Istituto Musica Comparata – Pagina 5 – Fondazione Giorgio Cini

Sguardi musicali: progetti di etnomusicologia visiva. Workshop Etnomusicologia audiovisiva e piattaforme online

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, in collaborazione con Durham University Department of Music, e Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università di Cagliari, prosegue anche nel 2021 con il programma di attività formative e di ricerca nel campo dell’etnomusicologia audiovisuale. Le attività inerenti a questo progetto pluriennale sono principalmente tre: coordinamento e offerta di una borsa di studio per la produzione di un documentario etnomusicologico (Borsa Diego Carpitella, bando aperto); organizzazione di un workshop e di una rassegna di film.

Il workshop di quest’anno sarà dedicato al tema Etnomusicologia audio-visiva e piattaforme online. I docenti, Simone Tarsitani e Marco Lutzu, affronteranno elementi essenziali di teoria e pratica della produzione audiovisiva, con particolare attenzione alle modalità di ricerca etnomusicologica che si avvale dell’uso di piattaforme online. I partecipanti svilupperanno competenze utili da un lato a condurre una ricerca etnografica sfruttando al meglio le piattaforme online e dall’altro a realizzare una produzione audiovisiva con strumenti di tutti i giorni (dallo smartphone al laptop). Si accolgono candidature per la partecipazione gratuita entro il primo aprile 2021.

CiniTalk

La Fondazione Giorgio Cini apre un nuovo corso e presenta un inedito ciclo di incontri di approfondimento digitali dal titolo #CiniTalk. Ispirati agli Institutes for Advanced Studies di tradizione anglosassone, i singoli Istituti e Centri di Ricerca della Fondazione si raccontanno per la prima volta al pubblico attraverso la voce dei loro Direttori, introdotti dal Segretario Generale Renata Codello.
Nei video-racconti ciascuno di loro presenta i principali eventi in programma nel 2021, valorizzando l’attività di ricerca e la produzione editoriale che sono alla base degli eventi stessi e che rappresentano la mission dell’Istituto.
Gli appuntamenti, che si tengono in prima visione e della durata di 30 minuti circa, sono pubblicati sul profilo Facebook e sul canale YouTube della Fondazione Giorgio Cini.
Protagonisti i direttori che raccontamo la storia le origini del loro Istituto le attività e i campi di ricerca.

Divulgare la conoscenza delle musiche del mondo

In occasione del raggiungimento di un milione di visualizzazioni della Playlist dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati sul canale YouTube della Fondazione Giorgio Cini – un importante traguardo per l’attività di ricerca e di divulgazione che da sempre ha caratterizzato la missione dell’Istituto – l’IISMC organizza un seminario per riflettere su questioni di didattica musicale interculturale con esperti nel campo dell’etnomusicologia e della didattica e per presentare i nuovi progetti.

 

Nel corso degli ultimi anni, infatti, l’Istituto si è molto impegnato nella valorizzazione dei materiali del proprio importante archivio in chiave divulgativa e didattica, formando un gruppo di lavoro su questi temi, del quale fanno parte: Giovanni Giuriati, Lorenzo Chiarofonte; Marco Lutzu; Simone Tarsitani e Costantino Vecchi. 

 

Nel corso del seminario, una prima parte sarà dedicata all’illustrazione dei contenuti e dei criteri con cui è stata creata la playlist di videoclip tratti dall’archivio giunta ad oltre 80 documenti su tradizioni musicali e coreutiche provenienti da 26 diversi paesi asiatici, africani, americani, europei. I relatori presenteranno esempi dell’uso di questi video in contesti divulgativi e didattici in diverse parti del mondo e riferiranno di alcune novità previste sul sito della Fondazione Giorgio Cini, quali una mappa interattiva per esplorare e approfondire le musiche documentate nei video pubblicati.

