Istituto per la Musica – Pagina 4 – Fondazione Giorgio Cini

The Eranos Experience: Spirituality and the Arts in a Comparative Perspective

Il Convegno è organizzato dal Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate, dall’Istituto di Musica, dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini e dal Center for History of Hermetic Philosophy and Related Currents (HHP) dell’Università di Amsterdam.
I colloqui di Eranos furono organizzati ad Ascona dall’attivista, pittrice e ricercatrice olandese Olga Fröbe-Kapteyn a partire dal 1933, su ispirazione di Rudolf Otto e Carl Gustav Jung. Gli incontri riunirono alcune tra le menti più stimolanti dell’epoca che si confrontarono su argomenti quali la spiritualità, il misticismo, il mito e la simbologia, nell’intento di opporsi a quella che veniva percepita come una secolarizzazione inarrestabile. Il focus della conferenza verterà sull’eredità di Eranos riguardo le scienze sociali e umane e le arti performative e figurative, in particolare sulla musica, la danza, il teatro e la pittura. L’evento sarà arricchito da un concerto del mdi ensemble che suonerà le composizioni di Renato de Grandis, di Ernesto Rubin de Cervin e di Giacinto Scelsi presso l’Auditorium “Lo Squero”.

 

 

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La composizione assistita dal computer: prospettive dell’interazione uomo-macchina

Il seminario è a cura di Giacomo Albert e Laura Zattra, coordinatori del gruppo di ricerca RISME digitali della Società Italiana di Musicologia.

La locuzione “composizione assistita” ha preso piede negli anni Ottanta del secolo scorso per designare un insieme di esperienze le cui radici risalgono ai tre decenni precedenti, agli albori delle applicazioni digitali in musica. Questo approccio, che in origine è legato alla composizione algoritmica e alla modellazione computazionale delle strutture musicali, si è esteso a indicare una serie ampia e variegata di strumenti digitali di assistenza, applicati in diverse fasi del processo compositivo.

Sebbene le pubblicazioni di impostazione tecnica sulla composizione musicale assistita dal computer siano cospicue, la saggistica musicologica si è finora limitata a studi specifici senza offrire una prospettiva globale. Il seminario si propone come primo passo per colmare questa lacuna. La composizione assistita sarà studiata nella prospettiva dell’interazione uomo-macchina; il gruppo di ricerca esplorerà le modalità in cui i compositori adoperano gli strumenti digitali e formulerà ipotesi sulle ripercussioni della loro architettura per la scrittura e le strutture musicali.

Il seminario sarà organizzato in tre sessioni: nella prima tre musicologi discuteranno sul rapporto tecnologia-scrittura in specifici casi studio, nella seconda lo sguardo sarà rivolto all’interazione uomo-macchina nel suo complesso e alle radici filosofiche della “composizione assistita”, infine, nella terza, tre compositori e assistenti musicali rifletteranno sulla loro esperienza alla luce anche delle discussioni precedenti.

Parteciperanno Joshua Banks Mailman, Marc Battier, Agostino Di Scipio, Carl Faia, Jonathan Impett, Sanne Krogh Groth, Marco Stroppa, Martin Supper, Elena Ungeheuer.

 

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Tavola Rotonda: Il teatro musicale oggi. Voci, azioni e tecnologie

Questa tavola rotonda, organizzata da Gianmario Borio e Vincenzina Ottomano in collaborazione con la Biennale Musica e l’Università Ca’ Foscari, propone una serie di riflessioni su tendenze e sperimentazioni del teatro musicale del XXI secolo, anche alla luce delle tematiche emergenti nel programma della Biennale Musica 2022. La discussione verterà su questioni chiave della creatività contemporanea: le nuove concezioni drammaturgiche, la scelta e l’assemblaggio dei testi, i diversi modi di intendere la trama e i personaggi, il trattamento delle voci, l’integrazione delle tecnologie nella progettualità artistica. Mediante il confronto con le esperienze maturate negli ultimi decenni all’interno e al di là degli spazi scenici convenzionali, si mira a delineare le prospettive attuali del sistema produttivo nel suo complesso. Partecipano: Robert Adlington, Koen Bollen, Giordano Ferrari, Dorothea Hartman e Susanne Kogler.

 

ore 14:00

Sala Chiostro dei Cipressi

 

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L’improvvisazione collettiva, tecniche e stili in Europa

Questa manifestazione completa il progetto sulla storia dell’improvvisazione musicale, che ha dato origine a convegni e seminari nonché a due volumi dedicati rispettivamente all’epoca barocca e a quella beethoveniana. Il formato aderisce al ciclo Research-led Performance, che mette in relazione la ricerca storica con la prassi esecutiva. La parte didattica, che si rivolge a giovani strumentisti, è condotta da protagonisti dell’epoca in questione; l’obiettivo è quello della trasmissione di principi e tecniche di improvvisazione che hanno caratterizzato una fase di grande creatività in questo ambito, in particolare il Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza ed ensemble di libera improvvisazione legati al mondo del jazz come Spontaneous Music Ensemble e Globe Unity Orchestra. Il contributo dei musicologi mira al chiarimento delle premesse estetiche, etiche e politiche dell’improvvisazione collettiva.

