Notizie dalla Fondazione – Pagina 4 – Fondazione Giorgio Cini

Tirocini con la Fondazione Giorgio Cini

La Fondazione Giorgio Cini propone a 6 studentesse e studenti iscritti ad alcuni corsi di laurea magistrale lo svolgimento di tirocini curriculari declinati in tre macroprogetti:

 

  •  – comunicazione istituzionale di programmazione culturale;
  • – progetti di digitalizzazione del patrimonio storico artistico;
  • – progetti di inventariazione e catalogazione dei fondi d’archivio legati alla storia dello spettacolo.

 

Possono candidarsi studenti e studentesse iscritti ai corsi di laurea magistrale in Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici, EGART, Management, Marketing e comunicazione, Digital and Public Humanities e Scienze Filosofiche. Per ciascun progetto di tirocinio proposto nel documento allegato sono indicati i rispettivi target.

Il tirocinio deve avere una durata di minimo 150/200 ore e può essere prolungato se gli obiettivi del progetto formativo lo richiedano.

 

Per candidarsi, inviare CV e breve lettera motivazionale a info@cini.it dal 15 novembre al 10 dicembre 2021. Nell’oggetto della mail indicare “Candidatura progetto stage e tirocini_FGC”. Si prevede di iniziare gli stage a Gennaio 2022.

 

Progetto_Fondazione_Giorgio_CINI

Aperture prolungate alla Fondazione Giorgio Cini per Art Night Venezia 2021

Porte aperte fino a mezzanotte e ingresso gratuito dalle 20 a Palazzo Cini che ospita per tutto il mese di ottobre la mostra Arturo Martini, Giorgio Morandi, Filippo De Pisis. Il Lascito Franca Fenga Malabotta

 

Sull’Isola di San Giorgio Maggiore si potrà visitare: fino alle 21 il labirinto Borges e il complesso della Fondazione Giorgio Cini grazie ai tour organizzati da visitcini.

Inoltre, apertura prolungata anche a LE STANZE DEL VETRO per la mostra L’Arca di vetro. La collezione di animali di Pierre Rosenberg con visite didattiche gratuite.

 

Sabato 2 ottobre 2021 la Fondazione Giorgio Cini partecipa ad Art Night Venezia, l’iniziativa culturale ideata dall’Università Ca’ Foscari in stretta collaborazione e partnership con il Comune di Venezia, con aperture straordinarie e visite guidate.

 

La Galleria di Palazzo Cini a San Vio – che ospita per tutto il mese di ottobre Arturo Martini, Giorgio Morandi, Filippo De Pisis. Il Lascito Franca Fenga Malabotta, una mostra concepita come esposizione delle opere dei tre artisti tra i più rappresentativi del gusto e delle predilezioni collezionistiche di Malabotta – sarà aperta fino a mezzanotte. L’ingresso a Palazzo Cini sarà eccezionalmente gratuito dalle ore 20 fino a mezzanotte (ultimo ingresso 23.15)

 

Sull’Isola di San Giorgio Maggiore LE STANZE DEL VETRO restano aperte fino alle ore 21 con L’Arca di vetro. La collezione di animali di Pierre Rosenberg a LE STANZE DEL VETRO, curata da Giordana Naccari e Cristina Beltrami, esposizione che ripercorre – in modo originale e coinvolgente – la storia del vetro muranese del Novecento attraverso un’angolazione inedita: l’animale di vetro. La mostra si potrà vedere grazie anche a due visite guidate gratuite organizzate da Artsystem alle 18 e alle 19 (per informazioni e prenotazioni visite artystem@artsystem.it). Ingresso gratuito, per evitare code e assembramenti si consiglia di prenotare l’orario d’ingresso tramite il sito https://lestanzedelvetro.org/contatti/

 

In occasione della notte bianca dell’arte viene ampliato inoltre il servizio di visite guidate sull’Isola di San Giorgio Maggiore. Alle ore 19 si potrà visitare il Labirinto Borges, il tour consente di percorrerne i sentieri, accompagnati da un’audioguida con la colonna sonora originale, composta da Antonio Fresa ed eseguita con l’Orchestra del Teatro La Fenice. Alle 20 vi sarà invece visita agli spazi monumentali della Fondazione Giorgio Cini: il tour include lo Scalone del Longhena, il Chiostro del Palladio, il Chiostro dei Buora, il Cenacolo con le Nozze di Cana, la sala delle fotografie e la vista (per informazioni e prenotazione www.visitcini.it).