Seguirà la presentazione di un nuovo progetto intitolato Guide all’ascolto delle musiche del mondo: Percorsi di didattica musicale interculturale a cura di Lorenzo Chiarofonte. 

 


 

Scarica il Programma 

 

 

Sguardi musicali: progetti di etnomusicologia visiva. Edizione 2021

Nell’ambito della ricerca etnomusicologica, la componente audiovisiva sta diventando largamente preponderante nella documentazione sul campo, nella produzione dei risultati e nella divulgazione. La telecamera ha ormai sostituito il registratore in gran parte delle attività di documentazione e la tecnologia digitale ha reso accessibile la produzione di documenti audiovisivi di qualità per fini di archiviazione, analisi e pubblicazione. I filmati vengono utilizzati dagli etnomusicologi non soltanto per la produzione di documentari, ma anche per la divulgazione, per la didattica, per la creazione di archivi multimediali. A questa grande proliferazione nell’uso delle tecnologie audiovisive non corrisponde una adeguata formazione dei ricercatori, a cominciare dall’ambito universitario dove il numero ridotto di docenti e risorse non consente, nella gran parte dei casi, di affrontare la didattica della ricerca sul campo e i procedimenti di documentazione, analisi e montaggio di prodotti audiovisivi come sarebbe necessario.

Per questo motivo, dal 2018 l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati (IISMC) ha pensato di sviluppare un progetto dedicato a queste tematiche, con la cura scientifica di Giovanni Giuriati, Marco Lutzu e Simone Tarsitani, attraverso tre iniziative, distinte e complementari.


1) Borsa di ricerca annuale di 5.000 euro da assegnare a un giovane ricercatore per la realizzazione di un prodotto audiovisivo di argomento etnomusicologico. I progetti ricevuti mediante bando di concorso verranno vagliati da una giuria di tre esperti. Il vincitore si impegnerà a realizzare entro l’anno il documentario che sarà presentato pubblicamente a Venezia nel corso dell’anno successivo. I materiali prodotti durante la realizzazione del film resteranno in copia presso l’Archivio dell’IISMC.

 

2) Workshop nel campo della etnomusicologia visiva. Due esperti terranno un workshop intensivo con un selezionato numero di partecipanti su un tema rilevante della documentazione audiovisiva in etnomusicologia. Il workshop di quest’anno sarà incentrato sul tema “Etnomusicologia audiovisiva e piattaforme online”. Per quest’anno, il workshop si terrà interamente online.

 

3) Rassegna di filmati e prodotti multimediali di ambito etnomusicologico. Scopo della rassegna è quello di favorire la circolazione di prodotti audiovisivi di interesse etnomusicologico attraverso proiezioni, momenti di riflessione e incontri con gli autori. Nella rassegna verrà proiettato in anteprima il lavoro del vincitore dell’ultima edizione Borsa Carpitella.

 

Bando per l’assegnazione di una borsa di ricerca in memoria di Diego Carpitella finalizzata alla realizzazione di un prodotto audiovisivo di interesse etnomusicologico

 

Scadenza per la presentazione delle domande: 1 aprile 2021

 

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati (IISMC), nell’ambito del progetto Sguardi musicali: progetti di etnomusicologia visiva, ha istituito, in memoria di Diego Carpitella, una borsa di ricerca finalizzata alla realizzazione di un prodotto audiovisivo di interesse etnomusicologico.


Sono ammessi alla selezione giovani ricercatori italiani o stranieri, con esperienza nel campo dell’etnomusicologia visiva, che preferibilmente non abbiano raggiunto il 40mo anno d’età al giorno della scadenza del bando, che presentino un progetto inedito per la realizzazione di un prodotto audiovisivo del quale dimostrino di detenere i pieni diritti.

 

L’importo della borsa è fissato in euro 5.000,00 (lordi).

 

Per partecipare alla selezione i candidati devono inviare questo modulo scaricabile online compilato in ogni sua parte e completo di relativi allegati, alla segreteria dell’Istituto di Studi Musicali Comparati (via email a: musica.comparata@cini.it) entro e non oltre il 1 aprile 2021.

