Istituto per il Teatro e il Melodramma – Pagina 10 – Fondazione Giorgio Cini

Laboratorio Masks of Shylock

Dal 17 al 26 gennaio 2017, il Teatrul Municipal Tony Bulandra di Targoviste ha ospitato il workshop Masks of Shylock, tenuto dalla Compagnia Pantakin. Il laboratorio si colloca a completamento del lavoro intrapreso dalla Compagnia nel mese di novembre, presso la Fondazione Giorgio Cini, con il laboratorio Shylock dopo Shylock  Le maschere di Shakespeare. Anche questa tappa rientra nel grande progetto triennale Shakespeare in and beyond the Ghetto: staging Europe across cultures, selezionato dalla Commissione Europea nell’ambito della call 2016 per i Progetti di Cooperazione Europea di Europa Creativa. Accanto all’Università Ca’ Foscari di Venezia e alla Fondazione Giorgio Cini, tra i partner internazionali a sostegno del Progetto Europeo figurano Warwick University e Queen Mary University of London (Inghilterra), Ludwig-Maximilians-Universität München (Germania), Teatrul Municipal Tony Bulandra Targoviste (Romania).

I sedici partecipanti al laboratorio sono stati reclutati attraverso un bando e selezionati tramite audizione. L’analisi del movimento e l’improvvisazione sono state le due linee guida del workshop che, partendo dalla scoperta della maschera come strumento espressivo, ha studiato il movimento dell’attore nello spazio e le tecniche di recitazione e stilizzazione. Il workshop ha permesso ai partecipanti di acquisire i codici espressivi su cui costruire le improvvisazioni dei personaggi.

Il workshop confluirà in una produzione da realizzarsi nel settembre 2017, che debutterà nel mese di ottobre all’interno della stagione 2017/2018 del Teatrul Bulandra; lo spettacolo sarà centrato su una rilettura del Tito Andronico shakespeariano.

Illusione scenica e pratica teatrale. Atti del Convegno Internazionale di studi in onore di Elena Povoledo

Illusione scenica e pratica teatrale. Atti del Convegno Internazionale di studi in onore di Elena Povoledo
a cura di Maria Ida Biggi
Le Lettere, Firenze 2016

Il volume raccoglie gli Atti del Convegno Internazionale di studi organizzato in onore di Elena Povoledo, tenutosi presso la Fondazione Giorgio Cini il 16 e 17 novembre 2015. Attraverso i contributi di docenti e studiosi internazionali, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma ha ricordato e celebrato la figura della Povoledo, pioniera nello studio della relazione tra arti figurative e spettacolo. I suoi ambiti di ricerca spaziano dalla storia del teatro e della scenografia all’iconografia teatrale. Studiosa riconosciuta a livello internazionale, è stata una dei docenti più amati dell’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, nonché capo redattore e curatore dell’apparato iconografico dell’Enciclopedia dello Spettacolo e autorevole collaboratrice della Fondazione Giorgio Cini per le mostre di argomento teatrale.

 

 

L’archivio Scaparro alla Fondazione Giorgio Cini

23 febbraio 2017 ore 11
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

All’apice del Carnevale di Venezia, il Centro Studi Teatro e Melodramma presenta al pubblico l’Archivio Maurizio Scaparro, donato dal Maestro alla Fondazione Giorgio Cini.

L’Archivio raccoglie i materiali relativi alla sua attività artistica dagli anni sessanta ai giorni nostri. Fonte indispensabile per lo studio del teatro contemporaneo e del mondo culturale italiano nel suo complesso, esso si articola in più sezioni, ciascuna delle quali è relativa a un particolare ambito del lavoro del Maestro. Accanto a un’importante raccolta di materiali quali copioni, note di regia, lettere, schizzi, figurini e bozzetti di scena, si affianca una considerevole collezione di manifesti e locandine di eventi e spettacoli, insieme a una preziosa e puntuale rassegna stampa e a un ricco fondo fotografico.

