Saggi – Pagina 72 – Fondazione Giorgio Cini

Almerico in Cipro (Girolamo Castelli-Antonio del Gaudio)

INDICE

Giovanni Morelli
L’appannato specchio del mondo nelle opere veneziane del “Tempus
belli” di Morea. “Almerico in Cipro” e “La Fortuna tra le disgrazie”

Girolamo Castelli, Almerico in Cipro, Libretto

Antonio del Gaudio, Almerico in Cipro, Partitura

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it

Fiabe e racconti veronesi

“Ciò che colpisce nella raccolta del Righi – scrive Daniela Perco nella
sua presentazione al volume – è l’ampiezza dei materiali trascritti,
che ne fa una delle più importanti collezioni di fiabe italiane
dell’epoca paragonabile per mole a quelle di Giuseppe Pitrè o di
Vittorio Imbriani”.
Si tratta di 230 narrazioni che Righi chiama rosè rie, cioè fiabe,
fole, racconti fantastici, ma che comprendono altri generi narrativi
come scherzi-aneddoti e facezie basate su fatti realmente accaduti.
In questo primo tomo si pubblicano le prime novanta.

INDICE
Lo studio del patrimonio narrativo di tradizione orale nel
Veneto dell’Ottocento

Giovanni Viviani e Silvana Zanolli, Ettore Scipione Righi e la
raccolta di fiabe veronesi conservata nella Biblioteca Civica di Verona

I. Domenico Sempreboni detto Bonin
II. Rosina Avogadro
III. Virginia Falchetti
IV. Maria Zerman
V. Carlo Falkenheim
VI. Bice Righi Ruffoni
VII. Tullio Salvaterra
VIII. Maddalena Sartori
IX. Vittoria Sega nata Sona
X. Virginia Menin
XI. Maria Gatti
XII. Giulia Gaola
XIII. Maria Luigo
XIV. Giorgio Galli
XV. Angela Cremonese
XVI. Gabriele Campagnola

Tavola sinottica delle fiabe del Fondo Righi della Biblioteca
Civica di Verona

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it

Gregorio Palamas e oltre

Gli
studi di storia della Chiesa del XX secolo, sorti nella particolare
temperie del dialogo ecumenico e interreligioso culminata nel Concilio
Vaticano II, hanno individuato come una delle cause dello scisma il
progressivo estrangement (per riprendere la felice
espressione di Yves Congar) tra Chiesa d’Oriente e Chiesa d’Occidente.
A questo progressivo allontanamento hanno concorso fattori d’ordine
diverso (politico, economico, sociale, ecc.) e i mutamenti di mentalità
e di costume nel frattempo sopraggiunti. Anche le vie della teologia
hanno seguito percorsi differenti, da un lato con la Scolastica e
sopratutto con il Tomismo, dall’altro con il Palamismo.
Proprio
nell’epoca contemporanea, il Palamismo, con le dottrine della
partecipazione alle energie divine e della Trasfigurazione sul monte
Tabor, ha ripreso ad avere una posizione centrale nella teologia e
nella vita ecclesiale e culturale dell’ortodossia, non soltanto in
Grecia e in Russia, ma anche nella diaspora (Francia, Stati Uniti),
influenzando profondamente molti teologi e filosofi.

INDICE
Premessa

Antonio Rigo, Il Monte Athos e la controversia palamitica dal Concilio del 1351 al Tomo Sinodale del 1368 (Giacomo Trikanas, Procoro Cidone e Filoteo Kokkinos). Testi: Il Tomo Sinodale del 1368. II. La professione di fede degli athoniti. III. Il testamento di Giacomo Trikanas.

Ioannis D. Polemis, Nikephoros Blemmydes and Gregorios Palamas

Marie-Hélène Congourdeau, Nicolas Cabasilas et le Palamisme

Martin Hinterberger, Die Affäre um den Mönch Niphon Skorpios und die Messalianismus-Vorwürfe gegen Kallistos I