L’emancipazione della voce. Sulle composizioni sperimentali per ensemble vocali

  • Gianmario Borio, direttore dell’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini dal titolo L’emancipazione della voce. Sulle composizioni sperimentali per ensemble vocali.

A seguire (ore 21), si terrà il concerto del Theater of Voices / PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble (musiche di David Lang, Arvo Pärt).

 

Il biglietto dà accesso alla conferenza di Gianmario Borio e al concerto Theatre of Voices / PMCE.
L’ingresso in Sala sarà consentito alle ore 19.30 o in alternativa alle 21.00.

Informazioni e prenotazioni sul sito BIENNALE. ORG

 

 

Il Labirinto Borges della Fondazione Giorgio Cini apre per la prima volta al pubblico

The Borges Labyrinth – A Soundtrack Experience

L’incantevole Labirinto Borges della Fondazione Giorgio Cini apre per la prima volta al pubblico con visite accompagnate dalle evocative musiche di Antonio Fresa, eseguite e registrate con l’Orchestra del Teatro La Fenice. Prenotazioni su visitcini.com

In occasione del decennale della sua creazione, dei 35 anni dalla scomparsa di Borges e dei 70 anni della Fondazione Giorgio Cini, il Labirinto di Borges è da oggi finalmente accessibile, grazie al nuovo percorso di visita a cura della società D’Uva di Firenze. Una suite di oltre 15 minuti, appositamente composta da Antonio Fresa, dal titolo Walking The Labyrinth, accompagnerà nelle audio guide multilingue i visitatori lungo la passeggiata attraverso il Labirinto, amplificandone la bellezza.

 

Il Labirinto Borges è visitabile tutti i giorni, escluso il mercoledì.

 

Le visite si prenotano su visitcini.com, dove sono disponibili anche gli altri percorsi di visita della Fondazione Giorgio Cini e delle Vatican Chapels, esperienze che includono anche una sosta al San Giorgio Café. Per informazioni o comunicazioni: info@visitcini.com

La Fondazione Giorgio Cini annuncia le nuove date di “HOMO FABER. Crafting a more human future”

L’atteso appuntamento per la promozione e la celebrazione del più raffinato artigianato artistico internazionale promosso da Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship si terrà nel 2022

 

La celebrazione del talento creativo nell’alta manifattura, che ha visto il suo debutto nel 2018, tornerà nell’Isola di San Giorgio dal 10 aprile al 1 maggio 2022, comprendendo quindi l’inaugurazione della prossima Mostra internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.

 

Dopo una lunga pausa dovuta all’emergenza sanitaria e a un’importante messa a punto di visione, obiettivi e missione, Fondazione Giorgio Cini e Michelangelo Foundation hanno riprogrammato “Homo Faber” che, attraverso la visione di un team di curatori e di partner internazionali, proporrà i più recenti esiti dell’eccellenza contemporanea del mondo artigianale. Attendere la primavera del 2022 ha diversi significati: al primo posto la salute e la sicurezza degli operatori e degli espositori provenienti da tutto il mondo, e in particolare dal Giappone – ospite d’onore della prossima edizione della manifestazione, presente con due significative mostre dedicate alla scena produttiva e culturale giapponese firmate da curatori di fama internazionale.

