Istituto di Storia dell’Arte – Pagina 8 – Fondazione Giorgio Cini

Piranesi Roma Basilico: progetto speciale sui muri di Venezia

La Fondazione Cini presenta il progetto speciale

Palazzo Cini per le calli di Venezia ideato da Luca Massimo Barbero

 

Attendendo l’apertura della casa-museo, gli spazi per le affissioni cittadini diventano il teatro naturale per mettere a confronto la Roma antica delle incisioni di Piranesi e quella contemporanea delle fotografie di Basilico: un omaggio ai veneziani che si riappropriano della loro Città e un’anteprima della mostra che aprirà prossimamente

 

Mentre i musei sono ancora chiusi a causa delle disposizioni ministeriali e la rete si riempie di visite virtuali, a Venezia l’arte “esce in strada” e va incontro ai cittadini, con il progetto speciale Palazzo Cini per le calli di Venezia ideato da Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini. A partire dal 12 maggio 2020, per un mese le mura della città lagunare – unica anche per la sua pedonalità e ora tornata a disposizione dei veneziani data l’assenza dei turisti – ospiteranno grazie all’affissione pubblica, il dialogo tra l’opera incisoria di Giambattista Piranesi e la fotografia contemporanea di Gabriele Basilico. Il progetto anticipa il tema che sarà anche al centro della mostra Piranesi Roma Basilico, di prossima apertura a Palazzo Cini a San Vio, in partnership con Assicurazioni Generali che sostiene questa iniziativa che applica il principio di accessibilità e fruibilità dei beni artistici a favore del quale la Compagnia è impegnata da sempre.

 


Il progetto, ispirato alle celebrazioni per i 300 anni dalla nascita di Giambattista Piranesi (Venezia, 1720 – Roma, 1778), “è un omaggio a Venezia, città della cultura per antonomasia, e ai veneziani.” – afferma Luca Massimo Barbero

 

“In un momento storico in cui i luoghi dell’arte sono fisicamente ancora inaccessibili a causa delle restrizioni per contrastare la pandemia, un’arte nata per essere stampata come le incisioni di Piranesi e le foto di un maestro contemporaneo come Basilico, come è loro naturale si danno allo sguardo di chi cammina e si ferma per un attimo. L’arte anche in questo caso è un viaggiare senza spostarsi e travalica le barriere dei musei per incontrare e ispirare le persone anche in questo momento. E i muri labirintici della città diventano un atlante per questo possibile viaggio.”

 


 

Palazzo Cini per le calli di Venezia mostrerà ai passanti, fino alla riapertura della casa-museo che fu dimora di Vittorio Cini, le riproduzioni di alcuni dei luoghi più simbolici della Città eterna, rappresentate dalla combinazione tra le stampe originali realizzate nel ‘700 dall’incisore veneziano e conservate dalla Fondazione Cini e le vedute di Roma del grande fotografo milanese Gabriele Basilico, realizzate con le stesse angolazioni delle incisioni piranesiane su commissione della Cini nel 2010.

 

Gli stessi confronti saranno poi visibili a San Vio in occasione della mostra Piranesi Roma Basilico – curata da Luca Massimo Barbero e realizzata grazie alla collaborazione dell’Archivio Gabriele Basilico – insieme a una più ampia selezione, di cui Palazzo Cini per le calli di Venezia rappresenta un’anticipazione speciale. Il più importante omaggio veneziano a Giambattista Piranesi mostrerà infatti 25 stampe originali e 26 vedute di Roma del fotografo milanese, di cui 12 mai esposte prima. Le incisioni di Piranesi oggetto del dialogo con Basilico, sono state selezionate dal corpus integrale parte delle collezioni grafiche della Fondazione Cini: il corpus Piranesi costituisce uno dei fondi di grafica più rilevanti conservati da un’istituzione privata, che in questa occasione si offe allo sguardo della Città.

