Istituto per la Musica – Pagina 7 – Fondazione Giorgio Cini

Bando Servizio Civile Universale 2019

Pubblicato il nuovo Bando per 12 posti dal titolo Questioni di fondo. Salvaguardia, digitalizzazione e promozione dei fondi personali e speciali.

 

Gli aspiranti operatori volontari devono presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it  entro giovedì 10 ottobre 2019 alle ore 14.

 

Per chiarimenti e informazioni rivolgersi alla biblioteca, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16, o tramite mail all’indirizzo biblioteca@cini.it, specificando nell’oggetto “informazioni servizio civile”.

 

Scarica la scheda con i dettagli del progetto 

 

 

Mdi ensemble

CONCERTO

28 giugno ore 19:00

AUDITORIUM ‘LO SQUERO’

 

mdi ensemble

Sonia Formenti, flauto

Paolo Casiraghi, clarinetto

Lorenzo Gentili-Tedeschi, violino

Paolo Fumagalli, viola

Giorgio Casati, violoncello

Luca Ieracitano, pianoforte

 

Carolina Mattioda, soprano

 

Programma

Niccolò Castiglioni, Romanzetta (1990) per flauto

Aldo Clementi, Duetto (1983) per flauto, clarinetto e due strumenti in eco

Niccolò Castiglioni, Quattro liriche di García Lorca* (1954) per voce e pianoforte

Giacomo Manzoni, Preludio – “Grave” di Waring Cuney – Finale (1956) per voce, clarinetto e trio d’archi

Niccolò Castiglioni, Quattro canti* (1954) per pianoforte

Luciano Berio, O King (1968) per voce e cinque strumenti

 

* Manoscritto inedito. Fondazione Giorgio Cini, Fondo Niccolò Castiglioni.

 

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

Scarica la locandina

Nuove concezioni armoniche nella composizione musicale: 1945-1975

Seminario coordinato da Gianmario Borio, Pascal Decroupet e Christoph Neidhöfer

 

Questo seminario mette a confronto diversi concetti di armonia esaminando la musica strumentale, vocale ed elettroacustica composta nei primi tre decenni del dopoguerra. Ogni intervento è dedicato alla costruzione e al contesto storico del linguaggio armonico di un determinato compositore; nella sessione conclusiva verranno riprese e approfondite le questioni teoriche più rilevanti. I relatori rispondono a una serie di domande che servono come punto di partenza per raggiungere gli obiettivi più avanzati del progetto: (1) comprendere l’armonia nelle sue molteplici manifestazioni al di là dei confini stilistici, (2) individuare le analogie e le differenze nei linguaggi armonici di compositori che appartengono a una determinata scuola o aderiscono a un’estetica comune, (3) evidenziare concezioni armoniche comuni a composizioni che presentano tratti stilistici ed estetici differenti, (4) rivedere e coordinare la terminologia per facilitare lo studio comparativo, (5) verificare ipotesi sulla storia della composizione musicale attraverso l’indagine delle concezioni armoniche.

 

Scarica la brochure New Concepts of Harmony

 


28 Giugno

Auditorium ‘Lo Squero’

Concerto h 19:00


 

 

 

Workshop Research-led Performance: Percussione Crea-Azione

Il Workshop Research-led Performance: Percussione Crea-Azione, organizzato dall’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con il Tetraktis Percussioni ensemble, è rivolto ai percussionisti con esperienza in ensemble di percussioni, solista e orchestrale.

E’ inoltre rivolto ai compositori interessati a sviluppare la loro scrittura per ensemble di percussioni e ad approfondire l’uso delle percussioni stesse.

Attraverso sessioni teoriche e di pratica musicale, saranno affrontati tre brani di compositori di cui l’Istituto per la Musica conserva il fondo archivistico:

 

Giacomo Manzoni, D’improvviso per sei/dodici percussionisti (1981)

Niccolò Castiglioni, Cronaca del Ducato di Urbino per sei percussionisti (1991)

Fausto Romitelli, Chorus per sei percussionisti (2001)

 

Le sessioni pratiche saranno affidate a Tetraktis Percussioni ensemble.

 

Le sessioni teoriche saranno tenute da Massimiliano Locanto (Università degli Studi di Salerno), Veniero Rizzardi (Università Ca’ Foscari di Venezia e Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova) e Francisco Rocca (Fondazione Giorgio Cini di Venezia) e moderate da Gianfranco Vinay (Université de Paris 8). In conclusione ci sarà l’intervento del compositore Giorgio Battistelli.


Vai al bando

 

Scarica il programma del Workshop

 

Bando per Workshop Research-led Performance: Percussione Crea-Azione

L’Istituto per la Musica indice un Bando di assegnazione di 12 borse di studio per la partecipazione al Workshop Research-led Performance: Percussione Crea-Azione

rivolto a percussionisti e compositori interessati a sviluppare la loro scrittura per ensemble di percussioni e ad approfondire l’uso delle percussioni stesse.

 

Attraverso sessioni teoriche e di pratica musicale, saranno affrontati tre brani di compositori di cui l’Istituto per la Musica conserva il fondo archivistico:

 

Giacomo Manzoni, D’improvviso per sei/dodici percussionisti (1981)

Niccolò Castiglioni, Cronaca del Ducato di Urbino per sei percussionisti (1991)

Fausto Romitelli, Chorus per sei percussionisti (2001)

 

Scadenza del bando 19 agosto 2019.