 

La Fondazione Giorgio Cini, che ha appena riaperto al pubblico seguendo le più rigorose procedure, ospiterà quindi la seconda edizione dell’evento in totale sicurezza auspicando il grande successo che la prima edizione ha brillantemente annunciato: più di 62.000 visitatori in soli 17 giorni di apertura hanno potuto ammirare ben 16 mostre in cui erano esposti quasi mille oggetti rappresentativi per narrare l’intramontabile bellezza e il valore contemporaneo dei mestieri d’arte.

 

La concomitanza con la Biennale d’Arte offrirà altresì l’occasione di concretizzare ulteriori reti culturali con i principali operatori del settore presenti nel territorio veneziano. “Homo Faber” è una iniziativa culturale di cui la Fondazione Giorgio Cini condivide principi, ricerche e ambizione in quanto ancorata alla tradizione di studio e conservazione del patrimonio del ‘saper fare’ ma che punta alla formazione delle nuove generazioni, di uomini e donne che potranno sapientemente esprimere la loro sensibilità attraverso la creazione.

 

Rinviato al 2022 anche Homo Faber in Città. Il pubblico verrà guidato tra atelier, botteghe e nei monumenti storici, come la Chiesa della Pietà, le mostre presso Palazzo Grimani e i laboratori della Fenice per svelare il ricchissimo patrimonio dell’artigianato veneziano nascosto tra calli e cortili.

Nell’itinerario è compreso il Dorsoduro Museum Mile, il percorso culturale che lega idealmente l’una all’altra alcune tra le più prestigiose istituzioni culturali veneziane: le Gallerie dell’Accademia, la Galleria di Palazzo Cini, la Collezione Peggy Guggenheim e Punta della Dogana.

La Fondazione Giorgio Cini inaugura tre progetti espositivi nel mese di maggio

EST. Storie italiane di viaggi, città e architetture, a cura di Luca Molinari Studio; Venezia è tutta d’oro. Tomaso Buzzi: disegni fantastici 1948-1976 curata da Valerio Terraroli e allestita nella Biblioteca del Longhena e San Giorgio e il drago di Paolo Uccello proveniente dal Musée Jacquemart-André di Parigi ed esposto nella Galleria di Palazzo Cini.

 

Dopo la recente apertura della mostra L’Arca di vetro. La collezione di animali di Pierre Rosenberg a Le Stanze del Vetro, nel mese di maggio la Fondazione Giorgio Cini arricchisce di nuovi progetti espositivi la primavera veneziana. Due saranno infatti le mostre che inaugurano negli spazi dell’Isola di San Giorgio Maggiore: EST. Storie italiane di viaggi, città e architetture a cura di Luca Molinari Studio e Venezia è tutta d’oro. Tomaso Buzzi: disegni fantastici 1948-1976 a cura di Valerio Terraroli. La Galleria di Palazzo Cini a San Vio espone, nell’ambito dell’iniziativa L’Ospite a Palazzo, il celebre dipinto San Giorgio e il drago di Paolo Uccello proveniente dal Musée Jacquemart-André di Parigi.

 

Mercoledì 12 maggio 2021 apre al pubblico EST. Storie italiane di viaggi, città e architetture, mostra allestita nella Sala Carnelutti dell’Isola di San Giorgio Maggiore, che vede protagonisti sei studi di progettazione architettonica italiani e di fama internazionale: RPBW – Renzo Piano Building Workshop, aMDL Circle, Studio Fuksas, Archea Associati, Piuarch e MCA – Mario Cucinella Architects. L’esposizione, a cura di Luca Molinari Studio, è un inedito racconto composto di disegni, fotografie, testi e memorie che, partendo dall’Italia, guarda verso Oriente e si snoda attraverso il tempo a partire da preziosi materiali degli archivi della Fondazione Giorgio Cini fino a giungere ai giorni nostri con alcuni recenti progetti sviluppati dagli studi in Paesi come la Cina e la Russia (12 maggio – 18 luglio. Tutti i giorni tranne il mercoledì dalle 11 alle 18, www.cini.it). La mostra sarà presentata anche attraverso una piattaforma online interattiva (http://www.estexhibition.com/) e accompagnata da un catalogo a cura Luca Molinari e Federica Rasenti, pubblicato da Forma Edizione.

