Notizie dalla Fondazione – Pagina 12 – Fondazione Giorgio Cini

Borse e tirocini dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma

FONDAZIONE SELTZER – MONTEVERDI E LA NASCITA DEL MELODRAMMA

Grazie al contributo della Fondazione Gerard e Phyllis Estelle Seltzer di Venezia, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma ha istituito una borsa finalizzata allo studio, alla digitalizzazione e alla catalogazione dei materiali riguardanti l’opera di Claudio Monteverdi e la nascita del Melodramma. I materiali in oggetto, custoditi presso l’Istituto, afferiscono a due importanti raccolte documentali legate alla nascita e allo sviluppo del teatro musicale in Europa: il Fondo Ulderico Rolandi, una delle più grandi e preziose collezioni di libretti d’opera al mondo, e il Fondo Elena Povoledo, che include materiali eterogenei di lavoro e di studio riguardanti la storia del Melodramma italiano ed europeo. Al termine della ricerca, il patrimonio archivistico selezionato sarà digitalizzato, catalogato nell’Archivio Iconografico Teatrale e Musicale (AITM) e pubblicato in rete.


FONDAZIONE MUSEI CIVICI – RICERCA E FORMAZIONE STUDI TEATRALI

Dal 2015, la Fondazione Giorgio Cini e la Fondazione Musei Civici di Venezia hanno stretto un accordo di collaborazione, al fine di creare un percorso comune volto allo studio e alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico, promuovendo lo sviluppo di competenze e professionalità mediante l’interazione tra mondo accademico e istituzioni culturali. Il progetto, rivolto a studenti di primo e secondo livello, si articola in due tirocini curriculari della durata di tre mesi ciascuno, da svolgersi presso le due istituzioni coinvolte. Nello specifico, lo scopo del progetto è quello di svolgere un’attività di studio, digitalizzazione e schedatura di materiali afferenti ai fondi documentali conservati presso Casa Goldoni e presso l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini. L’obiettivo è quello di dare ai fondi d’archivio una struttura che sia in linea con le moderne tecniche di consultazione, per ottimizzare la conservazione degli originali e dare, allo stesso tempo, la possibilità di diffondere al massimo tra gli studiosi e i ricercatori i dati specifici di ciascun documento.

Fondazione Musei Civici 


ACCADEMIA NAZIONALE DELLA DANZA – BORSA PINA BAUSCH

Dall’anno 2011, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma ha stipulato una convenzione con l’Accademia Nazionale della Danza di Roma, per l’assegnazione di una borsa di studio intitolata alla memoria di Pina Bausch, Direttore onorario dell’Accademia. La borsa di studio, assegnata annualmente, è finalizzata alla stesura della tesi conclusiva di diploma accademico di II livello presso l’Accademia Nazionale della Danza. Il percorso di ricerca, di durata mensile, si svolge negli spazi della Fondazione Giorgio Cini e, in particolare, dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma, i cui fondi d’archivio rappresentano una fonte inesauribile di ricerca e studio. Oltre alla ricca biblioteca dell’Isitituto per il Teatro e il Melodramma, una particolare importanza riveste, al fine di questo progetto, l’Archivio Aurél M. Milloss, che conserva preziosi materiali relativi all’attività teatrale del celebre coreografo ungherese naturalizzato italiano. Accanto a un ricco archivio che documenta l’attività del coreografo dal 1938 agli anni Ottanta, la biblioteca personale di Aurél M. Milloss conserva infatti tremila volumi sul balletto e la storia della danza, rappresentando uno tra i più importanti fondi librari del settore in Europa.

Accademia Nazionale della Danza 


UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO – PROGETTO ARIANNA

A partire dal 2014, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma ha stipulato una convenzione con l’Università degli Studi di Trento per il progetto di ricerca Arianna, che prevede la costituzione di un repertorio informatizzato di documenti iconografici relativi alla drammaturgia dei grandi classici, dagli antichi a Shakespeare, dal Settecento fino ai giorni nostri. Il progetto si propone, come scopo ultimo, di mettere in luce la continuità che sussiste tra le rappresentazioni teatrali del passato e la documentazione degli spettacoli del Novecento, attraverso la creazione di una rete virtuale di archivi teatrali afferenti a diverse istituzioni italiane e internazionali. I borsisti hanno collaborato all’implementazione del database partendo dai fondi d’archivio conservati presso l’Istituto, attraverso la revisione e la creazione di schede relative al teatro lirico.

