Istituto per il Teatro e il Melodramma – Pagina 7 – Fondazione Giorgio Cini

«Ecco il mondo»: Arrigo Boito, il futuro nel passato e il passato nel futuro

«Ecco il mondo»: Arrigo Boito, il futuro nel passato e il passato nel futuro

a cura di Maria Ida Biggi, Emanuele d’Angelo e Michele Girardi

Marsilio, Venezia 2019

 

In occasione delle celebrazioni del 2018, anno del centenario della morte di Arrigo Boito (1842-1918) e del centocinquantenario dell’opera Mefistofele (1868-2018), l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini di Venezia ha organizzato il convegno internazionale di studi «Ecco il mondo»: Arrigo Boito, il futuro nel passato e il passato nel futuro, che ha avuto luogo dal 13 al 15 novembre 2018, curato da Maria Ida Biggi, Emanuele d’Angelo e Michele Girardi. L’appuntamento è stato realizzato nell’ambito delle attività afferenti al Comitato Nazionale per le celebrazioni boitiane, di cui l’Istituto è promotore insieme al Comune di Parma. L’Istituto ha inoltre collaborato con importanti associazioni veronesi (Accademia per l’Opera, Fondo Peter Maag, Gaspari Foundation) per celebrare il grande artista insieme all’amico più fedele in un ulteriore convegno internazionale, Due veneti nel mondo: Faccio Boito, un «Amleto» di più, curato da Michele Girardi e Mario Tedeschi Turco. Questo volume ospita una scelta mirata delle relazioni date nei due eventi: non è quindi un volume di atti, ma si propone quale strumento aggiornato e indispensabile per marcare lo stato della ricerca e degli studi sulla poliedrica opera di Boito, artista e intellettuale tra i più influenti dell’Italia a cavallo tra i due secoli.

Specialisti e studiosi dei diversi ambiti artistici che hanno caratterizzato la carriera del celebre intellettuale, ne hanno riletto e rianalizzato la produzione di compositore, librettista e letterato d’avanguardia, l’attività di critico teatrale e musicale e quella di traduttore e regista teatrale, tornando su storici percorsi di ricerca e aprendone di nuovi. Si è inoltre dedicato un particolare approfondimento all’opera Mefistofele, pietra miliare del repertorio operistico italiano ottocentesco che, rappresentata per la prima volta nel 1868 alla Scala di Milano, dove cadde nel fragore di un memorabile fiasco, è risorta in versione rivista a partire dalla ripresa bolognese del 1875, entrando nel repertorio lirico mondiale.

Gli abiti della Duse in mostra al Fortuny

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma ha prestato sei abiti dell’Archivio Duse per la mostra I FORTUNY. Una storia di famiglia.

La mostra, inaugurata l’11 maggio, resterà aperta fino al 24 novembre 2019.

Gli abiti sono esposti insieme ad alcune delle loro matrici di stampa originali, disegnate da Mariano Fortuny y Madrazo.

 

 

 

Il teatro in fotografia. Attori e fotografi nell’Italia della Belle Époque

In occasione dei centottanta anni dalla nascita della fotografia, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con Fratelli Alinari. Fondazione per la Storia della Fotografia, organizza un convegno di studi dedicato al rapporto tra la nascente arte della fotografia e la scena teatrale italiana al tempo della Belle Époque. L’obiettivo dell’incontro è quello di studiare la produzione fotografica ottocentesca e primonovecentesca, per mettere in luce quella sorta di “affinità elettiva” tra pratica teatrale e pratica fotografica che ha caratterizzato in modo particolare questi primi decenni di storia della fotografia.

Al fine di comprendere le caratteristiche di questo fenomeno e studiarne le ricadute sul mondo teatrale e sulla società del tempo, il convegno intende individuare i fotografi che si sono occupati di questo genere fotografico e di ricostruire i rapporti intercorsi tra questi e gli artisti della scena e/o le compagnie ritratte. Particolare attenzione sarà riservata al ritratto dell’interprete femminile e alla circolazione di questo tipo di fotografia attraverso la stampa generalista e di settore.

Il convegno, il cui comitato scientifico è composto da Maria Ida Biggi, Stefano Mazzoni, Emanuela Sesti, Tiziana Serena e Marianna Zannoni, vedrà la partecipazione dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e dell’Università degli Studi di Firenze.