 

Dal 20 maggio 2021 , i suggestivi spazi della Biblioteca del Longhena all’interno del complesso monumentale della Fondazione Cini, ospitano la mostra Venezia è tutta d’oro. Tomaso Buzzi: disegni fantastici 1948-1976 curata da Valerio Terraroli. Realizzata con il contribuito di Rolex Italia nell’ambito dell’iniziativa Amici di San Giorgio, la mostra presenta circa novanta disegni e acquerelli dell’architetto Tomaso Buzzi provenienti in parte dall’archivio dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini e in parte dal prestito di una selezione tratta dalla raffinata collezione Pieri di Milano. La mostra è interamente composta da disegni schizzati su fogli sciolti così come su taccuini, fatti dal vivo o estratti dalla memoria, con inchiostro, acquerelli, biro, talvolta arricchiti da un breve testo o una didascalia, per fissare sulla carta avvenimenti quali concerti e feste, sia mondane sia popolari, oppure vedute di Venezia e della Laguna, architetture, angeli e immagini fantastiche. La mostra sarà corredata da un catalogo edito da Skira (20 maggio – 1 agosto. Tutti i giorni tranne il mercoledì dalle 10 alle 19, prenotazione obbligatoria su visitcini.com).

 

Il 28 maggio 2021  riapre al pubblico la straordinaria casa-museo di Palazzo Cini a San Vio che, in partnership con Assicurazioni Generali, presenta il celebre dipinto San Giorgio e il drago di Paolo Uccello proveniente dal Musée Jacquemart-André di Parigi, nell’ambito dell’iniziativa L’Ospite a Palazzo. Questo progetto già negli scorsi anni aveva offerto l’occasione per esporre alcuni capolavori giunti dai maggiori musei italiani e internazionali. Il dipinto di Paolo Uccello viene concesso dall’istituzione francese, in reciproco scambio, per Il giudizio di Paride di Botticelli e bottega che lascerà in settembre la Galleria di Palazzo Cini per la mostra parigina Botticelli: un laboratoire de la Renaissance. A Palazzo Cini è visitabile, inoltre, la rinnovata mostra Piranesi Roma Basilico, inaugurata nel 2020, a cura di Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini, con la collaborazione dell’Archivio Gabriele Basilico. (28 maggio – 1 novembre, venerdì, sabato, domenica dalle 12 alle 20, www.palazzocini.it, www.cini.it).

 

Tutte le mostre sull’Isola di San Giorgio Maggiore sono a ingresso gratuito. La mostra “Piranesi Roma Basilico” segue la biglietteria della Galleria di Palazzo Cini a San Vio.

 

La Fondazione Cini celebra il 70° anniversario della sua costituzione

La Fondazione Cini celebra il settantesimo anniversario della sua costituzione con la digitalizzazione dell’unica copia al mondo dell’Orlando Innamorato e con un simbolo celebrativo ad essa ispirato

La digitalizzazione della straordinaria e unica copia dell’edizione veneziana del poema cavalleresco di Matteo Maria Boiardo che la Cini conserva è la più recente sfida del centro di eccellenza ARCHiVe. Il volume, che sarà presto liberamente accessibile al pubblico tramite pubblicazione online, ha ispirato le celebrazioni per il settantesimo anniversario della Fondazione

 

Costituita il 20 aprile 1951, la Fondazione Giorgio Cini compie 70 anni e, per onorare questa importante ricorrenza, ha realizzato un simbolo celebrativo  tratto dai caratteri alfabetici originali della straordinaria cinquecentina Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo e che per tutto il 2021 affiancherà il logo istituzionale. La Fondazione infatti custodisce l’unica copia al mondo dell’opera donata dallo stesso Vittorio Cini nel 1962. Il Centro di ricerca di eccellenza ARCHiVe, ha appena completato il processo di digitalizzazione del volume, sia per ragioni conservative che, soprattutto, per renderlo liberamente accessibile al pubblico, tramite la pubblicazione online nel sito della Fondazione Cini e nei principali cataloghi delle biblioteche, attuando così uno degli scopi statutari della Fondazione volto a promuovere le nuove modalità di diffusione del sapere e vitalità della cultura.