Università degli Studi di Trento – Progetto Arianna 


HAUSBRANDT – VENICE AND SHAKESPEARE (2016)

Con il sostegno del Sig. Martino Zanetti, patron dell’azienda Hausbrandt, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma ha istituito, nel 2016, una borsa di studio semestrale dedicata alla ricerca e allo studio dei legami che sussistono tra la produzione drammaturgica di William Shakespeare e il territorio veneto. Destinata a laureati di secondo livello, dottorandi e dottori di ricerca di area umanistica, la borsa di studio si è svolta principalmente presso la sede dell’azienda Hausbrandt a Nervesa della Battaglia (TV); la peculiare dislocazione del progetto è stata funzionale al costante coordinamento delle attività di ricerca tra il borsista e il Sig. Martino Zanetti, promotore della borsa di studio, che già aveva condotto approfonditi studi riguardanti la presenza della cultura e del territorio veneto all’interno della produzione artistica shakespeariana.

Moira Egan e Damiano Abeni vincono la quarta edizione del Premio per la traduzione poetica “Benno Geiger”

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
mercoledì 19 ottobre 2017

Moira Egan e Damiano Abeni vincono con l’opera “Italia” di Charles Wright (Donzelli Poesia) mentre a Nicola Verderame va il premio come giovane traduttore per “Il vino dei giorni a venire” di Tuğrul Tanyol (Giuliano Ladolfi Editore)

 Una segnalazione speciale per Ottavio Fatica e Massimo Bocchiola, per l’opera “Poesie scelte” di W.H.Auden (Adelphi), e Chetro De Carolis, per l’opera “Poesie” di Stephane Mallarmé (Marsilio). Assegnate anche le tre borse di studio associate al Premio e due menzioni speciali per i giovani Martina Morabito e Lorenzo Mari
Sono Moira Egan, Damiano Abeni e Nicola Verderame i traduttori che il 19 ottobre 2017 hanno ricevuto, nel corso di una cerimonia, il Premio per la traduzione poetica “Benno Geiger” 2017, riconoscimento istituito nel 2014 dalla Fondazione Giorgio Cini in memoria del letterato austriaco Benno Geiger, il cui fondo letterario da anni è conservato e valorizzato sull’Isola di San Giorgio Maggiore. Moira Egan e Damiano Abeni hanno vinto con la traduzione dell’opera “Italia” di Charles Wright (Donzelli Poesia) un premio in denaro del valore di 4.000 euro, mentre il giovane traduttoreNicola Verderame ha ricevuto un premio di 1.000 euro per Il vino dei giorni a venire. Poesie 1971-2016, di Tuğrul Tanyol (Giuliano Ladolfi Editore).

MONUMENTI DIGITALI

Venezia, Archivio di Stato
martedì 17 ottobre 2017
MONUMENTI DIGITALI

Consegnati a Venezia i primi risultati della Venice Time Machine

190mila documenti d’archivio, 720mila documenti fotografici, 3000 libri per un totale di 2 milioni di immagini scansionate

Raffaele Santoro, Direttore dell’Archivio di Stato di Venezia, Frédéric Kaplan direttore del DHLab del Politecnico di Losanna e Responsabile del progetto Venice Time Machine e Dorit Raines, Docente di Storia delle Biblioteche e della Documentazione e Presidente del Sistema Bibliotecario dell’Università Ca’ Foscari Venezia, hanno presentato oggi, martedì 17 ottobre 2017, i primi concreti risultati delle campagne di digitalizzazione del patrimonio archivistico, librario e iconografico di Venezia: si tratta di veri e propri monumenti digitali, presto esplorabili con nuove interfacce digitali.I motori di ricerca saranno disponibili in via sperimentale per le istituzioni veneziane nei prossimi mesi e a partire dalla primavera 2018 e accessibili al pubblico.


Scarica:
– comunicato stampa
– progetto Venice Time Machine
– progetto Canvas
– progetto Linked Bokks
– progetto Replica
– immagini

Informazioni per la stampa:
Fondazione Giorgio Cini onlus
Ufficio Stampa
Tel.: +39 041 2710280
Fax : +39 041 5238540
E-mail: stampa@cini.it
www.cini.it

VENICE TIME MACHINE

Venice Time Machine  Conferenza stampa e presentazione dei primi risultati di Venice Time Machine
Venezia, Archivio di Stato
martedì 17 ottobre 2017 ore 12
Campo dei Frari, San Polo 3002

Venice Time Machine è un’iniziativa congiunta tra DHLAB (Digital Humanities Laboratory) Politecnico di Losanna, Archivio di Stato di VeneziaUniversità Ca’ Foscari Venezia, Biblioteca Nazionale MarcianaFondazione Giorgio Cini e Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.