Maurizio Scaparro è un regista teatrale, cinematografico e televisivo noto in tutto il mondo. Nel corso della sua carriera ha anche diretto manifestazioni ed eventi cardine del mondo culturale italiano ed europeo. E’ stato direttore di importanti teatri, tra cui il Théâtre de l’Europe di Parigi (come directeur adjoint al fianco di Giorgio Strehler), il Teatro di Roma, il Teatro Eliseo di Roma, il Théâtre des Italiens di Parigi. A partire dal 1980, Scaparro balza agli onori della cronaca culturale internazionale per la realizzazione del Carnevale del Teatro, ideato e istituito nel corso del suo primo quadriennio di direzione della Biennale Teatro di Venezia; la tradizione del carnevale veneziano, da lui rilanciata, prosegue con successo ancora oggi.

In occasione della presentazione, all’interno dei prestigiosi spazi della Biblioteca del Longhena, sarà esposta una piccola selezione di materiali dell’Archivio del Maestro.

 

Dal ritratto all’icona. Il fascino di un’attrice attraverso la fotografia.

In occasione della mostra Dal ritratto all’icona. Il fascino di un’attrice attraverso la fotografia, a cura di Marianna Zannoni (Fondazione Giorgio Cini, 18 marzo 2016 – 31 marzo 2017),l’istituto per il Teatro e il Melodramma pubblica il primo catalogo della serie dedicata alle esposizioni temporanee allestite nella Stanza di Eleonora Duse. A introdurre la serie, nel 2013, una pubblicazione relativa alla Stanza, al preziosissimo Archivio che vi è conservato e alla figura di questa affascinante attrice.

Il nuovo allestimento è dedicato alla ricca collezione fotografica dell’Archivio Duse, un mezzo straordinario per ricostruire la storia del ritratto d’attore e della fotografia d’autore a cavallo tra Otto e Novecento. A ritrarre la Duse, infatti, sono stati alcuni tra i più noti fotografi italiani e internazionali del tempo: dal fiorentino Mario Nunes Vais agli americani Edward Steichen e Arnold Genthe, passando per lo spagnolo Pau Audouard, i genovesi Sciutto, gli americani Joseph Byron e Aimé Dupont e molti altri. Attraverso una serie di fotografie private e scatti posati in abiti di scena, la mostra offre uno spaccato delle immagini che hanno contribuito a costruire la celebrità di Eleonora Duse in tutto il mondo, tramandandone la memoria fino ai giorni nostri.

 

 

 

 

Eleonora Duse e Vera Komissarzhevskaja. Due dive allo specchio.

L’Archivio Duse della Fondazione Giorgio Cini a Mosca

Giovedì 24 novembre il Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo della Fondazione Giorgio Cini di Venezia espone una selezione di preziosi documenti provenienti dall’Archivio Duse nel contesto di una prestigiosa mostra dal titolo Eleonora Duse e Vera Komissarževskaja. Due dive allo specchio.

L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 25 novembre fino all’8 gennaio 2017  presso il Museo Statale di Storia Russa Contemporanea (Tverskaja, 21).


Lungo il percorso espositivo sarà possibile approfondire i legami tra la grande attrice italiana Eleonora Duse e la collega russa Vera Komissarževskaja, sua contemporanea a lei paragonata dalla critica del tempo. La mostra mette a confronto la vita e l’arte di queste due grandi protagoniste della scena teatrale degli anni tra Otto e Novecento, conosciutesi a San Pietroburgo nel 1896 e legate da stima reciproca.

Maria Ida Biggi, direttrice del Centro Studi Teatro e Melodramma, e Marianna Zannoni, ricercatrice presso lo stesso Centro, firmano la curatela della sezione dedicata a Eleonora Duse (1858-1924), in un ricco percorso che conduce alla scoperta della grande attrice italiana attraverso autografi, fotografie e oggetti che le sono appartenuti. Ad arricchire l’esposizione, una selezione di preziosi abiti appartenuti alla Duse e realizzati nei primi anni del Novecento, firmati da Mariano Fortuny e Paul Poiret.

