Saggi – Pagina 62 – Fondazione Giorgio Cini

Cinquant’anni di produzione e consumi della musica di Antonio Vivaldi (1947-1997)

INDICE

Preface

Roman Vlad
Una finestra aperta sulla prima metà del secolo

Marzio Pieri
Pre-echi vivaldiani

Michael Talbot
Trasmissione contro interpretazione. Il cimento
dei testi e degli atti

Catherine Moore
Scholars in the Arena: Artistic Judgement and
the Roar of the Crowd

Roger-Claude Travers
1947- 1997: Vivaldi, les baroques et
la critique: toute une historie

Colin Timms
The Italian Cantata since 1945: Progress and Prospects

Jean-Pierre Demoulin
Angelo Ephrikian pionnier de la restitution
authentique de la musique de Vivaldi

Livia Pancino
La riscoperta del teatro vivaldiano e la critica

Frédéric Delaméa
Les opéras de Vivaldi au XXe siècle.
La poursuite de l’exhumation (1987- 1996)

Sergio Bestente
Il melodramma settecentesco sulle scene di oggi:
alcune note su un difficile rapporto

Gilbert Bezzina
L’histoire de la redécouverte des oeuvres lyri ques
de Vivaldi à travers l’interprétation

Sandro Cappelletto
Parola virtuale e drammaturgia dell’illusione.
Giustino «cantando va» nel microchip

Mario Vieira De Carvalho
Productive Misreading of Baroque
Opera: The Staging of Handel’s Serse by Herz (1972) and
Giustino by Kupfer (1984)

Enrico Careri
La musica strumentale italiana del tempo di Vivaldi
nei programmi delle maggiori istituzioni concertistiche romane dal dopoguerra ad oggi (1945- 1997)

Patrizia Bassi
Presenze vivaldiane nelle programmazioni musicali
a Torino

Danièle Pistone
Vivaldi et son temps dans la vie musicale
parisienne de 1947 à 1997

Démétre Yannou
La musique italienne de la première moitié
du XVIIIe siècle dans le repertoire d’orchestres et d’ensembles
instrumentaux grecs pendant les années d’après- guerre (1945- l967ca)

Berthold Over
La Westdeutscher Rundfunk Köln (WDR) e
la musica antica. Un panorama

Faun Tanenbaum Tiedge
The Figlie di coro in the Twentieth
Century: The Ospedali Repertoire in America (with some Notes on
Vivaldi Reception)

Susanne Kùbler Basile
Modelli stilistici vivaldiani nella
musi ca leggera. Il fenomeno dei Rondò Veneziano

Alberto Basso
Le nuove frontiere del barocco musicale:
i repertori ricuperati ai confini dell’Europa e nelle Americhe

Paul Everett
Beyond 2000: The Reappraisal and Regeneration of
Vivaldi’s Music

Indice dei nomi

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La nuova ricerca sull’Opera di Luigi Nono

La conoscenza della musica e del pensiero di Nono si è arricchita già
di molto con lavori basati sulle fonti primarie, sugli schizzi, sugli
autografi, su tutti i documenti che sono conservati nell’Archivio.
Ci è sembrato giusto creare uno spazio per la pubblicazione di questi
lavori: questa serie di quaderni intitolata, appunto, Archivio Luigi
Nono.
Il comitato scientifico dell’Archivio Luigi Nono ha optato per un ritmo
di uscita della pubblicazione governato dalla disponibilità di
materiale nuovo e valido. I testi che vengono pubblicati in questo
primo quaderno sono stati presentati dagli autori durante un convegno
che ha avuto luogo presso la Fondazione Giorgio Cini, all’isola di San
Giorgio Maggiore in Venezia, nel mese di gennaio 1997.

INDICE

Premessa di Massimo Cacciari e Nuria Schoenberg

Gianmario Bono
Sull’interazione tra lo studio degli schizzi e l’analisi dell’opera

Erika Schaller
Skizzenforschung und ihre Konsequenzen für gängige musikwissenschaftlicbe

Interpretationsmodelle. Einige Anmerkungen zu Luigi Nonos musikalischen Manuskripten aus den Jahren 1946/47- 1970

Veniero Rizzardi
Verso un nuovo stile rappresentativo. Il teatro mancato e la drammaturgia implicita

Wolfrang Motz
Konstruktive Strenge und kompositorische Freiheit im ersten Satz des «Canto Sospeso»

