Istituto per la Musica – Pagina 14 – Fondazione Giorgio Cini

Music Printing and Publishing in Modern Italy – New Approaches

Music Printing and Publishing in Modern Italy – New Approaches

Workshop internazionale

Venezia, 13-14 February 2014

La musica a stampa rappresenta la fonte quantitativamente più importante per lo studio della musica europea del XVI, XVII e XVIII secolo. Poiché una parte significativa delle edizioni musicali prodotte prima del 1800 fu stampato in Italia, con un picco tra il XVI e il XVII secolo, appare evidente la necessità di indagare questa produzione nel suo complesso, sotto diversi punti di vista: i contesti produttivi, i processi di selezione del repertorio, le strategie di marketing, le modalità e i canali che ne hanno permesso la disseminazione e la ricezione su scala internazionale, la storia della trasmissione degli esemplari oggi conservati, i problemi posti dalla ricostruzione di ciò che è andato perduto, le prospettive storiografiche che queste fonti offrono per lo studio di fenomeni musicali del passato.

Il workshop internazionale Music Printing and Publishing in Modern Italy – New Approaches si prefigge tre obiettivi principali:

  • discutere i risultati di alcune recenti indagini condotte nel campo dell’editoria musicale italiana prima del 1800
  • incoraggiare lo scambio tra studiosi operanti in questo campo, al fine di sviluppare nuovi approcci e nuove prospettive
  • presentare e discutere alcuni innovativi strumenti di ricerca, come il nuovo database Printed Sacred Music in Europe 1500-1800.

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Contatti
David Bryant – david.bryant@unive.it
Ca’ Foscari University, Venice
Luigi Collarile – luigi.collarile@unifr.ch

University of Fribourg / Ca’ Foscari University, Venice

 Organizzato da:  Università di Fribourg – Svizzera, Istituto di Musicologia; Università Ca’ Foscari di Venezia – Italia, Dipartimento di Filosofia e Beni culturali; Fondazione Giorgio Cini, Venezia – Italia  Istituto per la Musica; Consolato Svizzero a Venezia – Italia


Programma

Giovedì, 13 Febbraio 2014

Consolato Svizzero a Venezia (Palazzo Trevisan)            

9.00h         Saluto di apertura

David Bryant, Luigi Collarile, Jacqueline Wolf, Gianmario Borio

9.30h         Introduzione

Chair – David Bryant

Respondents – Neil Harris, Luca Zoppelli

Luigi Collarile (University of Fribourg – Ca’ Foscari University, Venice)

Edizioni musicali italiane perdute. Nuove prospettive bibliografiche e storiografiche

11.00h       Sessione I

Respondents – Patrizio Barbieri, Iain Fenlon

Bianca Maria Antolini (Conservatorio di Perugia)

Il «Dizionario degli editori musicali italiani». Bilancio di una ricerca

Rodolfo Baroncini (Conservatorio di Adria)

«In Merzaria»: l’officina Gardano e il contesto socio-antropologico delle contrade di San Salvador e San Zulian (Venezia, 1580-1610)

15.00h       Sessione II

Chair – Luigi Collarile

Respondents – Marco Di Pasquale, Rudolf Rasch

Patrizio Barbieri (Rome)

Prime testimonianze sui librai musicali di area veneta a Roma: nuovi documenti, 1567-1569

 Rebecca Edwards (St. Martin’s University, Washington)

A Valuable Perspective on the Relationship between Musicians and Printers in 16th-Century Venice: the Case of Claudio Merulo

 Carrie Churnside (Birmingham City University)

Reflections upon Working on Italian Music Printing and Publishing in the Seventeenth- and Eighteenth-Centuries Italy

17.00h     Sessione III

Respondents – Rodolfo Baroncini, Rebecca Edwards

Iain Fenlon (King’s College, Cambridge)

Composers, Dedicatees and Publishers

Marco Di Pasquale (Conservatorio di Vicenza)

Intorno alla pratica della dedica. Il caso dell’Accademia Filarmonica di Verona

 