 


Interverranno:

– Raffaele Santoro, Direttore dell’Archivio di Stato di Venezia
– Frédéric Kaplan, Direttore DHLAB (Digital Humanities Laboratory), Ecole Polytechnique di Losanna

Parteciperanno:

– Orsola Braides, Coordinatrice del Dipartimento della Biblioteca Digitale e Materiali Speciali Biblioteca Nazionale Marciana
– Pasquale Gagliardi, Segretario Generale della Fondazione Giorgio Cini
Daniela Grandin, Direttrice della Biblioteca Area Umanistica Università Ca’ Foscari Venezia
– Simon Levis Sullam, Docente di Storia Contemporanea Università Ca’ Foscari Venezia

 

Maratona Regionale di Lettura Il Veneto Legge

Venerdì 29 settembre alle ore 15.00, in occasione della Maratona Regionale di Lettura Il Veneto Legge, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma organizza una visita guidata straordinaria alla mostra Lyda Borelli primadonna del Novecento.

Un gruppo di studentesse del Liceo Foscarini di Venezia accompagnerà il percorso di visita con la lettura di articoli e carteggi intercorsi tra l’attrice e alcuni tra i principali esponenti del mondo culturale di inizio Novecento.

Prenotazioni a teatromelodramma@cini.it  / 041 2710236.

Le visite saranno comprese nel prezzo del biglietto di ingresso alla Galleria di Palazzo Cini.

L’archivio del compositore Niccolò Castiglioni alla Fondazione Cini

L’archivio del compositore Niccolò Castiglioni alla Fondazione Cini

Un nuovo corpus documentario si aggiunge al ricco patrimonio musicale dell’Istituto per la Musica, che conferma il suo ruolo di uno dei più importanti archivi musicali dei secoli ventesimo e ventunesimo

L’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini annuncia una nuova importante acquisizione: l’archivio personale del pianista e compositore Niccolò Castiglioni (1932-1996), una delle voci più originali della musica italiana del secondo Novecento. Grazie alla generosa donazione di Luigi Mandelli, ex allievo e curatore del lascito del compositore, il fondo di documenti si aggiunge al ricco patrimonio musicale conservato sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia. Una volta condizionati e catalogati, i materiali saranno progressivamente messi a disposizione di quanti vorranno approfondirne lo studio.

La parte più consistente dell’archivio è costituita dal corpus di manoscritti musicali: circa 2.500 carte di schizzi, abbozzi e stesure che rappresentano una testimonianza fondamentale dei metodi di lavoro e dell’itinerario artistico di Castiglioni. Vi sono conservate numerose opere giovanili, dagli esordi precoci del 1940 al diploma in composizione, ottenuto nel 1953 con un Mistero della resurrezione per voci e orchestra da camera. Oltre a documentare in modo pressoché esaustivo la produzione degli anni Cinquanta, la raccolta comprende diversi schizzi e stesure delle opere mature del compositore. Menzione particolare merita il manoscritto inedito di Uomini e no (1954-55), opera in un atto tratta dal romanzo omonimo di Elio Vittorini. Di notevole interesse anche la corrispondenza con case editrici, compositori e organizzatori musicali, tra cui Luciano Berio, Pierre Boulez, Luigi Nono, Wolfgang Steinecke, Henrich Strobel. A questi materiali si aggiungono, infine, diversi testi manoscritti di Castiglioni e note di presentazione delle sue opere, un’importante raccolta di programmi di concerti e ritagli di stampa relativi alla sua attività come pianista e compositore, contratti e rendiconti editoriali.

 

Niccolò Castiglioni nasce a Milano il 17 luglio 1932. Parallelamente agli studi di pianoforte con Lidia Zambelli Kirpitscheff, compie studi di composizione nel Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano sotto la guida di Giorgio Federico Ghedini e Franco Margola. Una “imperterrita fede strawinskyana” – secondo le sue parole – caratterizza i primi lavori degli anni Cinquanta, di stampo prevalentemente neoclassico, cui segue uno spostamento di interesse verso la dodecafonia e il serialismo post-weberniano, spesso venato di reminiscenze tardoromantiche o espressionistiche. Nel 1958 partecipa ai Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt, dove tornerà negli anni successivi. La ricerca di una tecnica compositiva rigorosa, che si manifesta nelle opere di questo primo periodo, lascia il passo a una concezione sempre più libera e personale del linguaggio musicale, aperta al recupero della tonalità e al gioco delle citazioni. Autore di un importante numero di musiche teatrali, sinfoniche e da camera, Castiglioni è rimasto sempre fedele a un ideale di limpidità e pulizia di scrittura, ricca di idee timbriche e animata da un profondo sentimento della natura. Tra le sue opere più rappresentative si contano gli Impromptus 1-4 per orchestra da camera (1957-58); Cangianti per pianoforte (1959), Tropi per ensemble (1959); Inverno In-ver per piccola orchestra (1973, rivisto nel 1978), Le favole di Esopo per coro e orchestra (1979), Morçeaux Lyriques per oboe e orchestra (1982); Cantus planus per 2 soprani e 7 strumenti (1990-91). Abbandonata la carriera pianistica, dagli anni Sessanta Castiglioni si dedica interamente alla composizione e la didattica. Tra il 1966 e il 1970 insegna in diverse Università negli Stati Uniti, per poi fare ritorno in Italia, dove insegna presso i conservatori di Trento, Como e Milano. Si spegne prematuramente a Milano il 7 settembre 1996, all’età di 64 anni.