«Arte Veneta» 75/2018

«Arte Veneta» 75 (2018)

a cura dell’Istituto di Storia dell’Arte

 

Valentina Baradel, Zanino di Pietro. Riflessioni a margine del trittico di Rieti, un’opera poco nota e una ritrovata

Elena Cera, Pantaleone di Paolo, taia piera veneziano

Susanna Zanuso, Cristoforo Solari da Venezia a Milano: il Sangue del Redentore del Victoria and Albert Museum

Lorenzo Principi, La Punizione di Marsia: un rilievo di Silvio Cosini e il sepolcro di Jacopo Sansovino a Venezia

Alessandra Pattanaro, Per Leandro Bassano e i domenicani: un bilancio e un nuovo ritratto

Maichol Clemente, Nella bottega di Giusto Le Court. Terrecotte, marmi, documenti

Sara Grinzato, Rientrando a palazzo Barbaro: nuove letture iconografiche per Tiepolo e Piazzetta

Roberto De Feo, La pietà di Ezechia di Francesco Hayez e Mosè chiedente al faraone la libertà di Israele di Lattanzio Querena

Fernando Rigon Forte, Due corone per Arianna

 

Segnalazioni

Davide Civettini, Una terracotta del Rosso a Pozzonovo?

Marco Scansani, Due nuove opere di Giovanni de’ Fondulis

Paolo Ervas, Attribuzioni e considerazioni sulla maturità di Rocco Marconi

Alessandro Martoni, Il Redentore fanciullo tra le Tavole della Legge e la Croce: un’aggiunta

al Moretto tardo

Luca Siracusano, Un Nettuno di due secoli. Gli Albanese e un problema della scultura veneta del Seicento

 

Carte d’archivio

Anne Markham Schulz, New Documents on Trecento Venetian Painters

Luca Giacomelli, Scambi artistici tra Venezia e Firenze: il conte Giacomo Grimaldi e la collezione Rinuccini

 

Restauri

Milena Dean, Andrea Brustolon: il Sansone riscoperto e un’analisi tecnologica

 

ebook Bibliografia dell’arte veneta (2017)

a cura di Paolo Delorenzi (periodici) e Meri Sclosa (monografie)

Venezia e lo Studio Glass Americano

Il simposio internazionale, coordinato dal Centro Studi del Vetro in occasione della mostra Venezia e lo Studio Glass Americano organizzata da Le Stanze del Vetro, ha lo scopo di approfondire, per la prima volta in Italia, il contesto dell’importante movimento American Studio Glass, fondato negli Stati Uniti durante gli anni Sessanta e che ha visto il vetro diventare progressivamente materiale e medium espressivo per la creatività degli artisti americani.

 

Proprio verso la metà del XX secolo, infatti, all’interno dei laboratori del Toledo Museum of Art nasce un impulso crescente nei confronti della tecnica della soffiatura del vetro. Un ruolo determinante in tale vicenda è il forte influusso che le tecniche tradizionali veneziane, quindi l’estetica muranese, esercitarono sullo studio e conseguentemente sugli inaspettati sviluppi del trattamento di questo materiale nell’arte contemporanea. Contesto questo che condurrà a un significativo percorso di conoscenza tecnica e culturale per liberare la produzione del vetro dai processi industriali e sviluppare piuttosto l’innovazione sperimentale, incentivando una progressiva vivacità di linguaggi. Di notevole risonanza soprattutto l’effetto della lavorazione veneziana del vetro trasmessa da illustri maestri, tra cui Dale Chihuly, Benjamin Moore, Paul Marioni, William Morris e Lino Tagliapietra, che indirizzarono così l’evoluzione della ricerca verso percorsi non tradizionali, influenzando radicalmente artisti e designer di nuova generazione.

 

Il convegno esplorerà, grazie alla presenza di esperti di fama internazionale, tra cui Tina Oldknow, William Warmus e l’artista Kim Harty, le diverse dinamiche e declinazioni che tale singolare “relazione amorosa” con il vetro veneziano ha avviato attraverso la sua crescente diffusione negli Stati Uniti e nel mondo.

 

SCARICA IL PROGRAMMA

 


Il convegno potrà essere seguito in diretta sulla pagina Youtube della Fondazione Giorgio Cini.

E’ possibile, nei limiti dei posti disponibili, partecipare anche in diretta sulla piattaforma Zoom registrandosi tramite il modulo sottostante.

