Istituto di Storia dell’Arte – Pagina 27 – Fondazione Giorgio Cini

Arte Veneta 58

INDICE

Lino Moretti
Due note carpaccesche. E “Giovane guerriero” Thyssen e la “Madonna dei Tesseri da panni di lana”

W.R. Rearick
Le “Maddalene penitenti” di Tiziano

Annalisa Bristot
Dedicato all’amore per l’antico: il camerino di Apollo a palazzo Grimani

Alberto Craievich
Una proposta per la “Psiche” di Francesco Salviati a palazzo Grimani

Enrico Lucchese
Un soffitto di Giuseppe Porta da palazzo
Grimani al Musée Jacquemart-André

Roberto Pancheri
‘Accademie’ di Pietro Vecchia
Elisabetta Francescutti Maffeo Verona nella chiesa delle Zitelle di Udine

Federico Montecuccoli degli Erri
Indagine sull’apprendistato del pittore Francesco Casanova

Giuseppe Pavanello
Novità sulla collezione di Antonio Canova

Segnalazioni

Cristina Guarnieri
Un’aggiunta al catalogo di Lorenzo Veneziano: la “Madonna della rosa” Massari

Sergio Claut
“Nuda membra et Satirorum salaces gestus” sulle case dipinte da Lorenzo Luzzo

John Garton
La lancia perduta di Tiziano

Paola Rossi
La decorazione scultorea del Monumento al doge Alvise Mocenigo della chiesa dei Santi Giovanni e Paolo: l’ultima fase dei lavori

Irina Artemieva
Una proposta per il cielo dei “Pianeti” di Pietro della Vecchia

Roberto Radassao
La decorazione pittorica della biblioteca dei Padri Somaschi a Venezia

Fabrizio Malachin
Alcune precisazioni su Mattia Bortoloni

Luca Mattiello
Inediti di Giorgio Massari: attribuzione e ipotesi intorno a sette disegni del Museo Correr di Venezia

Vittoria Markova
Un capolavoro di Giuseppe Angeli considerato perduto

Nelly Zanolli Gemi
Giambettino Cignaroli: due disegni per la pala di Sant’Eufemia

Carte d’archivio

Louis Cellauro
La biblioteca di un architetto del Rinascimento: la raccolta di libri di Giovanni Antonio Rusconi

Gianluca Tormen
La collezione di disegni e incisioni di Tommaso degli Obizzi

In Memoriam

Giordana Mariani Canova
Ricordo di Camillo Semenzato

Restauri

Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico di Venezia. Restauri anno 2001

Bibliografia dell’arte veneta 2000 a cura di Claudia Crosera

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it

Arte Veneta 59

INDICE

Andrea Cortese,
Per la miniatura veneziana del Duecento: un Trésor alla Biblioteca Capitolare di Verona

Silvia Fiuman
Due codici veneti poco noti nella biblioteca di Federico da Montefeltro

Paola Modesti
I cori nelle chiese veneziane e la visita apostolica del 1581. Il “barco” di Santa Maria della Carità

Simone Ferrari
Gli anni veneziani di Jacopo de’ Barbari

Colin Eisler
La Tempesta di Giorgione: il primo “capriccio” della pittura veneziana

Rosella Lauber
“Et è il nudo che ho io in pittura de l’istesso Zorzi”. Per Giorgione e Marcantonio Michiel

Sergio Marinelli
All’esordio di Jacopo Tintoretto

Renzo Mangili
La testa di carattere a Venezia nel Settecento: l’inedito paradigma di una raccolta coeva

Massimo De Grassi
Giovanni Marchiori tra intaglio e scultura: appunti sugli esordi

Susanna Pasquali
Scrivere di architettura intorno al 1780: Andrea Memmo e FRancesco Milizia tra il Veneto e Roma

Luca Caburlotto
Un’equivoca “fortuna”: i primitivi nelle collezioi Correr e Molin

