Bandi – Pagina 5 – Fondazione Giorgio Cini

Call for Papers “Le spiritualità contemporanee: questioni teoriche e metodologiche aperte”

Call for papers per la conferenza

Le spiritualità contemporanee: questioni teoriche e metodologiche aperte

(Fondazione Giorgio Cini, 21-22 settembre 2023)

 

Il Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione Giorgio Cini e l’Associazione Italiana di Sociologia – sezione sociologia delle religioni sono lieti di presentare la Call for Papers per partecipare alla conferenza Le spiritualità contemporanee: questioni teoriche e metodologiche aperte che si terrà il 21 e 22 settembre 2023 presso la Fondazione Giorgio Cini.

La conferenza ha lo scopo di discutere lo stato dell’arte della sociologia delle spiritualità in chiave nazionale ed internazionale. In particolare, invitiamo a riflettere su come la categoria “spiritualità” sia traducibile in termini teorici, metodologici ed empirici nei diversi contesti socio-culturali e nelle differenti tradizioni religiose. Inoltre, invitiamo a considerare le possibili continuità e discontinuità fra la spiritualità e altre categorie che, seppur diverse, presentano elementi di affinità quali, per esempio, religione, esoterismo, misticismo, New Age, paganesimo, nuovi movimenti religiosi.

 

scarica la Call for Papers

 

Scadenza per l’invio delle proposte: 2 aprile 2023

 

Per maggiori informazioni:

Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate

civilta.comparate@cini.it

Bando premio Scandella

Il Comitato per le celebrazioni del centenario della nascita di Mischa Scandella bandisce due premi per i migliori progetti scenografici ispirati al lavoro del maestro veneziano.

 

Tutti i dettagli nel bando.

 

Bando premio Scandella

Premio Scandella_Allegato A_domanda di partecipazione

 

Scadenza: entro e non oltre le ore 12.00 del 30 settembre 2023.

 

Informazioni: Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Mischa Scandella
tel.+39 041 2710236 e-mail comitato.scandella@cini.it

Bando “The Exploratory: Venice New Music Courses”

Dal 24 al 31 luglio 2023 l’Istituto per la Musica organizza The Exploratory: Venice New Music Courses, masterclass a cura di Nicholas Isherwood, Abbie Conant, Roberto Fabbriciani, Joëlle Léandre, Robyn Schulkowsky, Daan Vandewalle, Olga Neuwirth, Gianmario Borio e Ingrid Pustijanac.

 

Il titolo del ciclo di lezioni deriva da un dichiarazione di Karlheinz Stockhausen:«The problem with music is that we have conservatories, but we need exploratories». Il concetto di esplorazione guiderà la manifestazione in ogni sua componente: la produzione di suono strumentale e vocale, l’interazione di gruppo, la notazione, gli aspetti scenici del fare musica.

 

Il corso è rivolto a giovani musicisti (cantanti e strumentisti) e compositori, selezionati tramite bando internazionale per borse di studio. Sedi della masterclass saranno la Fondazione Giorgio Cini sull’Isola di San Giorgio Maggiore e il Conservatorio di Musica “Benedetto Marcello” a Venezia.

 

Deadline per la presentazione delle domande: 01 giugno 2023

BandoExploratory2023

Domanda-di-partecipazione-Exploratory

Call for Papers “Occultural transfers between north and south”

Call for papers per la conferenza

Occultural transfers between north and south

(Fondazione Giorgio Cini – 1-3 novembre 2023)

 

Questa conferenza è organizzata dal Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate in collaborazione con il prof. Giuliano D’Amico (Oslo University) e il prof. Marco Pasi (Amsterdam University).

 

Nell’ultimo decennio numerosi studi di storia della letteratura, dell’arte si sono focalizzate sulle influenze culturali reciproche tra il Nord e il Sud dell’Europa. In tal modo, sono state messe in discussione le consolidate concettualizzazioni di “Nord” e “Sud”.  Contemporaneamente, negli ultimi anni è cresciuto l’interesse nei confronti del rapporto tra arte e spiritualità nel campo degli studi religiosi. Questa conferenza propone di incrociare questi due campi del sapere, analizzando come i trasferimenti culturali tra Nord e Sud abbiano contribuito a negoziare, scambiare e rielaborare conoscenze spirituali, esoteriche e occulte nella produzione artistica moderna e contemporanea.