Angela Ida De Benedictis
Costituzione della struttura
musicale a partire dalla materia verbale. Sui rapporto testo-musica
nelle composizioni degli anni sessanta

Stefano Bassanese
sulla versione 1965 della Composizione per Orchestra n.2 (Diario Polacco’58)

Joachim Noller
Nono zwischen alter und neuer Avantgarde

Marinella Ramazzotti
Analisi del processo creativo e problemi di metodo e d’edizione in «Yentonces comprendió»

Lydia Jeschke
Simultaneität als Kompositionsprinzip.Studien zu «Prometeo»

Manuel Cecchinato
Il Suono mobile. La mobilità interna ed esterna dei Suoni

Laurent Feneyrou
… le silence infini de nos communes paroles… Edmond Jabès – Luigi Nono, une interprétation hébraïque

Stefan Dress
Selbstreferentialität als Aspekt des
Materialdenkens in den Letzten …… Kompositionen Luigi Nonos. Zur
Darstellung Werkübergreifender Zusammenhänge

Cronaca del Convegno

Indice dei nomi

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Introduzione storico-critica, I. “Gli anni di Andrea Gabrieli”

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Parigi/Venezia

Il
Corso, dedicato, nel suo fulcro, ai rapporti tra Parigi e Venezia nel
cuore del Settecento, legami resi più eloquenti alla nostra memoria dal
ricorrere del duecentocinquantesimo anniversario del viaggio di
Rousseau a Venezia (estate 1743), celebrato – nella cornice di quattro
distinte sessioni – con la preziosa collaborazione della ginevrina
“Société Jean-Jacques Rousseau”. Riprende con questo volume la
consuetudine, che si era un poco allentata, di offrire ad un più largo
consesso di lettori le lezioni dei corsi di settembre della Fondazione
Giorgio Cini: con Rousseau, e con Jean Starobinski che qui lo commenta,
possiamo dire che un «nouveau feu» accompagna questo slancio e il
proposito che lo nutre.

INDICE

Premessa di Carlo Ossola

Gino Benzoni, Dalla fitta conversazione al corrucciato silenzio

Michel Vovelle, Les échanges culturels aux XVIIlème siècle: un chantier ouvert

Furio Diaz, «Philosophie» e utopia da Rousseau agli idéologues

Lionello Sozzi, Il paese delle chimere. L’idea di Illusione nella stagione dei tardi lumi

Giuseppe Ricuperati, Illuminismo e Settecento dal Dopoguerra ad oggi

Francisco Jarauta, Viaje, «Bildung», escritura

Jean Starobinski, Rousseau et l’espression musicale

Giovanna Gronda, Scelte poetiche italiane nelle «Consolations des miséres de ma vie»

Andrè Wyss, La Venise intérieure. L’accent, le melodrame et les musiques de Venise

Roberto Leydi, Rousseau, pioniere dell’antropologia e dell’etnomusicologia

Giovanni Morelli, La banalità conquistata (en travaillant Métastase)

Jean Rousset, Une confrontation idéale: le théâtre et l’acteur selon Rousseau et Goldoni

Marian Hobson, Diderot, Goldoni: les «espèces» et les caractères

Franco Fido, La ragione in ombra e le tentazioni della follia nelle commedie francesi

Gilberto Pizzamiglio, Carlo Goldoni, lettere da Parigi a Venezia

Pierre Rosenberg, Fragonard et Venise

Lea Ritter Santini, Gli angeli del sonno

Benedetta Papasogli, Letture settecentescbe di Pascal

Piero Del Negro, Tra Versailles, Rousseau e gli inquisitori di Stato: il primo saggio politico veneziano sulla Rivoluzione francese

Carlo Ossola, Piccoli improvvisi su ‘arie’ e ‘affetti’

Indice dei nomi

Parigi/Venezia
raccoglie gli interventi al “XXXV Corso Internazionale di Alta Cultura”
tenutosi dal 28 agosto al 11 settembre 1993

