Istituto di Storia dell’Arte – Pagina 11 – Fondazione Giorgio Cini

Vola alta Parola. Trent’anni di Edizioni Colophon

La Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con la ColophonArte, ha deciso di festeggiare questa importante acquisizione, con una selezione delle edizioni più belle e significative, presso la biblioteca seicentesca di Baldassarre Longhena. Il titolo dato all’esposizione richiama uno dei volumi esposti, recante insieme all’opera grafica di numerosi artisti, 12 componimenti poetici del grande poeta, amico dell’editore, Mario Luzi: tra queste il componimento Volta alta, parola del 1985, nel quale il poeta si rivolge direttamente alla poesia affinchè metta in comunicazione l’anima con le riposte e segrete risonanze della realtà visibile.

La collezione di grafica del Novecento della Fondazione Giorgio Cini s’arricchisce di pregevoli opere d’editoria d’arte, nel solco di una vocazione primigenia dell’Istituto di Storia dell’Arte per la produzione di libri concepiti come opere d’arte. Grazie alla generosità di Egidio Fiorin, fondatore e direttore della casa editrice bellunese ColophonArte, un nucleo di 78 libri d’artista che fanno parte della produzione più che trentennale del raffinato e lungimirante editore entrano nelle raccolte della Fondazione Cini, prendendo posto accanto ai libri d’artista donati dall’editore Neri Pozza e a quelli della collezione del collezionista e critico d’arte Manlio Malabotta, recentemente donati dalla vedova.

I libri d’artista Colophon sono edizioni di pregio, stampate a partire dal 1989 in tirature limitate su pregiatissima carta in puro cotone, prodotta dalla cartiera amalfitana Amatruda, con quell’attenzione alla qualità della stampa, delle illustrazioni, della rilegatura, del formato grafico dei caratteri mobili e a tutte quelle caratteristiche tecniche, estetiche e materiali che rendono questi libri appetibili e ricercati da bibliofili, collezionisti, amatori.

Queste edizioni sono prodotti sincretici nei quali l’opera degli artisti è chiamata a visualizzare ed evocare, attraverso risonanze riposte tra immagini e parole e accostamenti espressivi, il contenuto immateriale – perlopiù testi poetici, ma non solo, contandosi anche testi critici dedicati alla musica, alla letteratura, al cinema, alle arti visive. Più che a illustrare, l’intervento dell’artista “punta decisa alla conflagrazione dei linguaggi e dei secoli per sollecitare inedite e segrete emozioni, per avventurarsi in altri, inesplorati, territori dell’immaginario”, come ha scritto Cesare De Michelis.

E infatti accanto alla più consueta opera grafica incisoria, i libri Colophon si arricchiscono di opere tridimensionali, sculture, collage, puzzle, fotografie, secondo un fertile e polimorfico sperimentalismo espressivo e tecnico già ampiamente sperimentato dalle Avanguardie storiche, anche nella forma libro.

Accanto al coro illustre di poeti, letterati, scrittori e critici di cui le più di cento Edizioni d’arte Colophon serbano le voci – Mario Luzi, coinvolto in più occasioni, Attilio Bertolucci, Giorgio Caproni, Sebastiano Grasso, Alain Jouffroy, Stephane Mallarmé, Alda Merini, Andrea Zanzotto, Roberto Sanesi, Emilio Villa, Adonis, Ungaretti; e ancora Liliana Cavani, Massimo Cacciari, Maurizio Ferraris, Claudio Magris, Umberto Eco, Dario Fo, Ermanno Olmi, Inge Feltrinelli, Leopoldo Pirelli, Antonio Riccardi, Pietro Ingrao, Gillo Dorfles, Guido Ballo, Bruno Corà, Marco Vallora, Angela Vettese – si collocano le opere dei tantissimi artisti attivi per la Colophon: Valerio Adami, Eduardo Arroyo, Enrico Baj, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Hsiao Chin, Corneille, Lucio Del Pezzo, Nicola De Maria, Piero Dorazio, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Arnaldo Pomodoro, Toti Scialoja, Walter Valentini, Emilio Vedova, Giuseppe Zigaina; e ancora Cadorin, Franco Fontana, Griffa, Guccione, Kounellis, Mattioli, Music, Nespolo, Perilli, Piano, Scianna, Shafik, Spagnulo, Staccioli, Viallat.