 

I progetti e le candidature verranno esaminati da una Commissione di esperti che individuerà, con insindacabile giudizio, il destinatario della borsa entro e non oltre il 1 maggio 2021. La Commissione sarà formata da tre membri designati dall’IISMC. La Commissione si riserverà il diritto di non attribuire il finanziamento. La segreteria dell’IISMC comunicherà a tutti i candidati (via email) il risultato della selezione ed il nome del vincitore verrà pubblicato sul sito della Fondazione Giorgio Cini.

Il vincitore della borsa di ricerca si impegnerà a realizzare il prodotto audiovisivo entro un anno dall’assegnazione della stessa. Il lavoro verrà periodicamente monitorato secondo modalità da concordare con la Commissione e il Comitato scientifico del progetto. L’IISMC, a prodotto finito e consegnato, si impegnerà inoltre ad organizzare una proiezione pubblica del documentario a Venezia.

 

Parte integrante della borsa sarà anche la partecipazione al workshop su Etnomusicologia visiva e piattaforme online organizzato sempre dall’IISMC, che si terrà in modalità online (su piattaforma zoom)  dal 14 al 18 giugno 2021.

 

Il lavoro finale e la documentazione raccolta durante la realizzazione del prodotto audiovisivo resteranno in copia presso l’Archivio dell’IISMC, che potrà utilizzarli per scopi di ricerca o di promozione delle attività dell’Istituto.

 

SCARICA IL MODULO D’ISCRIZIONE


Bando per i partecipanti al workshop su “Etnomusicologia audiovisiva e piattaforme online”

 

Scadenza per la presentazione delle domande: 1 aprile 2021

 

Docenti: Marco Lutzu e Simone Tarsitani

Fondazione Giorgio Cini, Venezia, 14-18 giugno 2021

 

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, in collaborazione con Durham University’s Department of Music, Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università di Cagliari, organizza un workshop destinato a etnomusicologi e antropologi sul tema Etnomusicologia audiovisiva e piattaforme online.

 

Il workshop si svolgerà online su piattaforma Zoom dal 14 al 18 giugno 2021 e affronterà  elementi essenziali di teoria e pratica della produzione audiovisiva, con particolare attenzione alle modalità di ricerca etnomusicologica che si avvale dell’uso di piattaforme online.

I partecipanti svilupperanno competenze utili da un lato a condurre una ricerca etnografica sfruttando al meglio le piattaforme online e dall’altro a realizzare una produzione audiovisiva con strumenti di tutti i giorni (dallo smartphone al laptop).

 

Il workshop sarà tenuto da Marco Lutzu e Simone Tarsitani, etnomusicologi con anni di esperienza accademica e internazionale nella produzione audio e video.

Per partecipare alla selezione i candidati devono far pervenire il modulo d’iscrizione, compilato in ogni sua parte e completo di relativi allegati, alla segreteria dell’Istituto di Studi Musicali Comparati (via email a: musica.comparata@cini.it) entro e non oltre il 1 aprile 2021. 

 

Scarica il MODULO D’ISCRIZIONE


 

Per informazioni:
Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
musica.comparata@cini.it 

Etnomusicologia dialogica e bi-musicalità. I video dei Seminari di Diego Carpitella (1979-81) negli archivi dell’IISMC