 


Venerdì, 14 Febbraio 2014

Fondazione Giorgio Cini (isola di S. Giorgio)     Sala Barbantini

 9.00h       Sessione IV

Chair – David Bryant

Respondents – Bianca M. Antolini, Carrie Churnside

Constance Frei (University of Geneva)

I primi tipografi musicali bolognesi

Giulia Giovani (Istituto Storico Germanico, Rome)

Riflessioni sulla stamperia Silvani «all’insegna del violino»

Rudolf Rasch (UtrechtUniversity)

Italian Engraved Music Editions before and after Corelli’s Sonatas Opus 5 (1700)

11.00h     Sessione V

Respondents – Constance Frei, Giulia Giovani

Paolo Giorgi (Bologna)

Maurizio Cazzati (1616-1678) compositore e stampatore: un esempio di autoimprenditoria

musicale seicentesca

Daniele Torelli (Libera Università di Bolzano)

L’impronta dei piombi: il riconoscimento dei caratteri in edizioni musicali sconosciute

15.00h     Sessione VI

Chair – Luigi Collarile

Respondents – Neil Harris, Daniele Torelli

Laurent Pugin (RISM Switzerland)

Aruspix – A Software Suite and its Applications

Rodolfo Zitellini (University of Fribourg – RISM Switzerland)

Mapping Music Typefaces. Toward a Digital Catalogue

17.00h    Printed Sacred Music in Europe

Chair – Gianmario Borio (Fondazione Giorgio Cini)

Introduzione

David Bryant, Elena Quaranta

(Ca’ Foscari University, Venice)

How does Printing Reflect Patterns of Consumption in the Church Music of Sixteenth-

and Seventeenth-Century Italy?

 Presentazione del nuovo database

Luca Zoppelli (University of Fribourg)

with  David Bryant, Luigi Collarile, Laurent Pugin, Elena Quaranta, Rodolfo Zitellini

 

Con la mente e con le mani. Improvisation from ‘cantare super librum’ to partimenti

Partimento di Leonardo Leo. © Napoli, Biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella.


Con la mente e con le mani. Improvisation from ‘cantare super librum’ to partimenti rappresenta il secondo appuntamento di un ciclo sull’improvvisazione musicale nei diversi periodi storici. Questa manifestazione,  organizzata dall’Istituto per la Musica e dedicata alle pratiche improvvisative del Rinascimento e del Barocco, prosegue la riflessione iniziata nel novembre 2012 con il convegno Improvised Music in Europe: 1966-1976.

Dal 9 all’11 novembre 2013, con il coordinamento di Massimiliano Guido e Peter Schubert (McGill University, Montréal), avranno luogo una serie di eventi incentrati sull’uso dell’improvvisazione nell’insegnamento della teoria musicale oggi. Thomas Christensen terrà la lectio inauguralis, che sarà seguita da sessioni di studio sulla memoria, sulle pratiche improvvisative e sulla pedagogia. Interverranno Edoardo Bellotti, Bor Zuljan , Michael Callahan, Philippe Canguilhem, Giuseppe Fiorentino, Massimiliano Guido, Jean-Yves Haymoz, Stefano Lorenzetti, William Porter, Giorgio Sanguinetti e Peter Schubert. Durante il convegno la Fondazione Accademia Internazionale di Smarano, che è tra gli enti collaboratori, presenterà la propria attività didattica e di ricerca nel campo della musica per tastiera dell’epoca rinascimentale e barocca.

 


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Programma 

Saturday 9 November 2013

1 p.m.

Registration

2 – 2.45 p.m.

Opening Address

Massimiliano Guido & Peter Schubert (McGill University, Montréal)

Gianmario Borio (Istituto per la Musica, Fondazione Giorgio Cini, Venezia)

2.45 – 3.45 p.m.

Keynote Lecture: Theory in the Midst of Notes

Thomas Christensen (University of Chicago)

            Keeping Score while Improvising

4 – 6 p.m.