 

Il workshop, programmato originariamente per il 2020, è stato sospeso per il persistere della crisi sanitaria. Al suo posto l’Istituto per la Musica ha realizzato una manifestazione online nei giorni 18-19-20 marzo 2021, visibile nel canale YouTube della Fondazione Giorgio Cini.

 

Questa attività ha permesso di consolidare il gruppo di docenti e studenti, di estendere il gruppo di musicologi coinvolti, di precisare le problematiche e di individuare nuove modalità di interazione tra la ricerca storica e la pratica odierna.

 

Docenti: John Heineman, Giancarlo Schiaffini, Roger Turner

Musicologi: Vincenzo Caporaletti, Laurent Cugny, Sabine Feisst, Valentina Bertolani, Kai Lothwesen, Ingrid Pustijanac, Veniero Rizzardi.

 

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Il sesto numero di Archival Notes è online

Il sesto numero di Archival Notes. Source Studies in Twentieth- and Twenty-First-Century Music, rivista online dell’Istituto per la Musica, è online sulla piattaforma Open Journal System della Fondazione Giorgio Cini:

http://onlinepublishing.cini.it/index.php/arno

New Concepts of Harmony in Musical Composition 1945-1975

Questo convegno, organizzato da Gianmario Borio, Pascal Decroupet e Christoph Neidhöfer, rappresenta la fase conclusiva di un progetto triennale, finanziato dalla Ernst von Siemens-Musikstiftung, che indaga una questione chiave della teoria musicale del XX secolo: i principi e le caratteristiche della dimensione armonica nella composizione post-tonale. Questo ramo del progetto approfondisce le tecniche compositive e le elaborazioni teoriche dei tre decenni successivi alla seconda guerra mondiale. Esso segue a un primo incontro del gruppo di ricerca che nel 2019 è stato il punto di partenza di un panel tenuto dai coordinatori e alcuni componenti del gruppo di ricerca presso lo Eighty-fifth Annual Meeting of the American Musicological Society (2019).

Durante il convegno i relatori presenteranno studi monografici su Luciano Berio, Pierre Boulez, John Cage, Elliott Carter, Brian Ferneyhough, Gérard Grisey, György Ligeti, Bruno Maderna, Olivier Messiaen, Luigi Nono, Henri Pousseur e Bernd Alois Zimmermann.

Partecipano: Jonathan Bernard, David W. Bernstein, Paolo Dal Molin, Pascal Decroupet, François-Xavier Féron, Oliver Korte, Catherine Losada, Christopher Brent Murray, Christoph Neidhöfer, Susanna Pasticci, Cordula Pätzold e Ingrid Pustijanac.

 


 

In occasione del Convegno il 12 luglio alle ore 19:00 si terrà un concerto all’Auditorium “Lo Squero” (ingresso gratuito) del mdi Ensemble composto da:

Sonia Formenti flauto

Paolo Casiraghi clarinetto

Lorenzo Derinni violino

Paolo Fumagalli viola

Giorgio Casati violoncello

Valentina Messa pianoforte

 

L’Ensemble suonerà i seguenti brani:

Niccolò Castiglioni Gymel (1960), per flauto e pianoforte

Elliott Carter Esprit rude/esprit doux (1985), per flauto e clarinetto

Luigi Nono “Hay que caminar” soñando (1989), per due violini

Giacomo Manzoni Frase (1988), per clarinetto e pianoforte

Bernd Alois Zimmermann Intercomunicazione (1967), per violoncello e pianoforte

Pierre Boulez Improvisé – Pour le Dr. Kalmus (1969), per flauto, clarinetto, viola, violoncello e pianoforte

Giacomo Manzoni e la letteratura: incontro per il novantesimo compleanno del compositore

In concomitanza con il concerto monografico e la tavola rotonda su Giacomo Manzoni, che si terranno il 3 giugno al Teatro Verdi di Padova, l’Istituto per la Musica propone una giornata di studi dedicata al rapporto che Giacomo Manzoni intrattenne con il mondo letterario. Già durante il periodo di studi il compositore dedicò una particolare attenzione alla letteratura del XX secolo, in particolare quella di lingua tedesca; nel 1955 conseguì la laurea in lingue e letterature straniere all’Università Bocconi con una tesi sulla presenza della musica nell’opera di Thomas Mann. Il ruolo fondamentale dello scrittore di Lubecca è attestato dall’opera Doktor Faustus (1989). Le composizioni vocali e teatrali di Manzoni si basano su una peculiare tecnica di rimontaggio ed elaborazione dei testi che rivela una spiccata attitudine alla creazione letteraria. Giacomo Albert, Pietro Cavallotti, Giorgio Panizza ed Elena Polledri affronteranno casi paradigmatici, che riguardano la messa in musica di testi di Hölderlin, Beckett, Ginsberg e diversi poeti italiani (Caproni, Zanzotto, Leonetti, Fortini, Raboni), a partire dai materiali conservati nell’archivio dell’Istituto per la Musica.