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Scartafaccio di agricoltura

La trattatistica dedicata all’agricoltura vanta nel Veneto una lunga
tradizione, a partire almeno dal XVI secolo, per arrivare alla
fioritura di pubblicazioni divulgative nel periodo tra la fine della
Repubblica veneta e l’unità nazionale. Appartiene a questo filone il
manoscritto anonimo, conservato nella biblioteca dell’orto Botanico
dell’Università di Padova, faticosamente redatto tra il 1805 e il 1810
da un contadino di Oderzo che ha trasferito sulla carta le esperienze
di tutta una vita, soprattutto nella tecnica di coltivazione della
vite.
La sua importanza come vivo documento linguistico, miracolosamente
riemerso, risulta dallo stile, che guarda al modello biblico della
similitudine, e dal lessico, ricco di voci del dialetto locale, molte
delle quali scomparse, soprattutto nella terminologia specialistica,
dalla semina all’innesto alla vendemmia.
Al lettore moderno del testo, che superi l’incertezza dell’espressione
tra italiano e dialetto e l’ossessione devota circolanti in ogni
pagina, risulteranno godibili le aperture del narratore popolare,
mentre lo faranno riflettere l’atteggiamento di rispetto nei riguardi
di ogni essere vivente e di concreta solidarietà verso gli uomini.

INDICE

Manilo Cortelazzo
Premessa

Luciano Morbiato
Le due «recolture»

Scartafaccio d’agricoltura

Nota alla trascrizione
Testo e note
Glossario

Appendici

Appunti di agricoltura scritti da un contadino di Emilio Teza
Carteggio P.A. Saccardo-E. Teza (1895)
Bibliografia

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Paradosso del farmacista

In ultima istanza, il «paradosso» che dà titolo a questo libro è il
pluridecennale shock che stringe in una sola, unica, le due biografie –
l’umana e – l’intellettuale – del Metastasio. Da una parte quella
dell’ipocondriaco più tipico – malato inutilmente di tutto e di niente
– e dall’altra quella di colui che «dopo essersi inutilmente affannato
ad accordare nel canto il raziocinio umano ai decreti della
Provvidenza» si trova a dovere auto-effigiarsi da vecchio in una stele
immaginaria che spiega come «nel secolo Settecento sia vissuto un abate
– tal Metastasio – poeta soffribile fra i cattivi, non brutto e non
bello ecc. fedele ma inutile, provveduto di voglia di far bene e nudo
ne’ mezzi per farlo, che perdé tutta la sua vita per istruir dilettando
il genere umano».
Protagonista dello srotolarsi delle pagine di questo libro, è anche la
vicenda del Farmaco, la cui peripezia si snoda dalla realizzazione del
sacrificio umano, a quella del narcotico e, infine, a quella del
tranquillante.

INDICE

Pars Prima: Tre farmaci. “Attesa”

Policrite soffocata dagli scialli
Ad omnem lippitudinem
Trasportata in colle aprìco mai non scordi il bosco antico

Altera Pars: Né Re né Pastore, altri canti d’ aminta
«Peripezia e Parafrasi»

Gli innocenti cancheretti
Homo homini agnus (1751)
Una gran brutta botta (primo novembre 1755)
Transizioni di fase: «Rousseau uno-due-tre» poi «Mozart» (1762 -1775)
Sogno d’un ecosistema regressivo complicato dalla semplicità (1765 -1980)

Pars Extrema: Svanire è dunque la ventura delle venture
«Catastrofe»

Gutbube Bürstenbinder e il recupero mancato dei quattro ritratti scomparsi del principe Galitzine
Morire di placebo

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Le complessità  dell’ordine

Diritto e destino. Diritto, società e destino. Queste le pietre
angolari attorno alle quali questo libro si interroga nel tentativo di
ricostruire la storia del rapporto tra le istituzioni politiche
veneziane e il processo penale d’antico regime inteso come problema.
[…]
Una giustizia che è parte di un sistema che non si fa illusioni né
sull’uomo né sul mondo né su se stesso, senza smanie progettuali,
attese o redenzioni. Una giustizia che infligge destino. Facendo così
affiorare il suo risvolto ardente: l’eco della voce degli ultimi (le
cui vicende sono qui narrate con indulgente dolcezza) della storia e
della vita nella loro immensa e triste tradizione, in
quell’emergenzialità quotidiana che è necessità, che è regola, la loro.
Un libro di dubbi dunque, dove le chiavi interpretative della
sovranità, dell’ordine conflittuale veneziano, sono ricercate nella
cifra della complessità e dell’ambiguità sistemica, della necessità e
del paradosso, e nel rapporto tra disincanto e pietas.