Per chiarimenti e informazioni: info@cini.it

— CI DISPIACE, MA NON CI SONO PIU’ POSTI DISPONIBILI SULLA PIATTAFORMA ZOOM —
Potete seguire la diretta sul canale Youtube della Fondazione e interagire con i relatori tramite i commenti.

“Pietro Pictore Arretino”. Una parola complice per l’arte del Rinascimento

“Pietro Pictore Arretino”. Una parola complice per l’arte del Rinascimento raccoglie gli atti del convegno dedicato alla figura del letterato toscano, ospitato nell’autunno del 2018 presso la Fondazione Giorgio Cini e promosso in collaborazione con Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Università degli Studi Roma Tre, Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, KNIR – Reale Istituto Neerlandese di Roma, Gallerie degli Uffizi e Comitato per l’Edizione Nazionale del- le Opere di Pietro Aretino. Il volume presenta i risultati dei singoli interventi, divisi in quattro sessioni, secondo le linee tematiche affrontate nel simposio, volte ad approfondire la discussione sulla competenza artistica dello scrittore, sui suoi rapporti con gli artisti, sull’incidenza della sua parola nella messa a punto del lessico artistico rinascimentale.

Catalogo del fondo Cesare Grassetti della Fondazione Giorgio Cini

Catalogo del fondo Cesare Grassetti della Fondazione Giorgio Cini

a cura di Daniele Danesi e Ilenia Maschietto

Leo S. Olschki, Firenze, 2020

 

Dopo il Catalogo del fondo librario antico della Fondazione Giorgio Cini compilato da Dennis E. Rhodes e pubblicato da Olschki nel 2011 esce, nella stessa collana editoriale “Biblioteca di Bibliografia”, il Catalogo del fondo Cesare Grassetti della Fondazione Giorgio Cini. La raccolta, riunita dall’avvocato milanese tra gli anni ‘50 e la ne degli anni ‘80 del Novecento, consiste in oltre 830 edizioni del Quattro e Cinquecento; già presenti nel catalogo elettronico della biblioteca, l’occasione di questo catalogo a stampa ha consentito agli autori di approfondire l’esame dei volumi, con particolare attenzione ai dati relativi alle specifiche copie. Il fondo Grassetti bene si integra con la raccolta ‘originaria’ della Fondazione, incrementando non solo le edizioni veneziane di cui la biblioteca conserva un nucleo eccezionale ma anche le produzioni tipografiche dei centri minori, facendo crescere il numero di esemplari unici al mondo conservati a San Giorgio.

Discorso sul metodo. Stampe e illustrazioni nel Rinascimento

Per garantire la sicurezza di relatori e uditori si è preferito organizzare la giornata di studi totalmente online.

Gli interventi potranno essere seguiti in diretta streaming sulla pagina Facebook della Fondazione Giorgio Cini

 

Nel Cinquecento Venezia rappresenta uno dei maggiori centri di produzione xilografica e calcografica in Europa, sia relativamente alla stampa di riproduzione che a quella di invenzione. Un esercito di artisti, disegnatori, incisori e stampatori locali e forestieri operano e lavorano nei numerosi torchi funzionanti in città, dando vita ad una produzione senza confronti nella penisola e per quantità e per qualità. Quel secolo ci ha lasciato un ricchissimo e prezioso patrimonio di immagini sciolte e librarie, solo in parte studiate e schedate, e lunghi elenchi di maestranze e addetti per lo più oggi ignorati. Rivestono dunque notevole importanza i progetti di studio portati avanti dalla Fondazione Giorgio Cini: da quello della sistematica catalogazione delle xilografie (Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento italianwoodcuts.census@cini.it), allo scavo delle fonti archivistiche veneziane, allo studio delle immagini nelle cinquecentine sulle orme del celebre Principe d’Essling. Metodi di studio e di approccio diversi applicati alla stessa materia, che saranno illustrati e commentati dai curatori in una giornata di studio in programma il giorno 16 ottobre.  Alla giornata saranno presenti specialisti chiamati a portare la testimonianza delle loro esperienze.