 

Corso di catalogazione del libro antico

Corso di catalogazione del libro antico


 Nei mesi di settembre e ottobre 2017, in collaborazione con l’AIB – Sezione Veneto, la Fondazione Giorgio Cini ospiterà un corso di catalogazione del libro antico.
Strutturato in 4 moduli di 2 lezioni ciascuno, il corso ha lo scopo di fornire strumenti utili all’analisi, alla descrizione e alla catalogazione del materiale antico, raro e di pregio.


Per maggiori informazioni visita il sito di AIB.

Bonus Cultura

18app


Bonus Cultura

La Fondazione Giorgio Cini con Palazzo Cini ha aderito all’iniziativa del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, 18App

Viene offerta ai giovani che hanno compiuto 18 anni di età nel 2016 e agli insegnanti di ruolo di spendere parzialmente il bonus cultura da 500€  acquistando un titolo di ingresso alla Galleria di Palazzo Cini al prezzo dedicato di 5.

Come acquistare il biglietto

Accedi al sito di 18app con la tua identità digitale (SPID) e genera il  tuo buono da 5  selezionando l’icona ESERCIZIO FISICO e tra gli Esercenti Palazzo Cini.

Stampa il tuo buono e presentalo in biglietteria con un documento di identità.

Una volta verificato il tuo voucher ti verrà stampato un regolare biglietto di ingesso.

 

 

Bicentenario della morte di Giacomo Quarenghi

In occasione delle celebrazioni del bicentenario della morte di Giacomo Quarenghi (1744/ 1817), l’Istituto di Storia dell’Arte pubblica attraverso il proprio catalogo online le schede dei disegni del pittore e architetto bergamasco presenti nelle raccolte Fiocco e Pozzi della Fondazione Giorgio Cini.

 

 

L’archivio di Franco Oppo all’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini

L’archivio di Franco Oppo all’Istituto per la Musica della Fondazione Cini

La Fondazione Cini si riconferma luogo d’elezione per lo studio e conservazione dei più importanti archivi musicali italiani

L’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini annuncia l’acquisizione dell’archivio personale di Franco Oppo (Nuoro, 1935 – Cagliari, 2016), compositore, teorico, didatta e organizzatore musicale. Grazie alla generosa donazione della moglie Ida Allegretto e delle figlie Irene e Carla, l’importante corpus documentario troverà collocazione nell’Isola di San Giorgio Maggiore, dove verrà opportunamente catalogato, digitalizzato e messo a disposizione per la consultazione.

La parte più consistente del fondo è costituita dai manoscritti di lavoro, che testimoniano le molteplici sfaccettature del processo creativo. Dai primi schizzi alla stesura in partitura, passando per i diversi stadi di definizione del testo musicale, questi documenti consentiranno agli studiosi di ricostruire la genesi delle opere di Oppo e l’evoluzione del suo pensiero compositivo. Numerosi appunti e testi di varia natura permetteranno invece di approfondire il suo impegno teorico e didattico, che, svolto prevalentemente in Sardegna, ha contribuito in maniera decisiva a promuovere nell’isola l’interesse per l’avanguardia musicale e la formazione di nuove generazioni di compositori.

I concerti che hanno ospitato le sue composizioni, insieme a importanti iniziative come le Giornate di Musica Contemporanea (1977-78) e il Festival Spaziomusica (1982-), di cui Oppo fu principale promotore, sono ampiamente documentati attraverso programmi di sala, ritagli di stampa e una ricchissima corrispondenza da egli stesso accuratamente conservata e ordinata. Libri e riviste di argomento musicale, filosofico e scientifico illustrano infine l’ampio orizzonte culturale del compositore, dalla linguistica alla matematica, dallo strutturalismo alla musica sarda di tradizione orale. Oltre ai materiali cartacei, la donazione comprende numerose registrazioni sonore, in gran parte inedite, conservate su nastri magnetici, cassette e CD.

Questo fondo si aggiunge al ricco patrimonio archivistico dell’Istituto per la Musica, che conferma il suo ruolo come uno dei più importanti archivi musicali dei secoli ventesimo e ventunesimo.

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