Natoli
A proposito di Stiffelio; su Verdi e l’idea di teatro: digressioni d’amatore

Renzo Bragantini
Da Stiffelio ad Aroldo: la storia come censura

Emilio Sala
Tra mélodrame e dramma borghese: dal Pasteur di Souvestre-Bourgeois allo Stiffelio di Verdi-Piave

Loic Chotard
Trois personnages en quête d’un type

Alessandro Roccatagliati
Dramma, mélodrame e melodramma: la teatralità di Stiffelio

Diana Dionisi Ascari
Da Stiffelio a Guglielmo Wellingrode: gli interventi della censura

Harold S. Powers
Aria sfasciata, duetto senza l’insieme: le scene di confronto tenore-soprano nello Stiffelio-Aroldo di Giuseppe Verdi

David Rosen
How Vedri operas begin: an introduction to the Introduzioni

Michele Girardi
Un aspetto del realismo nella drammaturgia di Stiffelio: la musica da fuori scena

Marcello Conati
“E quasi si direbbe prosa strumentata” (L’aria “a due” nello Stiffelio)

Claudio Gallico
Struttura e funzione di pezzi sacri nell’opera e radici del linguaggio verdiano

Julian Budden
Differences in musical language between Stiffelio and Aroldo

Martin Chusid
Apropos Aroldo, Stiffelio, and Le Pasteur. With a list of 19th-century performances of Aroldo

Jose Sasportes
Virtuosismo e spettacolarità: le risposte italiane alla decadenza del balletto romantico

Indice dei nomi

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Henry James e Venezia

INDICE

Presentazione

Michel Butor
Ballade de Henry James a Venise

Leon Edel
Phoenix and Sepulchre .Henry James in Venice

Sergio Perosa
Henry James: romanziere di due mondi e fra due secoli

James W. Tuttleton
Henry James and the Venice of Dreams

Alide Cagidemetrio
Scelta di città: Venezia, Black Balloons and White Doves

Tony Tanner
Proust, Ruskin, James and « Le desir de Venise »

Glauco Cambon
The Mazes of Venice
Giuliano Gramigna
Mistero della lettera o delle lettere? A proposito di « The Aspern Papers

Giorgio Melchiori
Henry James: Burbank or Bleistein

Barbara Arnett Melchiori
H yacinth’ s letter from Venice

Rosella Mamoli Zorzi
Henry James in un diario «veneziano»

Jeanne Clegg
Superficial pastimes, fine emotions and metaphysical intentions: James and Ruskin in Venice

Marilla Battilana
Venezia elemento letterario: strategie di assimilazione in James, Mann, Proust

Alberta Fabris Grube
Howells e James a Venezia: due scrittori e due modi di interpretare la città

Francesca Bisutti
Due racconti in forma di diario: una breve storia dell’Io jamesiano

Aladar Sarbu
Appearance and Reality in the Later W ork of Henry James

Bianca Tarozzi
Le affinità eletti ve in «The Golden Bowl»

Biancamaria Tedeschini Lalli
America ed Europa in «The Speech and Manners of American Women»

Agostino Lombardo
«Le Prefazioni» come romanzo dell’ artista

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Saggi e memorie di Storia dell’Arte 16

INDICE

Clara Gelao
L’attività di Nuzzo Barba e Conversano e le influenze veneto-dalmate nella Scultura pugliese del Rinascimento

Maria Agnese Chiari Moretto Wiel
Per un catalogo ragionato dei disegni di Tiziano

Ugo Ruggeri
Alessandro Varotari detto il Padovanino

Judith E. Bernstock
Bernin’s Tomb of Alexander VII

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Hemingway e Venezia

INDICE

Presentazione

Mario Rigoni Stern
La mia scoperta di Hemingway

Agostino Lombardo
Hemingway in Italia

José L. Castillo-Puche
Venecia, motivacion esencial del Yo romàntico de Hemingway

Mario Isnenghi
Gli italiani e la loro guerra

Scott Donaldson
«Ernie, dear boy»: The End of the Allair

Giovanni Cecchin
Hemingway, Fulco Ruffo di Calabria, Enrico Serena e Bianca Maria Bellia

Paul Smith
Hemingway’s Discoveries in Rapallo and Cortina

William Boelhower
«See you around »: Hemingway’s Cartographic Modernism

Barbara Lanati
Parigi e l’éducation sentimentale» di Hemingway

Sonja Basié
Hemingway’s Modernism: Troping and Narrating

Marilla Battilana
La figura femminile nell’opera di Hemingway

Rosella Mamoli Zorzi
Le fiabe di Hemingway

Francesca Bisutti
Dorothy Parker e Ernest Hemingway: il salotto e la savana

Fernanda Pivano
Persona e personalità di Hemingway

Roger Asselineau
An lnterim Report on Hemingway’s Posthumous Piction

Massimo Bacigalupo
Hemingway postumo: «The Dangerous Summer » e « The Garden 01 Eden»

Nemi D’Agostino
Hemingway in eclissi

Sergio Perosa
La memoria e gli squali

Appendice
Ricordo personale di Hemingway di
Gianfranco Ivancich-Biaggini

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Giacomo Noventa

INDICE

Presentazione

Mario Soldati
Giacomo Noventa

Paolo Baldan
Le patrie di Noventa

Fernando Bandini
Un ruolo solitario e difficile

Giorgio Bassani
Un poeta mal conosciuto

Elio Gioanola
Giacomo Noventa: dialetto e poesia

Giovanni Giudici
Giacomo Noventa: un’antica e nuova strada alla poesia

Giorgio Pullini
Poetica del «vissuto» e poesia del « vero»

Andrea Zanzotto
Ricordo di Giacomo Noventa

Franco Fortini
Note su Giacomo Noventa

Franco Manfriani
Noventa inedito

Aldo Garosci
Testimonianza a Noventa in esilio

Giorgio Luti
Giacomo Noventa da «Solaria» a «La riforma letteraria»

Giorgio Spini
A Firenze con Noventa

Giovanni Invitto
Scrittura letteraria e intenzione filosofica: il chiasma di « Nulla di nuovo»

Antonio Carlino
Giacomo Noventa poeta e filosofo

Aneo Marzio Mutterle
Giacomo Debenedetti nelle prose di Noventa

Giovannantonio Paladini
L’impegno civile e politico di Noventa nel secondo dopoguerra

Antonello Trombadori
Dialogo postumo con Giacomo Noventa

Vanni Scheiwiller
Omaggio a Giacomo Noventa ovvero « Nulla di Nuovo» 40 anni dopo

Norberto Bobbio
Testimonianza su Giacomo Noventa

Renzo Zorzi
Noventa e Olivetti: qualche ricordo

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