 

La Fondazione Giorgio Cini non si è fermata, nemmeno nei momenti in cui le restrizioni per il Covid-19 hanno impedito al pubblico e agli studiosi di accedere ai suoi istituti sull’Isola di San Giorgio Maggiore. Il Centro ARCHiVe, laboratorio digitale per la ricerca internazionale, ha accolto la sfida posta da un volume rarissimo e molto prezioso: si tratta dell’edizione veneziana di Tutti li libri de Orlando. Inamorato. Del conte de Scandiano Mattheo Maria Boiardo stampata tra il 1513 e il 1514 da Giorgio Rusconi su iniziativa di Vincenzo Zoppino, di cui la Cini conserva l’unica copia al mondo. Il veronese Raffaele Valcieco fu l’autore che prese in carico, dopo Niccolò degli Agostini, il completamento del poema cavalleresco di Matteo Maria Boiardo, lasciato incompleto a causa della sua prematura scomparsa.

La fortuna dell’Orlando Innamorato sarà poi consacrata da Ludovico Ariosto che ne fu ispirato per la realizzazione del suo Orlando Furioso (1516).

 

L’opera, nella sua versione digitale, è oggetto di studio della professoressa Maria Pavlova, University of Warwick, e del professor Marco Dorigatti, University of Oxford, che stanno preparando l’edizione critica del quinto libro dell’Orlando Innamorato nella continuazione di Valcieco.

Il processo di digitalizzazione del volume è stato particolarmente complesso per gli operatori di ARCHiVe a causa della stretta legatura e dei margini molto ridotti esito degli interventi di restauro da parte del suo più importante precedente proprietario, il collezionista Victor Masséna – Principe d’Essling (1836-1910). Il volume infatti, prima di entrare a far parte del patrimonio della Cini è appartenuto a Victor Masséna che, a cavallo tra Otto e Novecento, riunì una tra le più straordinarie raccolte librarie di edizioni incunabole e cinquecentine illustrate con edizioni spesso rare se non uniche al mondo.

 

Il processo di digitalizzazione

La riproduzione dell’Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo a cura del Centro ARCHiVe della Fondazione Giorgio Cini è avvenuta tramite fotografia a colori ad alta risoluzione. Gli scatti delle carte sono stati realizzati con una fotocamera posizionata su una diagonale di circa 45°, su uno stativo regolabile posto all’interno di un set comprendente una fonte di illuminazione fissa e zenitale a LED. Il volume poggiava su un leggio con supporti modulabili che ne sostenevano i piatti, per evitare possibili danni alla legatura dati da un’apertura troppo ampia o dal peso proprio del volume. In serie, sono stati fotografati prima il recto di ogni carta e successivamente il verso. I piatti e il dorso sono stati acquisiti digitalmente all’interno di un set con caratteristiche, più adatte a cogliere la tridimensionalità del bene: una fotocamera montata su uno stativo da riproduzione zenitale e due fonti luminose laterali, mobili e regolabili.

Insieme alla digitalizzazione è stata realizzata la post produzione e la metadatazione dei file ottenuti, normalizzando i dati (immagini e metadati) e preparandoli per il successivo caricamento nella Digital Library del sito della Fondazione Giorgio Cini.

