Istituto per il Teatro e il Melodramma – Pagina 9 – Fondazione Giorgio Cini

Rassegna Lyda Borelli diva cinematografica: La memoria dell’altro, proiezione della pellicola inedita con musica dal vivo

L’ultimo appuntamento della rassegna Lyda Borelli diva cinematografica avrà luogo venerdì 10 novembre alle ore 20.30, presso l’Aula Magna dell’Ateneo Veneto, con la proiezione della rara pellicola La memoria dell’altro, diretta da Alberto Degli Abbati nel 1913.

Il film, restaurato per l’occasione dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma con il sostegno degli eredi di Lyda Borelli, sarà accompagnato da musica dal vivo di Cinzia Gangarella e preceduto da una conferenza. Interverranno Maria Ida Biggi, Daniela Currò e Angela Dalle Vacche.

Sull’onda del successo della prima interpretazione cinematografica in Ma l’amor mio non muore!, Lyda Borelli torna a lavorare con Mario Bonnard e Vittorio Rossi Pianelli per La memoria dell’altro, interpretando la giovane aviatrice Lyda. Caratterizzato da bellissimi esterni veneziani, il film è un grandissimo successo anche grazie alla tipologia di donna interpretata da Lyda Borelli, aderente all’immagine che l’attrice aveva costruito di sé. I critici del tempo sottolineano la connessione tra la Lyda aviatrice e la diva Lyda Borelli, ipotizzando che la baronessa De Rege, autrice del soggetto, si fosse ispirata nella creazione del personaggio proprio alla sua figura di donna emancipata, appassionata di volo e di motori, ma anche seducente danzatrice e donna fatale.

Ingresso libero fino a esaurimento posti


Didascalia:
Lyda Borelli in La memoria dell’altro, 1913


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Eleonora Duse e Arrigo Boito

Nel corso del 2018, in occasione delle celebrazioni legate al centenario della morte di Arrigo Boito (1842-1918), l’Istituto per il Teatro e il Melodramma, capofila del Comitato Nazionale per le celebrazioni boitiane, presenta la mostra Eleonora Duse e Arrigo Boito, a cura di Maria Ida Biggi.

L’esposizione intende ricostruire il sodalizio artistico e personale che vide coinvolti l’attrice e il celebre letterato, compositore e intellettuale, a lungo un punto di riferimento per Eleonora e per il suo teatro. L’Istituto espone i documenti boitiani, per la maggior parte inediti, acquisiti in seguito alle donazioni Carandini Albertini, Sister Mary Mark e Nardi: tra questi materiali spiccano il prezioso corpus di lettere che i due si scambiarono tra il 1884 e il 1918; i copioni dei testi shakespeariani Antonio e Cleopatra, Giulietta e Romeo e Macbeth, di cui Arrigo curò la traduzione e l’adattamento sulla base delle peculiarità artistiche e recitative di Eleonora; autografi vari e abbozzi del Nerone; fotografie originali.

La Stanza di Eleonora Duse, aperta e visitabile dal 2011, è nata con l’intento di rendere accessibile a un pubblico interessato il prezioso patrimonio custodito nell’Archivio Duse. I materiali originali afferenti all’archivio vengono esposti a rotazione, in una serie di mostre temporanee volte ad approfondire uno o più aspetti della vita e dell’arte dell’attrice.


Catalogo: Eleonora Duse e Arrigo Boito, a cura di Maria Ida Biggi, Fondazione Giorgio Cini, Venezia 2018.


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Presentazione: L’archivio del regista Giovanni Poli

Foto: Giovanni Poli con gli attori della compagnia del Teatro a l’Avogaria in La commedia degli Zanni, anni ‘70

Venerdì 20 ottobre alle ore 11.00, presso la Sala Barbantini della Fondazione Giorgio Cini, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, presenterà al pubblico l’archivio personale di Giovanni Poli (1917-1979), nell’anno del centenario della nascita. L’archivio dell’artista, che fu autore, regista, direttore di teatri e pedagogo, è giunto a San Giorgio per volere dei figli Stefano e Massimo e include i materiali relativi alla carriera artistica di Giovanni Poli dalla metà degli anni Quaranta alla fine degli anni Settanta. Personalità di spicco della scena teatrale veneziana del secondo dopoguerra, Poli è stato il fondatore del Teatro Universitario di Ca’ Foscari e del Teatro a l’Avogaria; il suo lavoro, fortemente radicato sul territorio, puntò alla riscoperta della tradizione teatrale veneta in un costante dialogo con il contemporaneo.