First Session: The Art of Memory

Chair: Gianmario Borio

Stefano Lorenzetti (Conservatorio di Musica di Vicenza)

            Musical Inventio, Loci Communes, and the Art of Memory

Discussant: Roberto Perata (Università Statale di Milano)

Massimiliano Guido (McGill University)

            Climbing the Stairs of the Memory Palace: Gestures at the Keyboard for a Flexible Mind

Discussant: Arnaldo Morelli (Università de L’Aquila)

6.30 p.m.

Lecture-Recital

Bor Zuljan (Haute École de Musique de Genève)

            ‘Ricercar una Fantasia’: The Techniques for Improvising a Fantasia on Lute in the Sixteenth Century

Sunday 10 November 2013

9.30 – 10 a.m.

Poster Session: Ongoing Researches in Historical Improvisation

Niels Berentsen (Royal Conservatoire of The Hague)

Strategies for Improvisation in Early Fifteenth and Late Fourteenth Century Music

Jacques Meegens (Centre Études Supérieures Musique Danse, Poitou-Charentes)

Improvising a Fifteenth-Century Keyboard Prelud

 Peter van Tour (Uppsala University)

Modulatory Segments in Partimenti by Nicola Sala and Fedele Fenaroli

10 a.m. – 1.15 p.m.

Second Session: Instrumental Counterpoint and Improvisation

Chair: Massimiliano Guido

Edoardo Bellotti (Eastman School of Music, Rochester University)

            Composing at the Keyboard: Banchieri and Spiridion, Two Complimentary Methods

Discussant: Felix Marangoni (Università Ca’ Foscari, Venezia)

William Porter (Eastman School of Music, Rochester University)

            Improvising a North German Preambulum

Discussant: Jacques Meegens (Centre Études Supérieures Musique Danse, Poitou-Charentes)

Giorgio Sanguinetti (Università di Roma Due ‘Tor Vergata’)

            Cheating the Work-of-Art Paradigm: Partimento Implication for Classical Performers

Discussant: Marco Pollaci (Nottingham University)

3 – 5 p.m.

Third Session: Vocal Counterpoint and Improvisation

Chair: Peter Schubert

Philippe Canguilhelm (University of Toulouse)

            Towards a Stylistic History of ‘Cantare super Librum’

Discussant: Peter van Tour (Uppsala University)

Giuseppe Fiorentino (University of Cantabria)

            Singing ‘by Reason’ and Singing ‘by Use’: Extempore Polyphonies in Renaissance Spain

            Discussant: Niels Berentsen (Royal Conservatoire of The Hague)

6 p.m.

Musical Demonstrations: Keyboard & Vocal Improvised Music

 Instruments: Edoardo Bellotti & William Porter, harpsichords

Presentation of the Fondazione Accademia Internazionale di Smarano: Giacomo Corrà

 Voices: Benjamin Duinker, Edmund Milly, Ellen Wieser, and Meagan Zantingh, singers from VivaVoce – Peter Schubert, conductor

 

Monday 11 November 2013

9 – 11 a.m.

Fourth Session: Pedagogy

Chair: Thomas Christensen

Jean-Yves Haymoz (Haute École de Musique de Genève)

Cantare super Librum: Strategies and Techniques.

Lecture and Workshop with Professional Singers

Peter Schubert (McGill University, Montréal)

            Teaching Theory through Vocal Improvisation

Michael Callahan (Michigan State University)

            Play It: Some Challenges of, and Solutions to, Teaching and Learning Undergarduate Music Theory at the Keyboard

12 – 12.30 p.m.