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Libri a San Giorgio

Riprende in autunno la rassegna dedicata alle novità editoriali della Fondazione Giorgio Cini.

 

8 NOVEMBRE 2018 ore 17
Nel corso del primo appuntamento in programma l’8 novembre, sarà presentata la pubblicazione di Giada Viviani Nino Rota: La dolce vita. Sources of the Creative Process, primo volume della collana «The Composer’s Workshop», diretta da Gianmario Borio, che ricostruisce le fasi salienti della composizione delle musiche scritte da Nino Rota per La dolce vita di Federico Fellini, nonché l’intenso rapporto intercorso tra i due artisti.

 

Presentano Roberto Calabretto e David Cooper
Partecipano Gianmario Borio e Giada Viviani

A seguire un concerto della flautista Federica Lotti


Programma del concerto
Federica Lotti
flauto, flauto in sol, ottavino
Giacinto SCELSI
Pwyll
André JOLIVET
dalle Cinq Incantations
D pour une communion sereine de l’être avec le monde
Giacinto SCELSI
Quays, per flauto in sol
André JOLIVET
dalle Cinq Incantations
E aux funérailles du chef pour obtenir la protection de son âme
Alvise ZAMBON
Cord’amare, dedicato a Nino Rota e Federico Fellini
Prima esecuzione assoluta
Niccolò CASTIGLIONI
Musica Vneukokvhaja, per ottavino

 


22 NOVEMBRE 2018 ore 17
Il secondo incontro, il 22 novembre, sarà riservato al volume Andrea Schiavone. Pittura incisione disegno nella Venezia del Cinquecento a cura di Chiara Callegari e Vincenzo Mancini. Il libro raccoglie le relazioni discusse in occasione del convegno internazionale di studi dedicato ad Andrea Schiavone. Pittura, incisione, disegno nella Venezia del Cinquecento, svoltosi nella primavera del 2016 presso la Fondazione Giorgio Cini e le Sale monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana. Studiosi ed esperti hanno messo in luce aspetti inediti della produzione del grande maestro dalmata, restituendone sotto il profilo critico la complessità intellettuale ed artistica, nonché il singolare ruolo catalizzatore nell’articolato panorama artistico di pieno Cinquecento.

 

Presenta Marzia Faietti
Partecipa Luca Massimo Barbero

 


29 NOVEMBRE 2018 ore 17

L’appuntamento del 29 novembre proporrà infine il volume Shakespeare all’Opera. Riscritture e allestimenti di “Romeo e Giulietta”, a cura di Maria Ida Biggi e Michele Girardi, che raccoglie gli atti del convegno internazionale di studi che ha avuto luogo presso la Fondazione Giorgio Cini nell’aprile 2018. Musicologi, storici del teatro e drammaturghi hanno analizzato i contesti in cui si sono sviluppate le rappresentazioni in musica del dramma shakespeariano che, dall’inizio del XVII secolo a oggi, ha ispirato librettisti e compositori.

 

Presenta Guido Paduano
Partecipano Maria Ida Biggi, Michele Girardi


Ingresso libero fino a esaurimento posti

Pietro pictore Aretino. Una parola complice per l’arte del Rinascimento

Il convegno – promosso in collaborazione con Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Università degli Studi Roma Tre, Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, KNIR – Reale Istituto Neerlandese di Roma, Gallerie degli Uffizi, Comitato per l’Edizione Nazionale delle Opere di Pietro Aretino – è articolato in quattro sessioni: “A Perugia e a Roma: formazione, rapporti con il mondo di Raffaello e quello di Michelangelo, i Modi”; “A Venezia: il ‘triumvirato’ con Tiziano e Sansovino, Aretino patrocinatore e committente”; “Aretino ecfrastico”; “Aretino e la critica d’arte”.
Letterati e storici dell’arte sono chiamati a una riflessione sulla competenza artistica dello scrittore, sui suoi rapporti con gli artisti, sull’incidenza della sua parola nella messa a punto del lessico artistico rinascimentale. Negli anni nei quali diventano pratiche diffuse la committenza dello state portrait e il collezionismo artistico, l’Aretino personaggio pubblico e “segretario del mondo” ha visto confermata costantemente la sua funzione di mediatore tra i sovrani e i loro ministri da una parte e dall’altra gli artisti, su tutti Tiziano, che i potenti chiamavano a farsi carico delle loro immagini pubbliche.