SEGNALAZIONI

Laila Olimpia Pietribiasi
Il velario di San Michele Arcangelo a Pescincanna

Arabella Cifani, Franco Monetti
“Il mio occhio si è fatto pittore2: un problematico e inedito capolavoro di Callisto Piazza

Eliana Carrara
Francesco Sansovino, letterato e intendente d’arte

Michel Hochmann
Giuseppe Porta e la decorazione di palazzo Contarini dalla Figure

Paola Rossi
Temi marciani di Domenico Tintoretto

Waldemar H. de Boer
Alcuni dipinti raffiguranti San Vincenzo di Alessandro Maganza e Francesco Maffei

Roberto Pancheri
Una nuova allegoria profana di Nicolas Régnier

Dominika Wronikowska
Committenti polacchi di Canova

CARTE D’ARCHIVIO

Bozena Anna Kowalczyk
Le origini veneziane di Pietro Bellotti

RESTAURI

Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Veneziano. Restauri anno 2002

CRONACHE

Giuseppe Pavanello
Dipinti veneziani in Polesine

Bibligrafia dell’arte veneta: 2001

a cura di Davide Apolloni

Per informazioni
e-mail: ufficio.editoriale@cini.it

Arte Veneta 61

Indice

Serena Bagnarol, Due tavole veneziane del primo trecento in San Giusto a Trieste

Emanuela Daffra, Matteo Ceriana, Il polittico di San Bartolomeo di Cima da Conegliano
1. Note ed approfondimenti 2. La cornice e le statue lignee

Gianluca Tormen, Dipinti di Andrea Schiavone da palazzo Savorgnan

Renzo Fontana, Jacopo Bassano a Vicenza. La pala di Sant’Eleuterio: questioni iconografiche e cronologiche

Daniele D’Anza, Pittori e mecenati. Joseph Heinz il Giovane artista dei Corner tra Venezia e Roma

Denis Ton, Tiepolo e Vico: il ‘Trionfo dell’Eloquenza’ in palazzo Sandi

Andrea Tomezzoli, Una nota discorde nel giardino di Armida: la raffigurazione dei “Nani” nella statuaria veneta da giardino del Sei e Settecento 

Segnalazioni

Elisabetta Francescutti, Un’aggiunta al “corpus” di Johannes Teutonichus

Maria Walcher Casotti, Un episodio controverso di Dürer a Venezia: il viaggio a Bologna

Enrico Maria Dal Pozzolo, Aggiornamenti su Giovanni Bonconsiglio

Diana Gisolfi, Paolo Veronese e i Benedettini della congregazione castinese: un caso di committenza del Cinquecento

G. Koester, Una portantina da processione di Sebastiano Serlio per la Scuola Grande di San Rocco

Luca Trevisan, Un dipinto di Parrasio Micheli a Vicenza e la scoperta di inediti documenti d’archivio

Denis Ton, Un nuovo quadro mitologico di Antonio Molinari a Bratislava

Janet Seiz, George Knox, Un soffitto attribuito a Gaspare Diziani e ai Valeriani: da Ca’ Dandolo al Butterworth Center di Moline

Ismaele Chignola, Gli affreschi di Tiepolo a palazzo Valle Marchesini: nuovi elementi per una datazione

Restauri

Manuela Villani, Il Battistero di San Marco a Venezia: la campagna ottocentesca di restauro del manto musivo

Luca Caburlotto, Donata Samadelli, Il restauro della Pala di Castelfranco di Giorgione

Amalia Donatella Basso, Claudio Spagnol, La chiesa dei Santi Cosma e Damiano alla Giudecca

Cronache

Fabrizio Magani, Gaspare Vanvitelli e le origini del vedutismo: le mostre di Roma e Venezia

Bibliografia dell’arte veneta: 2003
edited by Denis Ton

 

Per informazioni
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Arte Veneta 60

INDICE

Enzo De Franceschi
I mosaici della cappella di Sant’Isidoro nella basilica di San Marco a Venezia