Presenteranno la donazione Maria Ida Biggi e Stefano Poli con Carmelo Alberti, Anna Maria Testaverde, Pier Mario Vescovo e Giulia Filacanapa, che ha riordinato l’archivio.

Per l’occasione sarà presentata una selezione di materiali provenienti dall’archivio, allo scopo di documentare la ricchezza e l’eterogeneità della donazione. Attraverso fotografie d’epoca, manifesti, bozzetti di scena, corrispondenza, documenti amministrativi e testi inediti, saranno messi in luce i nuclei tematici di maggior interesse della produzione di Giovanni Poli.

 

Libri a San Giorgio

Riprende in autunno la rassegna dedicata alle novità editoriali della Fondazione Giorgio Cini.


4 ottobre 2017 ORE 17
Nel corso del primo appuntamento, il 4 ottobre, sarà presentato il volume La giovinezza di Tintoretto,
che comprende gli atti del convegno dedicato al grande artista veneziano, annoverato fra i più originali
interpreti della stagione manierista, in vista del quinto centenario della sua nascita.

Presenta Vittoria Romani.


L’EVENTO DEL 10 OTTOBRE PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE È STATO ANNULLATO, CI SCUSIAMO PER L’INCONVENIENTE.

10 ottobre 2017
Il secondo incontro sarà riservato al volume La scena di Mariano Fortuny. Atti

del Convegno Internazionale di Studi, a cura di Maria Ida Biggi, Claudio Franzini, Cristina
Grazioli e Marzia Maino. Il libro raccoglie gli atti del convegno, tenutosi tra Padova e Venezia
nel novembre 2013, dedicato all’opera e alla poetica teatrale di Mariano Fortuny y Madrazo.
Studiosi ed esperti del settore indagano l’opera del poliedrico artista spagnolo, attraverso le sperimentazioni
negli ambiti dell’illuminotecnica e della scenotecnica e le relazioni con i grandi
maestri della regia del primo Novecento e con i maggiori esponenti negli ambiti di danza, arti
visive, musica e fotografia.

Presentano Marco Carminati e Doretta Davanzo Poli


18 ottobre 2017 ore 17
L’ultimo appuntamento, previsto per il 18 ottobre, proporrà infine, da parte dell’Istituto per la
Musica, i volumi online Variazioni in sviluppo. I pensieri di Giovanni Morelli verso il futuro, a
cura di Giada Viviani e Teatro di avanguardia e composizione sperimentale per la scena in Italia:
1950-1975, a cura di Gianmario Borio, Giordano Ferrari e Daniela Tortora.

Presentano Michele Girardi ed Emilio Sala.

Partecipano Daniela Tortora e Giada Viviani.

Rassegna Lyda Borelli diva cinematografica Ma l’amor mio non muore, Malombra, Carnevalesca, proiezione delle pellicole

19, 21, 22 settembre 2017, ore 17.30/20.30
Venezia, La Casa del Cinema – Videoteca Pasinetti


Rassegna Lyda Borelli diva cinematografica
Ma l’amor mio non muore, Malombra, Carnevalesca, proiezione delle pellicole

 

Nell’ambito della rassegna Lyda Borelli diva cinematografica, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma promuove una serie di appuntamenti realizzati in collaborazione con La Casa del Cinema – Videoteca Pasinetti; le prime proiezioni saranno precedute da conferenze introduttive a cura di studiosi ed esperti del settore, che analizzeranno l’influenza che la diva ha avuto nell’ambito del cinema di inizio secolo. Negli anni dello sviluppo del cinematografo, la carriera della Borelli, primadonna dei palcoscenici nazionali e internazionali, trova infatti un naturale sbocco in questa nuova forma d’arte, in cui il suo stile si afferma agli occhi di un pubblico più ampio.