In occasione del trentennale della scomparsa di Diego Carpitella (1928-1990) l’IISMC organizza, nell’ambito del suo progetto ‘Sguardi musicali’ un seminario per ricordare questa importante figura dell’etnomusicologia italiana, pioniere e grande esponente dell’etnomusicologia visiva. Il seminario intende presentare il lavoro compiuto da Claudio Rizzoni sui tre video realizzati in occasione dei seminari teorico-pratici sulla musica italiana di tradizione orale che Diego Carpitella organizzò a San Giorgio negli anni 1979-80-81 invitando come docenti maestri della tradizione sarda, laziale e calabrese. Oltre all’interesse specifico di questi materiali, particolarmente importante è il fatto che, nell’ambito della appena nata ‘Scuola Interculturale di musica’ dell’IISMC allora diretto da Ivan Vandor, Carpitella fu tra i primi in Italia a sperimentare proprio in questi seminari un metodo ricerca che prevedeva il dialogo e lo scambio di conoscenze tra ricercatore e musicista. Altro aspetto caratterizzante di questi seminari – e del progetto della Scuola interculturale di musica – era un sistema didattico basato sulla bi-musicalità proposta da Mantle Hood, il quale sosteneva l’importanza di raggiungere anche una competenza esecutiva diretta se si studia una musica diversa dalla propria per poterne meglio comprendere i concetti e le pratiche. Un metodo allora praticamente sconosciuto in Italia, dove viene sperimentato per la prima volta proprio in questa occasione.

Alla presenza di studenti provenienti da diverse località italiane ed europee, Carpitella tenne per l’IISMC tre seminari, uno per anno, nei quali Dionigi Burranca (launeddas, Sardegna, 1979), Francesco Splendori, Luigi D’Agostino e Romano D’Annunzio (zampogne, Lazio, 1980) e Antonio Turco (chitarra battente, Calabria, 1981) insegnarono direttamente ai partecipanti i primi rudimenti della tecnica strumentale e dialogarono con Carpitella su procedimenti esecutivi, tecniche di costruzione, riti e occasioni associate agli strumenti, oltre che dei particolari metodi di apprendimento propri della tradizione orale.

 

Questi video, digitalizzati alcuni anni fa, e ora parte dell’archivio dell’IISMC, furono realizzati originariamente grazie alla convenzione che l’Istituto aveva stipulato allora con l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC) della Biennale di Venezia e sono stati ottimizzati, per questa occasione, da Simone Tarsitani. Claudio Rizzoni ne ha fatto oggetto della sua Borsa “Vittore Branca” presso la Fondazione Giorgio Cini ed oggi presenta i risultati del suo lavoro di ricerca e di risistemazione critica dei materiali attraverso un montaggio realizzato anch’esso da Simone Tarsitani di alcuni spezzoni tematizzati attorno ad alcune questioni di metodo individuate da dei “cartelli” che li introducono.

 

Alla proiezione seguirà un seminario nel quale dialogheranno sui temi proposti dai filmati alcuni dei protagonisti di quei corsi, oggi affermati studiosi nel campo dell’etnomusicologia e dell’antropologia, assieme a esponenti di una più giovane generazione di musicisti e ricercatori nel campo della musica italiana di tradizione orale.

 

Partecipanti:

Giovanni Giuriati, Marco Lutzu, Mimmo Morello, Antonello Ricci, Claudio Rizzoni, Simone Tarsitani, Roberta Tucci

 

L’evento si potrà seguire in diretta streaming sul canale YouTube della Fondazione Cini a partire dalle ore 17.00.

 

Scarica il programma.

Sguardi musicali: progetti di etnomusicologia visiva. Edizione 2020

“Sguardi musicali” è il titolo un progetto dedicato alla documentazione e alla produzione audiovisiva in campo etnomusicologico inaugurato dall’IISMC nel 2018 e curato da Giovanni Giuriati, Marco Lutzu, Claudio Rizzoni e Simone Tarsitani.
Il progetto è stato ideato a partire da una riflessione sul ruolo sempre più preponderante della componente audiovisiva nell’ambito della documentazione sul campo, nella produzione dei risultati e nella divulgazione delle ricerche etnomusicologiche. A questa grande proliferazione nell’utilizzo delle tecnologie audiovisive non corrisponde, a parere dei curatori, una adeguata formazione dei ricercatori, a cominciare dall’ambito universitario dove il numero ridotto di docenti e risorse non consente, nella gran parte dei casi, di affrontare la didattica della ricerca sul campo e i procedimenti di documentazione, analisi e montaggio di prodotti audiovisivi come sarebbe necessario.