 

L’Orlando Innamorato

Tutti li libri de Orlando. Inamorato. Del conte de Scandiano Mattheo Maria Boiardo è un poema cavalleresco in tre libri di Matteo Maria Boiardo (1441-1494). Rimasta incompiuta alla morte dell’autore, l’opera fu proseguita dal veneziano Niccolò degli Agostini che ultimò il terzo libro e scrisse il quarto, mentre il quinto fu scritto dal veronese Reffaele Valcieco. L’opera di Valcieco, fu stampata solamente nell’edizione veneziana del 1514 (Giorgio Rusconi, ad istanza di Niccolò Zoppino) che resiste in un’unica copia attualmente alla Fondazione Giorgio Cini, e nell’edizione milanese del 1518, di cui rimangono tre copie, ora conservate a Milano, Biblioteca Nazionale Braidense; Londra, British Library; Aargau – Svizzera, Biblioteca cantonale.

L’edizione veneziana del volume di Boiardo fu acquisita da Vittorio Cini su consiglio del libraio e antiquario Tammaro De Marinis (1878-1969) insieme alla porzione veneziana della collezione di preziose edizioni incunabole e cinquecentine illustrate del Principe d’Essling. Nel 1962 Vittorio Cini donò l’intera collezione alla Fondazione Giorgio Cini e nel 2010 il volume fu trasferito dalla “Sala del Tesoro” a una sala climatizzata della Biblioteca della Manica Lunga per garantirne una perfetta conservazione.

La Fondazione Giorgio Cini guarda al futuro: presentato il programma delle iniziative culturali per il 2021:

Mostre, workshop, convegni, concerti, seminari, spettacoli, opportunità formative, sia in presenza che online: non si fermano le attività culturali organizzate nel 2021, anno in cui la Fondazione celebra 70 anni di attività.

 

Tra gli appuntamenti di particolare rilievo: la stagione di concerti all’Auditorium “Lo Squero”, la riapertura della Galleria di Palazzo Cini a San Vio, la seconda edizione di Homo Faber e le due mostre a LE STANZE DEL VETRO: una dedicata alla straordinaria collezione di animali di vetro di Pierre Rosenberg, e una ai lavori di Tapio Wirkkala e Toni Zuccheri per Venini.

 

La Fondazione Giorgio Cini guarda al futuro e presenta  il programma delle iniziative culturali previste per il 2021: un anno importante, in cui si celebrano i suoi 70 anni di attività.

 

Nonostante la pandemia, il calendario si conferma infatti ricco di appuntamenti – sia in presenza che online – che spaziano dalla storia dell’arte, alla musica, al teatro, agli studi religiosi. Si contano infatti:

 

  • oltre 30 incontri tra convegni, giornate di studio, workshop, seminari e presentazioni;
  • – una nuova stagione concertista all’Auditorium “Lo Squero”; 
  • – 7 nuovi progetti espositivi tra l’Isola di San Giorgio Maggiore e Palazzo Cini;
  • – oltre 20 progetti editoriali; varie borse di studio e un Premio – la VIII edizione del “Benno Geiger” per la traduzione poetica.

 

Nel 2021 la Fondazione Cini non mancherà di tenere alta la sua reputazione scientifica a livello internazionale grazie all’attività dei suoi Istituti e Centri di Ricerca, con l’organizzazione di convegni, giornate di studio, seminari e workshop dedicati alla musica antica e comparata, al teatro, all’arte e allo studio delle civiltà comparate.


Seminari e convegni

Tra gli eventi più importanti dell’anno, si ricordano: l’apertura stagionale della Galleria di Palazzo Cini a San Vio (fine maggio – novembre) che sarà visitabile dal venerdì alla domenica, grazie alla partnership con Assicurazioni Generali, e laseconda edizione del grande progetto sull’alto artigianato artistico: Homo Faber: Crafting a more human future. Living Treasures of Europe and Japan, organizzata da Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship, in partnership con la Fondazione Cini, la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e la Japan Foundation. Negli spazi dell’Isola di San Giorgio Maggiore dal 9 al 26 settembre, i visitatori scopriranno capolavori, mostre, installazioni e workshop che – grazie al lavoro di un team di curatori internazionali coordinati da Alberto Cavalli, direttore della Fondazione – presenteranno il lavoro di grandi maestri artigiani europei e di una selezione dei Tesori Nazionali Viventi giapponesi. 