Brigitte Mondrain, L’ancien empereur Jean VI Cantacuzène et ses copistes

Abbreviazioni e sigle

Indice delle illustrazioni

Indice dei manoscritti citati

Indice dei nomi di persona

Indice degli autori moderni

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it

La ricerca della perfezione nella recitazione coranica

La
collana “Orientalia Venetiana” dell’Istituto “Venezia e l’Oriente” si
arricchisce di una prima opera di argomento interamente islamico
centrata su un tema che sopratutto in Italia non è mai stato oggetto di
una trattazione organica. Si tratta infatti di un manuale di fonetica
dell’arabo coranico fruibile anche da coloro che poco o nulla conoscono
di tale lingua. Il carattere specificatamente dottrinale e tecnico
della monografia non impedisce che i principi e le applicazioni delle
norme di corretta recitazione e di tradizione la salmodia del testo
sacro siano introdotte dalle necessarie delucidazioni sulle più
elementari particolarità fonetiche dell’arabo. Il lavoro, oltre a
compendiare in maniera originale un gran numero di trattati
tradizionalmente dedicati alla ricerca della “perfezione” (il tajwîd appunto), si avvale di competenze frutto di insegnamenti orali acquisiti sul campo.
L’arricchimento della conoscenza reciproca fra diversi aspetti della
tradizione europea e della tradizione islamica costituisce uno degli
intenti primari della pubblicazione: essa infatti si inserisce nel
nuovo e più ampio programma di “Incontri orientalistici” promossi, con
cadenza semestrale e a partire dall’autunno del 2004, dall’Istituo
“Venezia e l’Oriente” – fra questi “La santità nell’Islam”, in cui si
sono toccati cruciali temi dottrinali e storici della tradizione
islamica sia classica che moderna, con un’attenzione particolare alla
sua presenza sia nel vicino oriente che in Asia centrale e orientale.

INDICE

Premessa

Avvertenza

Ringraziamento

Introduzione

Note di trascrizione

Capitolo I. I suoni ed i luoghi di emissione

Capitolo II. Lettere secondarie

Capitolo III. Le qualità delle lettere

Capitolo IV. Assimilazione ed evidenziazione

Capitolo V. Vocali

Capitolo VI. Vocali ultrabrevi

Capitolo VII. Segni ortografici di modifica dei suoni

Capitolo VIII. Regole della Nûn Sâkina e del Tanwîn

Capitolo IX. Regola della Gunna o nasalizzazione

Capitolo X. Regole delle Lâm

Capitolo XI. Regole dell’enfatizzazione e dell’alleggerimento

Capitolo XII. Regole dell’assimilazione (IDGÀM)

Capitolo XIII. La “scossa” (AL- QÀLQALA)

Capitolo XIV. Le otto parole

Capitolo XV. Regole dell’allungamento: il MADD

Capitolo XVI. Inizio e fine dellla recitazione

Capitolo XVII. Altri segni o parole di indicazione

Capitolo XVIII. Note sulla scrittura del testo “Utmaniano”

Capitolo XIX. ADÀN e IQÀMA

Capitolo XX. Errori nella recitazione

Appendice. AHRUF e recitatori (QURR‘)

Concordanze

Bibliografia

Indice dei termini tecnici

Indice dei nomi

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it

Vocabolario del dialetto ladino – veneto della Valle di Zoldo (Belluno)

È questo il terzo vocabolario dialettale che compare nella Collana di
Cultura Popolare Veneta per iniziativa della Regione e della Fondazione
Giorgio Cini. Dopo il primo Vocabolario del veneziano di Carlo Goldoni (1993) di Gianfranco Folena, la Regione decise, nel 1995, di pubblicare il Vocabolario polesano di Giovanni Beggio che costituiva una testimonianza esemplare di una
comunità contadina del basso Veneto. Ora è la volta di esplorare il
patrimonio linguistico e culturale di una valle montana, la Valle di
Zoldo nel Bellunese, terra di artigiani abili, un tempo, sopratutto
alla lavorazione del ferro e di altri metalli e, da quasi un secolo,
noti in Italia e all’estero per la pratica eccellente della gelateria.
Un mutamento imposto dai tempi, che gli Zoldani non hanno subito ma
governato con intelligenza, innestandolo in una tradizione ricca
d’autentica cultura popolare e materiale qual’è quella testimoniata da
questo ricchissimo vocabolario.[…]

INDICE


Presentazione
di Giovan Battista Pellegrini

Premessa dell’autore

Ordine alfabetico e trascrizione fonetica

Abbreviazioni

Vocabolario del dialetto ladino-veneto della Valle di Zoldo (Belluno)