Il convegno si interrogherà sui dialoghi in materia d’arte intrattenuti oltre che con i maestri riconosciuti (da Raffaello e Michelangelo a Sebastiano del Piombo e Giulio Romano, da Tiziano e Sansovino a Tintoretto), con i protagonisti della vita religiosa e politica, con cardinali e ministri e grandi diplomatici, con letterati di grido (a cominciare da Bembo), alimentando una vera e propria diplomazia degli invii condotta con successo alterno dagli anni venti ai cinquanta. Una pratica nella quale Aretino primeggiò e che il convegno recupererà nella sua estensione e illustrerà nelle sue articolazioni.


 

Arte Veneta 74 Bibliografa dell’arte veneta (2016)

Arte Veneta 74

a cura dell’Istituto di Storia dell’Arte

Bibliografa dell’arte veneta (2016)
Appendice della rivista omonima, la Bibliografa dell’arte veneta, a cura di Paolo Delorenzi (monografie) e Meri Sclosa (periodici), costituisce un repertorio di pubblicazioni, edite nell’arco di un anno (2016), dedicate ad argomenti di interesse storico-artistico veneto al quale gli studiosi possono fare riferimento come strumento di aggiornamento e orientamento. Un modo per facilitare l’accesso a un ausilio fondamentale per gli studi.

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CONVERSAZIONI D’ARTE 23 MAGGIO – 27 GIUGNO 2018

Il ciclo primaverile delle Conversazioni d’arte a Palazzo Cini vedrà protagonisti i disegni di architettura della raccolta Certani, esposti al secondo piano della casa-museo di Vittorio Cini in occasione della mostra Architettura immaginata. Sulla scia delle sezioni in cui la mostra si stessa si articola, esperti e storici dell’arte tracceranno un percorso tipologico, a partire dai disegni di quadratura di ambito bolognese e passando attraverso la tradizione scenografica, fino alle tavole acquarellate di Giacomo Quarenghi, offrendo un’occasione di approfondimento di un nucleo di disegni, in parte mai esposti, appartenenti alle collezioni della Fondazione Giorgio Cini.

23 MAGGIO | ORE 17:30
Inganni barocchi. Il disegno di quadratura a Bologna da Angelo Michele Colonna a Stefano Orlandi
Maria Ludovica Piazzi
Storica dell’arte

30 MAGGIO | ORE 17:30
La scenografia bolognese dai Bibiena ad Antonio Basoli: i disegni della raccolta Certani
Maria Ida Biggi
Fondazione Giorgio Cini

6 GIUGNO | ORE 17:30
Celebrazioni effimere: disegni per cerimonie funebri e festose
Marinella Pigozzi
Alma Mater Studiorum Università degli Studi di Bologna

13 GIUGNO | ORE 17:30
Francesco Algarotti a Bologna: i disegni di quadratura di Tesi, Jarmorini e Minozzi
Alessandro Martoni
Fondazione Giorgio Cini

20 GIUGNO | ORE 17:30
Modernità e bizzarria nei disegni per la Manifattura Aldrovandi del fondo Certani
Silvia Massari
Storica dell’arte

27 GIUGNO | ORE 17:30
Giacomo Quarenghi e i disegni di architettura
Elisabetta Molteni
Università Ca’ Foscari Venezia

La partecipazione all’incontro è compresa nel prezzo del biglietto di ingresso alla Galleria.
È consigliata la prenotazione. È possibile acquistare un biglietto cumulativo a 12€, valido per la partecipazione a tutti
gli incontri previsti dalla rassegna.