Panel Discussion: Improvisation as a Teaching and Analytical Tool

 

«AAA TAC» Acoustical Arts and Artifacts – Technology, Aesthetics, Communication

An International Journal Nr. 8, 2011
a cura dell’Istituto per la Musica
Fabrizio Serra Editore, Pisa – Roma 2013

Con Giovanni Morelli
Per Diego Carpitella
Vincenzo Caporaletti, Lo swing, l’off-beat e la trance rituale. La relazione Dauer- Carpitella
Walter Brunetto, Il viaggio in Italia e il viaggio nel tempo. Aspetti, storia e problemi conservativi della raccolta Lomax-Carpitella
Maurizio Agamennone, Di certi parlati radiofonici e altre sbobinature. Diego Carpitella e la musica (non solo quella ‘popolare’), in dialogo con Alberto Mario Cirese ed Ernesto de Martino
Francesco Giannattasio, Etnomusicologia, ‘musica popolare’ e folk revival in Italia: il futuro non è più quello di una volta
Forme sonore dell’immagine
Delphine Vincent, Listen with the Eyes. Hearing Perception and ‘strictly cinematic effects’ in opera relays; Marco Alunno, Narratività, ritmo e forma audiovisivi in Regen di Joris Ivens con musica di Hanns Eisler
Jazz e media
Leo Izzo, Il jazz nella musica per il cinema: 1927-1951
Veniero Rizzardi, Jazz come fonografia. Appunti per una storia parallela.

Giovanni Gabrieli

Giovanni Gabrieli
di Rodolfo Baroncini

Giovanni Gabrieli (1554/56-1612), al vertice della tradizione musicale veneziana avviata da Adriano Willaert, fu con Monteverdi tra i massimi compositori italiani ed europei di fine Cinquecento. Autore di musica sacra per grandi organici policorali, destinata in buona parte al cerimoniale civico-religioso della basilica di San Marco, Gabrieli fu anche l’iniziatore di un repertorio di musica strumentale d’assieme di complessità e dignità artistica pari a quello della migliore musica vocale sacra e profana dell’epoca. Avvalendosi di nuove fonti documentarie e di una accurata ricontestualizzazione delle fonti musicali, il presente volume offre una nuova immagine del compositore, più aderente alla variegata vita musicale veneziana dell’epoca, fornendo al contempo una più chiara comprensione del ruolo rilevante che egli, pur nel rispetto della tradizione policorale marciana, ebbe nell’affermazione del nuovo stile concertato e di tutti quegli stilemi tecnico-espressivi propri della nuova musica del Seicento.

Il teatro musicale di Luciano Berio

Luciano Berio, schizzo autografo per Cronaca del Luogo (particolare) © Talia Pecker Berio; Basilea, Fondazione Paul Sacher, Fondo Luciano Berio, per gentile concessione


 

Nei giorni 28 e 29 settembre 2013 avranno luogo le due giornate conclusive della rassegna Il teatro musicale di Luciano Berio che, inaugurata alla Fondazione Giorgio Cini nel settembre 2010, e organizzata dall’Istituto per la Musica, si avvale della collaborazione dell’Université Paris 8 e del Centro Studi Luciano Berio. Nella prima giornata verranno discussi aspetti filologici, letterari e tecnologici dell’ultima composizione che Berio destinò alle scene: Cronaca del Luogo. La seconda giornata è dedicata a una riflessione  complessiva sull’itinerario di Berio nel campo del teatro. Interverranno Gianmario Borio, Angela Ida De Benedictis, Giordano Ferrari, Francesco Giomi, Michal Grover-Friedlander, Massimiliano Locanto, Ulrich Mosch, Talia Pecker Berio, Alessandro Roccatagliati, Gianfranco Vinay. La pubblicazione parziale dei contributi è consultabile nel sito www2.univ-paris8.fr/DMCE. Per il 2015 è prevista la pubblicazione a stampa dell’intero ciclo.

Tota pulchra es (1961). Mottetto per soprano, tenore e organo

Prosegue, nel quadro della pluriennale collaborazione con la casa editrice Schott di Mainz, la pubblicazione degli inediti rotiani con particolare attenzione ai titoli relativi al repertorio vocale di ispirazione religiosa. Il mottetto Tota pulchra es è forse uno dei più frequentati nella storia della musica. Dal XV secolo ai giorni nostri, da Guillaume Dufay a James MacMillan, passando da Anton Bruckner per riassumere in tre nomi il fascino e la potenza di ispirazione che questo testo ha esercitato e continua ad esercitare sui compositori. Rota lo declina in linee melodiche semplici che celano una sapienza non comune nel trattare le due voci (maschile e femminile).

