Istituto per il Teatro e il Melodramma – Pagina 8 – Fondazione Giorgio Cini

Giovanni Poli. La scena dell’essenzialità

Nei giorni 25 e 26 ottobre 2018, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma organizza il convegno internazionale di studi Giovanni Poli. La scena dell’essenzialità, che, attraverso la partecipazione di studiosi ed esperti del settore, analizzerà la carriera e le opere dell’artista veneziano, celebre per il suo lavoro di riscoperta e valorizzazione della grande tradizione veneta e della Commedia dell’Arte. L’acquisizione dell’Archivio Giovanni Poli, avvenuta per volere dei figli e celebrata in occasione della presentazione pubblica che ha avuto luogo il 20 ottobre 2017, rappresenta un arricchimento fondamentale per l’Istituto e per il lavoro di ricerca che quest’ultimo si propone di portare avanti sul teatro veneziano e nazionale del secondo Novecento. Accanto ai docenti e ricercatori che esporranno i risultati degli studi effettuati sui materiali d’archivio, donne e uomini di teatro porteranno le proprie testimonianze del lavoro svolto con il regista e drammaturgo.

In occasione del convegno, presso gli spazi della saletta espositiva della Biblioteca della Manica Lunga, una mostra curata da Maria Ida Biggi presenterà una selezione di materiali provenienti dagli archivi di Giovanni Poli e Mischa Scandella.

Stefano Poli curerà, inoltre, il riallestimento dello storico spettacolo-manifesto La commedia degli Zanni, scritto e diretto dal padre Giovanni. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Ca’ Foscari a Santa Marta e realizzato con la partecipazione di giovani attori e la collaborazione del Teatro a l’Avogaria, sarà rappresentato nei giorni 25 e 26 ottobre presso lo stesso Teatro Ca’ Foscari.


 

 

Città come teatro. Feste e processioni tra Quattro e Cinquecento

28-29 giugno 2018

Giornate di studio Città come teatro. Feste e processioni tra Quattro e Cinquecento
Fondazione Giorgio Cini, Sala Barbantini

 L’Istituto per il Teatro e il Melodramma, in collaborazione con l’Università IUAV di Venezia, il Centro studi classicA e la Scuola Normale Superiore di Pisa, promuove una giornata di studio dedicata alle feste rinascimentali tra Quattro e Cinquecento. L’iniziativa, realizzata in occasione del secondo centenario della nascita di Jacob Burckhardt (Basel, 1818-1897), intende ricostruire la rinascita della passione per l’antico che si manifesta già alla fine del XIV secolo, con le cerimonie pubbliche e le feste del calendario liturgico e profano: una reinvenzione vitale e originale, ibridata con retaggi cavallereschi medievali. È proprio in quella cornice,  capitolo imprescindibile del nuovo genere di ritualità civile della festa, che rinascono nuove forme di teatro. Un teatro che reinventa ex novo testi, spazi e drammaturgie, ma che si vuole programmaticamente collegato a una ripresa del teatro antico.

Parteciperanno all’incontro Elisa Bastianello, Maria Ida Biggi, Francesca Bortoletti, David Douglas Bryant, Monica Centanni, Maurizio Ghelardi, Antonietta Iacono, Stefano Mazzoni, Giovanni Ricci, Alessandra Schiavon, Caterina Soranzo.


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«Ecco il mondo»: Arrigo Boito, Il futuro nel passato e il passato nel futuro

«Ecco il mondo»: Arrigo Boito, il futuro nel passato e il passato nel futuro
Convegno per il centenario della morte e per il centocinquantenario del Mefistofele

Dal 13 al 15 novembre 2018, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma organizza il Convegno internazionale di studi «Ecco il mondo»: Arrigo Boito, il futuro nel passato e il passato nel futuro, a cura di Maria Ida Biggi, Emanuele d’Angelo e Michele Girardi, che celebra il centenario della morte di Arrigo Boito (1842-1918) e il centocinquantenario dell’opera Mefistofele (1868-2018).