 

Call for papers 

 

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L’Archivio Arnaldo Momo alla Fondazione Giorgio Cini

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma, in accordo con la famiglia dell’artista, il 2 maggio alle ore 11, organizza la presentazione al pubblico della donazione dell’archivio di Arnaldo Momo (Venezia, 1916-2008), regista e studioso di teatro.

 

La presentazione sarà accompagnata da un momento di riflessione sul ruolo di Momo nella scena veneziana del secondo dopoguerra, anche in rapporto ad altre personalità quali Giovanni Poli  e Mischa Scandella , di cui l’Istituto conserva gli archivi. Nel corso dell’incontro sarà possibile ripercorrere la vicenda artistica di Arnaldo Momo anche attraverso una selezione dei materiali conservati dall’Istituto, che per l’occasione saranno esposti al pubblico. Nell’archivio confluiscono infatti documenti eterogenei afferenti all’attività teatrale di Arnaldo e di sua moglie Sara Tagliapietra, attrice e interprete; tra questi, fotografie di scena, locandine e rassegna stampa degli spettacoli. Arricchiscono la collezione note di regia, copioni, quaderni di appunti autografi e una ricca biblioteca.

 

L’incontro vedrà la partecipazione di Fabio e Federico Momo e dei professori Carmelo Alberti, Maria Ida Biggi, Ilaria Crotti e Carlo Montanaro. Accanto a loro, donne e uomini di teatro porteranno testimonianza della propria esperienza con Arnaldo e Sara Momo.

 

 

Lyda Borelli diva cinematografica

In occasione dei sessant’anni dalla morte di Lyda Borelli, avvenuta il 2 giugno 1959, e nell’ambito degli eventi legati alla riscoperta della sua figura di artista l’Istituto per il Teatro e il Melodramma organizza la giornata Lyda Borelli diva cinematografica: un incontro dedicato al cinema della grande attrice, primadonna dei palcoscenici nazionali e internazionali che, negli anni Dieci del Novecento, diventa una vera e propria diva del grande schermo.

L’iniziativa sarà aperta, alle ore 17.00, da una conferenza introduttiva di Cristina Jandelli (Università degli Studi di Firenze) e Denis Lotti (Università degli Studi di Padova).

A seguire, alle ore 18.00, sarà proiettato il film La memoria dell’altro, diretto da Alberto Degli Abbati nel 1913 e restaurato nel 2017 dalla Cineteca Nazionale – Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, su iniziativa dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma e degli eredi dell’attrice. Nel film, caratterizzato da bellissimi esterni veneziani, Lyda Borelli veste i panni dell’aviatrice Lyda, donna emancipata, appassionata di volo e di motori. La proiezione sarà accompagnata da musiche dal vivo eseguite da Francesco Baccichet (chitarra), Sabina Bakholdina (violino) e Andrea Vecchiato (flauto).

 

Prima della proiezione Daniela Currò, conservatrice della Cineteca Nazionale – Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, presenterà il recente restauro del film.

 


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CALL FOR PAPERS Il teatro in fotografia. Attori e fotografi nell’Italia della Belle Époque

In occasione dei centottanta anni dalla nascita della fotografia, l’Istituto per il Teatro e il Melodrammadella Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con la Fratelli Alinari. Fondazione per la Storia della Fotografia, organizza un convegno di studi dedicato al rapporto tra la nascente arte della fotografia e la scena teatrale italiana al tempo della Belle Époque. L’obiettivo dell’incontro è quello di studiare la produzione fotografica ottocentesca e primonovecentesca per mettere in luce quella sorta di “affinità elettiva” tra pratica teatrale e pratica fotografica che ha caratterizzato in modo particolare questi primi decenni di storia della fotografia

Al fine di comprendere le caratteristiche di questo fenomeno e studiarne le ricadute sul mondo teatrale e sulla società del tempo, ci si propone di individuare i fotografi che si sono occupati di questo genere fotografico e di ricostruire i rapporti intercorsi tra questi e gli artisti della scena e/o le compagnie ritratte. Particolare attenzione sarà riservata al ritratto dell’interprete femminile e alla circolazione di questo tipo di fotografia attraverso la stampa generalista o di settore.
Il convegno vedrà la partecipazione dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e dell’Università degli Studi di Firenze.


Le proposte dovranno essere inviate entro il 4 marzo 2019.