 

Anche per il 2020 il progetto si articola in tre iniziative, distinte e complementari:

 

1) Borsa di ricerca annuale di 5.000 Euro da assegnare a un giovane ricercatore per la realizzazione di un prodotto audiovisivo di argomento etnomusicologico, in memoria di Diego Carpitella. I progetti ricevuti mediante bando di concorso verranno vagliati da una giuria di tre esperti. Il vincitore si impegnerà a realizzare entro l’anno il documentario che sarà presentato pubblicamente a Venezia nel corso dell’anno successivo. I materiali prodotti durante la realizzazione del film resteranno in copia presso l’Archivio dell’IISMC.

 

Nuova deadline per le domande: 30 aprile 2020

 

SCARICA IL BANDO

 

SCARICA IL MODULO DI ISCRIZIONE

 

2) Workshop nel campo della etnomusicologia visiva. Per una settimana due esperti terranno un workshop intensivo con un selezionato numero di partecipanti su un tema rilevante della documentazione audiovisiva in etnomusicologia (ad es. la documentazione audiovisiva della ricerca sul campo, la realizzazione di documentari, la documentazione video a fini di analisi, modi di rappresentazione visiva dell’analisi e post-produzione). Parte integrante del workshop sarà la documentazione di un evento musicale organizzato dall’IISMC negli stessi giorni. Ai partecipanti selezionati mediante bando (fino a un massimo di dieci) saranno offerti l’alloggio presso la residenza del Centro Vittore Branca e i pranzi.

 

Nuova deadline per le domande: 30 aprile 2020

 

SCARICA IL BANDO DI SELEZIONE

 

SCARICA IL MODULO DI ISCRIZIONE

 

3) Rassegna di filmati e prodotti multimediali di ambito etnomusicologico. Tale rassegna verrà dedicata in questa sua seconda edizione all’opera di Diego Carpitella, punto di riferimento fondamentale per chi si occupa di etnomusicologia visiva in Italia, autore di importanti documentari sulle musiche italiane di tradizione orale. Nel corso di due giornate, da programmarsi il prossimo autunno, verranno proiettati filmati e prodotti audiovisivi di cui Carpitella è stato autore, e verranno presentati materiali video relativi alla sua attività di docente nei corsi dell’IISMC.

 

 

INFO

Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
musica.comparata@cini.it

t. +39 041 2710357

❗️ ANNULLATO ❗️ Bîrûn: musica ottomana. Le composizioni del Principe Demetrius Cantemir (1673-1723)

Bîrûn, il seminario organizzato dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati e giunto alla sua nona edizione, continua a mantenere gli aspetti fondamentali del progetto: il carattere didattico attraverso la formazione di giovani musicisti, la riscoperta di manoscritti inediti o poco eseguiti della tradizione cosmopolita nel mondo ottomano e il concerto pubblico. Per l’edizione 2020, il Maestro Erguner ha scelto come tema lo studio delle composizioni del principe e musicista moldavo Demetrius Cantemir, vissuto alla corte ottomana per molti anni nel corso del XVII secolo. Si tratta di musica strumentale in gran parte dimenticata che sarà riproposta nel corso del seminario e del concerto finale, eseguito da un ensemble di nove musicisti turchi e internazionali e previsto venerdì 27 marzo alle ore 18 nella suggestiva cornice del Refettorio del Palladio.

Sguardi musicali: progetti di etnomusicologia visiva

Sguardi musicali: progetti di etnomusicologia visiva 

A cura di Marco Lutzu e Simone Tarsitani

 

“A causa delle normative anti Covid abbiamo dovuto annullare il workshop per come l’avevamo ipotizzato in presenza.

