Istituto per il Teatro e il Melodramma – Pagina 6 – Fondazione Giorgio Cini

Arte, fantasia e colore. L’Archivio Santuzza Calì alla Fondazione Giorgio Cini

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma organizza un incontro aperto al pubblico il 20 ottobre alle ore 11.00 per presentare l’archivio della scenografa e costumista Santuzza Calì, nata a Pulfero, in provincia di Udine, il 28 marzo 1934, e per ufficializzare la firma della donazione. Artista raffinata e fantasiosa, Calì è stata assistente del pittore Oskar Kokoschka e preziosa collaboratrice di Emanuele Luzzati, con il quale ha stretto un sodalizio artistico tra i più fecondi e proficui della scena teatrale italiana. Dall’inizio della sua carriera a oggi, Santuzza Calì disegna i costumi e le scene per circa quattrocento spettacoli di prosa, opera, e teatro ragazzi, collaborando con registi come Tonino Conte, Filippo Crivelli, Gianfranco De Bosio, Franco Enriquez, Alessandro Fersen, Vittorio Gassman, Ermanno Olmi, Paolo Poli, Maurizio Scaparro e Aldo Trionfo.

La presentazione, inizialmente prevista per il 22 giugno, ma rimandata a causa della pandemia da COVID 19, costituirà l’occasione per ripercorrere la carriera dell’artista e per ammirare una selezione delle opere da lei realizzate.

 

Con l’occasione sarà possibile ammirare una selezione dei materiali d’archivio mai esposta prima d’ora. La mostra, allestita in Sala dei Cipressi, sarà visitabile fino al 26 ottobre 2021 dalle 10 alle 16, solo su appuntamento (per prenotazioni: +39 041 2710236, teatromelodramma@cini.it)

 

ISCRIZIONE OBBLIGATORIA

Per guidare il pubblico alla scoperta dell’opera di Santuzza Calì, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma ha realizzato un pieghevole dedicato all’artista nel quale sono confluite anche alcune immagini dei suoi lavori per il teatro e per il mondo dell’editoria per ragazzi.

Scarica il pieghevole

❗️ RINVIATO A DATA DA DESTINARSI ❗️ Libri a San Giorgio

Posticipato all’11 maggio la presentazione del volume Lucio Fontana e gli Spaziali. Fonti e documenti per le gallerie Cardazzo, a cura di Luca Massimo
Barbero (Venezia, Marsilio, 2019). Fonte primaria di quest’opera è stato il prezioso Archivio della Galleria del Cavallino, donato nel 2016 dagli eredi della famiglia Cardazzo all’Istituto di Storia dell’Arte, che ha potuto così arricchire i propri fondi con questo straordinario archivio del gallerista e collezionista Carlo Cardazzo (1908 – 1963) e del figlio Paolo, dov’è documentata la storia della prestigiosa galleria veneziana dal 1942 ai primi anni del Duemila.

 

Il secondo è stato rinviato a data da destinarsi, sarà riservato al libro di Bettina Hoffmann, I bassi d’arco di Antonio Vivaldi. Violoncello, contrabbasso e viola da gamba al suo tempo e nelle sue opere, compreso nella Collana «Studi di musica veneta. Quaderni vivaldiani» (Firenze, Olschki, 2020) e articolato in tre parti in cui vengono rispettivamente esaminati il contesto in cui Vivaldi componeva per questi strumenti, la loro relazione con il corpus della musica strumentale e vocale vivaldiana connesse alla loro prassi esecutiva.

 

Rinviata a data da destinarsi anche la presentazione di  «Ecco il mondo»: Arrigo Boito, il futuro nel passato e il passato nel futuro, a cura di Maria Ida Biggi, Emanuele d’Angelo e Michele Girardi (Venezia, Marsilio, 2019). Il volume, pubblicato nell’ambito del Comitato Nazionale per le celebrazioni boitiane, marca lo stato della ricerca sull’opera di Boito, artista tra i più influenti dell’Italia a cavallo tra i due secoli.
Specialisti e studiosi hanno analizzato la carriera dell’intellettuale, rileggendone la produzione di compositore, librettista e letterato d’avanguardia, l’attività di critico teatrale e musicale e quella di traduttore e regista teatrale, tornando su storici percorsi di ricerca e aprendone di nuovi.

