Saggi – Pagina 3 – Fondazione Giorgio Cini

Lo specchio del gusto. Vittorio Cini e il collezionismo d’arte antica nel Novecento

Lo specchio del gusto. Vittorio Cini e il collezionismo d’arte antica nel Novecento

a cura di Luca Massimo Barbero

Fondazione Giorgio Cini / Marsilio, Venezia 2021

 

Nel settantennale della Fondazione Giorgio Cini esce Lo specchio del gusto. Vittorio Cini e il collezionismo d’arte antica nel Novecento, volume che raccoglie gli atti del convegno ospitato a San Giorgio nel 2017 e dedicato alla figura del grande mecenate, fra i più raffinati collezionisti di arte antica del secolo scorso.

 

Il volume, edito per i tipi di Marsilio, rispetta la struttura a dittico della giornata veneziana, pensata per far risaltare e meglio comprendere la figura di Cini nel panorama collezionistico italiano, approfondendo il suo rapporto con consulenti del calibro di Nino Barbantini, Bernard Berenson e Federico Zeri – veri e propri ‘arbitri del gusto’ –, e selezionando alcuni casi esemplari di collezionismo coevo o immediatamente successivo, facendo così emergere similitudini e differenze, in base ai diversi contesti biografici e culturali.

«Forse tu sola hai compreso» Lettere di Eleonora Duse e Emma Lodomez Garzes

Pubblicare le lettere di un artista è come aprire una finestra sulla sua vita. Nel caso di Eleonora Duse vuol dire anche gettare luce su alcuni aspetti della sua arte, della poetica così come della pratica del suo fare teatro: perché la Duse non separava il lavoro dalla vita, la quotidianità dalla scena, il “dentro” dal “fuori”. Le lettere che qui si pubblicano sono quelle all’amica Emma Lodomez Garzes, una delle più vicine e care dell’attrice, alla quale la Duse scrive per quasi quarant’anni, dagli anni ottanta dell’Ottocento fino ai primi anni venti del Novecento, raccontando di sé e del proprio lavoro e condividendo con l’amica la gioia e la stanchezza della vita in teatro, l’angoscia per gli anni della guerra, i numerosi viaggi e l’entusiasmo per il cinema. Racconti e confessioni che animano queste pagine di storie, personaggi e luoghi cari all’attrice. Le lettere, più di trecento, sono conservate nell’Archivio Duse dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini di Venezia.

 

Il libro è acquistabile sul sito della casa editrice Marsilio 

Musica come esperienza totale. Riflessioni e testimonianze su Roman Vlad

Musica come esperienza totale. Riflessioni e testimonianze su Roman Vlad

a cura di Angela Carone 

Fondazione Giorgio Cini onlus, Venezia 2021

 

Tra gli ultimi anni Trenta del Novecento e il primo decennio del Duemila Roman Vlad (1919-2013) è stato costantemente attivo sulla scena italiana e internazionale in veste di pianista, compositore, saggista, direttore artistico, divulgatore radiofonico e televisivo. Ai tanti aspetti della sua poliedrica biografia umana e artistica sono dedicati i contributi del volume Musica come esperienza totale. Riflessioni e testimonianze su Roman Vlad, curato da Angela Carone. La sua pubblicazione rientra tra le attività del Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della sua nascita, di cui è promotore l’Istituto per la Musica, che dal 2013 custodisce il Fondo Roman Vlad. Il libro si articola in due sezioni: nella prima sono raccolti saggi di ampio respiro che approfondiscono principalmente l’attività teorica di Vlad, la sua prassi compositiva e quella organizzativa; la seconda accoglie testimonianze e ricordi di coloro che, a vario titolo, hanno collaborato con lui. Tra le due sezioni le tematiche affrontate si intrecciano e di un aspetto della parabola creativa di Vlad è possibile apprendere dettagli complementari, che consentono di ricostruire in modo pressoché completo il suo straordinario operato.

 


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Investigating Musical Performance: Theoretical Models and Intersections

Investigating Musical Performance: Theoretical Models and Intersections volume 5

Collana Musical Cultures of the Twentieth Century

Edited by Gianmario Borio, Giovanni Giuriati, Alessandro Cecchi and Marco Lutzu London, Routledge, 2020

 