L’opportunità di lavorare online però ci dà un’occasione unica per fare, in modo ancora più approfondito e partecipato, una delle attività fondamentali che avevamo in programma per il workshop, ossia lavorare insieme ai vincitori della borsa Carpitella degli scorsi anni, scoprendo dettagli dei loro progetti etnomusicologici, guardando materiali, discutendo prospettive di ricerca, difficoltà nelle varie fasi della produzione, e, nel caso di Christopher Ballengee, risultati finali di un percorso annuale di lavoro.”

Marco Lutzu, Simone Tarsitani

 

Nell’ambito della ricerca etnomusicologica, la componente audiovisiva sta diventando largamente preponderante nella documentazione sul campo, nella produzione dei risultati e nella divulgazione. La telecamera ha ormai sostituito il registratore in gran parte delle attività di documentazione e la tecnologia digitale ha reso accessibile la produzione di documenti audiovisivi di qualità per fini di archiviazione, analisi e pubblicazione. I filmati vengono utilizzati dagli etnomusicologi non soltanto per la produzione di documentari, ma anche per la divulgazione, per la didattica, per la creazione di archivi multimediali. A questa grande proliferazione nell’uso delle tecnologie audiovisive non corrisponde una adeguata formazione dei ricercatori, a cominciare dall’ambito universitario dove il numero ridotto di docenti e risorse non consente, nella gran parte dei casi, di affrontare la didattica della ricerca sul campo e i procedimenti di documentazione, analisi e montaggio di prodotti audiovisivi come sarebbe necessario.

 

L’edizione del workshop 2020 è realizzata in collaborazione con ARCHiVE, Durham University’s Department of Music, Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università di Cagliari.

 

PROGRAMMA

 

Eyes on music’s Carpitella Fellowship: past, present and future projects
Relazioni e confronto sulle prime tre esperienze di cinema etnomusicologico nell’ambito dell’iniziativa Eyes on music della Fondazione Cini.

Le due sessioni, coordinate da Marco Lutzu e Simone Tarsitani, presenteranno i report dei primi tre Carpitella Fellows.

Questi includeranno la proiezione del primo film completato, un rapporto sui lavori in corso sul secondo progetto e, infine, il background e la pianificazione del terzo progetto.

I borsisti condivideranno piani, idee ed estratti dei loro filmati, quindi questo evento rappresenterà una rara opportunità di ascoltare approfondimenti dalle varie fasi di sviluppo di tali progetti, con l’opportunità di ascoltare e discutere di sfide e successi.

 

Sabato 26 settembre dalle 14 alle 18 (GMT + 1) su Zoom
• Presentazione del progetto Eyes on Music
• Chris Ballengee (Carpitella Fellow 2018-19) presenta aspetti e riflessioni sulla produzione di “Sweet Tassa: Music of the Indian-Caribbean Diaspora”
• Proiezione del film
• Discussione

 

Domenica 27 settembre dalle 14 alle 18 (GMT + 1) su Zoom
• Dario Ranocchiari (Carpitella Fellow 2019-20) riferisce sui progressi attuali, le sfide e le prospettive del suo progetto
• Discussione
• Petr Nuska (Carpitella Fellow 2020-21) presenta il suo progetto cinematografico e il materiale campione esistente
• Discussione

 

Per informazioni sulla partecipazione scrivere a musica.comparata@cini.it

 

 

