La scrittura fu introdotta in Giappone dal continente utilizzando la lingua e la scrittura cinesi.
Vista l’enorme differenza tra le due lingue si escogitarono stratagemmi spesso fantasiosi per poter scrivere in modo coerente. Il Giappone inventa una forma di scrittura di grandissima complessità e sofisticazione ma di enormi potenzialità espressive. La calligrafia giapponese è imprescindibilmente legata alla pittura con la quale condivide strumenti e principi. Si tratta di una vera e propria arte e come tale diventa una pratica di vita. Essa richiede un lungo apprendistato e una pratica costante e diversi fattori concorrono alla sua piena realizzazione: il ritmo, la coscienza dello spazio, la perfetta padronanza della tecnica e non ultimo il ruolo dell’imitazione del lavoro del maestro.
Lo shodō, quindi, richiedendo una perfetta coerenza tra spirito ed espressione concreta, ci obbliga a considerare la scrittura non solo come uno strumento di comunicazione e di diffusione della cultura ma, anche, come l’espressione profonda del nostro essere.
Il workshop di Shodo (calligrafia giapponese) destinato agli studenti di giapponese di Ca’ Foscari e a tutti gli appassionati di cultura giapponese e arti visive, sarà inaugurato da una lezione introduttiva dei professori Bonaventura Ruperti e Silvia Vesco.
Seguirà il workshop guidato dal Maestro Norio Nagayama, direttore della Scuola di Calligrafia Orientale Bokushin.
SCARICA IL PROGRAMMA COMPLETO
I posti sono limitati, per iscriversi inviare un’email a: calligrafia@cini.it Indicando nome, cognome, affiliazione. L’e-mail deve essere nominativa, non si accettano iscrizioni multiple.
Si prega di attendere la conferma di iscrizione avvenuta.
Dato il numero ristretto dei posti disponibili chiediamo di avvisare il prima possibile in caso di disdetta o di ritardo. A workshop iniziato i posti non occupati senza potranno essere riassegnati a discrezione della segreteria.
Il Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate organizzerà, in collaborazione con Giuseppe Balzano (Università di Bruxelles e Direttore di Beit Venezia, Casa della Cultura Ebraica), una giornata di studi dedicata a Filone d’Alessandria. Il complesso pensiero di Filone d’Alessandria (20 a.C. – 45 d.C. circa) si sviluppò nutrendosi di diverse tradizioni religiose e filosofiche. La sua lettura platonica della Bibbia ha gettato le basi per l’incontro tra filosofia greca, ebraismo e cristianesimo. È indubbiamente il Logos come concetto filosofico e come nozione religiosa che costituisce la maggiore originalità di questa opera monumentale. La giornata di studi avrà lo scopo di mostrare come la centralità della lingua nel pensiero di Filone, il suo “logocentrismo”, abbia influenzato le successive tradizioni filosofiche monoteiste. Una delle originalità di questo incontro risiede nell’attenzione particolare che sarà dedicata all’influenza di Filone d’Alessandria sull’Islam.
Scarica il Programma
Al giorno d’oggi le teorie del complotto non solo hanno una presenza significativa nei social media, ma sono diventate parte della cultura mainstream. Ciononostante, le teorie cospirative sono state principalmente studiate da punti di vista politico-culturale, mettendo in secondo piano la dimensione religiosa. Questa conferenza, organizzata in collaborazione con Marco Pasi (Università di Amsterdam) e Egil Asprem (Università di Stoccolma), ambisce a contribuire a colmare questa lacuna, richiamando l’attenzione sulle dimensioni religiose ed esoteriche di queste teorie.
Le prime ricerche su questo tema descrivevano tali fenomeni come irrazionali e pericolosi, incarnando quella che Bruno Latour chiamerebbe una moderna “pratica di purificazione”, basata su una rigorosa separazione tra il razionale e l’irrazionale. Al contrario, le ultime ricerche hanno sottolineato la rilevanza di questi fenomeni, evidenziando come la sfiducia nei confronti delle istituzioni politiche, economiche e scientifiche sia spesso ragionevole e come talvolta le cospirazioni esistano realmente.
In secondo luogo hanno anche sostenuto che “l’insicurezza ontologica” delle società contemporanee facilita lo scetticismo e la paranoia. La rilevanza delle teorie cospirative ha anche una dimensione politica. Alcune teorie del complotto forniscono un discorso anti-egemonico non solo in opposizione ai poteri transnazionali, ma anche contro il “regime della verità” à la Foucault, mettendo in discussione le basi della produzione della conoscenza stessa. Detto questo, la loro rilevanza riguarda anche il fenomeno opposto: infatti, le teorie della cospirazione sono talvolta strumenti utilizzati dai poteri egemonici.
Program Conspiracy conference
Form di iscrizione
Il Centro di Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione Giorgio Cini organizza in collaborazione con l’agenzia Magnum un workshop di tre giorni dedicato al rapporto tra fotografia e sacro, dove si discuterà di come rappresentare i fenomeni religiosi, ritraendo i rituali, le credenze e le esperienze di vita. L’insegnamento sarà incentrato sulla produzione, lo sviluppo, la documentazione e la cura della pubblicazione di lavori su questo argomento.