AAM TAC 8

 

SOMMARIO

Per Giovanni 

primo tempo : sequenze

Clelia Sedda, Come vedere il non osservabile : l’occhio fisico del cinematografo 

Gino M. Pistilli, L’avventura della parola. Autorialità esibita nel cinema prebellico di Sacha Guitry 

Claudio Bondì, Roberto Rossellini, l’ultimo film 

Simonetta Salvestroni, Invincibile di Werner Herzog 

secondo tempo : macrosequenze

Fabrizio Borin, La trilogia della sopravvivenza nel primo cinema di Terrence Malick 

Nicola Cecilian, Piccole apocalissi quotidiane. Il cinema di Ciprì e Maresco 

Andrea Zennaro, Transilvania International Film Festival e la new wave romena 

 

Custodi nos Domine

L’inno sacro Custodi nos Domine fa parte di quell’ampia sezione – 24 numeri – del catalogo corale del Maestro che, accanto ad opere di grande dimensioni sia dal punto di vista delle masse impiegate che dell’impegno richiesto agli artisti, allinea brani come questo di facile approccio, costruiti per essere eseguiti anche da piccoli gruppi amatoriali come sono in genere i cori delle chiese. Costruito su una struttura circolare, il brano si dipana con passo svelto e sicuro sui due temi melodici che ne costituiscono l’ossatura, opportunamente variati nella tonalità. Con questo titolo viene compiuto un altro passo verso la pubblicazione dell’opera completa del Maestro che vede impegnati su questo fronte ormai da 15 anni la Fondazione G. Cini e la casa editrice Schott Music.

 

 

Allegro danzante

Prefazione
Verso la fine dell’Ottocento, dopo il plurisecolare monopolio del melodramma, si assiste in Italia a un rinasimento dell’musica strumentale. Grazie a una generazione di compositori che traghetteranno la cu ltura musicale italiana dall’arretrato isolamento in cui era man mano caduta a un pieno inserimento nel consueto europeo, con una peculiarità di intendimenti e felicita di realizzazioni che hanno fatto parlare, come in passato, di scuola italiana o, almeno di maniera italiana di intendere la musica nella modernità, le cui ramificazioni e influssi continuato in certo modo ancor oggi.

Un saggio dell’inventiva e della verve di Rota si ha anche nel breve Allegro danzante scritto nel 1977 durante un soggiorno estivo a Fiuggi, foglio d’album tripartito in cui ritroviamo appieno la personalità dell’Autore e il suo infallibile senso dell’armonia e dei cromatismi.

Il brano è qui pubblicato per la prima volta e il manoscritto si trova presso l’archivio Rota della Fondazione Cini di Venezia.
Gabriele Rota

AAA TAC

SOMMARIO

Sulla presa diretta. Una lettera di Karlheinz Stockhausen e alcuni apocrifi straubiani
Enrico de Angelis, Su Paul Hindemith
Nicoletta Confalone, Schubert e la chitarra perduta
Giacomo Albert, ‘Sound sculptures’ e ‘Sound installations’
Diego Ce`mbrola, Falsum ipsum contrafactum: on the copy, authenticity and forgery of musical artifacts
Giacomo Fronzi, Estetica della disgregazione. Articolazioni e disarticolazioni della musica elettroacustica
Mario Sánchez Arsenal, Jean Michel Jarre y Pierre Schaeffer. Un vínculo excepcional entre Oxyge`ne (1976) y la musique concrète
Curt Cacioppo, Un pianista nell’Inferno di Dante. Il ciclo pianistico di Marino Baratello dedicato alle Bolge dantesche
Maurizio Agamennone, Festival, feste, eventi e patrimonio immateriale : alla ricerca della tradizione
Giorgio Mangini, «Lutter avec soi-même c’est lutter avec l’ange » : la Passione di Jean-Luc Godard (Passion, 1981)