Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia – Pagina 52 – Fondazione Giorgio Cini

Teatro di marionette per adulti

Lo spettacolo visuale-musicale per marionette è un esperimento di micro teatro di rappresentazione della parola poetica. Lo schema narrativo è l’elaborazione dei temi paesaggistici della poesia di Andrea Zanzotto, onnipresenti nella prima fase dell’opera del Poeta da Dietro il paesaggio (1940 – 48) e Pasque(1973). Da Pasque è infatti tratto il testo-base, il poemetto Lanternina cieca, presentato nella lettura-recitazione del Poeta stesso.

La “musica del bosco” che accompagna la rappresentazione è tratta dall’opera The Fairy Queen di Henry Purcell diretta da Benjamin Britten.

Spettacolo musicale di marionette per adulti a cura del Gran Teatrino La Fede delle Femmine

Tutti i giovedì, dal 12 aprile al 31 maggio 2012, ore 18

Posti limitati, ingresso su prenotazione
Info e prenotazioni: 041 2710236 – teatromelodramma@cini

e-mail teatromelodramma@cini.it

UN GRAN TEATRINO DI MARIONETTE di Andrea Zanzotto
Che cosa sarà mai un “Granteatrino di Marionette” come quello proposto dal gruppo “La Fede delle Femmine”? Certo un aprirsi di taglienti sorprese, a cascata, con incantate o ironiche pause, una mise-en-abîme e un flusso incontenibile di multiverse virtualità: ma il tutto aspramente materico, in contatto con i cinque (o più?) sensi, lungo le scansioni gestuali dei burattini, “preparati” al lavoro da mani addestrate a usare più leve (magari immaginarie) che le quaranta ecc. giapponesi con i loro decenni di apprendimento richiesti.
Già il primo impatto avvolge e strappa, invita ed allontana, via per scivoli o scalini, per lampi di colori e frullare a farfalla di tendaggi, per serie telescopiche di ambienti o allusioni prospettiche, per attorcigliamenti di fili e imbrogli da mercatino, per sarcami bloccati tra lingua e guancia.
Ma poi ciò che più tiene in ansia, accontenta e imbarazza, estrania e familiarizza senza lasciar tregua, è il tessuto di impromptu o commenti o lacune o incroci soprattutto musicali e lingustici che riplasmano ogni elemento e fanno lievitare-sprofondare le percezioni verso un sublime rivolto simultaneamente all’alto e al basso.
E in definitiva lo smascheramento in uno scherzo che tutto fa riposare in un sorriso.
Così va il mondo, così è un gruppo di contraddizioni la realtà: che le marionette conoscono più di chiunque, nel loro essere schema estremo, ostinatamente connesso ad un altrove, e, in questo caso, nella particolare “grazia”, “charis”, che queste “Femmine” hanno in sé, e di cui accedono scena e spettatori. Spettatori?
Ma questi incontri sono in reltà celebrazioni di misteri. Chissà. Ci sarà chi entra nell’iniziazione, chi no e chi forse. Là nella piccola grotta, nelle petite boîte. E nessuno resterà esattamente quello che era prima, se appena sia fatto complice dell’aura di questa esperienza tanto sorniona, quanto sottilmente enstusiasmata, tanto concreta, quanto allucinatoria. 

 

A scuola con i cantastorie

A seguito del  laboratorio di aggiornamento didattico  rivolto agli insegnanti della scuola primaria e secondaria tenuto lo scorso ottobre da Mauro Geraci e Gabriella Santini, alcuni ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Riese Pio X – Treviso metteranno in scena una ballata frutto del lavoro svolto dalle professoresse Germana Toso e M.Luisa Baldan che hanno partecipato al laboratorio didattico e sono riuscite a coinvolgere con molto entusiasmo i loro studenti. Il laboratorio “A scuola con i cantastorie” ha riguardato l’analisi e il recupero, in chiave didattica, dei repertori poetico-musicali e delle prospettive spettacolari, comunicative e conoscitive dei poeti-cantastorie.
Gli insegnanti hanno sperimentato le possibili applicazioni didattiche del raccontare in versi attraverso ascolti e materiali che ne hanno messo in evidenza morfologie linguistiche, poetiche, retoriche, simboliche e tematiche. Hanno approfondito la dimensione musicale e hanno potuto apprezzare le potenzialità comunicative dei moduli ritmico-melodici quali gli stili declamatori e improvvisativi impiegati nella “messa in musica” di storie, ballate o cuntrasti. A quello poetico-musicale si é unito, anche l’uso dei cartelloni a scene, quale elaborazione visiva, grafica e schematica della storia. All’evento saranno presenti  classi di altre scuole veneziane.
L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati proseguirà l’attività di formazione degli insegnanti il prossimo ottobre con un laboratorio dal titolo Canti italiani di tradizione orale per una didattica interculturale sui repertori vocali della musica popolare italiana con Serena Facci e Gabriella Santini
Informazioni
Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
tel. +39 041 2710357 +39 041 5230555
e-mail musica.comparata@cini.it

Nella stanza di Eleonora Duse

Il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo ha inaugurato la Stanza di Eleonora Duse,  uno spazio permanente dedicato alla memoria della grande attrice italiana.VISITE SU PRENOTAZIONE 

6 e 20 giugno
dalle 15 alle 17 solo su prenotazione fino ad esaurimento posti.
La stanza archivio è visitabile gratuitamente i mercoledì pomeriggio:


Per informazioni e prenotazioni
Segreteria
tel.+39 041 2710236
fax +39 041 2710215
e-mail teatromelodramma@cini.it

L’idea è nata dalla volontà di rendere l’Archivio Eleonora Duse della Fondazione Giorgio Cini, un “luogo” aperto al pubblico da scoprire e visitare.
La preziosa collezione di materiali conservati presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo, infatti, costituisce una fonte inesauribile per studiare la vita e l’arte di questa affascinante attrice che a Venezia aveva cercato, e trovato, un clima accogliente e una casa dove vivere per diverso tempo. 