Il convegno, realizzato nell’ambito delle attività afferenti al Comitato Nazionale per le celebrazioni boitiane, di cui l’Istituto è promotore insieme al Comune di Parma, vedrà la partecipazione di specialisti dei diversi ambiti artistici che hanno caratterizzato la carriera del celebre intellettuale: la sua produzione di compositore, librettista e letterato d’avanguardia, la sua attività di critico teatrale e musicale, quella di traduttore e regista teatrale. Un particolare approfondimento sarà inoltre dedicato all’opera Mefistofele, pietra miliare del repertorio operistico italiano ottocentesco, rappresentata per la prima volta nel 1868 al Teatro alla Scala di Milano.

Tra gli studiosi coinvolti, Alessandro Avallone, Marco Beghelli, Alberto Bentoglio, Paola Bertolone, Maria Ida Biggi, Jean-Christophe Branger, Edoardo Buroni, Alessandra Campana, Paola Camponovo, Ilaria Comelli, Ilaria Crotti, Emanuele d’Angelo, Giordano Ferrari, Federico Fornoni, Anselm Gerhard, Michele Girardi, Giovanni Guanti, Adriana Guarnieri, Gerardo Guccini, Costantino Maeder, Federica Mazzocchi, Vincenzina Ottomano, Guido Paduano, Tommaso Sabbatini, Emilio Sala, Stefano Telve, Gerardo Tocchini, Mercedes Viale Ferrero.

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Edward Gordon Craig e il “Drama for Fools”

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma, in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, il giorno 8 maggio ore 15 ospita la conferenza Edward Gordon Craig e il “Drama for Fools”, a cura del professor Didier Plassard, dedicata a Drama for Fools, il ciclo di commedie per marionette di Edward Gordon Craig.
Composto dal regista inglese nel corso della Prima guerra mondiale, questo grande progetto fuori dalla norma prevedeva un totale di 365 episodi; rimasto incompiuto, è stato recentemente pubblicato e portato alla luce nell’edizione bilingue curata dallo stesso Plassard (Edward Gordon Craig, Drama for Fools / Théâtre des fous, a cura di Didier Plassard con Marion Chénetier-Alev e Marc Duvillier, IIM / L’Entretemps, 2012). Si tratta di un capolavoro di comicità, accompagnato da bellissimi disegni, che rivela un lato nascosto, ironico e farsesco, del padre della regia teatrale contemporanea.

Didier Plassard è professore in studi teatrali presso l’Università Paul Valéry – Montpellier 3. Studioso di teatro moderno e contemporaneo, è specializzato in teatro di figura e nuove tecnologie applicate alla scena contemporanea.


Nell’immagine  “Edward Gordon Craig, illustrazione per il Drama for Fools, 1915 ca”

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Il performer e la semantica del gesto

Venezia, Fondazione Giorgio Cini – Salone degli Arazzi
8-10 maggio 2018

IL PERFORMER E LA SEMANTICA DEL GESTO.

Ambiente integrato di analisi del movimento e dei feedback emozionali

 Dall’8 al 10 maggio 2018, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari e nell’ambito del progetto Teatro, ricerca, innovazione. La scena digitale, finanziato dalla Regione del Veneto, realizza con l’azienda see-d un seminario di ricerca volto all’analisi semantica e alla sonificazione del movimento del performer, in relazione ai feedback emozionali provenienti dal performer stesso e da un campione di pubblico.

Il progetto si propone di mappare il movimento dei performer attraverso la costruzione di un ambiente integrato di motion capture e sensori biometrici, creando un avatar digitale che possa muoversi attraverso modelli ‘semantici’ di movimento – inclusivi della componente gestuale ed emozionale – generati da attori di commedia dell’arte, danzatori contemporanei ed esponenti di discipline sportive. Una particolare attenzione sarà, inoltre, dedicata ai processi di sonificazione semantica del gesto, con la creazione di una partitura sonora generata dallo stesso movimento degli interpreti.

Lavoreranno alla creazione Ugo Padulosi (Eurotech Group), Lorenzo Pagliei (Conservatorio di Vicenza, Ircam di Parigi), Luca Richelli (Conservatorio di Vicenza, SaMPL – Sound and Music Processing Lab di Padova), Davide Tiso (Conservatorio di Vicenza, see-d di Venezia), con la partecipazione dell’attore Titino Carrara, delle danzatrici Tiziana Bolfe Briaschi, Camilla Monga e Chiara Vittadello, dei maestri di Tai Chi e di tennis Riccardo Belli e Sven Jurmic.