❗️ RINVIATO A DATA DA DESTINARSI ❗️ Libri a San Giorgio

Posticipato all’11 maggio la presentazione del volume Lucio Fontana e gli Spaziali. Fonti e documenti per le gallerie Cardazzo, a cura di Luca Massimo
Barbero (Venezia, Marsilio, 2019). Fonte primaria di quest’opera è stato il prezioso Archivio della Galleria del Cavallino, donato nel 2016 dagli eredi della famiglia Cardazzo all’Istituto di Storia dell’Arte, che ha potuto così arricchire i propri fondi con questo straordinario archivio del gallerista e collezionista Carlo Cardazzo (1908 – 1963) e del figlio Paolo, dov’è documentata la storia della prestigiosa galleria veneziana dal 1942 ai primi anni del Duemila.

 

Il secondo è stato rinviato a data da destinarsi, sarà riservato al libro di Bettina Hoffmann, I bassi d’arco di Antonio Vivaldi. Violoncello, contrabbasso e viola da gamba al suo tempo e nelle sue opere, compreso nella Collana «Studi di musica veneta. Quaderni vivaldiani» (Firenze, Olschki, 2020) e articolato in tre parti in cui vengono rispettivamente esaminati il contesto in cui Vivaldi componeva per questi strumenti, la loro relazione con il corpus della musica strumentale e vocale vivaldiana connesse alla loro prassi esecutiva.

 

Rinviata a data da destinarsi anche la presentazione di  «Ecco il mondo»: Arrigo Boito, il futuro nel passato e il passato nel futuro, a cura di Maria Ida Biggi, Emanuele d’Angelo e Michele Girardi (Venezia, Marsilio, 2019). Il volume, pubblicato nell’ambito del Comitato Nazionale per le celebrazioni boitiane, marca lo stato della ricerca sull’opera di Boito, artista tra i più influenti dell’Italia a cavallo tra i due secoli.
Specialisti e studiosi hanno analizzato la carriera dell’intellettuale, rileggendone la produzione di compositore, librettista e letterato d’avanguardia, l’attività di critico teatrale e musicale e quella di traduttore e regista teatrale, tornando su storici percorsi di ricerca e aprendone di nuovi.

❗️ RINVIATO A DATA DA DESTINARSI ❗️Prisco Bagni, passione e ricerca tra Guercino e Gandolfi

Vi avvisiamo che la giornata di studi dedicata a Prisco Bagni è rinviata a data da destinarsi


Prisco Bagni (1921 – 1995) fu un outsider. Il suo percorso di studi non comprese materie umanistiche, ma fu soltanto la passione per l’arte della sua terra a trasformare un imprenditore di successo nel campo tessile in un meticoloso ed instancabile ricercatore, amateur o dilettante, nel senso settecentesco del termine. Originario di Cento, in provincia di Ferrara, patria del Guercino e poco distante da San Matteo della Decima, dove nacquero i fratelli Ubaldo e Gaetano Gandolfi, Bagni dapprima ne collezionò i disegni e i dipinti, poi, accortosi del silenzio della storiografia moderna provò a colmare quel vuoto. Nelle sue ricerche si avvalse del conforto e dello scambio di vedute con storici dell’arte di fama internazionale, tra i quali Denis Mahon, col quale condivideva l’amore per il celebre artista centese. A distanza di quindici anni dalla sua scomparsa, la vedova Carla Bardazza, ha deciso di donare il fondo fotografico del marito, relativo ai suoi studi gandolfiani, alla Fondazione Giorgio Cini, che raccoglie un centinaio di disegni dei Gandolfi e della loro scuola, parte della Raccolta Certani.

 

Il coordinamento della giornata è affidato a Marco Riccòmini, curatore del catalogo I Gandolfi. Disegni della raccolta Certani alla Fondazione Giorgio Cini (2018).


Programma

 

15:30

Saluti istituzionali

Luca Massimo Barbero

Direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini

 

Introduzione

Marco Riccòmini

Storico dell’Arte:

Prisco Bagni, Vita e opere.