INDICE

Presentazione
Gaetano Cozzi

Ringraziamenti

Verso il Cinquecento. Una introduzione d’ambito medievale veneziano

Pax apparens
Definizione e assestamento di un sistema di giudizio
Gli Statati. Una tradizione ambigua
Il nodo trecentesco e le nuove urgenze

Tra inquisitorio e accusatorio. Il processo penale cinque-seicentesco e l’ordine conflittuale veneziano

Le ragioni del principe e i modi del giudicare: due sistemi per una giustizia

«Nonostante le rigorose leggi in tal proposito», Un incipit dal Dominio

Le forme della complessità. Riti, competenze, garanzie e conflitti: l’accusatorio veneziano tra diritto e società

Le forme della necessità. «Sirte strepitu»: l’inquisitorio veneziano e le
voci della gente tra disincanto e pietas

Esecutori contro la Bestemmia ed altre novità. Primi decisi passi verso la degenerazione del sistema

La «pronta espeditione» dei processi. Le preoccupazioni del legislatore
e le logiche dell’emergenza

Fonti archivistiche e manoscritti

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Dalle origini alla caduta della Serenissima

INDICE

I. La vicenda politica

Gaetano Cozzi
Dalla riscoperta della pace all’inestinguibile sogno di dominio

II. I protagonisti

Matteo Casini
Cerimoniali

Laura Megna
Grandezza e miseria della nobiltà veneziana

Sergio Zamperetti
Patriziato e giurisdizioni private

Andrea Zannini
La presenza borghese

Donatella Calabi
Gli Ebrei e la città

Federica Ambrosini
Penombre femminili

Antonio Menniti Ippolito
«Sudditi d’un altro stato»? Gli ecclesiastici veneziani

III. Le attività

Luciano Pezzolo
L’economia

Ivo Mattozzi
Intraprese produttive in Terraferma

Giovanni Caniato
Il controllo delle acque

Piero Del Negro
La milizia

Alberto Tenenti
La navigazione

Ugo Tucci
Monete e banche

IV. Arte e cultura

Lionello Puppi – Ruggero Rugolo
«Un’ordinaria forma non alletta». Arte, riflessione sull’arte e società

Carmelo Alberti
L’invenzione del teatro

Giovanni Morelli
La musica

Gino Benzoni
La vita intellettuale

Marino Zorzi
La produzione e la circolazione del libro

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Italia e Romania

Il
volume si occupa dei rapporti tra le due nazioni dal secolo XIV al
XVIII (lasciando agli Atti curati da Ca’ Foscari la trattazione dei due
secoli successivi), e proprio per questa priorità cronologica, per
l’ampiezza del percorso, si propone come un primo scambio di idee
generale, sia per quanto riguarda le metodologie che per i campi
specifici da esplorare: una sorta di introduzione a studi successivi
maggiormente circoscritti. Il confronto a cui si rifierisce il titolo è
soprattutto storia di rapporti italo-romeni dal Medio Evo alla fine del
Settecento, ma è anche possibilità di confronto riportato su sviluppi
di storie parallele. D’altra parte il rapporto Romania-Italia non è
esclusivo in questa analisi, perché in realtà si allarga a tutto
l’Occidente, a Roma e Bisanzio, all’Europa intera. Il che riporta
d’altronde al senso al quale si è ispirato un po’ tutto
l’incontro: reintegrare nel Vecchio continente una nazione per un
notevole tempo (al pari di altre della stessa area geografica)
‘separata’, e operare affinché lo studio del passato giustifichi e
fondi l’autocoscienza nazionale romena nella cornice più vasta
dell’identità culturale e storica d’Europa.

INDICE

Presentazione

Giampiero Bellingeri, Carte veneziane sulle terre romene e sui Cantemir (le romanità ineludibili)

Gabriella Airaldi, I Genovesi alle foci del Danubio: le testimonianze

Laura Balletto, Tra burocrazia e mercatura a Chilia nel secondo Trecento

Geo Pistarino, Presenza genovese nel Mar Nero tra XIII e XV secolo

Enrico Basso, «De rebus castris ilicis et aita»: Genova, la Moldavia e la Valacchia fra cooperazione e contrasto nei secondo Quattrocento

Adrian Niculescu, Diplomazia veneziana e il principe Stefan cel Mare di Moldavia (1457- 1504) durante la guerra contro i Turchi del 1463-1479

Luisa Valmarin, Ritratti rumeni nella storiografia italiana rinascimentale

Stefan Andreescu, The Relations between Venice and the Rumanian Principalities during the War of Candia

Cesare Alzati, Influssi candiotto-veneti nella vita religiosa delle terre romene in età post-tridentina

Giuseppe Piccillo, Su alcuni aspetti controversi della «Istoria delle moderne rivoluzioni della Valachia» di Anton Maria Del Chiaro