Sergio Marinelli
Paris Bordon: il “Cristo al Limbo” di Ca’ Foscari

Paola Rossi
La decorazione scultorea dell’altare di Sant’Antonio ai Frari: per un profilo di Bernardo Falconi

Giuseppe Pavanello
I dipinti di palazzo Carminati

Bert W.Meijer
Disegni di Antonio Balestra

Paola Betti
Nuovi ritrovamenti per la Galleria Conti di Lucca

Paolo Mariuz
Antonio Canova: la “Memoria onoraria del principe Prosper von Sinzendorf”, ovvero “Stele di Ottavio Trento”

Segnalazioni

Tobias Leuker
Orgoglio e devozione. Iconografia e funzioni della pala Cassotti di Andrea Previtali

Chiara Rigoni
Proposta per Paris Bordon a Vicenza

Irina Artemieva
La “Sommersione del faraone” di Lambert Sustris

Vincenzo Mancini
Per Lambert Sustris disegnatore

Stefano Pierguidi
Sull’iconografia dell’apparato dei “Sempiterni” di Giorgio Vasari

Annalisa Scarpa
Due Amigoni ritrovati

Alberto Craievich
“Avendo l’arte sua per fine principalissimo il diletto”: note su alcuni disegni di Francesco Algarotti

Catherine Whistler
L’aspetto mutevole della “Veduta di Dolo sul Brenta” di Oxford

Denis Ton
Affreschi di Giuseppe Angeli nel santuario del Cristo di Arzerello

Carte d’archivio

Liliana Leopardi
Carlo Crivelli e Tarsia: un nuovo documento

Andrew Hopkins
Longhena proto e architetto: disegni e documenti per le aree attorno alla Piazza

Restauri

Alberto Craievich
Antonio Pellegrini nella chiesa veneziana delle Eremite

Cronache

W.R. Rearick
Le mostre di Tiziano del 2003

Letture

Matteo Ceriana
Un volume sulla cappella Badoer-Giustinian in San Francesco della Vigna

Lorenzo Finocchi Ghersi
Un volume sul camino veneto del Cinquecento

William Barcham
Lettere artistiche del Settecento veneziano

Acquisizioni

Anna Maria Spiazzi
Un affresco di Paolo Veronese dalla Soranza

In memoriam
Adriano Mariuz

Bibliografia dell’arte veneta: 2002
a cura di Denis Ton

Per informazioni
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Arte Veneta 62

Indice

Natacha Piano, I mosaici della cattedrale di Torcello: l’interazione fra architettura e iconografia attraverso il tema della porta

Marta Minazzato, Polittici nelle miniature venete del Tre e Quattrocento

Anne Markham Schulz, L’altar
maggiore della chiesa veneziana della Misericordia e le sculture di
Giovanni e Bartolomeo Bon per la Scuola Vecchia della Misericordia

Sergio Marinelli, Gregorio Lazzarini e Simone Brentana

Monica De Vincenti, Bozzetti e modelli del “Bernini Adriatico” Giusto Le Court e del suo “miglior allievo” Enrico Merengo

Segnalazioni

Antonio Diano, Le riproduzioni del Santo Sepolcro e le Venezie medievali. Paradigmi di un’assenza

Antonio Boscardin, Padova nella “Tempesta”

Vittoria Markova, Una nuova versione della “Venere giacente” di Bernardino Licinio

Vincenzo Mancini, Per l’iconografia di Andrea Gritti

Nicola Locatelli, Ancora sul tabernacolo della chiesa dell’Umiltà a Venezia

Irina Artemieva, Un fregio del Padovanino all’Ermitage

Mario di Giampaolo, Fra Semplice da Verona: ancora un disegno per la pala del Redentore