 

Scarica la Call

 

Scadenza per le proposte: 15 aprile 2023

 

Per maggiori informazioni:

Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate

civilta.comparate@cini.it

Bando “Franz Schubert ammiratore di Beethoven”

Dal 20 al 23 giugno 2023 l’Istituto di Musica Antica della Fondazione Giorgio Cini di Venezia organizza Frank Schubert ammiratore di Beethoven, seminario a cura dei docenti Andreas Staier e Amandine Beyer. Durante il seminario verranno messi a confronto i due trii op. 99 e 100 per fortepiano, violino e violoncello di Schubert con i trii per pianoforte e archi di Beethoven Op. 70 e Op. 97.

 

Tra il 1827 e 1828, commosso dalla morte di Beethoven e cosciente della fragilità della sua salute, il giovane Franz Schubert compose, oltre ai lieder dello Schwanengesang, alcuni dei suoi maggiori capolavori strumentali, tra cui le tre sonate tardive per fortepiano, il celebre quintetto d’archi a due violoncelli, abbozzi della decima sinfonia, e i due trii op. 99 e 100 per fortepiano, violino e violoncello. Questi ultimi saranno al centro del seminario che la Fondazione Giorgio Cini vuole dedicare al grande compositore viennese.

Il primo di essi (op. 99, in si bemolle maggiore) fu pubblicato postumo solo nel 1836, mentre il secondo (op. 100, in mi bemolle maggiore) vide la luce editoriale, oltre che la sua première concertistica, un mese prima della morte dell’autore nel novembre 1828. Quasi “lieder senza parole”, i tempi lenti di quei trii segnano da allora il canone schubertiano. I due componimenti verranno confrontati ad i trii per pianoforte e archi di Beethoven Op. 70 e Op. 97.

 

Il seminario è rivolto a due trii di strumentisti, composti da fortepiano, violino e violoncello, selezionati tramite bando internazionale per borse di studio.

Sede del seminario sarà la Fondazione Giorgio Cini, e tutti i partecipanti saranno ospitati a San Giorgio nei quattro giorni di intensa residenza musicale.
Sono previsti, oltre alle lezioni musicali destinate ai borsisti, una introduzione storico-musicologica al seminario e un concerto aperto al pubblico gratuitamente fino ad esaurimenti posti, presso la Sala degli Arazzi, venerdì 23 giugno alle ore 18. 

 

Domande entro il 21 aprile 2023

Scarica il bando Frank Schubert ammiratore di Beethoven

Bando “Dirigere la Musica da Camera del XX secolo”

Dal 13 al 15 marzo 2023 l’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, in partnership con la Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto, organizza un workshop del ciclo Research-led Performance rivolto a giovani direttori (limite di età: 35 anni) interessati all’approfondimento della musica strumentale del XX secolo.

 

Il bando è finalizzato allo studio, concertazione e direzione delle seguenti opere:

– Arnold Schönberg, Kammersymphonie op. 9 per 15 esecutori

Bruno Maderna, Serenata 2

– Giacomo Manzoni, Hölderlin: Epilogo

 

I primi due giorni saranno divisi in due parti: 

  • il mattino (tre ore) viene dedicato all’analisi delle partiture e alle strategie di concertazione (tecnica gestuale, problematiche ritmiche e di ascolto, modalità di comunicazione con orchestra ed ensemble) con gli interventi di Marco Angius, Gianmario Borio e Francisco Rocca; il pomeriggio prevede una serie di prove guidate con i membri dell’Orchestra di Padova e del Veneto (cinque ore). Il terzo giorno si terrà un concerto a cui parteciperanno tre borsisti scelti dal Docente del corso con prova generale al mattino e concerto alla sera.