Nel corso della sua carriera Eleonora Duse recitò moltissimo all’estero, riportando ovunque un clamoroso successo. Tra le tournée estere della Duse, quelle avvenute nei maggiori centri della Russia dell’epoca (nel 1891, nel 1896 e nel 1908) furono particolarmente fortunate, e permettono di seguire l’evoluzione del suo teatro e la parabola del suo successo. Decine sono le recensioni e le testimonianze dei suoi ammiratori: nel 1891, Anton Čechov scrisse alla sorella “Ho proprio ora visto l’attrice italiana Duse in Cleopatra di Shakespeare. Non conosco l’italiano, ma ella ha recitato così bene che mi sembrava di comprendere ogni parola; che attrice meravigliosa! …”. Ancora tra i teatranti, si ricorda l’apprezzamento dei registi Vsevolod Ėmil’evič Mejerchol’d e Konstantin Sergeevič Stanislavskij, che afferma di aver tratto ispirazione dalla Duse per la creazione del Teatro d’Arte di Mosca.

Nell’ambito dell’esposizione verrà inoltre proiettato il film Cenere (1916), unica interpretazione cinematografica di Eleonora Duse che, oltre ad esserne la principale interprete, collaborò alla sceneggiatura e alla stessa regia del film. Cenere, tratto dall’omonima novella del premio nobel Grazia Deledda e prodotto dalla casa cinematografica Ambrosio di Torino, è stato recentemente restaurato grazie al contributo della Regione del Veneto.

All’interno del percorso espositivo, la sezione dedicata a Vera Komissarževskaja (1864-1910) è stata curata da Dmitry Rodionov, direttore del Museo del Teatro Bakhrushin di Mosca: al suo interno sono esposti documenti, fotografie, oggetti appartenuti all’attrice russa.

Completa l’esposizione un progetto multimediale a cura dello CSAR di Venezia, elaborato appositamente per gli spazi della mostra di Mosca a partire da documenti e materiali iconografici provenienti dal Centro Studi Teatro e Melodramma della Fondazione Giorgio Cini e dagli altri musei russi coinvolti.

La mostra Eleonora Duse e Vera Komissarževskaja. Due dive allo specchio è organizzata da prestigiose istituzioni e importanti musei italiani e russi, tra cui il Ministero della Cultura della Federazione Russa, il Museo Statale di Storia Contemporanea Russa, l’Istituto Italiano di Cultura di Mosca, il Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e Melodramma Europeo della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, il Centro Studi sulle Arti della Russia di Ca’ Foscari, il Museo Statale del Teatro Bakhrushin di Mosca, il Museo Statale del Teatro e della Musica di San Pietroburgo ed il Centro dei Festival del Cinema e dei Programmi Internazionali di Mosca.

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Laboratorio | Shylock dopo Shylock – Le maschere di Shakespeare

Dal 14 al 18 novembre 2016, il Centro Studi Teatro e Melodramma della Fondazione Giorgio Cini ospita il laboratorio Shylock dopo Shylock Le maschere di Shakespeare, a cura della Compagnia Pantakin.

Dopo la seconda edizione della Shakespeare in Venice Summer School – The Shylock Project (Fondazione Giorgio Cini, 18-29 luglio 2016) e la messa in scena dello spettacolo The Merchant in Venice, a cura della Compagnia de’ Colombari (Campo del Ghetto Novo, 26 luglio – 1 agosto 2016), il laboratorio costituisce la terza tappa del grande progetto triennale Shakespeare in and beyond the Ghetto: staging Europe across cultures, selezionato dalla Commissione Europea nell’ambito della call 2016 per i Progetti di Cooperazione Europea di Europa Creativa. Accanto all’Università Ca’ Foscari di Venezia e alla Fondazione Giorgio Cini, tra i partner internazionali a sostegno del Progetto Europeo figurano Warwick University e Queen Mary University of London (Inghilterra), Ludwig-Maximilians-Universität München (Germania), Teatrul Municipal Tony Bulandra Targoviste (Romania).

Shylock dopo Shylock – Le maschere di Shakespeare è a cura della Compagnia Pantakin, nata a Venezia nel 1995 con l’obiettivo di mantenere viva la tradizione della Commedia dell’Arte. Sottolineando i nessi che legano la Commedia all’opera di William Shakespeare, il laboratorio si propone di indagare l’origine dei personaggi shakespeariani mettendo in luce l’influenza delle maschere sulla costruzione dei personaggi stessi. Masks of Shylock, secondo capitolo del laboratorio, si è svolto nel mese di gennaio in Romania, presso il Teatrul Municipal Tony Bulandra.