Ugo Ruggeri, Un dipinto di Antonio Arrigoni a Palazzo Ducale

Federica Millozzi, Un dipinto inedito giovanile di Girolamo Brusaferro

Francesca Flores d’Arcais, Sebastiano Ricci in palazzo Fulcis

Debora Tosato, Precisazioni su un dipinto di Balestra in collezione Sanvitale a Parma

Enrico Lucchese, Per la grafica di Rosalba Carriera: i ritratti di Edward Walpole ed Henry Hyde Cornbury

Alberto Craievich, Per Giambattista Crosato: un bozzetto e alcuni dipinti profani

Massimo De Grassi, Lorenzo Mattielli e Orazio Marinali: nuove acquisizioni

Carte d’archivio

Elisabetta Barile, Una lettera autografa di Bartolomeo Sanvito a Marco Antonio Morosini

Maria Teresa De Lotto, Per la biografia di Camillo Mariani: nuove fonti sul periodo romano

Andrew Hopkins, Nel nome del padre: due lettere giovanili di Longhena

Andrea Tomezzoli, Lettere di Giambettino Cignaroli, Gaetano Cignaroli e Antonio Canova

Giuseppe Pavanello, La villa Pisani di Stra in età napoleonica: nuovi documenti

Restauri

Fabio Coden, Santa Sofia a Padova: l’interpretazione di un monumento medievale nei restauri dell’Otto e del Novecento

Roberta Battaglia, I dipinti di Gaspare Diziani per la Scuola dei Mercanti da vin a San Silvestro

Ricerche

Per un Atlante della statuaria veneta da giardino I
a cura di Monica De Vincenti, Simone Guerriero

In memoriam

Alessandro Bettagno

W.R. Rearick

Terisio Pignatti

Bibliografia dell’arte veneta: 2004
a cura di Denis Ton

 

Per informazioni
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Venezia da Stato a Mito

La mostra, che la Fondazione Giorgio Cini, realizzando una iniziativa della Regione del Veneto per l’anno bicentenario della caduta della Repubblica di Venezia, ha tenuto dal 31 agosto al 30 novembre 1997, ha presentato in centocinquanta opere, tra le più suggestive della storia della pittura, le immagini che i maggiori artisti “veneziani” hanno dedicato all’illustrazione dei grandi eventi, ai simboli del potere, ai protagonisti e alla vita pubblica, della società e dello stato. Vi sono opere che da Carpaccio, Tiziano, Paolo Veronese, Batoni, Palma, passando per alcuni più significativi capolavori della scultura, arrivano fino a Canaletto, Tiepolo e Guardi, su cui quella millenaria vicenda si chiude. Ma nello stesso tempo si allarga e si rinnova per il grande fascino – il “mito” di Venezia – che dal tramonto del neoclassicismo e fino al presente la città ha continuato ad esercitare. Da Turner a Bonington a Ruskin a Whistler, dai Romantici tedeschi agli Impressionisti francesi, alla attiva scuola americana di cui si espongono numerose, rare evocazioni dei “luoghi” della città, agli italiani da Hayez fino a Boccioni e via via lungo i decenni del Novecento, presenta una scelta essenziale di “momenti” di eccezionale qualità.
La mostra – con prestiti provenienti dai grandi musei di quei paesi che hanno voluto partecipare a questo evento: non una celebrazione, ma la riaffermazione dei valori che Venezia continua a testimoniare e di cui è simbolo perenne – è stata curata da Alessandro Bettagno con la collaborazione dei nomi più autorevoli, italiani e stranieri, in questo campo di studi.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
31 agosto – 30 novembre 1997

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Istituto di Storia dell’Arte
tel. +39 041 2710230
fax +39 041 5205842
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Archivi della pittura veneziana. Ettore Tito (1859-1941)

La mostra percorre, attraverso un centinaio di opere (oltre settanta dipinti, la maggior parte dei quali di grandi dimensioni e una folta scelta di disegni) l’intera carriera artistica di un maestro della pittura veneziana che, vissuto in un periodo di frontali contrapposizioni tra tradizione e avanguardia, dopo anni di successi e riconoscimenti internazionali, ha forse subìto il pregiudizio, quando non la dimenticanza di un tempo di permanenti mutamenti.