Schemi di coniugazione verbale

Bibliografia

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it

Cronaca di una favola chiamata musica

Tra l’autobiografia (tratta dalle carte “parlanti” dell’immenso
archivio) e il ricordo, di chi come Andrea Zanzotto ne traccia una
breve ma precisa premessa, il libro parla della formazione artistica di
una insostituibile grande artista: Egida Sartori. La sua fu una
formazione che, come si evince sin dalle prime righe, “fu certamente
lunga, e anche non poco discontinua, forse condizionata, come venne ad
essere, nelle scelte e nei tempi dalle guerre, da eventi interni ed
esterni alla sua vita”. Dalla cronaca della sua stessa nascita
prematura, alla descrizione di come le vennero date da sua madre le
prime nozioni musicali (“Le sette note erano sette uccellini che
stavano o sul ramo – il rigo musicale – o nella casetta – lo
spazio”…) alle righe con cui affida ad Andrea Zanzotto Le mie memorie con la Toti Dal Monte “[…]
Non sono una scrittrice, ma in questo caso una cronista fedele di
esperienza vissute che ancora restano vive nella mia mente e nel mio
cuore […] ” si muove questa cronaca epistolare di una favola
entusiasta che ha coinvolto la sua protagonista.

INDICE

Andrea Zanzotto
Un ricordo di Egidina

Cronaca di una favola chiamata musica

Indice dei nomi

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it

Lettere artistiche del Settecento veneziano 2

Prosegue,
con questo secondo volume, la pubblicazione delle Lettere artistiche
del Settecento veneziano, una ricerca avviata da molti anni presso
l’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini da
Alessandro Bettagno (alla cui memoria riteniamo doveroso dedicare il
presente volume) e da Maria Magrini, che tante energie hanno dato a
questa iniziativa.
Viene qui inedito il carteggio fra Giovanni
Maria Sasso e Sir Abraham Hume, criticamente annotato da Linda Borean,
la quale si è pure giustamente soffermata sull’ambiente artistico
londinese di fine Settecento in cui Hume ha giocato un ruolo non
secondario nelle vicende del collezionismo e del mercato dell’arte.
Proprio per sottolineare quest’aspetto, si è provveduto a corredare il
testo con una appropriata serie di illustrazioni, che renderanno
senz’altro di maggior interesse la lettura dell’epistolario.

(dalla Prefazione di Giuseppe Pavanello)

INDICE

Prefazione

Il carteggio Giovanni Maria Sasso – Abraham Hume

Collezionismo e mercato dell’arte tra Venezia e Londra nel tardo Settecento

Lettere

Nota bibliografica

Indice dei nomi e dei luoghi

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it

Primizie e memorie d’Europa

Alla luce delle recenti bocciature della Carta Costituzionale Europea da parte di Francia e Olanda, la riflessione sull’identità e natura dell’Europa si ripropone con bruciante attualità. I grandi rivolgimenti storici sono stati preparati o suggellati da dichiarazioni, elencazioni di principi e infine costituzioni. L’Europa a venire è erede di
molteplici manifesti di intenti che la Carta di Nizza e poi la Costituzione europea ereditano e riflettono.

 

Il volume, promosso dalla Fondazione Giorgio Cini, attraverso i contributi di otto storici, giuristi e politologi di varie nazionalità e di prestigio internazionale, come Mads Andenas, Francesco Paolo Casavola, Gherardo Ortalli, Alessandro Pizzorno, Paolo Prodi, Stefano Rodotà, Pierre Rosanvallon, Alain Touraine, vuol ripercorrere e studiare questa pluralità: da Carlo Magno alla Rivoluzione francese, dalla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo sino alle presenti difficoltà di ridurre a unità una pluralità contesa, di lingua, di dialetti, di tradizioni, di costituzioni.

 

INDICE

Presentazione
Paolo Prodi

Primizie e memorie d’Europa

Il patto giurato come fondamento storico della Costituzione europea
Paolo Prodi

Il medio evo e le premesse per un’identità europea. Progetti, princìpi e chartae
Gherardo Ortalli

L’Unione Europea e la logica di sviluppo degli Stati nazionali
Alessandro Pizzorno

Tra diritti e mercato: una cittadinanza europea possibile
Stefano Rodotà

Quale Stato per l’Europa?
Alain Touraine

Tradiziopni giuridiche locali come ostacoli a una Costituzione per l’Europa
Mads Andenas