Il percorso è finalizzato alla selezione di attori professionisti per la produzione di un nuovo spettacolo, da presentarsi a Venezia nel 2017 presso il Teatro Universitario di Ca’ Foscari a Santa Marta.

Il termine per l’invio delle candidature è il 30 ottobre 2016.

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Video


Per informazioni
Centro Studi Teatro e Melodramma
Tel.+39 041 2710236
E-mail teatromelodramma@cini.it


Nell’immagine:
Frédéricka Hayter, maschera per il personaggio di Puck in A Midsummer Night’s Dream, Footsbarn Théâtre, 2002.

 

AVANSCENA FESTIVAL 2016. International Festival of Costume and Set Design

Dal 17 al 19 novembre, presso la Fondazione Giorgio Cini, avrà luogo la quarta edizione di Avanscena. International Festival of Costume and Set Design, realizzata in collaborazione con il Centro Studi Teatro e Melodramma. Il Festival sarà un’occasione unica per indagare le nuove tendenze nel campo della scenografia e del costume teatrale, prestando una particolare attenzione al lavoro delle maestranze che agiscono dietro le quinte.

Il tema portante di questa quarta edizione è Black Box | Scatola Nera, titolo che racchiude in sé un doppio significato: se da un lato ricorda uno dei tanti modi di chiamare il palcoscenico, dall’altro indica il dispositivo che è in grado di raccogliere la memoria e, all’occorrenza, di divenire strumento per ricostruire momenti del passato.

I numerosi ospiti, attraverso un ricco ciclo di conferenze, performance, workshop e tavole rotonde, indagheranno le basi su cui si costruisce e definisce l’arte performativa e teatrale della nostra epoca. Molte saranno le sezioni di approfondimento, che consentiranno di sviscerare l’argomento: dalla filosofia all’estetica, dal precinema al cinema contemporaneo, dalla scenografia digitale all’eccellenza delle maestranze italiane, dalla pittura di scena al teatro di figura.

Due mostre faranno da cornice all’evento, arricchendolo di un importante valore aggiunto: Video-Indagine 2016 (Fondazione Giorgio Cini, Stanza Eleonora Duse) sarà una fotografia del teatro contemporaneo raccontato da artisti, autori, ballerini, coreografi e attori, che cercheranno di rispondere alla domanda: cos’è la scenografia oggi?

Black Box (Fondazione Giorgio Cini, Sala del Soffitto; Torino, Camera – Centro Italiano per la Fotografia), sarà un’esperienza di realtà aumentata in cui la componente spettatore-attore potrà essere modulata e bilanciata in vario modo.

 

Per informazioni

Centro Studi Teatro e Melodramma
Tel. +39 041 2710236
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Il Teatro di Pierluigi Samaritani

Maria Ida Biggi

Il Teatro di Pierluigi Samaritani. Catalogo dell’Archivio conservato alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia

Fondazione Giorgio Cini, Venezia, 2015


In seguito alla donazione ricevuta da Simona Marchini e al lavoro d’inventariazione del materiale oggi afferente al Fondo Samaritani, il Centro Studi Teatro pubblica un volume monografico che indaga l’attività artistica dello scenografo piemontese.

Samaritani è stato l’ultimo esponente della scenografia pittorica italiana e attraverso il suo lavoro si offre uno spaccato della storia del teatro nel secondo Novecento. Oltre ai suoi allestimenti nei principali teatri e festival italiani, Samaritani ha lavorato infatti per prestigiose istituzioni musicali internazionali e il suo stile ha conquistato i maggiori teatri in Europa, Nord e Sud America.

Il fondo d’archivio comprende una grande quantità e varietà di documenti: oltre 400 bozzetti, figurini teatrali, un corposo archivio fotografico, la biblioteca, un vasto catalogo di disegni tecnici e documenti di studio di varia natura.

 

The shylock project – 1 edizione

The Shylock Project

Fondazione Giorgio Cini
Venezia, 15 giugno – 11 luglio 2015

Quattro settimane di studi intensivi per esplorare il testo e il contesto de Il mercante di Venezia di Shakespeare.