Il ciclo si inaugura il 19 settembre con Ma l’amor mio non muore!, pellicola che costituisce la prima interpretazione cinematografica della diva, diretta da Mario Caserini nel 1913. Introdurranno Maria Ida Biggi, direttrice dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma, e Carlo Montanaro, critico cinematografico tra i fondatori delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone.


Il 21 settembre sarà la volta di Malombra, con la regia di Carmine Gallone, film del 1917 che quest’anno festeggia il centenario della sua uscita. Presenterà la pellicola Cristina Jandelli, storica del cinema e docente presso l’Università degli Studi di Firenze.


Il terzo appuntamento sarà dedicato a Carnevalesca, pellicola del 1918 diretta da Amleto Palermi e costruita secondo i più classici canoni del “diva film”. La conferenza introduttiva, nella giornata del 22 settembre, sarà a cura del docente e studioso di cinema delle origini Denis Lotti.


Ingresso libero fino a esaurimento posti. Prenotazione consigliata: 041 2747140


Scarica la locandina della Rassegna LYDA BORELLI


Didascalia:
Lyda Borelli in Malombra, 1917

 

Rassegna Lyda Borelli diva cinematografica Rapsodia satanica, proiezione della pellicola restaurata con musica dal vivo

4 settembre 2017, ore 18.30
Venezia, Teatro La Fenice, Sale Apollinee

Rassegna Lyda Borelli diva cinematografica
Rapsodia satanica, proiezione della pellicola restaurata con musica dal vivo

In occasione dei cento anni dall’uscita del film Rapsodia satanica (1917-2017) e nell’ambito della rassegna Lyda Borelli diva cinematografica, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma organizza una proiezione pubblica della pellicola, nella versione restaurata dalla Fondazione Cineteca Italiana. La proiezione, che avrà luogo lunedì 4 settembre presso le Sale Apollinee del Teatro La Fenice, sarà accompagnata da un violino, un violoncello e un pianoforte che eseguiranno dal vivo le musiche scritte per il film da Pietro Mascagni, uno dei primi compositori a occuparsi della scrittura di brani musicali appositamente pensati per il cinematografo.

Tratto da un poema di Fausto Maria Martini del 1915 e portato sugli schermi da Nino Oxilia, Rapsodia satanica rappresenta un’interessante fusione tra gli stilemi espressionisti e l’immaginario di matrice simbolista e decadentista. La faustiana vicenda della contessa Alba d’Oltrevita, che stringe un patto con Mefistofele per riottenere la giovinezza, porta Lyda Borelli alle più alte vette della sua carriera di attrice e diva cinematografica.


Didascalia:
Lyda Borelli e Giovanni Cini in Rapsodia satanica, 1917, dettaglio

Il Teatro di Lyda Borelli

Il Teatro di Lyda Borelli
a cura di Maria Ida Biggi e Marianna Zannoni
Fratelli Alinari, Firenze 2017

Il volume si presenta come la prima monografia dedicata all’attività teatrale dell’attrice Lyda Borelli, dagli esordi in giovanissima età sino al ritiro dalle scene del 1918. Frutto di un lungo lavoro di ricerca, il libro permette di riscoprire, attraverso i contributi di Maria Ida Biggi, Marianna Zannoni e Maria Dolores Cassano, la fulgida carriera teatrale di questa affascinante interprete, una delle prime capocomiche d’Italia, amata e celebrata da pubblico e stampa prima ancora che il suo nome si legasse indissolubilmente a quell’immagine di diva del cinema muto che è passata alla storia. Lyda Borelli incarna perfettamente la modernità di inizio secolo: la sua immagine di donna emancipata, costruita anche attraverso il carattere dei personaggi femminili che porta in scena, contribuisce a creare la sua icona di diva moderna. Protagonista degli articoli di costume che appaiono sulle colonne di periodici e giornali del tempo, la Borelli spicca per la ricercatezza delle sue toilettes e si fa portatrice di una modernità incipiente, che la rende musa del contemporaneo pensiero futurista. Lettere, articoli di giornale, testimonianze di prima mano e numerosi documenti inediti permettono alle autrici di analizzare l’attività teatrale di Lyda Borelli in relazione al contesto culturale e sociale del suo tempo, in un excursus esclusivo e inedito.