 

Domande entro il 27 febbraio 2023

Per info concorsimusica@cini.it

 

Scarica il bando Workshop Direzione Bando

Domanda di partecipazione

Bando dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi 

L’Istituto Italiano Antonio Vivaldi, in collaborazione con la Fondazione Ugo e Olga Levi, organizza sei incontri di approfondimento sulla prassi esecutiva delle composizioni di Antonio Vivaldi, dedicati a giovani cantanti (max 39 anni) e strumentisti.

 

Tra i docenti: Gemma Bertagnolli, Veronica Cangemi, Sergio Foresti e Antonio Frigé.

 

Termine per la presentazione delle domande: 13 febbraio, 21 aprile, 12 giugno, 18 settembre e 16 ottobre.

 

Scarica il bando completo dell ‘Accademia Vivaldi 2023

Assegnato il Premio di studio in memoria di Manlio Malabotta e Franca Fenga Malabotta

Il Premio Malabotta, edizione 2022, è stato assegnato a Virginia Magnaghi, della Scuola Normale Superiore di Pisa, per una ricerca dal titolo “Forse vorrei tutto grattare / Resti pura, incolore la tela”. Filippo de Pisis nel paesaggio (1918- 1939). L’Istituto di Storia dell’Arte bandisce un concorso annuale per un premio di studio destinato a storici dell’arte, laureati, specializzandi, dottorandi, dottori di ricerca, che per ragioni inerenti al loro campo d’indagine e alle loro ricerche, su temi e argomenti specificatamente indicati nel bando, debbano compire un viaggio di studio e/o stabilirsi temporaneamente in una città diversa da quella di residenza e di domicilio, per studiare e fare ricerca presso istituti di ricerca, musei, biblioteche, archivi, fondazioni culturali.

 

 

L’iniziativa intende onorare la poliedrica figura di Manlio Malabotta (1907- 1975), poeta e intellettuale triestino, critico d’arte militante, bibliofilo, appassionato di fotografia e fine collezionista d’arte del Novecento, che ha ricoperto un ruolo di spicco nella cultura italiana e giuliana del secolo scorso; e della moglie Franca Fenga Malabotta (1924-2020), grazie alla quale nel 2020 le collezioni d’arte della Fondazione Giorgio Cini si sono arricchite, tramite lascito testamentario disposto nel 2015, di una parte cospicua della ricca raccolta d’arte Malabotta. Il lascito annovera un poderoso corpus di opere grafiche e di libri illustrati dei più importanti artisti italiani e giuliani del Novecento, tra le quali un acquerello e due acqueforti di Giorgio Morandi, prove litografiche di De Pisis e numerose incisioni di artisti italiani e giuliani della prima metà del Novecento. A questi s’aggiunge un nucleo di libri antichi illustrati di argomento istriano e dalmata.

 

 

Vanto del conferimento è inoltre il pregevole nucleo di opere di Arturo Martini, tra cui la splendida terracotta con l’Ofelia del 1932, il bronzo Donna al mare dello stesso anno, il gesso La sete, bozzetto preparatorio per l’omonima scultura in pietra di Finale del 1934, e la Natura morta, olio su cartone, del 1945. Il Lascito alla Fondazione Cini, atto conclusivo di un lungimirante percorso di istituzionalizzazione della significativa collezione malabottiana si qualifica come una delle più importanti acquisizioni degli ultimi anni da parte dell’Istituto di Storia dell’Arte, che vede così incrementare in modo considerevole le proprie raccolte di grafica novecentesca.

Call for articles – Special Issue – Religiographies, Vol. 3, n. 1, May 2024 – Reviving Muḥyiddīn

Reviving Muḥyiddīn: The contemporary uses of Ibn ʿArabī’s thought and the reinventions of Islam

 

L’eredità intellettuale e spirituale di Muḥyiddīn Ibn ʿArabī (m. 1240) è stata oggetto di molteplici interpretazioni socio-politiche e religiose. Il fatto che il suo pensiero sia allo stesso tempo intensamente innovativo e profondamente radicato nella tradizione può spiegare in parte perché ha avuto un’influenza così duratura, sia tra i seguaci che tra i detrattori (Knysh 1999).

