Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate – Pagina 7 – Fondazione Giorgio Cini

Embodying Scientific Medicine and Religious Healing

Nel XX e XXI secolo, le teorie della secolarizzazione descrivevano il declino delle pratiche religiose nelle società occidentali. Molti intellettuali teorizzavano la fine delle pratiche esorcistiche di fronte ad una società sempre più razionale. Questa visione, basata sull’assunto di un inesorabile progresso razionale, non riesce a spiegare del tutto le dinamiche delle società nelle quali viviamo. Infatti, la religione, lungi dall’essere stata emarginata dalla modernità, è sempre più al centro dei dibattiti politici, spirituali ed etici. Di conseguenza le pratiche legate agli esorcismi, non sono considerate espressione di un lontano passato oscuro, ma sono oggetto di rinnovata attenzione, e non sorprende rilevare come in Italia sia crescente il numero di coloro che si rivolgono agli esorcisti.

 

Questo richiede ulteriori ricerche sul tema, con particolare attenzione agli approcci trans-culturali, i quali ci permettono di cogliere le tendenze globali, come le questioni mediche e le loro relazioni con i fenomeni religiosi, e di fornire descrizioni vivide delle esperienze soggettive. La Fondazione Giorgio Cini si propone come luogo privilegiato per questa conferenza, grazie all’approccio comparatistico, da sempre promosso dalla Fondazione stessa, sia per la storia dell’Isola di San Giorgio.

La conferenza internazionale Embodying Scientific Medicine and Religious Healing, A Comparative Perspective on Exorcism and Non-Voluntary Spirit Possession, in sintonia con le aree di ricerca del Centro di Civiltà e Spiritualità Comparate, si propone di esplorare le relazioni tra esorcismi e cure medico-scientifiche in diversi contesti religiosi, è organizzata dal Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con Andrea De Antoni, professore alla Ritsumeikan University di Kyoto.

 

 

Iscriviti al seminario

 

Workshop | La calligrafia islamica: tra Nigeria, Marocco e Egitto

Nel mondo islamico, la calligrafia è il principale mezzo d’espressione estetica visiva, e ha carattere transdisciplinare e transculturale. Transdisciplinare perché riguarda sia la dimensione strettamente religiosa, sia le arti visive e la poesia. Transculturale perché, dietro il necessario elemento di continuità soprattutto per quanto concerne la calligrafia religiosa, esistono diversi stili calligrafici influenzati da contesti culturali differenti.

Questo seminario inclusivo di un workshop e di una performance, rivolto agli studenti di Lingua e letteratura araba di Ca’ Foscari e a tutti gli appassionati di arti visive, intende esplorare la bellezza e la complessità della calligrafia islamica.

Michele Petrone (Università di Copenaghen, Danimarca) introdurrà la calligrafia nel mondo islamico. Andrea Brigaglia (Cape Town University, Sudafrica) illustrerà l’arte calligrafica nell’Africa Subsahariana e in particolare nel contesto nigeriano, poco conosciuto eppure tra i più ricchi sotto il profilo storico-artistico. Presenterà inoltre il volume The arts and crafts of literacy. Islamic manuscript cultures in sub-Saharan Africa” (2017), edito a sua cura, ed esporrà la propria collezione di copie manoscritte del Corano provenienti dall’area subsahariana, opere dei maggiori calligrafi viventi.

Con l’occasione, la Fondazione Cini commissionerà una copia al calligrafo nigeriano Ka’ana Umar. Tale acquisto arricchirà il patrimonio della Biblioteca e soprattutto contribuirà a preservare un’espressione artistico-artigianale che rischia di scomparire; si consideri infatti che l’arte calligrafica nigeriana è stata bersaglio del movimento jihadista “Boko Haram” il quale ha rivolto la propria efferata violenza non solo contro i fedeli di altre religioni ma anche contro l’Islam tradizionale, le sue autorità religiose e le confraternite sufi. Ka’ana Umar ha lasciato la sua città per salvarsi la vita e continua il suo lavoro da rifugiato.