Giovedì 10 maggio alle ore 18.00, presso il Salone degli Arazzi della Fondazione Giorgio Cini, sarà realizzata una dimostrazione finale aperta al pubblico, come esito dei lavori e delle sperimentazioni che hanno avuto luogo nel corso delle tre giornate laboratoriali. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

 

Shakespeare all’Opera. “Romeo e Giulietta” e “Il mercante di Venezia”: riscritture e allestimenti

Il 23 e 24 aprile 2018, nell’ambito del Progetto Europeo Shakespeare in and beyond the Ghetto: staging Europe across cultures, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma organizza il Convegno internazionale di studi Shakespeare all’Opera. Romeo e Giulietta e Il mercante di Venezia: riscritture e allestimenti, relativo alle rappresentazioni operistiche dei due testi shakespeariani. Musicologi, storici del teatro e drammaturghi analizzeranno i contesti in cui si sono sviluppate le rappresentazioni in musica delle opere di William Shakespeare che, dall’inizio del XVII secolo a oggi, hanno ispirato librettisti e compositori.

Nel corso delle giornate di studio, sarà presentata una riduzione de Il mercante di Venezia di William Shakespeare; lo spettacolo, curato e interpretato da Davide Lorenzo Palla, sarà diretto da Riccardo Mallus e accompagnato dalle musiche di Tiziano Cannas Aghedu. Studio sul Mercante di Venezia narra la vicenda di uno dei personaggi più noti della storia del teatro: l’ebreo Shylock che, da potenziale carnefice, diventa vittima di se stesso e di una giustizia che si beffa di lui. Lo spettacolo nasce in seguito a un lungo lavoro fatto con Tournée da Bar, la giovane impresa culturale che ha portato con grande successo i classici di Shakespeare nei luoghi teatralmente non convenzionali di tutta Italia.

Il Convegno internazionale di studi costituisce un’altra tappa del grande progetto triennale Shakespeare in and beyond the Ghetto: staging Europe across cultures (2016-2018), selezionato dalla Commissione Europea nell’ambito della call 2016 per i Progetti di Cooperazione Europea di Europa Creativa. Accanto all’Università Ca’ Foscari di Venezia e alla Fondazione Giorgio Cini, tra i partner internazionali a sostegno del Progetto Europeo figurano Warwick University e Queen Mary University of London (Inghilterra), Ludwig-Maximilians-Universität München (Germania), Teatrul Municipal Tony Bulandra Targoviste (Romania).


 


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Il teatro in fotografia. L’immagine della prima attrice italiana fra Otto e Novecento

Il teatro in fotografia. L’immagine della prima attrice italiana fra Otto e Novecento
a cura di Marianna Zannoni
Titivillus, Corazzano (PI), 2018

Gli anni a cavallo tra Otto e Novecento – quelli della cosiddetta Belle Époque – rappresentano un’epoca di grandi cambiamenti in ogni settore della società e della cultura.
Nell’universo artistico, le contaminazioni tra il mondo del teatro e quello della fotografia determinano progressivamente una vera e propria rivoluzione nel modo di ‘guardare’, e quindi di ‘raccontare’, la scena contemporanea.
Se è vero, infatti, che nella pratica fotografica ottocentesca si possono ritrovare molte tracce del mondo teatrale suo contemporaneo, è altrettanto vero che, pochi anni più tardi, sarà proprio la nascita di un’industria  fotografica a produrre molti e significativi cambiamenti nel mondo del teatro. In particolare, il progressivo affermarsi della figura femminile, protagonista della scena ma anche della gestione della propria professione, emerge icasticamente nelle fotografie scattate sul palcoscenico e fuori da esso. Attraverso le vicende artistiche di tre indiscusse protagoniste del teatro – Adelaide Ristori, Eleonora Duse e Tina Di Lorenzo –, si è cercato quindi di comprendere l’evoluzione nel modo di ritrarre l’attrice, nel sistema di diffusione della sua immagine e nella creazione del ‘mito’ capace di influenzare i costumi della società.