In Occidente, Ibn ʿArabī appare oggi come un riferimento centrale nei dibattiti contemporanei riguardanti la spiritualità islamica, e il suo pensiero è una delle principali fonti di ispirazione dei fautori di vari adattamenti creativi del sufismo tradizionale nelle società contemporanee, che vanno dalle forme più conservatrici ai movimenti apertamente New Age e sincretici (Morris 1986; Sedgwick 2017).

Questo numero speciale si propone di esplorare e analizzare i casi contemporanei dell’uso del pensiero di Ibn ʿArabī e di far luce sulle motivazioni, le dinamiche e i metodi alla base delle sue interpretazioni.

Invitiamo studiosi di ogni provenienza nelle scienze umane e sociali, nonché attori e artisti sociali e politici, a proporre contributi incentrati su Ibn ʿArabī in relazione a uno o più dei seguenti argomenti:

– Sufismo, istituzioni sufi e il percorso spirituale

– Teologia, metafisica e ed epistemologia

– Antropologia, cosmologia e visione del mondo

– Normatività, legge islamica e rituali

– Etica, ecologia e politica

– Questioni sociali, genere e diversità

– Arte, media e creatività

 

Scarica la Call – Reviving Muḥyiddīn

 

Scadenza:  5 gennaio 2023

 

Premio di studio in memoria di Manlio Malabotta e Franca Fenga Malabotta

L’Istituto di Storia dell’Arte bandisce un concorso annuale per un premio di studio destinato a storici dell’arte, laureati, specializzandi, dottorandi, dottori di ricerca, che per ragioni inerenti al loro campo d’indagine e alle loro ricerche, su temi e argomenti specificatamente indicati nel bando, debbano compire un viaggio di studio e/o stabilirsi temporaneamente in una città diversa da quella di residenza e di domicilio, per studiare e fare ricerca presso istituti di ricerca, musei, biblioteche, archivi, fondazioni culturali.

 

Il termine di presentazione delle domande è fissato improrogabilmente al 10 novembre 2022.

 

L’iniziativa intende onorare la poliedrica figura di Manlio Malabotta (1907- 1975), poeta e intellettuale triestino, critico d’arte militante, bibliofilo, appassionato di fotografia e fine collezionista d’arte del Novecento, che ha ricoperto un ruolo di spicco nella cultura italiana e giuliana del secolo scorso; e della moglie Franca Fenga Malabotta (1924-2020), grazie alla quale nel 2020 le collezioni d’arte della Fondazione Giorgio Cini si sono arricchite, tramite lascito testamentario disposto nel 2015, di una parte cospicua della ricca raccolta d’arte Malabotta. Il lascito annovera un poderoso corpus di opere grafiche e di libri illustrati dei più importanti artisti italiani e giuliani del Novecento, tra le quali un acquerello e due acqueforti di Giorgio Morandi, prove litografiche di De Pisis e numerose incisioni di artisti italiani e giuliani della prima metà del Novecento. A questi s’aggiunge un nucleo di libri antichi illustrati di argomento istriano e dalmata. Vanto del conferimento è inoltre il pregevole nucleo di opere di Arturo Martini, tra cui la splendida terracotta con l’Ofelia del 1932, il bronzo Donna al mare dello stesso anno, il gesso La sete, bozzetto preparatorio per l’omonima scultura in pietra di Finale del 1934, e la Natura morta, olio su cartone, del 1945.

 

Il Lascito alla Fondazione Cini, atto conclusivo di un lungimirante percorso di istituzionalizzazione della significativa collezione malabottiana si qualifica come una delle più importanti acquisizioni degli ultimi anni da parte dell’Istituto di Storia dell’Arte, che vede così incrementare in modo considerevole le proprie raccolte di grafica novecentesca.

 

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