Leo S. Olschki Editore, Firenze – Pagina 20 – Fondazione Giorgio Cini

Central Asia

Il volume accoglie una selezione delle relazioni
più significative presentate nel corso di un Convegno Internazionale
organizzato alcuni anni fa dall’Istituto “Venezia e
l’Oriente” e dalla European Society for Central Asian
Studies. I profondi mutamenti geopolitici e geoeconomici che hanno
interessato e continuano ad interessare quell’area del mondo
e la sua identità culturale, hanno richiesto aggiornamenti
significativi dei singoli contributi, nonché l’integrazione
con alcuni nuovi studi che hanno arricchito le tre sezioni tematiche
dell’opera (“Space and Time in Central Asia History”,
“Redrawing the Lines of Identity”, “Reforms and Representations
of Legitimacy”).

TABLE OF CONTENTS

Foreword
Inaugural address, Giampiero Bellingeri, Rog, Urok,
Orak, Orakul

I. SPACE AND TIME IN CENTRAL ASIAN HISTORY

Saidakbar Saidovich Agzamkhodjaev, Reforming Movement in Central Asia in the beginning of XX Century: New Interpretation and Reevaluation

Jiri Becka, Scholars from Khurasan in Czech Mediaeval Science

Hansje Braam – Marc Vandamme, Systematic Name Management in
Digital Central Asian Textual Resources

Suchandana Chatterje, The Rehabilitation of Heroes in Central
Asia

Paul Geiss, Tribal Commitment and Political Order in Central
Asia. A Reconsideration

Manfred Lorenz, Zur weiteren Entwicklung der tagikischen Sprache

Lars-Erik Nyman, An Oral Re-evaluation of the 20 Century Tibetan
History

Giovanni Pedrini, Nomadik Feudalism of the Steppes

Jadwiga Pstrusinska, Eurasiatic Context of the Old Celtic Cultural
Phenomena: the Case of Torque

Gianroberto Scarcia, Zoroastrian Calendar and its Myth. An
Abstract

Dov Yaroshevski, Contest over the Waqf in the Khorezm Republic,
1920-24

II.REDRAWING THE LINES OF IDENTITY

Mustafa Aydin, Identities in Transition. Nationality, Religion
and Regional Security in Former Soviet Central Asia

Giampaolo R. Capisani, Au sud de la Russie: quelques considérations
géo-economiques à propos des Pays d’Asie Centrale
et du Caucase

M. Cristina Cesaro, Walking a Tightrope: a Quest for Uyghur
Identity

Boris-Mathieu Petric, Renaissance de la communauté de
voisinage dans la ville de Tachkent: retour à la tradition
ou expressíon d’un nouvel imaginaire social?

III. REFORMS AND REPRESENTATIONS OF LEGITIMACY

Rahimjon H. Alimov, Economic Transformation Efficiency in Uzbekistan

Elena Boikova, Modern Political Elites in the Central Asian
States

Guido M. R. Franzinetti, Economic Reform in Uzbekistan and
Central Asia: some Hypotheses

Lilia Moshina, The Policy of Land Reform and Privatization
in Agriculture of Uzbekistan

Sevar Nurmukhamedova, Some Aspects of Economical Reform in
Independent Uzbekistan

Abdulkhalil A. Razzakov, Privatization in Uzbekistan: its Basic
Stages

Riccardo Redaelli, Between Pervasive Tribal Structures and
Alien Patterns of Polity: Afghanistan and the Taliban

Rustem Zhangozha, Newly Independent States in Central Asia
– within the First Decade of Their Independence