 

LE STANZE DEL VETRO

Prosegue con due nuove mostre anche l’attività de LE STANZE DEL VETRO, iniziativa per lo studio e la valorizzazione dell’arte vetraria veneziana del Novecento, nata dalla collaborazione tra Fondazione Cini e Pentagram Stiftung: L’Arca di vetro. La collezione di animali di Pierre Rosenberg, curata da Giordana Naccari e Cristina Beltrami ripercorre – in modo originale e coinvolgente – la storia del vetro muranese del Novecento attraverso un’angolazione inedita: l’animale di vetro (22 marzo – 1 agosto) e la mostra Tapio Wirkkala e Toni Zuccheri, a cura di Marino Barovier (5 settembre 2021 – 10 gennaio 2022).

 

Concerti

Prosegue l’attività concertistica all’Auditorium “Lo Squero”. Si consolidano nel 2021 i rapporti con: Asolo Musica, Associazione Amici della Musica e Le Dimore del Quartetto, in collaborazione con laFondazione Gioventù musicale d’Italia e la Fondazione Walter Stauffer. Tra i concerti fuori cartellone si ricorda inoltre il concerto in onore del compositore Roman Vlad organizzato dall’Istituto per la Musica ed eseguito all’Auditorium “Lo Squero” dal mdi ensemble.

Per maggiori informazioni sul programma, vedere l’allegato Stagione concertistica 2021.

 

Premio per la traduzione poetica “Benno Geiger”

In autunno si terrà la VIII edizione del Premio per la traduzione poetica “Benno Geiger” intitolato alla memoria di Benno Geiger – il cui fondo letterario è custodito sull’Isola di San Giorgio – istituito nel 2014 adempiendo alle ultime volontà di Elisabetta Paolina Geiger (bando consultabile su www.cini.it). Al bando, che regola l’assegnazione dei premi, è associata una borsa di studioresidenziale da tre mesi al Centro ‘Vittore Branca’ per laureati, dottorandi e dottori di ricerca interessati allo studio del Fondo Geiger e degli altri fondi letterari custoditi dalla Fondazione Cini.

 

Valorizzazione patrimonio documentale

Accanto a queste iniziative, la Fondazione porterà avanti la valorizzazione del patrimonio monumentale, artistico, materiale e immaterialecustodito sull’Isola di San Giorgio Maggiore, promuovendo lo studio dei suoi archivi, grazie all’erogazione di borse di studio (tutti i bandi sono consultabili sul sito www.cini.it).

 

ARCHiVe

La Fondazione Cini continuerà inoltre il processo didigitalizzazione dei suoi archivi grazie al nuovo centro ARCHiVe – Analysis and Recording of the Cultural Heritage in Venice, realizzato grazie al fondamentale contributo dell’Helen Hamlyn Trust. A partire da aprile del 2021 il programma formativo ARCHiVe Online Academy propone un ciclo di corsi con cadenza regolare sulla digitalizzazione dei beni culturali: 8 moduli formativi della durata media di 8 ore ciascuno.

Continua la messa in sicurezza del patrimonio monumentale dell’Isola di San Giorgio Maggiore, resasi necessaria dopo la marea eccezionale che ha colpito tutta la città di Venezia il 12 novembre del 2019.

Annunciate le nuove date di Homo Faber dal 9 al 26 settembre 2021.

La Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship annuncia le nuove date di Homo Faber: Living Treasures of Europe and Japan. La Michelangelo Foundation insieme con i suoi partner Fondazione Cologni dei Mestiere d’Arte, Fondazione Giorgio Cini, Fondation Bettencourt Schueller e Japan Foundation sono lieti di annunciare le nuove date di Homo Faber: Living Treasures of Europe and Japan.

La manifestazione culturale dedicata ai mestieri d’arte si terrà presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia dal 9 al 26 settembre 2021.