Scarica il bando 

Scarica la domanda di partecipazione Workshop

Bando per la partecipazione a Workshop Research-led Performance: I quartetti per archi di Béla Bartók e Gian Francesco Malipiero

Bando di iscrizione per 12 partecipanti con borsa di studio al Workshop Research-led Performance: I quartetti per archi di Béla Bartók e Gian Francesco Malipiero che si terrà dal 6 – 8 giugno 2019 organizzato dall’Istituto per la Musica in collaborazione con il Quartetto di Venezia e il Bartók Archívum di Budapest, ed è rivolto a quartetti d’archi già formati (2 violini; 1 viola; 1 violoncello).

 

Il bando è finalizzato a favorire la collaborazione di compositori, musicologi, strumentisti e tecnici per la realizzazione di esecuzioni che si fondino su uno studio approfondito delle strutture musicali, sulle fonti del processo compositivo e sulla documentazione delle esecuzioni storiche. Si andrà ad operare in un contesto di studio e ricerca finalizzato a trasmettere un’esperienza di un pensiero compositivo, di una poetica e di specifiche tecniche strumentali.

 

Scadenza per la presentazione delle domande posticipata: 7 aprile 2019

 

Per maggiori informazioni:

Scarica il bando Workshop Quartetti
Scarica la domanda di partecipazione Workshop Quartetti


Su Radio3 Suite intervista ad Angela Carone sul compositore Renato De Grandis

Nella puntata di Radio3 Suite​ di sabato 16 febbraio, è andata in onda un’intervista ad Angela Carone (Fondazione Giorgio Cini) sul compositore Renato De Grandis (1927-2008), figura di spicco del panorama musicale europeo del secondo Novecento, il cui fondo è conservato presso il nostro Istituto per la Musica.

Ascolta qui l’intervista

Workshop Research-led Performance: I quartetti per archi di Béla Bartók e Gian Francesco Malipiero 

Workshop Research-led Performance: I quartetti per archi di Béla Bartók e Gian Francesco Malipiero  in collaborazione con il Quartetto di Venezia e il Bartók Archívum di Budapest
I quartetti per archi occupano una posizione fondamentale nella produzione di Béla Bartók e di Gian Francesco Malipiero. Con una forte declinazione personale, i due compositori hanno elaborato una concezione della forma e della sonorità quartettistica che si discosta dal modello classico e mira a un nuovo tipo di espressività, spesso improntata alla tradizione popolare.
Obiettivo del workshop è quello di studiare i quartetti di Bartók e Malipiero da una duplice prospettiva teorica e pratica, mettendo in evidenza eventuali convergenze stilistiche e tecnicointerpretative.
Al centro dell’attenzione saranno il Sesto Quartetto di Bartók e il Settimo Quartetto di Malipiero. Nel workshop si alterneranno esercitazioni strumentali e sessioni di ricerca
musicologica. I docenti della parte strumentale saranno i componenti del Quartetto di Venezia; le sessioni musicologiche saranno affidate a Francisco Rocca e Lásló Vikárius.


Nuovi preziosi documenti arricchiscono i Fondi Domenico Guaccero e Camillo Togni

Alla fine del 2018, grazie alla generosa donazione dell’arpista Elena Zaniboni, il Fondo Domenico Guaccero della Fondazione Giorgio Cini si è arricchito di preziosi documenti relativi al brano Rota, per arpa e nastro ad libitum (1979), dedicato alla Zaniboni: la partitura autografa; appunti manoscritti del compositore; annotazioni dell’arpista relative all’esecuzione di specifici passaggi del brano; biglietti di auguri di Guaccero e Roman Vlad.

 

L’artista e scenografo Michele Canzoneri ha invece donato alcuni documenti altrettanto importanti da lui prodotti in vista dell’allestimento del 1977 dell’opera Blaubart di Camillo Togni, il cui Fondo è ugualmente conservato alla Fondazione Giorgio Cini: un quaderno con bozzetti di scena; due bozzetti di costumi; due serigrafie relative a specifiche scene dell’opera.

 

Tutti questi materiali si aggiungono al ricco patrimonio documentario conservato all’Istituto per la Musica, che conferma il suo ruolo come uno dei maggiori archivi musicali dei secoli ventesimo e ventunesimo.

Nuovi preziosi documenti arricchiscono i Fondi Domenico Guaccero e Camillo Togni

Alla fine del 2018, grazie alla generosa donazione dell’arpista Elena Zaniboni, il Fondo Domenico Guaccero della Fondazione Giorgio Cini si è arricchito di preziosi documenti relativi al brano Rota, per arpa e nastro ad libitum (1979), dedicato alla Zaniboni: la partitura autografa; appunti manoscritti del compositore; annotazioni dell’arpista relative all’esecuzione di specifici passaggi del brano; biglietti di auguri di Guaccero e Roman Vlad.

 

L’artista e scenografo Michele Canzoneri ha invece donato alcuni documenti altrettanto importanti da lui prodotti in vista dell’allestimento del 1977 dell’opera Blaubart di Camillo Togni, il cui Fondo è ugualmente conservato alla Fondazione Giorgio Cini: un quaderno con bozzetti di scena; due bozzetti di costumi; due serigrafie relative a specifiche scene dell’opera.

 

Tutti questi materiali si aggiungono al ricco patrimonio documentario conservato all’Istituto per la Musica, che conferma il suo ruolo come uno dei maggiori archivi musicali dei secoli ventesimo e ventunesimo.