Artista di grande sensibilità coloristica, che si manifesta soprattutto nelle vedute e paesaggi lagunari e nelle scene di animazione popolare (come nella festa in Piazza San Marco per l’inaugurazione del nuovo campanile), ma anche pittore di figure e ritrattista di forte impianto e penetrazione (come in ritratti famosi, non solo di veneziani, da Albertini a Volpi, e in quelli femminili, di particolare suggestione ed eleganza), o nei nudi tra verismo e simbolismo, Ettore Tito è stato non soltanto la vedette di molte Biennali veneziane (1909, ’12, ’14, ’22), ma l’artista scelto – forse il solo possibile – per ricreare il soffitto tiepolesco della chiesa degli Scalzi, distrutto durante la prima guerra mondiale, di cui in mostra è presente il grande modello.

Con questa esposizione la Fondazione Giorgio Cini, dopo un cinquantennio di mostre dedicate soprattutto allo studio dell’arte veneta dei grandi secoli, affronta, con gli strumenti di una critica più consapevole e aperta, un capitolo spesso ignorato o frainteso dell’evoluzione artistica veneziana, a partire dall’unità nazionale, meritevole di una analisi storica spassionata e senza pregiudizi.
La mostra a cura di Alessandro Bettagno, si è valsa della collaborazione specialistica di Fernando Mazzocca, degli studi recenti di Anna Mazzanti, e delle ricerche di archivio di Giorgio Fossaluzza autori del catalogo edito da Electa.

 

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
5 settembre – 29 novembre 1998

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Da Paolo Veneziano a Canova

Nelle sale della Fondazione Giorgio Cini sono esposte 72 opere, provenienti dai maggiori Musei del Veneto, scelte tra le molte restaurate con finanziamenti regionali negli ultimi venti anni; soprattutto dipinti e affreschi, ma anche sculture, arazzi e tessuti che consentono di tracciare un articolato itinerario dell’arte veneta nelle sue fondamentali stagioni, dal Trecento al primo Ottocento. Un’occasione per ritrovare gli indiscussi protagonisti della civiltà artistica di Venezia e del Veneto, e per avvicinarsi ad altre personalità, che testimoniano la vivacità della ricerca stilistica in cui si perpetua, nei secoli, una dinamica di rapporti tra Venezia e le altre città del territorio. Alcuni centri possono così vantare, in determinate fasi, manifestazioni artistiche che assumono caratteri peculiari e di vera e propria scuola o che si distinguono per un’alta tradizione di botteghe.

Negli anni dell’immediato dopoguerra si sono svolti indimenticabili eventi espositivi che hanno avuto per protagonisti le maggiori espressioni dell’arte veneta, e la stessa Fondazione Cini si è fatta promotrice della pubblicazione di molti cataloghi dei Musei del Veneto. Seguendo questo percorso, la Fondazione ha colto l’occasione offertale ora dalla Regione, per un viaggio pittorico che, partendo da Venezia, si allarga al territorio per scoprire una ricchezza non ancora pienamente conosciuta e il restauro diventi momento di studio e di analisi per nuovi contributi scientifici alla ricerca.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
22 gennaio – 30 aprile 2000

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Le civiltà  del libro e la stampa a Venezia

La mostra – che la Fondazione Giorgio Cini e la Biblioteca Nazionale Marciana presentano congiuntamente – nasce nell’ambito dell’Incontro Intenazionale di Studi “Which God for Which Humanity? Religions question themselves“, tenutosi dal 23 al 28 maggio nella sede della Fondazione Cini, a Venezia, nell’isola di S. Giorgio Maggiore. Una mostra dedicata al libro veneziano a stampa di argomento sacro è apparsa iniziativa particolarmente adatta a sottolineare le ragioni e il significato della scelta di Venezia a sede di un convegno interreligioso.