Authors

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Domani l’aurora

Dopo un intero lustro di segrete elaborazioni poste in essere attorno
ad un entusiastico progetto riguardante la composizione di un grande Concerto per pianoforte e orchestra,Camillo
Togni affrontò, nelle ultime settimane del novembre 1993, allorquando
“forti dosi di cortisone gli avevano procurato una stupefacente ma
purtroppo effimera ripresa di energie”, una fase di completamento,
molto impegnativo, dei materiali destinati alla ‘chiusura’ della grande
forma di questa audace composizione.
Per quanto determinato fosse, nella volontà, il compositore, il troppo breve ed effimero episodio di ripresa fisica non ha
permesso però che l’impresa creativa terminasse, ed il Concerto è rimasto incompiuto alla morte di Togni, avvenuta nel novembre 1993. […]

INDICE

Parte prima: Ripristino ricostruttivo del Concerto per pianoforte e orchestra incompiuto (1993), Camillo Togni

I. Prime investigazioni
II. Alcune date
III. Forma, serie, regole e principî compositivi
IV. Alcune tecniche compositive messe in opera
V. Estrinsecazione
VI. Materiali utilizzati, provenienti dall’Archivio Camillo Togni
VII. Lessico tecnico ‘privato’ di Camillo Togni compositore

Parte seconda, Camillo Togni Concerto per pianoforte e orchestra incompiuto (1993) partitura

Appendice 1. Domani l’Aurora: ultima opera compiuta di Camillo Togni

Appendice 2. Catalogo delle opere – Primo tentativo –

Indice dei nomi

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Le musiche degli anni cinquanta

Da: “La Scuola Veneziana”
1. ‘Canones diversi’

Il 30 maggio del 1952 Maderna scrive a Nono:

“Bisogna andare molto più in là, ma prima ho bisogno di un lavoro che
solo noi due possiamo fare: con calma riesaminare tutti i risultati e
tutte le ricerche lasciate in sospeso dal ’48 in poi. A questo scopo,
Gi, devi prepararti come uomo e come musicista. Bisogna che il nostro
prossimo incontrarci sia una comunione di umanità e logica. […] Non
che non ci si sia sempre incontrati. Anzi noi due abbiamo fatto molto
di più: abbiamo per la prima volta, credo, creato una sensibilità
ambivalente [sic], una tecnica comune, una personalità comune. (La
prova l’abbiamo nella crudezza delle nostre reciproche reazioni in
quanto rapporti umani) Ma ora abbiamo bisogno di un BERICHT su noi
stessi e sul nostro dare agli altri come musicisti. 1°) lavoro
Handwerk, – 2°) Giudizio sul perché della nostra tecnica, 3°) Tecnica,
ispirazione e nostri bisogni in rapporto alla realtà, 4°) tutto questo
in rapporto alla realtà degli altri, 5°) Possibile raggiungimento di
una facile (cioè felice e generosa) attività futura musicale e privata.
Sono tutte parole confuse, ma tu capisci.”

INDICE

Veniero Rizzardi, La “Nuova Scuola Veneziana”

GianMario Borio, Tempo e ritmo nelle composizioni seriali. 1952-1956

Erika Schaller, Fra tradizione e innovazione. 1957-1959

Angela ida de Benedictis, Gruppo. linea e proiezioni armoniche.
Continuità e trasfomazione della tecnica all’inizio degli
anni sessanta

Indice dei nomi

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Gregorio Palamas e oltre

Gli
studi di storia della Chiesa del XX secolo, sorti nella particolare
temperie del dialogo ecumenico e interreligioso culminata nel Concilio
Vaticano II, hanno individuato come una delle cause dello scisma il
progressivo estrangement (per riprendere la felice
espressione di Yves Congar) tra Chiesa d’Oriente e Chiesa d’Occidente.
A questo progressivo allontanamento hanno concorso fattori d’ordine
diverso (politico, economico, sociale, ecc.) e i mutamenti di mentalità
e di costume nel frattempo sopraggiunti. Anche le vie della teologia
hanno seguito percorsi differenti, da un lato con la Scolastica e
sopratutto con il Tomismo, dall’altro con il Palamismo.
Proprio
nell’epoca contemporanea, il Palamismo, con le dottrine della
partecipazione alle energie divine e della Trasfigurazione sul monte
Tabor, ha ripreso ad avere una posizione centrale nella teologia e
nella vita ecclesiale e culturale dell’ortodossia, non soltanto in
Grecia e in Russia, ma anche nella diaspora (Francia, Stati Uniti),
influenzando profondamente molti teologi e filosofi.