Aymon Kreil (Ghent University, Paesi Bassi) parlerà della sua ricerca antropologica sulla calligrafia nell’Egitto contemporaneo. Paolo Urizzi (Perennia Verba) discuterà le implicazioni esoteriche e spirituali della calligrafia araba.

Il workshop sarà guidato dall’artista marocchino Sadik Haddari. A partire dalle forme classiche della calligrafia, la sua produzione mescola stili differenti spingendosi verso i linguaggi dell’arte figurativa. Sadik Haddari illustrerà le basi della calligrafia e guiderà il pubblico a scrivere di proprio pugno; fogli e inchiostro saranno forniti dall’organizzazione. L’evento si chiuderà con una performance dell’artista.


Scarica Programma Calligrafia islamica

AVVISO: LE ISCRIZIONI SONO CHIUSE

 

Conferenza internazionale di studi culturali comparati Common and Comparative Esotericisms: Western, Islamic, and Jewish

Nel corso degli ultimi decenni lo studio dell’esoterismo occidentale è diventato sempre più una materia riconosciuta nel mondo accademico, anche grazie al lavoro di famosi storici come Antoine Faivre e Wouter Hanegraaff. Rimane ancora da capire fino a che punto l’esoterismo sia un fenomeno occidentale, viste le influenze di altre tradizioni e sistemi di pensiero; basti pensare all’influenza della Kabbalah sull’esoterismo occidentale.

All’interno degli studi islamici, per esempio, la categoria di “esoterismo” è raramente utilizzata, se non in riferimento alla teologia ismailita, o nei testi dei Tradizionalisti come René Guénon, e Frithjof Schuon. Nel corso del XX secolo, alcuni ricercatori hanno iniziato a studiare le connessioni tra esoterismo cristiano, islamico ed ebraico, ma molto rimane ancora da approfondire. Questa conferenza esplorerà le relazioni tra l’esoterismo occidentale, islamico ed ebraico sia nel contesto presente che passato. Ci aiuterà a comprendere fino a che punto la categoria di esoterismo è utilizzabile in altri contesti religiosi e culturali e permetterà di tematizzare questa dimensione esoterica-spirituale all’interno della religione d’appartenenza.

La conferenza sarà organizzata in collaborazione con Dilek Sarmis e Mark Sedgwick. Dilek Sarmis è ricercatrice presso il Centre d’Études Turques, Ottomanes, Balkaniques et Centrasiatiques (CETOBaC – EHESS) di Parigi. Mark Sedgwick è professore all’Università di Aarhus e tra i fondatori del neonato network “European Network for the Study of Islam and Esotericism” (ENSIE). Questa sarà la conferenza inaugurale di questo nuovo network.

ENSIE conference final program


Ingresso libero fino a esaurimento posti

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L’etica e la moralità islamica tra religione e diritto

Questo seminario, organizzato in collaborazione con la professoressa Ida Zilio-Grandi (Università Ca’ Foscari) ha come scopo lo studio approfondito dell’etica e della moralità islamiche. In particolare, il seminario affronterà la delicata questione dei Ḥudūd (letteralmente limiti, restrizioni, definizioni), termine che, nell’uso più comune, indica i delitti contro la religione la cui punizione si sottrae alla discrezionalità umana perché già indicata dalle Scritture.

Deborah Scolart (Roma Tor Vergata) affronterà la questione dell’etica islamica in chiave giuridica, Olga Lizzini (Vrije Universiteit, Amsterdam) in chiave filosofica, Ida Zilio-Grandi (Ca’ Foscari) la dimensione morale, Antonella Ghersetti (Ca’ Foscari) declinerà la questione in ambito letterario, Francesca Ersilia (Napoli L’Orientale) affronterà la questione nel contesto economico-sociale, Caterina Bori (Università di Bologna) in quello storico-politico, Roberta Ricucci (Università di Torino) in quello sociologico e infine Samuela Pagani (Università del Salento) declinerà la questione nel sufismo.