«Creatura – Va’ – Vivi nel tuo raggio». Antonio e Cleopatra di Eleonora Duse e Arrigo Boito.

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma, nell’ambito delle attività realizzate dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della scomparsa di Arrigo Boito (1918-2018), promuove la mostra “Creatura – Va’ – Vivi nel tuo raggio”. Antonio e Cleopatra di Eleonora Duse e Arrigo Boito. Il proposito è quello di ricostruire il sodalizio artistico che vide coinvolti l’attrice e il celebre letterato, compositore e intellettuale, il quale fu a lungo un punto di riferimento per la Diva e per il suo teatro.

 

Questa esposizione. curata da Maria Ida Biggi, fa seguito a Eleonora Duse e Arrigo Boito (2018), durante la quale l’Istituto per il Teatro e il Melodramma ha per la prima volta presentato una selezione di documenti afferenti all’Archivio Boito. Con questo nuovo allestimento, l’intenzione è quella di gettare nuova luce su Antonio e Cleopatra, uno dei tre copioni shakespeariani di cui Arrigo curò la traduzione e l’adattamento sulla base delle peculiarità artistiche e recitative della grande artista. In mostra sarà possibile visionare preziosi materiali d’archivio: manoscritti, fotografie di scena e lettere che l’attrice e il letterato si scambiarono riguardo la messa in scena del dramma.

 

La Stanza di Eleonora Duse, aperta e visitabile dal 2011, è nata con l’intento di rendere accessibile a un pubblico interessato il prezioso patrimonio custodito nell’Archivio Duse. La mostra sarà visitabile su prenotazione contattando il numero 041 2710236 o scrivendo all’indirizzo teatromelodramma@cini.it.


Scarica la Locandina_Duse-Boito

Scarica la Cartolina_Duse-Boito

 

Lumière Matière

Il convegno internazionale di studi Lumière Matière, promosso dal gruppo di ricerca Lumière de Spectacle (LdS, facente capo al Laboratoire CEAC dell’Université Lille 3), diretto da Véronique Perruchon insieme a Cristina Grazioli e realizzato in collaborazione con l’Istituto per il Teatro e il Melodramma e l’Università di Padova, intende creare una riflessione sul tema della “luce come materia”, nella sua interazione con le diverse componenti della scena – corpo, colore, movimento, testo, suono, spazio, tempo – e nella sua dimensione specificatamente teatrale. Attraverso l’indagine di motivi come la drammaturgia della luce e la sua plasticità, il progetto vuole essere un’occasione per definire gli strumenti necessari ad articolare un discorso sulla luce in scena e coglierne le peculiarità nel contesto dell’insieme dei coefficienti spettacolari. Partendo dalle arti performative, i percorsi di ricerca sulla luce seguiranno le suggestioni di ogni possibile risonanza con gli ambiti della fisica, delle arti visive, dell’estetica.

 

Il convegno si svolgerà in due sedi differenti: il 15 gennaio presso l’Università di Padova, Sala delle Edicole e a seguire il 16-17 gennaio presso la Fondazione Giorgio Cini, Sala Barbantini.

Obiettivo dell’incontro: creare una riflessione sul tema della “luce come materia”, nella sua interazione con le diverse componenti della scena – corpo, colore, movimento, testo, suono, spazio, tempo – e nella sua dimensione specificamente teatrale

 

Scarica il Programma dell’edizione di Lille

 

Scarica il programma Lumiere Matiere a Venezia

Bando tirocinio CINI-MUVE 2020

La Fondazione Giorgio Cini e la Fondazione Musei Civici di Venezia hanno stretto il 05/03/2015 un accordo per la collaborazione al fine di promuovere, supportare e realizzare progetti culturali volti alla ricerca, diffusione e divulgazione e valorizzazione della cultura storico – artistica e scientifica.