 

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Bando di iscrizione per la partecipazione a The Exploratory: Venice New Music Courses

Bando di iscrizione per 10 cantanti, 10 ottoni, 10 fiati (legni), 10 archi e 10 compositori

Il titolo di questa masterclass deriva da un dichiarazione di Karlheinz Stockhausen: “The problem with music education is that we have conservatories, but we need exploratories”. Il concetto di esplorazione guiderà la manifestazione in ogni sua componente: la produzione di suono strumentale e vocale, l’interazione di gruppo, la notazione, gli aspetti scenici del fare musica.

 

Docenti:

Nicholas Isherwood: direzione artistica, canto, improvvisazione, teatro musicale, composer-performer.

Abbie Conant: ottoni, improvvisazione, composer-performer.

Roberto Fabbriciani: fiati, improvvisazione, composer-performer.

Séverine Ballon: archi, improvvisazione.

Olga Neuwirth: composizione, teatro musicale.

Michela Garda, Ingrid Pustijanac: musicologia.

 

Domande entro il 2 maggio 2022

Info: concorsimusica@cini.it

 

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Biographies Teachers

Libri a San Giorgio | The Female Voice in The Twentieth Century

The Female Voice in The Twentieth Century

 

Per il ciclo Libri a San Giorgio il 14 novembre alle ore 16.30, viene presentato il settimo volume della collana “Musical Cultures of the Twentieth Century”, The Female Voice in The Twentieth Century: Material, Symbolic and Aesthetic Dimensions, curato da Serena Facci e Michela Garda e pubblicato dalla casa editrice Routledge di Lonrdra. Anche questo libro nasce da un progetto di ricerca, il cui obiettivo è quello di offrire prospettive teoriche sulla voce sviluppate a partire dall’analisi di casi concreti nell’ambito di pratiche vocali differenti: teatro d’opera, composizione sperimentale, performance art, jazz, popular music e folk revival.

 

Presentano
Carla Moreni, Sonia Bergamasco

 

Partecipano
Michela Garda, Serena Facci


? Prenotazione obbligatoria

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Workshop e concerto con Andreas Staier

Le tre sonate per pianoforte op. 31 sono state descritte già alla loro pubblicazione e alle prime esecuzioni come opere in “grande stile” che presentano importanti deviazioni nei confronti dei modelli formali che Beethoven stesso aveva contribuito a consolidare. Carl Czerny le considerava testimonianze significative di quella “nuova via” che il compositore aveva indicato come necessaria per la sua evoluzione artistica. La loro prossimità temporale con la Terza Sinfonia (Eroica) e il “testamento di Heiligenstadt” sottolinea il loro significato. La peculiare conformazione dei temi e l’ambiguità delle funzioni formali, che emergono con particolare evidenza nel secondo componente di questo trittico (La tempesta), attestano una volontà di sperimentazione che ha lanciato sfide quasi insormontabili a generazioni di esecutori e teorici della musica.

 

Il workshop, condotto da uno dei più prestigiosi fortepianisti attivi ai nostri giorni, ha come obiettivo una ricognizione sulle problematiche poste dalle tre sonate. La parte pratica si svolgerà sul fortepiano costruito da Mathias Jakesch (Vienna, 1823) di proprietà della Fondazione; la prospettiva potrà estendersi allo strumento moderno con esemplificazioni sul Pianoforte a coda Fazioli, anch’esso conservato nei locali della Fondazione. La parte musicologica si soffermerà sulle fonti del processo creativo, la storia della ricezione, le caratteristiche strutturali e gli stili interpretativi.

 

Docenti: Andreas Staier (tastiere), Hans-Joachim Hinrichsen, Giorgio Sanguinetti, Janet
Schmalfeldt, Martina Sichardt


 

Il Workshop si apre con un concerto del Maestro Andreas Staier al fortepiano Jakesch il giorno 14 dicembre ore 18.30 presso l’Auditorium “Lo Squero”.

 

Mozart, Fantasie c-Moll KV 475
Haydn, Sonate Es-Dur Hob. XVI:49
Haydn, Variationen f-Moll Hob. XVII:6

Per partecipare è necessario iscriversi al seguente form:

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Bando di iscrizione per 6 pianisti e 10 musicologi con borsa di studio per Workshop con Andreas Staier
Le Sonate op. 31 di Beethoven: genesi, analisi, esecuzione 

15-17 dicembre 2021
Fondazione Giorgio Cini, Venezia

 

Scadenza prorogata al 25 novembre 2021

 

Commissione: Andreas Staier, Gianmario Borio e Giorgio Sanguinetti

 

Scarica il bando WorkshopBeethovenBandoIt

 

Domanda-di-partecipazione-Workshop-Beethoven

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