Scarica la cartolina con il programma delle_Conversazioni d’Arte

Per un archivio fotografico dell’arte italiana. Vittorio Cini, la Fondazione Giorgio Cini e la Fratelli Alinari

Grazie al lavoro di riordino, studio e catalogazione della ricchissima documentazione fotografica conservata presso la Fototeca – attività che già da diversi anni impegna lo staff dell’Istituto di Storia dell’Arte e che ha ricevuto un nuovo impulso con l’avvio del progetto Replica, condotto dal laboratorio di Digital Humanities dell’École polytechnique fédérale de Lausanne in collaborazione con la Fondazione Cini –  è oggi finalmente possibile meglio indagare e conoscere il valore e l’esatta natura di quest’immenso patrimonio documentario. Esso è costituito, da un lato, dalle raccolte fotografiche pervenute nel tempo all’Istituto e appartenute a importanti storici dell’arte, fotografi, antiquari ecc., dall’altro, dall’altrettanto cospicuo numero di fotografie che sono il prodotto di specifiche campagne, delle relazioni di scambio con musei,  soprintendenze e altre istituzioni culturali, di acquisti presso ditte fotografiche, nonché, in modo assai rilevante per numero e importanza delle immagini, dei rapporti intercorsi per alcuni decenni tra Vittorio Cini, e la stessa Fondazione Giorgio Cini poi, e la società Alinari. Tale relazione con Alinari ha offerto l’occasione, fino al 1970, di arricchire in modo assai significativo il già considerevole patrimonio documentario della Fototeca, grazie all’arrivo non solo delle foto Alinari ma anche delle immagini realizzate dalle ditte acquisite nel corso degli anni dalla società Alinari stessa, come Brogi, Anderson, Chaufourier e Fiorentini. La giornata di studi organizzata dell’Istituto di Storia dell’Arte, con la collaborazione della Fondazione Alinari (Fratelli Alinari. Fondazione per la storia della Fotografia), intende proprio indagare e porre l’attenzione su questo stretto legame che ha inizio nel 1934 quando Vittorio Cini, detenendo personalmente e attraverso le società collegate la quasi totalità delle azioni della ditta fiorentina, diventa proprietario e ‘dominus’ di Alinari, e che trova poi naturale sviluppo negli anni sessanta con il passaggio della società alla Fondazione Giorgio Cini, la quale, attraverso il proprio Istituto di Storia dell’Arte, detterà per un decennio gli indirizzi delle nuove campagne fotografiche. Elemento quest’ultimo di non secondaria importanza, che sarà approfondito anche ripercorrendo la storia della Fototeca, dalle sue origini all’acquisizione delle importanti raccolte fotografiche che ne hanno fin da subito determinato la specifica fisionomia (si pensi alle fototeche personali di Raymond Van Marle, Giuseppe Fiocco, Rodolfo Pallucchini o a quella del fotografo fiorentino Nicolò Cipriani).

Scarica il programma


 

L’attività è riconosciuta dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, in seguito alla stipula del protocollo d’intesa (articolo 4), datato 8 marzo 2017.

Architettura immaginata. Disegni dalle raccolte della Fondazione Giorgio Cini

Dal 20 aprile al 17 settembre la Galleria di Palazzo Cini a San Vio inaugura la stagione espositiva 2018 con una mostra che unisce in maniera originale la bellezza del disegno alle catturanti architetture dell’inganno: Architettura Immaginata è un’esposizione che mette in risalto, attraverso l’esposizione di un centinaio di disegni, la ricchezza della raccolta Antonio Certani della Fondazione Giorgio Cini, eccezionale collezione di oltre 5.000 disegni acquisita da Vittorio Cini nel 1962, che raccoglie molti generi e numerosi esponenti della celebre scuola bolognese dal Cinque all’Ottocento. Grazie ad Assicurazioni Generali, main partner della Galleria fin dalla sua riapertura nel 2014 e da molti anni sostenitore istituzionale della Fondazione Cini, la stagione espositiva sarà aperta al pubblico fino al 19 novembre 2018.