La musica delle diaspore nel XXI secolo: ricerche e metodi

Il seminario Musiche e musicologie del XXI secolo giunto alla sua quinta edizione, intitolata La musica delle diaspore nel XXI secolo: ricerca e metodi, intende dibattere su una questione che riteniamo di forte attualità: il ruolo che svolge la musica nelle migrazioni a connotati diasporici del XXI secolo. Ciò implica una riflessione aggiornata sui fenomeni più recenti e una messa a punto delle metodologie finora impiegate dall’etnomusicologia per studiare questi processi. Anche in questo nuovo secolo, infatti, le diaspore costituiscono fenomeni importanti, sia che esse siano forzate per sfuggire a guerre o persecuzioni, sia che esse siano innescate da motivi economici. Un fenomeno antico quanto l’uomo sta assumendo oggi nuovi connotati a seguito di mutate condizioni sociali ed economiche, di forti cambiamenti nello scenario politico internazionale, e di nuove modalità di produzione e consumo musicale sempre più condizionate dai media e dalla tecnologia. La domanda che intende porsi il seminario è se siano necessari nuovi strumenti interpretativi e/o come debbano essere ritarate le metodologie sviluppate nel secolo scorso in cui gli studi sulla diaspora si sono sviluppati e hanno assunto autonomia disciplinare e prospettiva interdisciplinare.


Scarica il pieghevole


Programma

Musiche (e musicologie) del XXI secolo 5

 

La musica delle diaspore nel XXI secolo: ricerche e metodi
Music of the twenty-first century diasporas: research and methods

 

Seminario a cura di Serena Facci e Giovanni Giuriati

 

Programma

 

Giovedì 23 gennaio

9.30-10.30

 

Serena Facci and Giovanni Giuriati

Considerazioni introduttive

 

Coffee break

 

11.00-13.00

Adelaida Reyes

Migration: Ethnomusicological Terra (In)cognita?

 

Lunch

 

15.00-17.00

 

Francesco Remotti

Coesistere e convivere: il lavoro sulle somiglianze e sulle differenze

 

 

Venerdì 24 gennaio

9.30-13.00

Poster session

 

Thea Tiramani

Transmitting music in a diasporic context. How young Sikhs learn to chant and play Kirtan in Italy

 

Blanche Lacoste

Taking care of the others, taking care of yourself. The music as a self-representation of the caregivers in Rome.

 

Vanna Crupi

Continuity of chant for a fluid community: the case of Eritrean Christian migrants in Rome

 

Maria Giuliana Rizzuto

“In a foreign land”. New spaces for liturgic chant in Rome and Palermo

 

11.00 Coffee break

 

Francesco Serratore

Wencheng-Milan Return: Transnational Musical Practices in the Chinese Diaspora to Italy

 

Ortensia Giovannini

“Notre patrie c’est la meilleure colonie de vacances”. Music of the Armenian diaspora to understand the homeland.

 

Linda Cimardi

From Yugoslav Policies to Global Trends: The Dissemination and Performance of African Musics in Croatia.

 

Discussants: Fulvia Caruso, Domenico Staiti, Grazia Tuzi

 

Lunch

 

15.00-17.00

 

Marco Martiniello

Music, Ethnicity and Migration: Complex Relationships to be elucidated

 

 

Sabato 25 gennaio

9.30-11.30

 

Alex E. Chavez

Verses and Flows: Borders, Migrant Lives, and the Sounds of Crossing

 

Coffee break

 

12.00-13.00

Final discussion

 

 

 

 

Sguardi Musicali. Rassegna di documentari etnomusicologici: Caraibi e Papua Nuova Guinea

Sguardi musicali, rassegna di documentari etnomusicologici dedicata ai Caraibi e Papua Nuova Guinea a cura di Marco Lutzu e Simone Tarsitani è parte di un più ampio progetto avviato nel 2018 dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati che prevede attività di formazione, promozione e sostegno alla produzione nell’ambito dell’etnomusicologia visiva e multimediale. Scopo della rassegna è quello di favorire la circolazione di documentari di interesse etnomusicologico attraverso proiezioni, momenti di riflessione e incontri con gli autori.

Il progetto è promosso dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati in collaborazione con Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali Logo e con il contributo di ENI.