INDICE
Premessa

Antonio Rigo, Il Monte Athos e la controversia palamitica dal Concilio del 1351 al Tomo Sinodale del 1368 (Giacomo Trikanas, Procoro Cidone e Filoteo Kokkinos). Testi: Il Tomo Sinodale del 1368. II. La professione di fede degli athoniti. III. Il testamento di Giacomo Trikanas.

Ioannis D. Polemis, Nikephoros Blemmydes and Gregorios Palamas

Marie-Hélène Congourdeau, Nicolas Cabasilas et le Palamisme

Martin Hinterberger, Die Affäre um den Mönch Niphon Skorpios und die Messalianismus-Vorwürfe gegen Kallistos I

Brigitte Mondrain, L’ancien empereur Jean VI Cantacuzène et ses copistes

Abbreviazioni e sigle

Indice delle illustrazioni

Indice dei manoscritti citati

Indice dei nomi di persona

Indice degli autori moderni

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La ricerca della perfezione nella recitazione coranica

La
collana “Orientalia Venetiana” dell’Istituto “Venezia e l’Oriente” si
arricchisce di una prima opera di argomento interamente islamico
centrata su un tema che sopratutto in Italia non è mai stato oggetto di
una trattazione organica. Si tratta infatti di un manuale di fonetica
dell’arabo coranico fruibile anche da coloro che poco o nulla conoscono
di tale lingua. Il carattere specificatamente dottrinale e tecnico
della monografia non impedisce che i principi e le applicazioni delle
norme di corretta recitazione e di tradizione la salmodia del testo
sacro siano introdotte dalle necessarie delucidazioni sulle più
elementari particolarità fonetiche dell’arabo. Il lavoro, oltre a
compendiare in maniera originale un gran numero di trattati
tradizionalmente dedicati alla ricerca della “perfezione” (il tajwîd appunto), si avvale di competenze frutto di insegnamenti orali acquisiti sul campo.
L’arricchimento della conoscenza reciproca fra diversi aspetti della
tradizione europea e della tradizione islamica costituisce uno degli
intenti primari della pubblicazione: essa infatti si inserisce nel
nuovo e più ampio programma di “Incontri orientalistici” promossi, con
cadenza semestrale e a partire dall’autunno del 2004, dall’Istituo
“Venezia e l’Oriente” – fra questi “La santità nell’Islam”, in cui si
sono toccati cruciali temi dottrinali e storici della tradizione
islamica sia classica che moderna, con un’attenzione particolare alla
sua presenza sia nel vicino oriente che in Asia centrale e orientale.

INDICE

Premessa

Avvertenza

Ringraziamento

Introduzione

Note di trascrizione

Capitolo I. I suoni ed i luoghi di emissione

Capitolo II. Lettere secondarie

Capitolo III. Le qualità delle lettere

Capitolo IV. Assimilazione ed evidenziazione

Capitolo V. Vocali

Capitolo VI. Vocali ultrabrevi

Capitolo VII. Segni ortografici di modifica dei suoni

Capitolo VIII. Regole della Nûn Sâkina e del Tanwîn

Capitolo IX. Regola della Gunna o nasalizzazione

Capitolo X. Regole delle Lâm

Capitolo XI. Regole dell’enfatizzazione e dell’alleggerimento

Capitolo XII. Regole dell’assimilazione (IDGÀM)

Capitolo XIII. La “scossa” (AL- QÀLQALA)

Capitolo XIV. Le otto parole

Capitolo XV. Regole dell’allungamento: il MADD

Capitolo XVI. Inizio e fine dellla recitazione

Capitolo XVII. Altri segni o parole di indicazione

Capitolo XVIII. Note sulla scrittura del testo “Utmaniano”