Tereza Sinigalia, L’architecture de l’époque «brancovane», Réceptacle des influences de la Vénétie

Cristina Codarcea, Rome et Byzance dans les Pays Roumàins à tràvers les récits des missionnàires càtholiques (1620- 1660)

Ràzvan Theodorescu, La fortune est-européenne de Venise. Le cas Roumain (XVIe-XVIIIe siècles)

Eugen Denize, L’immagine di Venezia nella cultura romena dei secoli XVII e XVIII

Gianfranco Giraudo, Uniati di Romania

Teresa Ferro, Ungherese e romeno nella Moldavia dei Secoli XVII- XVIII Sulla base dei documenti della «Propaganda Fide»

Nicolae Sabàu, Alcuni maestri italiani nella Transilvania del Settecento

Francesco Guida, Un libro «italiano» sui Paesi romeni alla fine del Settecento

Il volume pubblicato dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia contiene contributi del Convegno Italia e Romania: due storie e due popoli a confronto, organizzato e tenuto a Venezia nel marzo del 1995.

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Il mondo e il sovra-mondo dell’icona

Il
problema dell’icona è un problema antico, una questione di carattere
ontologico circa la possibilità di raffigurare il trascendente, di
rendere fisicamente evidente lo spirito, di dare volto all’invisibile,
nome al Senza nome; subito dopo però incalza sul piano teologico, il
tema delle differenze di sensibilità tra le due Chiese d’Occidente e
d’Oriente, e del loro diverso modo di rapportarsi all’arte sacra – o
all’icona – come rappresentazione dei sacro o come sua significazione.
Due diversi modi di sentire il fenomeno-problema dell’icona,
distintamente indagati e illustrati con ampio corredo iconografico, per
poter però ritrovare nel contempo punti comuni di pensiero, motivazioni
e significati di un’eredità bizantina diventata patrimonio di tutta
l’ortodossia, con la generale accettazione di una semiotica
liturgico-devozionale intesa a suscitare nel contemplante-orante, al di
là di ogni distinzione, il senso divino nella sua interezza.

INDICE

Introduzione di Massimo Cacciari

Prolusione del
card. Achille Silvestrini

Sergej S. Averincev, L’icona e il problema della rappresentazione religiosa

Tomas Spidlik, La Creatività artistica nell’origine dell’Icona Secondo S. Frank e P. Florenskij

Olivier Clément, Quelques aperçus sur l’icône comme théologie de la beauté

Philippe Sers, Le
sens philosophique du dépassement des limites humaines dans l’icône
byzantino-slave: perspective non-euclidienne et temporalité prophétique

Boris Uspenskij, La Venerazione dell’icona e la Spiritualità russa

Vittorio Strada, Icona e anti-Icona: armonia e caos nella spiritualità russa

Vittorio Peri, «Vivi e morti insieme in preghiera»: rinnovamento iconografico e confronto teologico nella Mosca del XVI secolo

Rainer Stichel, L’Occidente davanti all’icona rossa nell’Ottocento: un testo ignoto di Johann Joachim Winckelmann

Georges Nivat, Théophanie, Christophanie e “Stavrophanie” dans la littérature russe

Pier Cesare Bovi, Sergej Bulgakov, Pavel Florenskij e Lev Tolstoj dinanzi a Raffaello: nuove considerazioni su un conflitto rivelatore

Engelina Smirnova, La peinture d’icônes à Rostov le Grand dans la deuxième moitié du XIII Siècle

Vladimir Sarabianov, The frescoes of Staraia Ladoga and stylistic trends in the late XIIth century murals of Novgorod

Tatiana Tsarevskaia, The Image of St. Clement of Rome in Novgorod Art of the 13th Century

Levon Nersessian, The Iconography of the Composition “In Thee Rejoiceth”

John Lindsay Opie, The Trinity in Rublëv’s Icon of the Holy Trinity

Eva Haustein-Bartsch, Su un’icona di Simeone Cristoforo e altre opere di un maestro di Novgorod del XV secolo

Carlo Pirovano, Le avanguardie russe e le icone

Conclusioni di Sante Graciotti

Il mondo e il sovra-mondo dell’icona raccoglie gli interventi al Convegno Internazionale di Studio promosso
il 24-26 ottobre 1996 dalla Fondazione Giorgio Cini in occasione della
mostra “L’immagine dello Spirito. Icone dalle terre Russe” Collezione
Ambro-Veneto.

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