Venezia, emporio mediterraneo aperto al mondo, per secoli punto di convergenza di genti di ogni stirpe, cultura e fede, celebra nel campo specifico della stampa la sua vocazione cosmopolita. Dal 1469, anno in cui vi fu introdotta la nuova arte della stampa, sino alla metà del Cinquecento, Venezia fu il maggior centro di produzione libraria del mondo. Un continuo affluire, da ogni paese dell’Europa, di capitali, di imprese, di capacità tecniche e commerciali, un convergere di scrittori, traduttori, filologi, miniatori, incisori, ideatori di testi, di immagini, di tecniche e di caratteri tipografici, in un clima di intensa creatività, faceva di Venezia la vera capitale del libro. La benevola tolleranza del governo patrizio favoriva lo straordinario sviluppo dell’industria tipografica che, vivacissima sino al secondo Cinquecento, dopo un periodo di stasi riprese forza e prestigio nel tardo Seicento, mantenendo un alto livello fino alla caduta della Repubblica (maggio 1797).

Oggetto principale della produzione libraria veneziana era il libro religioso: i testi sacri nelle varie lingue e quelli destinati al culto. Nella mostra si espongono libri, stampati a Venezia, in ebraico, greco, latino, italiano, armeno, ceco, croato, serbo, turco, arabo. Si possono vedere libri a stampa destinati agli islamici, agli ebrei di varie comunità della diaspora, ai cristiani delle più varie nazioni e dei più diversi riti. I caratteri tipografici sono i più vari, romano, gotico, greco, armeno, glagolitico, cirillico, arabo.

I volumi esposti appartengono alle raccolte della Fondazione Giorgio Cini e della Biblioteca Marciana, integrate da alcuni preziosissimi pezzi gentilmente prestati dai conventi veneziani di S. Michele in Isola e di S. Francesco della Vigna, dal monastero mechitarista di S. Lazzaro degli Armeni, dalla Biblioteca Estense di Modena e da due collezionisti privati. Molti libri esposti sono di grande rarità; di alcuni è nota soltanto la copia in mostra.

 

Venezia, Libreria Sansoviniana
27 maggio – 29 luglio 2000

 

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Ufficio Stampa
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Capolavori dalle collezioni della Fondazione Giorgio Cini

Dopo alcuni decenni – memorabili le esposizioni di miniature e disegni a Tokyo, Teheran e in varie città della Germania alla fine degli anni ’60 – importanti nuclei delle più preziose collezioni donate da Vittorio Cini alla Fondazione tornano a essere presentati nei maggiori musei europei e mondiali.

70 disegni scelti dal corpus di quasi 7.000 posseduti dalla Fondazione (tra gli altri i Carracci, il Guercino, Guido Reni, Giambattista e Giandomenico Tiepolo, i Bibiena, il Domenichino), 14 grandi fogli miniati del XV secolo dei 350 posseduti, il manoscritto miniato del Martirologio dei Battuti Neri di Ferrara, 6 libri a stampa figurati del Rinascimento tra gli oltre 2000 incunaboli e cinquecentine delle collezioni, un volume di incisioni di Vincenzo Coronelli “Singolarità di Venezia”, nonché i due capolavori su tavola di Dosso Dossi Scena allegorica e di Pontormo Doppio ritratto di amici sono esposti all’Israel Museum di Gerusalemme, per celebrare la riapertura delle rinnovate gallerie dei dipinti antichi del museo.

Assieme ai capolavori della Fondazione Cini è esposta una importante collezione di bronzi del Rinascimento del collezionista newyorkese Alexis Gregory. Questa collezione, recentemente donata al Fogg Art Museum dell’Harvard University, comprende capolavori di Riccio, Aspetti, Roccatagliata, Sansovino, Algardi e della Porta.

 

Gerusalemme, Israel Museum
4 giugno – 9 settembre 2000

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