Eleonora Duse e Arrigo Boito

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, in occasione delle celebrazioni legate al Centenario della scomparsa di Arrigo Boito (1918-2018), si colloca in prima linea per ricordare il grande intellettuale, letterato e musicista italiano. Prima tappa di queste celebrazioni è la mostra Eleonora Duse e Arrigo Boito, allestita nella Stanza di Eleonora Duse dal 23 novembre 2017 al 20 dicembre 2018 con documenti aderenti ai fondi d’archivio conservati a San Giorgio. Attraverso un viaggio negli inediti materiali boitiani, che comprendono l’epistolario Duse-Boito, i copioni annotati delle opere shakespeariane tradotte e adattate da Boito per la Duse, materiali relativi alla genesi di opere boitiane quali Nerone e Mefistofele, si intende approfondire la relazione tra Arrigo ed Eleonora, nella sua duplice declinazione umana e artistica. Conosciutisi nel 1884, i due si innamorano nel 1887, anno in cui inizia un’intensa e passionale storia d’amore documentata da tantissime lettere. Fra alti e bassi, la relazione tra i due prosegue fino al 1894, mentre la loro amicizia dura per tutta la vita: la presenza di Boito nella vita della Divina sarà una costante anche dopo la sua scomparsa, come testimoniano i richiami all’artista presenti negli innumerevoli autografi dusiani.

Libri a San Giorgio

Libri a San Giorgio è la rassegna sulle novità editoriali della Fondazione Giorgio Cini giunta
quest’anno alla sua tredicesima edizione.
Il 13 marzo ore 17 verranno presentati gli ultimi volumi di «Studi Veneziani», la rivista dell’Istituto per
la Storia della Società e dello Stato Veneziano rivolta a indagare i vari aspetti della plurisecolare
storia veneziana. In particolare verrà illustrata l’annata 2016.


Il 20 marzo ore 17 sarà la volta del volume Il teatro in fotografia. L’immagine della prima attrice italiana
fra Otto e Novecento di Marianna Zannoni, che prende in esame, attraverso le vicende artistiche
di tre indiscusse protagoniste del teatro – Adelaide Ristori, Eleonora Duse e Tina Di Lorenzo –,
l’evoluzione nel modo di ritrarre l’attrice, nel sistema di diffusione della sua immagine e nella
creazione del ‘mito’ capace di influenzare i costumi della società.


Il 23 marzo ore 17 la rassegna si concluderà con la presentazione, a cura dell’Istituto per la Musica, dei
due volumi Musical Improvisation and Open Forms in the Age of Beethoven a cura di Gianmario
Borio e Angela Carone e Studies in Historical Improvisation From Cantare super Librum to
Partimenti a cura di Massimiliano Guido. Nel primo si indaga sulla centralità dell’atto di
improvvisare tra la fine del Settecento e la metà dell’Ottocento e sulle commistioni tra improvvisazione
e prassi compositiva. Nel secondo si affronta lo studio dell’improvvisazione come
teorizzata e attuata tra Sedicesimo e Diciassettesimo secolo.

Incontro | Il mare di Shakespeare

5 dicembre 2017, ore 18.00
Venezia, Aula Magna dell’Ateneo Veneto

Nell’ambito delle attività legate all’acquisizione dell’archivio di Maurizio Scaparro, giunto a San Giorgio nel febbraio 2017 per volere del Maestro, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma promuove l’incontro Il mare di Shakespeare: un viaggio tra le opere del bardo con la partecipazione di studiosi e artisti, per comprendere il fascino che il nostro mare ha sempre esercitato sulla cultura europea e per approfondire le relazioni tra le diverse civiltà che si intrecciano nel bacino del Mediterraneo. L’incontro, che si svolgerà il 5 dicembre alle ore 18.00 presso l’Aula Magna dell’Ateneo Veneto, rappresenta la terza tappa del progetto Mediterri-Amo: un percorso tra Roma, Firenze e Venezia, città crocevia d’Italia che hanno segnato momenti fondamentali nella vita artistica di Maurizio Scaparro. Il progetto è una finestra aperta sulle tante sponde del Mediterraneo; sotto la guida di uno dei maestri del teatro italiano, traccia le coordinate di un viaggio fatto di immagini, suoni e parole.

Parteciperanno all’incontro Carmelo Alberti, Shaul Bassi, Maria Ida Biggi, Emilia Costantini, Pino Micol e Maurizio Scaparro.

In coordinamento con il Maestro, attraverso questa iniziativa, l’Istituto prosegue la sua attività di custodia e valorizzazione dei materiali afferenti all’archivio, in un’ottica di costante confronto con l’esterno.

 

 

Didascalia:

Aldo Rossi, Il teatro del mondo, Venezia, Carnevale del Teatro 1980