Leggi il programma: Seminario Etica Islamica CINI 2018 

 

Form di iscrizione all’evento

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Conferenza Internazionale | Transnational Sufism in Contemporary Societies: Reconfiguring Practices, Narratives and Boundaries

Il sufismo, il percorso di purificazione spirituale, mistico ed esoterico nel contesto islamico, ha avuto un ruolo centrale nella storia dell’Islam, nelle sue declinazioni, artistiche, filosofiche, etiche e politiche. Nel corso dell’epoca moderna il sufismo ha subito un doppio attacco, da parte dei “riformisti islamici” (salafi e wahabi), i quali considerano il sufismo una forma di innovazione e sincretismo, e da parte dei “modernisti”, per i quali è una manifestazione religiosa arcaica. Ciononostante, il sufismo nel mondo contemporaneo mostra una grande vitalità: nuove confraternite sono nate e altre hanno trovato rinnovate energie.

Questo rinnovamento del sufismo contemporaneo merita di essere approfondito, ed è per questo che la Fondazione Cini, in collaborazione con Mark Sedgwick (Università d’Aarhus) ha deciso di organizzare questa conferenza. Le tematiche che affronteremo durante la conferenza riguardano le nuove forme teologiche sufi, con particolare attenzione alla relazione con l’Altro; le politiche del sufismo; e l’influenza culturale e religiosa sulle società. Il secondo obiettivo di questa conferenza è far conoscere alla società civile cosa sono il sufismo e l’Islam. A tale scopo la Fondazione inviterà Khaled Bentounes, maestro sufi della confraternita Alawiyya, che parlerà del rapporto tra Islam e sufismo


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Tiziano Terzani. Guardare i fiori da un cavallo in corsa

Il volume, illustrato a cura di Àlen Loreti e edito da Rizzoli, restituisce un ritratto intimo del grande giornalista scomparso dieci anni fa, a partire dai suoi documenti personali custoditi alla Fondazione Giorgio Cini.
La biblioteca di Tiziano Terzani, i libri che lo hanno fatto pensare e viaggiare, e l’archivio personale, lettere, oggetti e fotografie, sono stati affidati dalla famiglia Terzani alla Fondazione Giorgio Cini: aprire i suoi libri e scorrere i suoi appunti significa leggere i suoi stati d’animo e raccontare l’uomo attraverso le parole,
le immagini e le memorie della sua vita.

Un volume illustrato – realizzato a partire dal Convegno Tiziano Terzani: ritratto di un connaisseur tenutosi alla Fondazione Giorgio Cini nel maggio 2012 – che è un racconto intimo del grande giornalista, della sua curiosità insaziabile e irrequieta, della sua ansia di libertà; arricchito da numerose testimonianze e
contributi sull’uomo, lo scrittore, il fotografo, l’appassionato di cultura asiatica, la spiritualità, fra cui quello della moglie, Angela Staude.

Guardare i fiori da un cavallo in corsa di Tiziano Terzani.

Un volume illustrato edito da Rizzoli e a cura di Àlen Loreti che restituisce un ritratto intimo del grande giornalista scomparso dieci anni fa a partire dai suoi documenti personali custoditi alla Fondazione Giorgio Cini.

Il ritratto di un uomo libero che ha scelto di essere giornalista, esploratore della vita e viaggiatore attraverso la sua voce, le fotografie, gli oggetti e i libri amati”

24 novembre 2014, ore 16.30 – 18
a Milano, Università IULM
 Aula 146 – Via Carlo Bo, 1

Introduce:
Silvia Zangrandi

Partecipano:
Angela Terzani Staude
Pasquale Gagliardi
Àlen Loreti


Ingresso libero

In Cambogia. Fotografie dall’Archivio Tiziano Terzani

9 maggio – 2 giugno 2014
Nuova Manica Lunga, Isola di San Giorgio Maggiore

In occasione della giornata di studi Ricostruire la Cambogia dopo i Khmer Rossi. L’esperienza di vita e di lavoro di Onesta Carpenè , il 9 maggio negli spazi espositivi della Manica Lunga, cuore del complesso bibliotecario della Fondazione, inaugura la mostra In Cambogia. Fotografie dall’Archivio Tiziano Terzani, a cura di Angela Terzani Staude e Giulia Martini, organizzata e allestita in collaborazione con il Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione Giorgio Cini.