Lyda Borelli primadonna del Novecento

La mostra Lyda Borelli primadonna del Novecento, curata da Maria Ida Biggi e allestita nella cornice della casa-museo di Palazzo Cini a San Vio, si propone di raccontare la vicenda artistica di una delle più affascinanti attrici italiane del primo Novecento, dai grandi successi sui palcoscenici d’Italia e del mondo sino al trionfo nel cinematografo, attraverso una straordinaria galleria di fotografie, materiali audiovisivi, opere d’arte e rari documenti d’archivio.

Figlia d’arte di Napoleone Borelli e Cesira Banti, Lyda Borelli (1887-1959) frequenta il palcoscenico sin da bambina, debuttando nel 1901 al fianco di Virginia Reiter. Dal 1903, anno del suo ingresso nella Compagnia di Virgilio Talli, fino al ritiro dalle scene del 1918, Lyda Borelli è l’acclamata protagonista di testi teatrali di successo firmati da autori quali Gabriele D’Annunzio, Oscar Wilde e Sem Benelli, e lavora accanto ai più importanti interpreti del suo tempo. La sua immagine di attrice teatrale preannuncia quell’icona liberty di stile e di eleganza che, con le successive interpretazioni cinematografiche, si imporrà all’attenzione di un pubblico più vasto.

Il progetto, in accordo e con il sostegno degli eredi di Lyda Borelli, è realizzato in collaborazione con istituzioni quali SIAE – Biblioteca e Raccolta Teatrale del Burcardo, Roma; ICCD – Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, Roma; Fratelli Alinari. Fondazione per la Storia della Fotografia, Firenze.

 

La mostra rappresenta l’evento di punta all’interno del ciclo di attività legate alla riscoperta della figura di Lyda Borelli, ed è allestita al termine di un lungo percorso di studio e ricerca che ha portato alla pubblicazione del volume monografico Il Teatro di Lyda Borelli, a cura di Maria Ida Biggi e Marianna Zannoni (Fratelli Alinari, Firenze 2017). In occasione dell’esposizione, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma ha organizzato la rassegna Lyda Borelli diva cinematografica, che ha visto la proiezione di alcune tra le più importanti pellicole interpretate dall’attrice: Rapsodia satanica, presso le Sale Apollinee del Teatro La Fenice, con accompagnamento musicale dal vivo; Ma l’amor mio non muore!, Malombra e Carnevalesca, presso la Casa del Cinema – Videoteca Pasinetti, con proiezioni precedute da incontri con studiosi del settore; La memoria dell’altro, proiettato presso l’Ateneo Veneto dopo un accurato restauro realizzato dalla Cineteca Nazionale di Roma.

Le opere veneziane di Monteverdi: nuove proposte di lettura e messa in scena

16 giugno 2017
Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore

17 giugno 2017
Teatro La Fenice, Sale Apollinee


Il convegno, coordinato da Ellen Rosand e Stefano La Via e organizzato dall’Istituto per il Teatro e il Melodramma e dall’Istituto per la Musica, in collaborazione con il Teatro La Fenice, si inserisce nel quadro delle celebrazioni per i 450 anni dalla nascita di Claudio Monteverdi, e si propone come incontro tra studiosi e interpreti delle più varie provenienze e competenze. Articolato in due intense giornate, il convegno si suddivide in tre sessioni: le prime due, L’Incoronazione di Poppea”: da Busenello a Monteverdi e Il ritorno d’Ulisse in patria: chiavi di lettura e interpretazione”, si svolgeranno il 16 giugno presso la Fondazione Giorgio Cini; la terza sessione, Storia e critica delle messe in scena, avrà luogo il 17 giugno presso le Sale Apollinee del Teatro La Fenice.