 

Questa prima edizione è articolata in due sessioni tematiche. La prima prevede la proiezione di tre documentari dedicati a pratiche musicali di area caraibica introdotti dai curatori della rassegna: The Other Side of the Water, di Jeremy Robins e Magali Damas (2011) girato tra Haiti e New York e dedicato alla musica “rara” haitiana; Santeros, di Marco Lutzu (2015), sui tamburi sacri batá della Santería cubana e, in prima proiezione assoluta, Sweet Tassa: Music of the Indian-Carribean Diaspora, dedicato alla musica “tassa” delle comunità indiane di Trinidad e Tobago, di Christopher Ballengee (2019), vincitore del Premio Borsa Carpitella 2018.

 

La seconda sessione, invece, prevede la proiezione di Voices of the Rainforest, di Steven Feld (2019). Il film documenta ventiquattro ore della vita della comunità Kaluli nella foresta pluviale del Bosavi (Papua Nuova Guinea).  Un avvincente lavoro multimediale realizzato in alta risoluzione (4K) e con audio multicanale combinando materiali audiovisivi raccolti nel 1976-1999 e nuove immagini realizzate nel 2018.


Programma a partire dalle ore 14 

 

The Other Side of the Water, di Jeremy Robins e Magali Damas, 2011, 57 min.

Il documentario segue un gruppo di giovani immigrati che prendono una antica musica dalle colline di Haiti e la reinventano per le strade di Brooklyn. Il viaggio di questa improbabile band offre una visione unica dell’esperienza haitiano-americana: uno sguardo raro in un mondo di musica, spiritualità e attivismo culturale incentrato sul “rara”, in parte cerimonia di carnevale, in parte vodou, in parte strumento di protesta sociale, una delle forme di musica più mozzafiato e contestate nelle Americhe.

 

Santeros, di Marco Lutzu, 2015, 69 min.

Yuliet, giovane madre di famiglia, pratica la Santería fin da piccola e da qualche anno ha scoperto di avere doti di spiritista e di medium. Alain, musicista di talento, ha consacrato la sua vita a l’oricha Aña, condizione necessaria per poter suonare i tamburi sacri batá in occasione delle cerimonie religiose.

Santeros offre uno spaccato della vita dei due protagonisti, mostrando come queste siano pervase quotidianamente dalla pratica religiosa e dalla musica, entrambi fondamentali per affrontare le difficili condizioni della loro esistenza.

 

 

Sweet Tassa: Music of the Indian-Caribbean Diaspora, di Christopher L. Ballengee, 2019 [Premio Borsa Carpitella 2018]

Primo documentario di Chris Ballengee, etnomusicologo statunitense che da anni lavora sulla “tassa” di Trinidad e Tobago, un genere musicale che ha le sue origini nell’India settentrionale e arriva nei Caraibi con i lavoratori asiatici dopo la fine della schiavitù negli anni Trenta del XIX secolo.

Prodotto grazie all’assegnazione del Premio Borsa Carpitella 2018, il documentario affronta i temi della migrazione e la costruzione dell’identità nazionale che, a Trinidad e Tobago, vengono dibattuti anche attraverso i discorsi sulla musica e gli strumenti musicali.

 

Voices of the Rainforest, di Steven Feld, 2019, 67 min.

Nel 1991 Steven Feld pubblica il CD Voices of the Rainforest, che documenta ventiquattro ore nella vita della foresta pluviale Bosavi e della comunità Kaluli in Papua Nuova Guinea. Nel 2016 ha digitalizzato e ricatalogato tutti i nastri analogici di questo progetto e rimixato il materiale in 7.1 surround sound proponendolo come installazione in musei d’arte, festival, cinema e sale da concerto negli Stati Uniti e in Europa. Una ulteriore rielaborazione ha portato alla realizzazione di un film immersivo nel quale le tracce audio sono state sincronizzate con cinquant’anni di fotografie, film e video dell’Archivio digitale Bosavi e nuove immagini appositamente girate nel 2018.


Ingresso libero fino a esaurimento posti