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Lyda Borelli attrice di cinema e teatro

Alla XI Edizione del Festival di Cinema e Musica di San Isidro (Buenos Aires)

 

Nell’ambito della XI edizione del Festival di Cinema e Musica di San Isidro (Buenos Aires), l’Istituto per il Teatro e il Melodramma presenta la mostra digitale Lyda Borelli attrice di cinema e teatro, che approfondisce la vita e l’arte della celebre interprete italiana. La selezione di pannelli, che sarà esposta presso il Museo Pueyrredón di San Isidro dal 10 al 16 novembre 2018, fornisce una panoramica sulla carriera di Lyda Borelli, con un particolare approfondimento sulla sua attività cinematografica. Il progetto grafico è nato da un lungo percorso di ricerca portato avanti dall’Istituto, culminato nel 2017 con la pubblicazione del volume Il Teatro di Lyda Borelli (Alinari, Firenze 2017) e la realizzazione della mostra Lyda Borelli primadonna del Novecento, allestita presso la casa-museo di Palazzo Cini a Venezia dal 1 settembre al 15 novembre 2017.

Nel corso del Festival, lunedì 12 novembre alle ore 19.30, Marianna Zannoni terrà una conferenza sulla figura di Lyda Borelli. Seguirà, alle ore 21.00, la proiezione del film La memoria dell’altro (Alberto Degli Abbati, 1913), con musica dal vivo a cura del Lerner Moguilevsky dúo.

 

Programma S. Isidro

Shakespeare all’Opera. Riscritture e allestimenti di “Romeo e Giulietta”

Shakespeare all’Opera. Riscritture e allestimenti di “Romeo e Giulietta”
a cura di Maria Ida Biggi e Michele Girardi, Edizioni di Pagina, Bari 2018

Il volume raccoglie gli Atti del Convegno internazionale di studi Shakespeare all’Opera. “Romeo e Giulietta” e “Il mercante di Venezia”: riscritture e allestimenti (Fondazione Giorgio Cini, 23-24 aprile 2018), relativo alle principali intonazioni operistiche di Romeo & Juliet, con escursioni mirate anche nel campo della musica strumentale; al Merchant of Venice è stata invece dedicata una pubblicazione specifica. Il congresso ha visto la partecipazione di musicologi, storici del teatro e drammaturghi, i quali hanno analizzato testi e contesti in cui si sono sviluppate le rappresentazioni in musica di un capolavoro fra i più noti di ogni tempo, che, soprattutto dal XVIII secolo a oggi, ha incendiato la fantasia di numerosi librettisti e compositori (trentadue opere complessivamente, dal 1773 al 1991). Il risultato del lavoro condotto a San Giorgio nel 2018, dalla preparazione del convegno alla pubblicazione degli atti, va a colmare una lacuna: è questo il primo libro a più voci, infatti, dove si affrontano con una certa ampiezza diversi adattamenti di un solo capolavoro, che ha lasciato traccia in ogni tempo e ogni epoca e in tutte le arti, compreso il cinema – dalla classica pellicola di Zeffirelli (1968) alla rielaborazione in chiave moderna William Shakespeare’s Romeo + Juliet di Baz Luhrmann (1996) –, e che come mito vive e vivrà sempre nuove avventure.


Libri a San Giorgio

Riprende in autunno la rassegna dedicata alle novità editoriali della Fondazione Giorgio Cini.

 

8 NOVEMBRE 2018 ore 17
Nel corso del primo appuntamento in programma l’8 novembre, sarà presentata la pubblicazione di Giada Viviani Nino Rota: La dolce vita. Sources of the Creative Process, primo volume della collana «The Composer’s Workshop», diretta da Gianmario Borio, che ricostruisce le fasi salienti della composizione delle musiche scritte da Nino Rota per La dolce vita di Federico Fellini, nonché l’intenso rapporto intercorso tra i due artisti.