Capitolo XIX. ADÀN e IQÀMA

Capitolo XX. Errori nella recitazione

Appendice. AHRUF e recitatori (QURR‘)

Concordanze

Bibliografia

Indice dei termini tecnici

Indice dei nomi

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Cronaca di una favola chiamata musica

Tra l’autobiografia (tratta dalle carte “parlanti” dell’immenso
archivio) e il ricordo, di chi come Andrea Zanzotto ne traccia una
breve ma precisa premessa, il libro parla della formazione artistica di
una insostituibile grande artista: Egida Sartori. La sua fu una
formazione che, come si evince sin dalle prime righe, “fu certamente
lunga, e anche non poco discontinua, forse condizionata, come venne ad
essere, nelle scelte e nei tempi dalle guerre, da eventi interni ed
esterni alla sua vita”. Dalla cronaca della sua stessa nascita
prematura, alla descrizione di come le vennero date da sua madre le
prime nozioni musicali (“Le sette note erano sette uccellini che
stavano o sul ramo – il rigo musicale – o nella casetta – lo
spazio”…) alle righe con cui affida ad Andrea Zanzotto Le mie memorie con la Toti Dal Monte “[…]
Non sono una scrittrice, ma in questo caso una cronista fedele di
esperienza vissute che ancora restano vive nella mia mente e nel mio
cuore […] ” si muove questa cronaca epistolare di una favola
entusiasta che ha coinvolto la sua protagonista.

INDICE

Andrea Zanzotto
Un ricordo di Egidina

Cronaca di una favola chiamata musica

Indice dei nomi

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La Carica dei Quodlibet

Il
volume, che viene dedicato alla passione di studio per Gian Francesco
Malipiero del compianto Francesco Degrada, raccoglie le riproduzioni di
alcuni inediti musicali del Maestro, sufficientemente divergenti dagli
standard stilistici del compositore per poter suggerire alcune
osservazioni originali sia nel dettaglio che nella complessivo quadro
di valutazione.
Il libro si conclude con una ipotesi di interpretazione del sistema Nuova-Scuola, Nuova Bottega, Veneziana, con il riesame di alcune idee correnti sui legami Malipiero-Nono e
Malipiero-Maderna.
Non mancano alcuni colpi di cannocchiale o di binocolo su alcuni
momenti di vita privata, per non dire segreta, di Gian Francesco
Malipiero

INDICE

Graffiti
Di tre ariette (più un coro per un Regolo senza Regolo, smarrite e ritrovate

Quanti gatti per Gatti? 30 maggio 1942

Sette contro Tebe a ginevra: quindici frammenti di una Musica di scena
radiofonica che si ricompongono in una piccola suite sinfonica liberata
dalla radio ma non ricircolata

Per Santa Elisabetta. Napoli, 19 novembre 1931

Il grande, benemerito, utente dell’Annunziata. le dissolute diseconomie
farmaceutiche asolane di Gian Francesco Malipiero nell’anno degli
Eroi di Bonaventura 1969

La Carica dei Quodlibet. note sulla tipologia ideale di una «nuova
scuola veneziana» all’uso degli incroci di lettura delle opere di
Maderna, Nono e Malipiero

Indice dei nomi

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Power, Beauty and Meaning

Il
volume, articolato nelle due sezioni “Estetica e teorizzazione” e
“Rituale e contemporaneità”, raccoglie otto saggi sulla musica cinese
che condividono un saldo approccio interculturale. Oltre a presentare i
risultati delle loro più recenti ricerche, gli autori tengono anche
conto del vivace dibattito che si tenne a San Giorgio in occasione
della “7th International Conference of the European Foundation for
Chinese Music Research (CHIME)”, organizzata alcuni anni fa in
collaborazione con l’Istituto “Venezia e l’Oriente”.