A conclusione delle giornate di studio e al termine dello spettacolo, il Maestro Sir John Eliot Gardiner incontrerà Tim Carter e i relatori del convegno. Tra gli studiosi coinvolti Guillaume Bernardi, Mauro Calcagno, Jane Glover, Wendy Heller, Mario Infelise, Jean-François Lattarico, Maria Martino, Magnus Schneider, Hendrik Schultze, Anna Tedesco e Nicola Usula.

In coincidenza con il convegno, presso il Teatro La Fenice, il Maestro Sir John Eliot Gardiner e la Monteverdi Choir and Orchestras porteranno in scena la Trilogia Monteverdiana: L’Orfeo, Il ritorno d’Ulisse in patria e L’incoronazione di Poppea. Presentata a Venezia in anteprima assoluta, la Trilogia avrà un cast di giovani interpreti selezionati dal Maestro Gardiner tra Italia, Inghilterra e Francia, nel corso di un ciclo di workshop propedeutici alla messa in scena; l’Accademia Monteverdiana  ha avuto luogo nell’aprile 2016 presso la Fondazione Giorgio Cini, organizzata dall’Istituto per il Teatro e il Melodramma.


Scarica il programma


Didascalia immagine:

Francesco Primaticcio, Ulisse e Penelope, 1560 circa, Toledo Museum of Art (Toledo, Ohio). Acquistato con il contributo del Libbey Endowment, dono di Edward Drummond Libbey, 1964.60


 

The Music of the Merchant: Musical Life in and around the Venetian Ghetto from Shylock’s Era

Dal 24 al 30 luglio 2017, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini ospita il laboratorio The Music of the Merchant: Musical Life in and around the Venetian Ghetto from Shylock’s Era, a cura del Lucidarium Ensemble. Il laboratorio costituisce un’altra tappa del grande progetto triennale Shakespeare in and beyond the Ghetto: staging Europe across cultures, selezionato dalla Commissione Europea nell’ambito della call 2016 per i Progetti di Cooperazione Europea di Europa Creativa. Accanto all’Università Ca’ Foscari di Venezia e alla Fondazione Giorgio Cini, tra i partner internazionali a sostegno del Progetto Europeo figurano Warwick University e Queen Mary University of London (Inghilterra), Ludwig-Maximilians-Universität München (Germania), Teatrul Municipal Tony Bulandra Targoviste (Romania).

Il laboratorio esplorerà il mosaico di repertori che caratterizzava il paesaggio sonoro della Venezia del XVI Secolo: danze e “mascherate” legate alla Commedia dell’Arte e al Carnevale; canzoni ebraiche in lingua yiddish, italiana e spagnola, mutuate da fonti del XVI secolo; liturgie, paraliturgie e piyyutim provenienti dalla tradizione orale ebraica italiana. Nel corso di una settimana di studi intensivi, si analizzeranno le musiche che la gente comune ascoltava nella quotidianità domestica o nel corso di feste e celebrazioni, con particolare attenzione alle sonorità del Ghetto. Oltre alle ensemble vocali, strumentali e miste, i workshop saranno focalizzati sul repertorio ebraico, con classi di canto e di percussioni storiche. Saranno inoltre attivate lezioni di liuto, flauto e strumenti a fiato, tamburini, percussioni e dulcimer. Un’attenzione particolare sarà dedicata ai repertori musicali arrivati ai giorni nostri in forma parziale, e alle modalità di approccio necessarie al loro studio e alla loro interpretazione.

Il workshop è realizzato in collaborazione con Haute école de musique, Genève, ed è rivolto a cantanti e strumentisti interessati alla musica ebraica e rinascimentale.

Il termine per l’invio delle candidature è il 15 aprile 2017.


 

Per maggiori informazioni:

teatromelodramma@cini.it

lucidarium@gmail.com

http://www.lucidarium.com/summer-course-music-of-the-merchant/


 

 

 

 

 

 

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