Il workshop sarà condotto dal fotografo Magnum Jonas Bendiksen, autore del libro The Last Testament, pubblicato nel 2017 da GOST Books. Nel suo libro, Bendiksen racconta la storia di sette uomini che rivendicano di essere il Messia biblico ritornato sulla terra. Alcuni hanno migliaia di seguaci, altri solo un pugno di discepoli. Tutti sono uniti nella fede di essere i prescelti, tornati in terra per salvare il mondo.
Il workshop offrirà la possibilità di lavorare a fianco del fotografo e del suo editore Stuart Smith, in un’esperienza coinvolgente, incoraggiando un gruppo di talentuosi partecipanti selezionati a superare i modi classici della narrazione e della raffigurazione.
The Centre for Comparative Studies of Civilisations and Spiritualities of Fondazione Giorgio Cini, and the Magnum co-organise a public lecture that will tackle the difficult task of photographing the sacred.
The Magnum photographer Jonas Bendiksen, will talk about his last book The Last Testament, in which he chronicles seven men who all publicly claim to be the biblical Messiah returned. Manoël Pénicaud is a French photographer (Le Pictorium Agency) and anthropologist (CNRS-IDEMEC) specialised on Pilgrimage Studies. He will propose another perspective, that aims to combine the aesthetic dimension of photography with the comprehensive dimension of anthropology of religions.
Download Public Lecture Cini Magnum
FILL THE FORM BELOW TO JOIN THE CONFERENCE
Global Sufism. Boundaries, Structures and Practices
Francesco Piraino Mark Sedgwick
Hurst, Londra, 2019
Contrariamente allo stereotipo orientalista, largamente diffuso in Europa, di un sufismo ridotto alla sua ombra, retaggio di un antico passato, il sufismo contemporaneo, inteso come l’insieme di manifestazioni spirituali, mistiche ed esoteriche all’interno della religiosità islamica, è un fenomeno globale in crescita. Questo libro riunisce il lavoro di quattordici tra i maggiori esperti nello studio del sufismo, che hanno condotto ricerche dallo Yemen al Senegal, da Chicago alla Svezia. Essi guardano sia alla diffusione di confraternite sufi che a movimenti influenzati dal sufismo. Inoltre, descrivono la produzione culturale del sufismo a partire dal poeta Rumi sino alla musica rap contemporanea.
Esaminando la controversa e mutevole relazione tra le dimensioni universale e particolare all’interno della religione islamica, gli autori mostrano come il sufismo sia inteso sia come essenza universale senza tempo presente in tutte le religioni, elemento chiave nella tolleranza e coesistenza tra di esse, sia come cuore dell’ortodossia e della tradizione islamica. Infine, il libro si concentra sulla politica. Molti stati nazione, sia a maggioranza musulmana che non, utilizzano le narrative del sufismo per promuovere i propri obiettivi politici, mentre molte confraternite sufi creano delle alleanze contro nemici comuni. Questo solleva la complessa questione del posizionamento politico delle confraternite sufi.
Religious Dimensions of Conspiracy Theories: Connecting Old and New Trends
Organised by Francesco Piraino, Marco Pasi, Egil Asprem
International Conference | 14–16 November 2019 | Fondazione Giorgio Cini, Venice
DEADLINE 1 JUNE 2019
DOWNLOAD THE CALL
Contesting in the Name of Religion in “Secularised” Societies: Between Doctrine and Militancy
Contester au nom de la religion dans des sociétés “sécularisées”: entre doctrine et militance
4th – 5th – 6th April 2019 Venice, Giorgio Cini Foundation
Organisers / Organisaturs : Francesco Piraino (Fondazione Giorgio Cini /KU Leuven) Claude Proeschel (GSRL EPHE-CNRS) David Koussens (Université de Sherbrooke) Valérie Amiraux (Université de Montréal) Frédéric Volpi (Edinburgh University)
Download the call
Nelle società europee contemporanee è possibile leggere una tendenza al processo di secolarizzazione, inteso come “declino dell’egemonia religiosa”, “uscita dalla religione”, e anche come indebolimento dell’influenza del quadro normativo religioso. Allo stesso tempo, le religioni hanno aumentato la loro visibilità nella sfera pubblica: questo è il caso dell’Islam, costruito come un “problema pubblico”; tuttavia, questo è anche il caso del cattolicesimo, che sperimenta una forte mobilitazione identitaria dimostrando in diversi paesi il suo dinamismo. Ciò ci costringe a mettere in discussione la definizione di secolarizzazione e la presunta neutralità della sfera pubblica e delle istituzioni. Più precisamente, ci si deve interrogare sulla portata di queste evoluzioni di fronte alle esigenze della cittadinanza democratica, come base dello spazio pubblico comune. “Contestare in nome della religione” considera diversi aspetti della relazione tra religione e politica: richieste individuali di esenzione da specifiche attività; una lotta collettiva per un riconoscimento legale mediante l’iscrizione di una clausola di coscienza durante l’elaborazione delle leggi; fenomeni di disobbedienza a misure di ordine pubblico, ecc.
Questa conferenza internazionale, che riunisce partner accademici provenienti dall’Europa e dal Nord America, si propone anche di essere un luogo di formazione per giovani ricercatori, a cui verranno proposte attività specifiche intorno allo studio della moralità politica e della cittadinanza.
Download the program
Compila il form sottostante per iscriverti alla conferenza