Questo volume nasce da un progetto di ricerca su approcci comparativi alla performance in musica, che l’Istituto per la Musica e l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati avviarono congiuntamente nel 2013. L’ipotesi di partenza era che l’intersecazione dei metodi storiografico ed etnografico sarebbe risultata di grande giovamento per comprendere l’attività e la creatività degli esecutori. Etnomusicologia e storiografia musicale si confrontano con i suoni vocali e strumentali, le relazioni sociali tra i musicisti e con il pubblico, l’azione corporea e la comunicazione visiva. Queste tematiche hanno improntato le successive fasi del progetto, che hanno visto un intenso scambio con iniziative analoghe: l’AHRC Research Centre for Musical Performance as Creative Practice (University of Cambridge), il DFG-Projekt Musik als Ereignis (Humboldt Universität Berlin) e il Labex GREAM (Groupe de Recherches Expérimentales sur l’Acte Musical, Université de Strasbourg). Il lavoro di un ampio gruppo di studiosi ha dato una conferma del grado di penetrazione che si può raggiungere mediante la combinazione di diverse prospettive metodologiche; agli approcci storiografico ed etnografico si sono aggiunti altri punti di vista: performance studies, studi sulla popular music, sociologia dei media ecc. Il libro è l’esito di questo percorso di studi. La prima parte è dedicata alle prospettive teoriche alla luce degli attuali dibattiti; la seconda si sofferma sulla collocazione dell’esecutore nel quadro dell’evento performativo; la terza parte è dedicata al rapporto tra segno e suono; la quarta parte offre un’ampia panoramica sul ruolo della gestualità nel processo comunicativo o della musica.

The Female Voice in the Twentieth Century: Material, Symbolic and Aesthetic Dimensions

The Female Voice in the Twentieth Century: Material, Symbolic and Aesthetic Dimensions

edited by Michela Garda and Serena Facci.

 

Nel corso del XX secolo la voce femminile ha acquisito una posizione centrale nella vita musicale; le sue inflessioni inquietanti e il suo vasto ambito timbrico hanno contribuito a fare emergere strati simbolici e culturali che erano stati occultati nella musica d’arte. In tutti i generi musicali la voce della donna è stata catalizzatrice di innovazioni della tecnica esecutiva, veicolo di istanze politiche e fonte di nuove forme espressive. Essa ha manifestato il proprio potenziale di diventare oggetto di sperimentazione e autoriflessione nella performance e nelle sue mediazioni tecnologiche. Combinando la trattazione teorica con l’indagine sulle pratiche delle cantanti, gli autori di questo volume presentano nuove prospettive sugli aspetti materiali, simbolici ed estetici della voce femminile in diverse fasi del XX secolo e nella contemporaneità.

Religion, Law and the Politics of Ethical Diversity Conscientious Objection and Contestation of Civil Norms

Religion, Law and the Politics of Ethical Diversity

Conscientious Objection and Contestation of Civil Norms

Edited By Claude Proeschel, David Koussens, Francesco Piraino

September 26, 2022 Forthcoming by Routledge

 

Religion, Law and the Politics of Ethical Diversity (routledge.com)

 

Questo volume offre uno sguardo multidisciplinare e comparativo riguardo i fenomeni dell’obiezione di coscienza e della contestazione in nome della religione, ed esamina i temi chiave che emergono nei termini della cittadinanza e della democrazia. Questi sono analizzati osservando i diversi modi per sfidare o contestare un obbligo legale sulla base di convinzioni e credenze religiose.

Gli autori si concentrano sul significato di obiezione di coscienza che afferma la legittimità delle convinzioni – in particolare delle convinzioni religiose – nel determinare l’importanza personale o collettiva del diritto e dell’azione pubblica. Il volume inizia esaminando i principali temi teorici alla base dell’obiezione di coscienza, esplorando le implicazioni della tutela della libertà di coscienza, del posto della religione nella sfera pubblica secolare e del riconoscimento e del rispetto del pluralismo etico nella società.

Quindi si interroga in merito alle esenzioni e alle contestazioni delle norme civili utilizzando un approccio multidisciplinare che evidenzia le numerose e differenti questioni che le circondano e allo stesso tempo i motivi alla base di esse.

 

Per maggiori informazioni 

Esoteric Transfers and Constructions. Judaism, Christianity, and Islam

Esoteric Transfers and Constructions. Judaism, Christianity, and Islam

Mark Sedgwick e Francesco Piraino

Palgrave, Londra, 2021

 

https://www.palgrave.com/gp/book/9783030617875

 

A lungo gli studiosi si sono interessati alle somiglianze tra le correnti esoteriche e mistiche nelle diverse tradizioni religiose. Questo volume esamina in una nuova ottica i rapporti tra tali correnti. Esso porta avanti una discussione iniziata con la ricerca delle essenze religiose, degli archetipi e degli universali descritti da William James a Eranos. Le categorie universali frutto di questa ricerca sono state successivamente comprese come costruzioni essenzialiste e messe in discussione dai decostruzionisti. Una visione alternativa è stata proposta dai “diffusionisti”, interessati non da archetipi universali ma dal passaggio di idee e pratiche tra i movimenti religiosi.  Questo libro presenta studi di casi empirici delle relazioni, costruzioni e immaginazioni tra Giudaismo, Cristianesimo e Islam ed Esoterismo occidentale in epoca premoderna e moderna. 