Le forme della democrazia e l’avvenire dell’Europa
Pierre Rosanvallon

Per un articolo 1
Francesco Paolo Casavola

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it

La Carica dei Quodlibet

Il
volume, che viene dedicato alla passione di studio per Gian Francesco
Malipiero del compianto Francesco Degrada, raccoglie le riproduzioni di
alcuni inediti musicali del Maestro, sufficientemente divergenti dagli
standard stilistici del compositore per poter suggerire alcune
osservazioni originali sia nel dettaglio che nella complessivo quadro
di valutazione.
Il libro si conclude con una ipotesi di interpretazione del sistema Nuova-Scuola, Nuova Bottega, Veneziana, con il riesame di alcune idee correnti sui legami Malipiero-Nono e
Malipiero-Maderna.
Non mancano alcuni colpi di cannocchiale o di binocolo su alcuni
momenti di vita privata, per non dire segreta, di Gian Francesco
Malipiero

INDICE

Graffiti
Di tre ariette (più un coro per un Regolo senza Regolo, smarrite e ritrovate

Quanti gatti per Gatti? 30 maggio 1942

Sette contro Tebe a ginevra: quindici frammenti di una Musica di scena
radiofonica che si ricompongono in una piccola suite sinfonica liberata
dalla radio ma non ricircolata

Per Santa Elisabetta. Napoli, 19 novembre 1931

Il grande, benemerito, utente dell’Annunziata. le dissolute diseconomie
farmaceutiche asolane di Gian Francesco Malipiero nell’anno degli
Eroi di Bonaventura 1969

La Carica dei Quodlibet. note sulla tipologia ideale di una «nuova
scuola veneziana» all’uso degli incroci di lettura delle opere di
Maderna, Nono e Malipiero

Indice dei nomi

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it

«Viridarium» 2

La
conoscenza e la definizione dell’esperienza mistica ci pongono di
fronte a un paradosso. Nella sua natura più profonda essa è
sprofondamento nell’abisso dell’interiorità, incontro o unione con Dio
fino al totale svuotamento di sé, fino a ciò che alcuni mistici
chiamano “notte oscura” e “nulla”. Eppure non c’è per noi altra via
d’accesso alla sua conoscenza che il linguaggio. Lo studio dei modi
espressivi attraverso i quali essa si rende conoscibile è dunque
obbligatorio. Non di rado, del resto, la scrittura mistica ha raggiunto
i più alti risultati poetici: basti pensare a un Al-Hallâj, a un san
Giovanni della Croce, a un Angelus Silesius. Ma se si vuole attingere
il nucleo più intimo di questa esperienza non ci si può arrestare alla
pura dimensione letteraria: qual’è dunque lo specifico del
linguaggio mistico? A questa domanda cercano di rispondere gli otto
saggi riuniti a cura di Francesco Zambon in questo volume, al quale
hanno collaborato scrittori o studiosi di diversa ispirazione e
specializzazione. I primi due sono dedicati ad alcune forme della
mistica orientale: l’esperienza del Dio personale nell’induismo
(Grossato) e la teologia della bellezza nell’opera del grande poeta
persiano Rumi (Saccone). Segue uno studio sul misticismo astrale nella
gnosi e nell’ermetismo tardoantichi (Albrile). Un gruppo di articoli
riguarda quindi la mistica europea, con particolare riferimento al
medioevo e all’età barocca; sono così affrontati la mistica
dell’incarnazione nel pensiero cristiano (Haas), la concezione della
“violenta carità” in Riccardo di San Vittore (Citati), le modalità
della rappresentazione dell’invisibile nell’opera di Ildegarda di
Bingen (Cirlot), il linguaggio dell’eccesso in Angelus Silesius
(Vega).Chiude il volume un saggio di Enzo Bianchi sulle peculiarità
dell’esperienza interiore e spirituale nel cristianesimo e sulla sua
importanza per la vita religiosa di oggi.

INDICE

Franceso Zambon
Introduzione

Alessandro Grossato
La via indù al Dio personale

Carlo Saccone
Mistica islamica e teologia della bellezza: il Bel Testimone (“shahed”) nel poeta persiano Rumi (XIII secolo)

Ezio Albrile
La Porta del Tempo. Misticismo astrale tra gnosi ed ermetismo

Alois M. Haas
Mistica dell’incarnazione

Pietro Citati
L’amore violento

Victoria Cirlot
La visibilità dell’invisibile nell’opera di Ildegarda di Bingen

Amador Vega
Il linguaggio dell’eccesso nella mistica tedesca: Angelus Silesius

Enzo Bianchi
Vita interiore, vita spirituale nell’occidente cristiano

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it