La mostra comprende ventisei stampe fotografiche originali, una ventina di riproduzioni da negativi, provini autentici e alcuni documenti tra dattiloscritti ed estratti stampa dell’epoca.

Il progetto nasce in circostanze particolari: grazie ad Angela Staude, vedova Terzani, è in fase di definizione la donazione dell’Archivio di Tiziano Terzani. La Fondazione ha già ricevuto la cospicua Biblioteca di interesse orientale, ricca di circa 6000 volumi. L’Archivio è costituito da un’importante raccolta di materiali eterogenei, fondamentali per poter conoscere un mondo intensamente toccato dai grandi cambiamenti storici nel XX secolo.

La selezione di immagini e documenti presentata all’interno della mostra riassume una parte di quanto prodotto da Terzani durante il viaggio in Cambogia del 1980.

I reportage dalla Cambogia del giornalista fiorentino, che nel 1972 arriva a East of Aden come corrispondente di guerra per il settimanale tedesco Der Spiegel,  coprono un arco di circa 25 anni, dall’inizio dei Settanta fino agli anni Novanta del secolo scorso. Questi documenti scandiscono tutti i capitoli della tragedia cambogiana: il colpo di stato contro Sihanouk, i bombardamenti americani, la guerra civile, i crimini di Pol Pot, la confusa e ingovernabile migrazione dei profughi, la liberazione vietnamita, il fallimento delle Nazioni Unite.

Tra le varie occasioni in cui Terzani visita la Cambogia per realizzare i suoi dispacci, il viaggio del 1980, oggetto del lungo reportage “Sento ancora le urla nella notte” pubblicato da Der Spiegel nell’aprile dello stesso anno, è sicuramente il più significativo: un’esperienza drammatica, che lo spingerà più tardi a scrivere “quanto ci eravamo sbagliati”.

Dopo aver riportato le prime testimonianze sulla tempesta polpottiana attraverso i racconti dei rifugiati che cercavano di passare il confine tra Cambogia e Thailandia, nel marzo del 1980 Terzani riesce finalmente a entrare nel paese, per vedere con i propri  occhi “quel tanto di orrore” che solo la realtà riserva. Tre settimane, 1500 chilometri percorsi e 19 province visitate. Quello che Terzani attraversa non è solo un paese sfigurato dalla guerra che pure conserva sempre la grande vivacità respirata negli anni Settanta. Non sopravvivono che “i fantasmi” e “gli scheletri delle cose” rimasti dopo le distruzioni.

Nelle fotografie della mostra emerge il racconto di una precisa e terribile testimonianza, già resa nota a parole e qui riproposta attraverso gli occhi e l’obbiettivo di Tiziano Terzani.


Breve cronologia cambogiana

da Fantasmi. Dispacci dalla Cambogia, di Tiziano Terzani (Longanesi) 