 

 

Il format originariamente previsto per l’edizione del 2020 si arricchisce ulteriormente grazie al contributo della Fondation Bettencourt Schueller attraverso la mostra “Dialogo tra maestri d’arte di Francia e Giappone: la Fondation Bettencourt Schueller e il suo impegno a favore di Villa Kujoyama e della Manifattura di Sèvres”. La fondazione francese entra quindi a far parte del team internazionale di curatori, designer e architetti che porteranno al pubblico il meglio dell’eccellenza artigiana d’Europa e del Giappone, nazione che è l’ospite d’onore della manifestazione. Questi i prestigiosi nomi che collaborano alla creazione delle 15 aree tematiche: Michele De Lucchi, architetto italiano; la londinese Judith Clark, curatrice e progettista di mostre dedicate alla moda; Naoto Fukusawa, designer, professore e curatore giapponese; il francese David Caméo, direttore di museo ed esperto di porcellana; Jean Blanchaert, gallerista italo-belga; l’acclamato architetto Stefano Boeri; il regista e visual artist statunitense Robert Wilson; Sebastian Herkner, designer tedesco; Simon Kidston, broker, collezionista ed esperto di auto d’epoca; il giapponese Tokugo Uchida, direttore di museo; la rinomata fotografa giapponese Rinko Kawauchi; Sylvain Roca, interior designer e scenografo francese; Alessandro Pedron, architetto e professore italiano.

 

L’iniziativa offre al grande pubblico l’opportunità di esplorare l’isola di San Giorgio Maggiore e il magnifico complesso architettonico della Fondazione Giorgio Cini. L’esibizione, che spazia su una superficie di 4.000 metri quadrati, consolida il successo dell’edizione inaugurale, tenutasi nel mese di settembre del 2018, che ha accolto 62.500 visitatori e dato visibilità a 410 artigiani e designer, 900 opere uniche e 91 dimostrazioni dal vivo.

 

Il benessere di visitatori e operatori rimane per noi una priorità. Per questo motivo, ci adopereremo per garantire il necessario distanziamento sociale senza rinunciare a un’atmosfera accogliente e sicura per tutti.

 

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Il cordoglio della Fondazione Cini per la scomparsa del Maestro Ivan Vandor

La Fondazione Giorgio Cini esprime il suo cordoglio per la scomparsa del Maestro Ivan Vandor.

Nato in Ungheria nel 1932, Vandor, trasferitosi all’età di sei anni in Italia è stata autorevole figura di compositore e studioso. Sassofonista nell’ambito della musica jazz, si è diplomato in composizione con Goffredo Petrassi ed è stato tra i protagonisti dell’avanguardia musicale negli anni Sessanta partecipando alle importanti esperienze di Musica Elettronica Viva e del Gruppo di Improvvisazione di Nuova Consonanza. Negli anni Settanta, dopo studi di etnomusicologia alla University of California at Los Angeles sotto la guida di Mantle Hood, ha condotto importanti ricerche sulla musica del buddhismo tibetano divenendo successivamente direttore dell’International Institute for Traditional Music. (IITM) di Berlino, succedendo ad Alain Daniélou.

 

Il suo legame con la Fondazione Cini si stabilisce nel 1978 quando, sempre subentrando a Daniélou, fu nominato direttore dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati (IISMC). Durante la sua direzione, durata fino al 1992, Vandor rilanciò le attività dell’Istituto fondando nel 1979 la Scuola Interculturale di Musica che attraverso seminari teorico-pratici ha portato a Venezia alcuni tra i più importanti esponenti della musica e della danza indiana e di altre culture musicali del mondo.

 

La sua ultima presenza a San Giorgio è stata nel 2019 in occasione del convegno internazionale organizzato dall’IISMC per il cinquantenario della fondazione dell’Istituto. In quella occasione Vandor ha rievocato in una lunga conversazione il suo percorso nell’etnomusicologia italiana (è stato anche vice-presidente della Società Italiana di Etnomusicologia) e internazionale e soprattutto la sua attività di direttore dell’Istituto.