I bassi d’arco di Antonio Vivaldi. Violoncello, contrabbasso e viola da gamba al suo tempo e nelle sue opere

Bettina Hoffmann

I bassi d’arco di Antonio Vivaldi. Violoncello, contrabbasso e viola da gamba al suo tempo e nelle sue opere

Collana «Studi di musica veneta. Quaderni vivaldiani», XIX
Leo S. Olschki editore, Firenze, 2020

 

La prima parte del volume presenta un’ampia indagine sul contesto in cui Vivaldi componeva per violoncello, contrabbasso e viola da gamba. Dopo un approfondito chiarimento terminologico, riunisce dati biografici sugli strumentisti che potrebbero essere entrati in contatto con Vivaldi e aver influenzato la sua immagine degli strumenti bassi ad arco. Segue una panoramica sul repertorio italiano per violoncello e per viola da gamba, utile a contestualizzare – talvolta relativizzare, talaltra esaltare – il contributo vivaldiano. Vengono infine discussi gli aspetti tecnici di ognuno dei tre strumenti: liuteria, accordature, posizione esecutiva, tecnica della mano sinistra e dell’arco etc. La seconda parte del libro è dedicata alle opere di Vivaldi: si esamina tutto il corpus della musica strumentale e vocale che preveda una parte solistica per violoncello o per viola da gamba, offrendo informazioni sulla genesi della partitura, la datazione, i possibili destinatari, le parentele con altre opere e le caratteristiche tecnico-strumentali. La terza parte si rivolge in particolare agli esecutori, approfondendo alcune questioni di prassi esecutiva del registro grave. Da uno spoglio di tutte le indicazioni di strumentazione con cui Vivaldi circostanzia le sue parti per i bassi, e da un’indagine sugli organici e le formazioni orchestrali del periodo, risulta un quadro sfaccettato, talvolta sorprendentemente di orme dalle esecuzioni pur storicamente informate dei nostri tempi e dalle abitudini d’ascolto odierne.

“Pietro Pictore Arretino”. Una parola complice per l’arte del Rinascimento

“Pietro Pictore Arretino”. Una parola complice per l’arte del Rinascimento raccoglie gli atti del convegno dedicato alla figura del letterato toscano, ospitato nell’autunno del 2018 presso la Fondazione Giorgio Cini e promosso in collaborazione con Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Università degli Studi Roma Tre, Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, KNIR – Reale Istituto Neerlandese di Roma, Gallerie degli Uffizi e Comitato per l’Edizione Nazionale del- le Opere di Pietro Aretino. Il volume presenta i risultati dei singoli interventi, divisi in quattro sessioni, secondo le linee tematiche affrontate nel simposio, volte ad approfondire la discussione sulla competenza artistica dello scrittore, sui suoi rapporti con gli artisti, sull’incidenza della sua parola nella messa a punto del lessico artistico rinascimentale.

A Book of the Body Politic. Connecting Biology, Politics and Social Theory

A Book of the Body Politic.
Connecting Biology, Politics and Social Theory

Edited by Bruno Latour, Simon Schaffer, Pasquale Gagliardi
San Giorgio Dialogue 2017

Vi ricordate la favola di Esopo La pancia e le membra o la lettera di S. Paolo ai Corinzi sul Corpo e la Chiesa, o La Favola delle api di Mandeville, o l’associazione alquanto pericolosa tra le pesti e gli stranieri, o i più recenti tentativi di pensare alla terra come a un organismo gigante? Nessuna di queste storie smette di trasporre le metafore da una sfera – quella del corpo – a un’altra – quella della politica. Il risultato è la nascita di questo importantissimo concetto della filosofia occidentale, il corpus politicum, il Corpo Politico.

Un aspetto interessante di questo celeberrimo tema è che ogni sfera prende a prestito la certezza associata all’autorità di un’altra sfera, così che la scienza politica finisce con l’attingere dalla biologia ciò che i biologi attingono dalla teoria politica.

Questo incessante commercio di concetti e metafore purtroppo non ha mai garantito la qualità di ciò che è stato ininterrottamente trasposto da una sfera all’altra. Il risultato è la mancanza di una definizione condivisa dei ‘corpi collettivi’. Da qui l’idea di tentare di riaprire la questione attraverso questo Dialogo, mettendo insieme le diverse discipline ed esaminando ciò che ciascuna ha realmente da offrire alle altre che sia genuinamente appropriato al fenomeno studiato.

Questo libro è il frutto di tre giorni di intensi confronti tra esperti di diverse discipline (biologia, filosofia, ecologia, sociologia, antropologia, scienze politiche) rivolti a trovare una nuova definizione del Corpo Politico.

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