Un ricco programma di lezioni e workshop condotti da illustri professori, attori e musicisti nella cornice dello splendido monastero benedettino di San Giorgio, completati da performance teatrali ed escursioni al ghetto ebraico e altri luoghi di Venezia.

Una full immersion unica nata con lo scopo di creare la prima produzione dell’opera nel Ghetto di Venezia, in occasione dei 400 anni dalla morte di William Shakespeare e dei 500 anni dalla nascita del Ghetto di Venezia.

 

The Shylock Project

Bill Alexander

Shaul Bassi

László Benke

Maria Ida Biggi

Jerry Brotton

Donatella Calabi

Dario Calimani

Thomas Cartelli

Kent Cartwright

Matthew Chiorini

Monica Chojnacka

Roberta Cimarosti

Fernando Cioni

Karin Coonrod

Eugenio De Giorgi

Valerio de Scarpis

 

Péter Dávidházi

Tobias Döring Paul

Edmondson Keir Elam

Tibor Fabiny

Stephen Greenblatt

Galit Hasan-Rokem

Loretta Innocenti

Géza Kállay

M. Lindsay Kaplan

David Scott Kastan

Simon Levis Sullam

Jacques Lezra

Piergabriele Mancuso

Stephen Orgel

Avraham Oz

 

Natália Pikli

Loredana Polezzi

Freddie Rokem

Carol Chillington Rutter

David Schalkwyk

Alessandro Serpieri

James Shapiro

Michael Shapiro

Stuart Sillars

B.J. Sokol

Boika Sokolova

Werner Sollors

Ramie Targoff

Laura Tosi

Stanley Wells

Suzanne Wofford

Programme

Week 1: June 15-21

15 June

Opening Ceremony & Dinner

16 June

Donatella Calabi, ‘”Which is the way to master Jew’s?”: Introducing the Ghetto of Venice’

Keir Elam, ‘”Fair Portia’s counterfeit”: Visual culture in Shakespeare’s Venice’

Guided tour to the Ghetto of Venice, Synagogues and ‘Red Bank’ Pawn shop

17 June

Michael Shapiro, ‘”A local habitation and a name”: Imagining Shylock’s House’

Carol Chillington Rutter, ‘Sir Henry Wotton: Venice in the Age of Shakespeare’

Shaul Bassi, ‘Shylock: the Native Informant’s Perspective’

18 June

Natália Pikli, ‘Love (dis)credited: The Merchant of Venice and usury in early modern England’

David Kastan, ‘Conversion and the Fantasy of Cosmopolitanism in The Merchant of Venice

Guided tour to Fondazione Cini’s Theatre collection

19 June

B.J. Sokol, ‘The trials of Shylock’

Tom Cartelli, ‘Repurposing Fiorentino’s Doting Godfather as “Tainted Wether of the Flock” in The Merchant of Venice

Karin Coonrod, ‘Shakespeare in Italy, Shylock in the Ghetto: Past and Future Projects’


Week 2: June 22-28

22 June

Stephen Orgel, ‘Reimagining Shylock’

Loretta Innocenti, ‘George Granville’s The Jew of Venice’

23 June

Geza Kallay, ‘The Merchant of Venice: a Philosophical Perspective’

Dario Calimani, ‘The question of anti-Judaism from Marlowe to Shakespeare’

M. Lindsay Kaplan, ‘Canon Law on Jews and The Merchant of Venice

24 June

Jerry Brotton, ‘The Merchant and the Moor in Venice’

Guided tour to Doge’s Palace, with Monica Chojnacka

Performance: ‘MOV: First Theatrical Actions’, Karin Coonrod & Colombari Company

25 June

Stephen J. Greenblatt, ‘The Secret Weight of The Merchant of Venice

Valerio de Scarpis & Gabriele Mancuso, ‘Renaissance Music in Venice and its Ghetto’

Performance: ‘Orson Welles/Shylock’, a Docu-Fantasy Radio Play by Matt Chiorini.