INDICE

Acknowledgments

Introduction

Luciana Galliano
Musical beauty and meaning from an intercultural perspective

Part 1
Aesthetics and theorization

Lam Ching-Wah
The concept of beauty and virtue in Chinese music in the Song and Ming dynasties

Ulrike Middendorf
Music without emotion: Xi Kang meets Hanslick

Stuart H. Sargent
“Music” in the world of Su Shi (1037-1101): the question of yue

Francois Picard
Sound and meaning: the case of martial pieces

Chan Sau Yan
The meaning of theorization in Cantonese operatic music : a study of music publications of the early twentieth century

Part 2
Ritual and the Contemporary

Francesca Tarocco
Buddhist and Daoist rituals and their musical dimensions

Tsao Penyeh
Fixity and variability in Daoist ritual music: case study of the
shishi ritual (ritual of salvation for the dead) at the Baiyun temple
in Shanghai

Tan Hwee-San
Journey through the underworld: music and meaning in a folk Buddhist ritual for the dead

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L’attività  musicale negli ospedali di Venezia nel Settecento

Il libro giunge a colmare una lacuna vistosa nella letteratura
storico-musicale. Lacuna quasi inspiegabile, considerata la fama
conquistata nel Settecento dai cori femminili dei quattro ospedali
maggiori di Venezia, per l’eccellenza delle esecuzioni e per la
collaborazione artistica di molti celebri compositori. La consultazione
di fonti molteplici e, in particolare, ricerche d’archivio sistematiche
hanno consentito all’autore di ricostruire con dovizia di dettagli
inediti il contesto in cui avveniva l’offerta musicale. Delle
protagoniste dell’attività, le «figlie di coro», sono descritte la
formazione, demandata a maestri di canto e di strumenti, la disciplina,
le carriere e, soprattutto, i repertori. Nella seconda parte del libro
sono illustrate le singole vicende storiche dei cori. Un CD rom
allegato contiene cronologie delle esecuzioni, elenchi di maestri,
trascrizioni di documenti d’archivio, spogli di giornali e diari coevi,
testi di mottetti e di oratorii, testimonianze di viaggiatori stranieri
e immagini.

 

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La città  dei filosofi

Per quanto strano possa
sembrare, il lettore non specialista che abbia la curiosità di
conoscere le vicende di Atene tardoantica e bizantina deve ancora
rivolgersi alla celebre Geschichte der Stadt Athen im Mittelalter di Ferdinand Gregorovius (1889), peraltro mai tradotta in lingua
italiana. Questo lavoro si propone dunque di colmare una lacuna negli
studî ateniesi, offrendo una sintesi completa per quel che concerne il
periodo tardoantico, durante il quale la polis ateniese fu sede delle
grandi scuole sofistiche, dove affluirono studenti da ogni parte
dell’Impero, e della famosa scuola neoplatonica, dove si elaborarono i
fondamenti del pensiero filosofico tardoantico e bizantino; in questa
stessa epoca, inoltre, la città-simbolo del paganesimo
ellenistico-romano è costretta a fare i conti con la nuova realtà del
cristianesimo in espansione, e ciò dà origine a interessanti fenomeni
sia sul piano più specificamente religioso e filosofico sia su quello
politico e sociale.
Il libro allarga lo sguardo anche sulle
posteriori vicende storiche e culturali di Atene, soffermandosi in
particolare sull’immagine della città nelle fonti tardoantiche e
bizantine.

INDICE

Prefazione
Introduzione

Capitolo I – La città dei sofisti: retorica e politica ad Atene fra II e IV secolo d.c.
Capitolo II – Tra Amfione e Achille: realtà e mitologia della difesa di Atene fra III e IV secolo
Capitolo III – «I giardini di Atene»: Giuliano imperatore e l’utopia ateniese
Capitolo IV – La città dei filosofi: filosofia e politica ad Atene da Plutarco a Damasco
Capitolo V – «Quid ergo Athenis et Hierosolymis?»: Pagani e cristiani ad Atene da san Paolo a  Giustiniano
Appendice – Atene immaginaria: il mito di Atene nella letteratura bizantina tra agiografia, teosofia, e Mirabilia

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