Curata da Luca Massimo Barbero, Direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, e dagli studiosi dell’Istituto stesso, la mostra condurrà il visitatore in un viaggio affascinante tra disegni legati all’architettura illusiva e di ornato: quadrature, sfondati, prospettive, scenografie e campionari di oggetti come cartouches, vasi ornamentali ed elementi decorativi che spesso ornano le architetture dipinte, talmente visionari e curiosi da rappresentare quasi le radici del design.

“Questa mostra segna un nuovo capitolo del percorso di valorizzazione delle collezioni intrapreso dall’Istituto di Storia dell’Arte, nel quale rientrano gli studi sfociati nelle importanti pubblicazioni relative alla raccolta di arte antica conservata nella Galleria di Palazzo Cini e alla collezione di miniature, ma anche la digitalizzazione e la catalogazione dei fondi documentali e fotografici e le attività del Centro Studi Vetro. – afferma Barbero – Con Architettura Immaginata vogliamo mostrare al grande pubblico capolavori in parte mai esposti, opere rare e affascinanti che rappresentano al meglio un’epoca effervescente in cui l’architettura come inganno, cioè l’architettura disegnata e dipinta, rappresentava il cuore dell’espressione artistica”. Ma non mancherà in mostra una sezione dedicata a quei repertori di ornato in cui la potenza dell’immaginazione e la maestria tecnica si esprimono con forza sorprendente in forme zoomorfe e antropomorfe e in un florilegio di dettagli.

 

La raccolta Certani, costituita nella prima metà del secolo scorso dal violoncellista e compositore emiliano Antonio Certani (Vedrana di Budrio, 1879 – Bologna, 1952), è uno dei fondi di grafica più rilevanti conservati da un’istituzione privata e dedicati principalmente al disegno bolognese ed emiliano. Acquistata dal bibliofilo e antiquario Tammaro De Marinis, rischiò di essere smembrata e poi dispersa; a garantirne la preservazione intervenne la decisione di Vittorio Cini di acquistarla e destinarla come fondo integro all’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione, consentendone così la conservazione e lo studio.

 

Architettura Immaginata vuole essere un nuovo appuntamento per il grande pubblico, un’occasione per visitare Palazzo Cini e conoscere al contempo un aspetto finora in parte sconosciuto delle grandi collezioni della Fondazione Giorgio Cini, di cui la casa museo costituisce una vitale e affascinante cornice.

La vetreria Cappellin

In correlazione tematica con la prossima mostra autunnale La vetreria Cappellin e il giovane Carlo Scarpa, il Centro Studi del Vetro coordinerà il Convegno internazionale che in tale circostanza non vede direttamente protagonista la Venini ma, come naturale passaggio del testimone rispetto all’evento espositivo chiusosi a gennaio presso Le Stanze del Vetro, approfondirà la storia della vetreria Maestri Vetrai Muranesi Cappellin & C. che Giacomo Cappellin fondò dopo la chiusura del rapporto con Paolo Venini e con la V.S.M. Cappellin Venini & C.

Questa giornata di studi verterà sull’intera produzione della vetreria Cappellin (attiva dal 1925 al 1931), mettendo in particolare evidenza il contributo artistico di Carlo Scarpa, relativamente alla sua attività durante gli anni Venti e al suo rapporto con le arti, alla produzione e all’attività espositiva della Cappellin a Parigi e negli Stati Uniti, nonché ai rapporti instaurati dall’azienda con gli artisti del contesto torinese, con un approfondimento sulla sua singolare produzione di vetrate.

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«Saggi e memorie di storia dell’arte» 40

Sommario
Laura Aldovini, David Landau, Silvia Urbini, Rinascimento di carta e di legno.
Artisti, forme e funzioni della xilograa italiana fra Quattrocento e Cinquecento
Marsel Grosso, Su alcuni aspetti della biograa vasariana di Battista Franco “pittore viniziano”
Paolo Delorenzi, Una divinità nella bottega dello scrittore. Cronache d’arte tra Sei e Settecento
dalla “Pallade Veneta”