Per questo motivo la Fondazione Giorgio Cini e la Fondazione Musei Civici di Venezia intendono sviluppare congiuntamente un programma di tirocini destinato a studenti italiani e/o stranieri, che preveda la realizzazione di progetti comuni di accoglienza volti a trasferire specifiche competenze scientifiche in ambito storico- artistico.

 

I progetti di accoglienza intendono offrire agli studenti la possibilità di approfondire le materie oggetto degli stessi realizzando momenti di alternanza tra studio ed esperienza pratica, avvalendosi per questa iniziativa dello strumento del tirocinio, e si svilupperanno su specifiche tematiche rivolte alla ricerca e alla valorizzazione del patrimonio culturale conservato presso le due Istituzioni.

 

Il tirocinio rappresenta lo strumento più efficace per favorire l’interscambio culturale e la reciproca conoscenza tra la Fondazione Giorgio Cini, la Fondazione Musei Civici di Venezia e gli studenti. Per questo entrambe le istituzioni offrono l’opportunità di effettuare stage presso le proprie strutture, al fine di orientare la formazione degli studenti verso i settori inerenti alle attività statutarie con l’obiettivo di formare giovani risorse di potenziale interesse.

L’obiettivo è quello di attivare un percorso di collaborazione e formazione, allo scopo di favorire un processo di eccellenza in ambito storico artistico, partendo dai giovani e promuovendone lo sviluppo di competenze e professionalità mediante l’interazione del mondo accademico con istituzioni culturali.


Studio, digitalizzazione e schedatura del materiale dei fondi documentali conservati presso Casa Goldoni e presso l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini

 

Durata di 6 mesi con borsa di Tirocinio Gennaio > Agosto 2020

 

Termini e modalità di presentazione delle domande

 

Le richieste dovranno obbligatoriamente essere inoltrate mediante il servizio di compilazione online a disposizione sul sito della Fondazione Musei Civici
di Venezia www.visitmuve.it, a partire dal 9 dicembre 2019, alla pagina http://www.visitmuve.it/it/collabora/.

 

Il termine ultimo valido per la presentazione delle domande di partecipazione al bando sarà il prossimo 30 dicembre 2019. Le richieste giunte dopo i termini
fissati o con modalità differenti da quella indicata non saranno prese in considerazione.

 

Terminata la compilazione della domanda, il candidato dovrà selezionare l’opzione prevista per questa ricerca e caricare mediante upload il proprio curriculum vitae
et studiorum.


Scarica il bando Bando-Tirocinio-Cini-Muve-2020 DEF

L’archivio di Paolo Poli alla Fondazione Giorgio Cini 

Oggi presentazione stampa alle  ore 11.30, Sala Barbantini

 

Interverranno:

– Maria Ida Biggi, Direttrice dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, docente di Discipline dello Spettacolo all’Università Ca’ Foscari di Venezia
– Lucia Poli, sorella di Paolo Poli
– Andrea Farri, nipote di Paolo Poli
– Rodolfo Di Giammarco, scrittore e critico teatrale

L’incontro vedrà anche la partecipazione di Ottavia PiccoloPino Strabioli e Milena Vukotic. Accanto a loro, donne e uomini di teatro porteranno testimonianza della propria esperienza con Paolo Poli.

L’Archivio Paolo Poli documenta la carriera dell’attore, cantante, regista e autore dagli spettacoli realizzati nei primi anni Cinquanta fino alle celebri produzioni degli anni Duemila.

In occasione della presentazione sarà esposta nella Biblioteca del Longhena una piccola selezione dei materiali dell’archivio.

Bando Servizio Civile Universale 2019

Pubblicato il nuovo Bando per 12 posti dal titolo Questioni di fondo. Salvaguardia, digitalizzazione e promozione dei fondi personali e speciali.