 

16:00

Interventi:

Cristiana Romalli

Sotheby’s London, Old Master Drawings Department

Guercino e un’Accademia a carboncino del primo momento.

 

Francesca Baldassari

Università La Sapienza, Roma, Facoltà di Lettere e Filosofia

Benedetto Gennari alla corte degli Stuart.

 

Giulio Zavatta

Università Ca’ Foscari, Venezia, Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali

Bottega, seguaci, imitatori e falsari. Prisco Bagni “intorno” a Guercino.

 

Massimo Pulini

Accademia di Belle Arti, Bologna

Benedetto Gennari pittore cortigiano e straniero in patria.

 

Francesca Lui

Accademia di Belle Arti di Bologna

Deità e natura. Ancora su Ubaldo e Gaetano Gandolfi a Palazzo Malvasia.

 

Marco Riccòmini

Storico dell’Arte:

Manfredi alla Cini.

 

 

Seguirà aperitivo

Libri a San Giorgio | Lucio Fontana e gli Spaziali

Per la rassegna Libri a San Giorgio online lunedì 11 maggio alle ore 17.00 potrete assistere alla presentazione del volume  Lucio Fontana e gli Spaziali. Fonti e documenti per le gallerie Cardazzo a cura di Luca Massimo Barbero, Marsilio, Venezia 2019, in diretta sul canale YouTube della Fondazione Giorgio Cini.

 

Fonte primaria di questo volume è stato il prezioso archivio della Galleria del Cavallino che nel 2016 gli eredi della famiglia Cardazzo hanno affidato all’Istituto di Storia dell’Arte che ha potuto così arricchire i propri fondi con questo straordinario archivio del gallerista e collezionista Carlo Cardazzo (1908 – 1963) e del figlio Paolo, che documenta la storia della prestigiosa galleria veneziana dal 1942 ai primi anni del Duemila.

 


 

Presenta
Paolo Bolpagni | Direttore della Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti

 

Partecipano
Luca Massimo Barbero | Direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte
Gilberto Pizzamiglio | Fondazione Giorgio Cini
Maria Villa | Fondazione Lucio Fontana
Angelica e Barbara Cardazzo

Lucio Fontana e gli Spaziali

Lucio Fontana e gli Spaziali. Fonti e documenti per le gallerie Cardazzo
a cura di Luca Massimo Barbero
Marsilio, Venezia 2019


Fonte primaria di questo volume è stato il prezioso archivio della Galleria del Cavallino che nel 2016 gli eredi della famiglia Cardazzo hanno affidato all’Istituto di Storia dell’Arte che ha potuto così arricchire i propri fondi con questo straordinario archivio del gallerista e collezionista Carlo Cardazzo (1908 – 1963) e del figlio Paolo (1936 – 2011), che documenta la storia della prestigiosa galleria veneziana dal 1942 ai primi anni del Duemila.

 

Le gallerie dirette da Carlo Cardazzo sono state il luogo dove ha preso corpo l’avventura spaziale di Lucio Fontana, che del movimento è stato fondatore e guida.
Dall’incontro tra la capacità imprenditoriale, la forza d’utopia del gallerista e la capacità di Fontana di essere vitale, inventivo e provocatorio tanto da trascinare le giovani generazioni, si è sviluppato, in un decennio, il gruppo degli Spaziali.

Il volume presenta per la prima volta tutti gli scritti critici delle mostre di Lucio Fontana alle Gallerie di Cardazzo, alcuni rari testi dello stesso Fontana, i manifesti spaziali e le monografie dei singoli protagonisti che hanno creato la costellazione di questo movimento che oggi, assieme al fondatore, viene considerato di portata internazionale.



11 maggio 2020 | 

Venezia | Isola di San Giorgio Maggiore 

 

Il volume Lucio Fontana e gli Spaziali. Fonti e documenti per le gallerie Cardazzo verrà presentato per la rassegna Libri a San Giorgio il 11 maggio 2020.


 

Presenta Paolo Bolpagni, Direttore della Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti
Partecipa Luca Massimo Barbero, curatore del volume e Direttore dell’Istituto Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini

 

Seguirà aperitivo

 

Ingreso libero fino a esaurimento posti