1953 La Cambogia ottiene l’indipendenza dalla Francia sotto il re Norodom Sihanouk
1963 Khieu Samphan e Saloth Sar, il futuro Pol Pot, si danno alla macchia e formano il movimento comunista clandestino dei Khmer Rossi
1965 Le prime truppe americane arrivano in Sud Vietnam. Sihanouk rompe le relazioni con gli Usa
1969 Gli americani bombardano segretamente i “santuari” dei comunisti vietnamiti all’interno della Cambogia
1970 18 marzo. Il generale Lol Non, sostenuto dalla Cia, rovescia Sihanouk e prende il potere a Phnom Penh. I comunisti vietnamiti invadono la Cambogia, inseguiti dalle truppe americane. Fine della neutralità cambogiana. Sihanouk, in esilio a Pechino, si mette a capo del Fronte unito di Sihanoukisti, Khmer Rossi e nazionalisti repubblicani (Funk)
1973 Gennaio. Accordi di Parigi. Nord Vietnam e Usa s’impegnano a cessare tutte le attività militari in Cambogia. Un mese dopo, entrambi violano gli accordi. Primi arruolamenti di giovani contadini nell’armata rivoluzionaria dei Khmer Rossi
1973 15 agosto. Fine dei bombardamenti americani. I Khmer Rossi sono in grado di combattere senza l’aiuto dei vietnamiti contro le truppe di Lol Non
1975 17 aprile. I Khmer Rossi conquistano Phnom Penh. Evacuazione delle città. Inizio delle epurazioni e dei massacri.
1976 Fondazione della Kampuchea Democratica, presidente Khieu Samphan e Primo ministro Pol Pot
1979 7 gennaio. I vietnamiti invadono la Cambogia e conquistano Phnom Penh. Formazione di un governo pro-vietnamita sotto Heng Samrin, ex khmer rosso della Zona orientale. I leader Khmer Rossi, sostenuti da Cina e Usa, si insediano con i loro fedeli nelle zone al confine con la Thailandia e lanciano una nuova guerriglia contro l’esercito di occupazione vietnamita
1985 Hun Sen, ex capo di un reggimento khmer rosso, diventa primo ministro
1989 Il Vietnam ritira il suo esercito dalla Cambogia
1991 Conferenza di Parigi. Creazione dell’Autorità transitoria delle Nazioni Unite per la Cambogia (Untac)
1993 Maggio. Elezioni. Sihanouk viene proclamato re, Hun Sen e Ranariddh nominati Primi ministri alla pari
1997 Colpo di Stato di Hun Sen: passa a capo del governo cambogiano
1998 Aprile. Pol Pot muore in un villaggio vicino alla frontiera thailandese
2003 L’Onu e il governo cambogiano di Hun Sen si accordano sulla creazione di un tribunale internazionale che giudicherà i principali responsabili khmer rossi per crimini contro l’umanità

 

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Tiziano Terzani: ritratto di un connaisseur

Il convegno si pone un duplice obiettivo: da un lato celebrare la donazione alla Fondazione Giorgio Cini della biblioteca personale di Tiziano Terzani da parte della vedova Angela Staude Terzani, dall’altro avviare pubblicamente le attività del nuovo Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate che si contraddistinguerà per il carattere comparativo e interculturale del suo approccio di ricerca; l’enfasi sulla dimensione religiosa e spirituale delle civiltà che sono oggetto di studio e comparazione; l’allargamento della prospettiva alle più importanti tradizioni spirituali del mondo e non solo a quelle orientali.
In particolare il convegno, curato da Àlen Loreti, si pone il compito di indagare a tutto tondo la vicenda umana, artistica e professionale di Tiziano Terzani con l’obiettivo di tracciarne un profi lo libero dai pregiudizi e dai cliché che spesso caratterizzano il discorso su questo importante personaggio della cultura italiana contemporanea (di cui Mondadori ha recentemente pubblicato l’opera omnia nei «Meridiani»).

Vedi il programma

Iniziativa realizzata con il contributo di:

e in collaborazione con:

 

RSI – Radiotelevisione Svizzera
Informazioni
Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate
Tel: +39 041 2710228
e-mail: civilta.comparate@cini.it

Informazioni
Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate

Tel: +39 041 2710228
e-mail: civilta.comparate@cini.it

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Agli uditori del convegno è consentito soggiornare presso la residenza del Centro Vittore Branca sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia. Informazioni e prenotazioni: centrobranca@cini.it

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