Massimo Favilla, Ruggero Rugolo, Le “deliranti fantasie” barocche di Giovanni Comin,
Enrico Merengo, Antonio Molinari, Giacomo Piazzetta e Domenico Rossi
Francesca Marcellan, L’opera di Francesco Bertos e Giambattista Tiepolo in Villa Pisani a Stra.
Una lettura iconologica

Ileana Della Puppa, Il restauro come salvaguardia della storia dell’opera. Alcune osservazioni
di metodo

Gianluca Tormen, Il viaggio di Tommaso degli Obizzi nel 1797-98. Storia, arte e collezionismo
nelle memorie di un inedito taccuino

Alessandro Del Puppo, Vittore Carpaccio. La fortuna moderna di un maestro antico
(parte prima)

Roberto De Feo, Intrecci letterari, sociali e artistici intorno a Sei statuette d’illustri italiani
fatte da Bartolomeo Ferrari al nob. Papadopoli

Sara Filippin, La Pala d’oro nella Basilica di San Marco tra incisione e fotograa
Timo Keinanen, Experimenting with Glass Design. Glass Objects by Aili Salli Ahde and
Salme Setälä from the 1920s

Luca Vianello, De Tooli, Viani, Salvatore: Venezia 1948-1958. Fonti per una linea
della scultura italiana
Abstract

«Arte Veneta» 73 (2016)

«Arte Veneta» 73 (2016)
a cura dell’Istituto di Storia dell’Arte

Cristina Guarnieri, Una pala ribaltabile per l’esposizione delle reliquie: le Storie di Santa Lucia di Jacobello del Fiore a Fermo

Massimo Negri, Rileggendo la scultura vicentina di primo Quattrocento. Novità per Nicolò da Venezia, Antonio da Mestre e il Maestro dei Boccalotti

Paolo Delorenzi, Ex fumo lucens. Giorgio Fossati, Francesco Fontebasso e una raccolta di modelli per camini

SEGNALAZIONI

Alessandro Simbeni, Un palinsesto di primo Trecento in San Francesco a Mantova: due immagini a servizio della predicazione e la prima ricezione del giottismo padovano

Zuleika Murat, Un’aggiunta al catalogo di Guariento: il Cristo passo già Seligman 

Matteo Procaccini, Il polittico involato dalla chiesa di Santa Susanna in Villagrande di Mombaroccio

Roberto Cobianchi, Un inedito ricamo del cosiddetto piviale di Gregorio XII riutilizzato in un piviale a Santa Sabina all’Aventino

Margaret Bordonaro, Desirae Peters, An Attribution: Villa La Pietra’s Madonna della Misericordia by Pietro da Vicenza

Andrea Di Lorenzo, Cristoforo Caselli nel Museo Poldi Pezzoli

Peter Humfrey, Pietro degli Ingannati as a Painter of Mythologies

Ettore Napione, Considerazioni a margine della monografia sui De Levis di Charles Avery: lo scultore Angelo Rossi nella Verona di fine Cinquecento

Amalia Pacia, Agostino, Bartolomeo Litterini e Andrea Fantoni: un cantiere artistico tra Venezia e Bergamo

Enrico Lucchese, Addenda alla prima attività viennese di Antonio Bellucci

Pietro C. Marani, Suggestioni leonardesche nella cultura e nelle caricature di Anton Maria Zanetti dell’Album Cini

William Barcham, A New Study on ‘Venezia altrove’, Venetian Painters Working in German Lands in the Eighteenth Century

Massimo Favilla, Ruggero Rugolo, Un disegno di Carpoforo Mazzetti Tencalla dalle raccolte del Museo Correr

Renzo Mangili, Hayez occasionale copista

CARTE D’ARCHIVIO

Nathaniel Silver, Two New Documents for Nicoletto Semitecolo

Giuseppe Sava, “Francesco Terilli intagliador in Venetia”: la società con Jacopo Zane a Robegano e una lettura degli esordi

Marina Magrini, Anton Maria Zanetti il vecchio a Francesco Algarotti, due veneziani “cittadini” europei

ebook Bibliografia dell’arte veneta (2015)
a cura di Paolo Delorenzi (periodici) e Meri Sclosa (monografie)
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