 

Presentano Roberto Calabretto e David Cooper
Partecipano Gianmario Borio e Giada Viviani

A seguire un concerto della flautista Federica Lotti


Programma del concerto
Federica Lotti
flauto, flauto in sol, ottavino
Giacinto SCELSI
Pwyll
André JOLIVET
dalle Cinq Incantations
D pour une communion sereine de l’être avec le monde
Giacinto SCELSI
Quays, per flauto in sol
André JOLIVET
dalle Cinq Incantations
E aux funérailles du chef pour obtenir la protection de son âme
Alvise ZAMBON
Cord’amare, dedicato a Nino Rota e Federico Fellini
Prima esecuzione assoluta
Niccolò CASTIGLIONI
Musica Vneukokvhaja, per ottavino

 


22 NOVEMBRE 2018 ore 17
Il secondo incontro, il 22 novembre, sarà riservato al volume Andrea Schiavone. Pittura incisione disegno nella Venezia del Cinquecento a cura di Chiara Callegari e Vincenzo Mancini. Il libro raccoglie le relazioni discusse in occasione del convegno internazionale di studi dedicato ad Andrea Schiavone. Pittura, incisione, disegno nella Venezia del Cinquecento, svoltosi nella primavera del 2016 presso la Fondazione Giorgio Cini e le Sale monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana. Studiosi ed esperti hanno messo in luce aspetti inediti della produzione del grande maestro dalmata, restituendone sotto il profilo critico la complessità intellettuale ed artistica, nonché il singolare ruolo catalizzatore nell’articolato panorama artistico di pieno Cinquecento.

 

Presenta Marzia Faietti
Partecipa Luca Massimo Barbero

 


29 NOVEMBRE 2018 ore 17

L’appuntamento del 29 novembre proporrà infine il volume Shakespeare all’Opera. Riscritture e allestimenti di “Romeo e Giulietta”, a cura di Maria Ida Biggi e Michele Girardi, che raccoglie gli atti del convegno internazionale di studi che ha avuto luogo presso la Fondazione Giorgio Cini nell’aprile 2018. Musicologi, storici del teatro e drammaturghi hanno analizzato i contesti in cui si sono sviluppate le rappresentazioni in musica del dramma shakespeariano che, dall’inizio del XVII secolo a oggi, ha ispirato librettisti e compositori.

 

Presenta Guido Paduano
Partecipano Maria Ida Biggi, Michele Girardi


Ingresso libero fino a esaurimento posti

Léon Bakst. Simbolo dei Balletti Russi

La mostra Léon Bakst. Simbolo dei Balletti Russi a cura di Natalia Metelitsa e Maria Ida Biggi, ripercorre la carriera del noto artista, scenografo e costumista russo, reso celebre dalle sue innovative creazioni per i Balletti Russi di Sergej Djagilev.
La mostra,risultato di un lavoro congiunto dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma e dello State Museum of Theatre and Music di San Pietroburgo, che conserva la più grande collezione di bozzetti e figurini bakstiani, è realizzata in collaborazione con lo CSAR – Centro Studi sulle Arti della Russia dell’Università Ca’ Foscari e avrà luogo nell’ambito della Russian Season in Italy, organizzata dal Ministero della Cultura russo.

Il percorso espositivo documenta un ampio arco della produzione artistica di Léon Bakst: partendo dai primi e poco conosciuti lavori, quali Le Coeur de la Marquise di Marius Petipa (1902) e le tragedie Ippolito di Euripide, Edipo a Colono e Antigone di Sofocle (1902-1904), si giunge alle acclamate creazioni realizzate per i Balletti Russi, tra cui Cléopâtre (1909), L’oiseau de feu (1910), Carnaval (1910), Narcisse (1911), Le Dieu bleu (1912), Daphnis et Chloé (1912), che costituiscono il cuore  dell’esposizione. Oltre ai materiali relativi a questi spettacoli, si espongono anche i figurini di opere realizzate principalmente tra il 1910 e il 1911, quali Thaïs, La Traviata, Faust, Martyre de St. Sébastien, Manon Lescaut. A completare il percorso espositivo, una ricca serie di fotografie e costumi originali, che costituiranno un supporto fondamentale per la ricostruzione della poliedrica attività dell’acclamato artista.

Léon Bakst (1866-1924) si forma tra San Pietroburgo e Parigi. Con Sergej Djagilev e Alexandre Benois è tra i fondatori della rivista Mir iskusstva, sulla quale pubblica i suoi primi lavori grafici. Nel 1902 inizia a lavorare come scenografo e costumista per i teatri imperiali di San Pietroburgo.
Tra rotture e riconciliazioni, la sua collaborazione con i Balletti Russi, che nasce nel 1909, si estende per quasi tutto l’arco della sua carriera.