 

Gli aspiranti operatori volontari devono presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it  entro giovedì 10 ottobre 2019 alle ore 14.

 

Per chiarimenti e informazioni rivolgersi alla biblioteca, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16, o tramite mail all’indirizzo biblioteca@cini.it, specificando nell’oggetto “informazioni servizio civile”.

 

Scarica la scheda con i dettagli del progetto 

 

 

L’archivio Paolo Poli alla Fondazione Giorgio Cini  

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma annuncia l’acquisizione dell’archivio personale del poliedrico artista fiorentino Paolo Poli (Firenze, 23 maggio 1929 – Roma, 25 marzo 2016).
La donazione, che documenta la carriera del celebre attore, cantante, regista e autore dagli spettacoli realizzati dai primi anni Cinquanta fino alle produzioni degli anni Duemila, sarà ufficializzata giovedì 19 settembre ore 11.30 con una presentazione aperta al pubblico sull’Isola di San Giorgio Maggiore cui prenderanno parte i donatori, la sorella Lucia Poli e il nipote Andrea Farri. 
Con l’occasione sarà esposta una selezione dei materiali d’archivio nella Biblioteca del Longhena, tra questi, fotografie di scena, locandine e rassegna stampa degli spettacoli, note di regia e copioni autografi.

L’incontro vedrà anche la partecipazione di Milena VukoticRodolfo Di Giammarco e Pino Strabioli. Accanto a loro, donne e uomini di teatro porteranno testimonianza della propria esperienza con Paolo Poli

L’archivio di Paolo Poli alla Fondazione Giorgio Cini

L’archivio di Paolo Poli alla Fondazione Giorgio Cini

Giovedì 19 settembre verrà presentato al pubblico l’archivio dell’attore e regista fiorentino che andrà ad arricchire i tesori dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma
L’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, diretto da Maria Ida Biggi, annuncia l’acquisizione dell’archivio personale del poliedrico artista fiorentino Paolo Poli (Firenze, 23 maggio 1929 – Roma, 25 marzo 2016).

La donazione, che documenta la carriera dell’attore, cantante, regista e autore dagli spettacoli realizzati nei primi anni Cinquanta fino alle celebri produzioni degli anni Duemila, sarà ufficializzata giovedì 19 settembre con una presentazione aperta al pubblico sull’Isola di San Giorgio Maggiore alla presenza della sorella Lucia Poli e del nipote Andrea Farri. Con l’occasione sarà esposta una selezione dei materiali d’archivio all’interno della Biblioteca del Longhena.

Alla ricerca di un teatro perduto. Giovanni Poli e la neo-Commedia dell’Arte

 

Giulia Filacanapa

Alla ricerca di un teatro perduto. Giovanni Poli e la neo-Commedia dell’Arte

Titivillus, Corazzano (Pisa), 2019

 

La Commedia dell’Arte, ‘dimenticata’ per quasi due secoli in seguito alla riforma goldoniana, riemerge con forza nelle pratiche delle avanguardie del Novecento arricchita di nuovi significati. Nel panorama del teatro italiano del secondo dopoguerra, una delle esperienze più significative è quella di Giovanni Poli, attore, autore, regista e pedagogo animato dal desiderio di rinnovare il teatro a lui contemporaneo attraverso lo studio e la reinvenzione di questa tradizione perduta. Giulia Filacanapa ricostruisce il percorso di questo singolare artista, fondatore del Teatro Universitario di Ca’ Foscari e poi del Teatro a l’Avogaria, e analizza i processi attraverso i quali egli elabora negli anni uno stile e una poetica personali, di cui l’esempio più alto è La commedia degli Zanni. A corredo del saggio monografico, il catalogo breve dell’Archivio Giovanni Poli, conservato oggi presso l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini; la trascrizione di una selezione di documenti testuali inediti; una serie di testimonianze di attori e collaboratori; una dettagliata teatrografia.