26 June

Ramie Targoff, ‘Italian Women’s Writing in the Age of Shakespeare’

Simon Levis Sullam, ‘Shylock is (not) Dead: Italian Jews under Fascism’


Week 3: June 29 – July 5

29 June

Freddie Rokem, ‘Three, who knows? Three thousand ducats, for three month – and much more…’

Bill Alexander, ‘A Merchant of Many Faces’

30 June

László Benke, ‘Stereotypes of Jews in early Italian Vernacular Literature and Bible translations’

Galit Hasan-Rokem, ‘”The Hebrew will turn Christian”: Shylock and the medieval Wandering Jew traditions in Italy and England’

1 July

Daytrip to ‘Belmont’ (Venetian Villa)

2 July

Kent Cartwright, ‘The Merchant of Venice and the Traditions of Comedy’

Alessandro Serpieri, ‘Shakespeare’s Bonds’

Péter Dávidházi, ‘Hamlet, Shylock and the Meaning of Biblical Allusions’

July

Loredana Polezzi, ‘Translating, Adapting, Rewriting Shylock’

Murray Baumgarten, ‘Israel Zangwill, Philip Roth, and the Afterlife of the Venice Ghetto’

James Shapiro, ‘Shakespeare and the Jews’


Week 4: July 6-10

6 July

Tibor Fabiny, ‘Mercy and Justice in The Merchant and Milton’

Guided tour to the Jewish Cemetery

7 July

Tobias Döring, ‘Shylock, the German’

Roberta Cimarosti, ‘The Use of Postcolonial Shylocks’

Suzanne Wofford, ‘Shakespeare and Italian Novelle’

Performance: ‘Venice 1516: Rent Studio Area Ghetto’, by and with Eugenio de’ Giorgi

8 July

Boika Sokolova, ‘The Bulgarian Afterlife of The Merchant of Venice

Laura Tosi, ‘The Merchant for children: Prose Adaptations from the Lambs to Marcia’

9 July

Fernando Cioni, ‘Shylock’s Afterlife’

Stuart Sillars, ‘The Merchant Illustrated’

David Schalkwyk, ‘Shylock and the Impossible Gift of Love’

10 July

Paul Edmondson, ‘Christianity and The Merchant

Stanley Wells, ‘Shylocks’

Final Discussion & Farewell Dinner


Weekly program may have minor internal changes. No activities on Saturdays and Sundays.

 

Dal ritratto all’icona: il fascino di un’attrice attraverso la fotografia.

Dal ritratto all’icona. Il fascino di un’attrice attraverso la fotografia.

La collezione fotografica dell’Archivio Duse rappresenta un tesoro d’inestimabile valore.

La quantità e la varietà delle stampe fotografiche ivi conservate, sono in grado di restituire tutto il fascino esercitato da Eleonora Duse durante gli anni della sua attività, tra Otto e Novecento.

Una selezione di ritratti privati e di scatti posati in abiti di scena condurrà il visitatore alla scoperta di questa straordinaria attrice, donna e artista sublime, e del suo teatro. Lungo il percorso espositivo sarà possibile, infatti, vedere alcune tra le più belle fotografie della Duse: immagini che hanno concorso a costruire la celebrità di questa artista e a tramandarne la memoria sino ai nostri giorni.

Tra le opere in mostra, oltre a un cospicuo numero di ritratti giovanili, anche le fotografie del fiorentino Mario Nunes Vais, dello spagnolo Pau Audouard e di alcuni tra i più significativi autori della fotografia americana, tra i quali Aimé Dupont, Joseph Byron, Arnold Genthe ed Edward Steichen.


La Stanza di Eleonora Duse, aperta e visitabile dal 2011, è nata con l’intenzione di rendere accessibile a un pubblico interessato il prezioso patrimonio custodito nell’Archivio Duse. I materiali originali afferenti all’Archivio vengono esposti a rotazione, in una serie di mostre temporanee volte ad approfondire uno o più aspetti della vita e dell’arte di questa attrice.

L’Archivio, nato nel 1968, in occasione della donazione di Eleonora Ilaria Bullough, Sister Mary Mark, nipote di Eleonora Duse, si è arricchito nel tempo di altri importanti lasciti; tra questi, ultimo in ordine di tempo, quello ricevuto nel giugno 2015 dal Lee Strasberg Theatre & Film Institute di New York.

La Stanza è visitabile solo su prenotazione.

Locandina
Volantino

Per informazioni

tel. 041.2710236
email: teatromelodramma@cini.it