L’allestimento di questo nuovo spazio garantisce la possibilità di esporre una parte dei documenti conservati nel ricco Archivio quali autografi, tra cui lettere, copioni, documenti contabili e registri di compagnia, oltre a fotografie originali, oggetti personali, abiti e una parte del suo mobilio. Accanto al piccolo allestimento permanente che vuole restituire un angolo della casa di Eleonora Duse, la straordinaria ricchezza dei nostri documenti permette di mostrare e approfondire diversi temi caratterizzanti la sua arte o periodi distinti della sua vita, temi che andranno a formare le linee guida per le esposizioni temporanee.


Questa stanza,  nasce con l’intenzione di trasformare in un organismo vivo e visitabile il prezioso Archivio Duse, conservato presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo della Fondazione Giorgio Cini.

 

Nella stanza di Eleonora Duse

Il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo ha inaugurato la Stanza di Eleonora Duse,  uno spazio permanente dedicato alla memoria della grande attrice italiana.VISITE SU PRENOTAZIONE

6 e 20 giugno
dalle 15 alle 17 solo su prenotazione fino ad esaurimento posti.
La stanza archivio è visitabile gratuitamente i mercoledì pomeriggio:


Per informazioni e prenotazioni
Segreteria
tel.+39 041 2710236
fax +39 041 2710215
e-mail teatromelodramma@cini.it

L’idea è nata dalla volontà di rendere l’Archivio Eleonora Duse della Fondazione Giorgio Cini, un “luogo” aperto al pubblico da scoprire e visitare.
La preziosa collezione di materiali conservati presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo, infatti, costituisce una fonte inesauribile per studiare la vita e l’arte di questa affascinante attrice che a Venezia aveva cercato, e trovato, un clima accogliente e una casa dove vivere per diverso tempo. 

L’allestimento di questo nuovo spazio garantisce la possibilità di esporre una parte dei documenti conservati nel ricco Archivio quali autografi, tra cui lettere, copioni, documenti contabili e registri di compagnia, oltre a fotografie originali, oggetti personali, abiti e una parte del suo mobilio. Accanto al piccolo allestimento permanente che vuole restituire un angolo della casa di Eleonora Duse, la straordinaria ricchezza dei nostri documenti permette di mostrare e approfondire diversi temi caratterizzanti la sua arte o periodi distinti della sua vita, temi che andranno a formare le linee guida per le esposizioni temporanee.


Questa stanza,  nasce con l’intenzione di trasformare in un organismo vivo e visitabile il prezioso Archivio Duse, conservato presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo della Fondazione Giorgio Cini.

 

Bozzetti di scena, figurini e modellini delle regie di Luigi Squarzina

Il Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo, nell’ambito del convegno internazionale Luigi Squarzina studioso, drammaturgo e regista teatrale, espone Bozzetti di scena, figurini e modellini delle regie di Luigi Squarzina provenienti dalle collezioni private degli scenografi Giovanni Agostinucci, Gianfranco Padovani e Pier Luigi Pizzi, che hanno lavorato con il Maestro nel corso della loro carriera. Vi saranno bozzetti da Il Gattopardo (1967), Turandot (1969), I Rusteghi (1969), Madre Courage e i suoi figli (1970), Il fu Mattia Pascal (1974), Lord Byron (1988) Tosca (1990), L’obbligo del primo comandamento (1991), La locandiera (1991), Il barbiere di Siviglia (1992), Cavalleria rusticana e Pagliacci (1996).

 

1-31 ottobre 2012

Isola di San Giorgio Maggiore, Biblioteca della Nuova Manica Lunga
ingresso libero  

lunedì – venerdì h 9.00-18.30
sabato e domenica la mostra sarà visitabile esclusivamente all’interno dell’itinerario delle visite guidate

 


 

Proiezioni

 

Dal 1 al 6 ottobre, nella Sala Antitesoro, è allestita una sala proiezioni in cui, grazie alla media-partnership con RAI Radio3, è possibile vedere e ascoltare materiali inediti provenienti dagli Archivi RAI, tra cui interviste a Luigi Squarzina e registrazioni riguardanti regie quali Tre quarti di luna (1956) e Il Pantografo (1960). Sarà inoltre possibile ascoltare per la prima volta dopo sessant’anni l’Amleto del 1952, con la regia di Luigi Squarzina e Vittorio Gassman, restaurato per l’occasione da RAI Radio3.

 

1-6 ottobre 2012
Isola di San Giorgio Maggiore, Sala Antitesoro
ingresso libero

lunedì – sabato h 10.00-17.00

 


Pietro Bertoja (1828-1911)

Il Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo in collaborazione con la Regione del Veneto e con il Comitato regionale per le celebrazioni del centenario della morte di Pietro Bertoja, promuove una giornata di studio dedicata allo scenografo veneto.

L’incontro di mercoledì 28 novembre si inserisce nel contesto delle iniziative volte alla valorizzazione della complessa figura artistica di Bertoja, attivo come scenografo teatrale e fotografo nella seconda metà dell’Ottocento.

Alla giornata parteciperanno autorevoli studiosi e saranno presentati al pubblico i risultati inediti delle ricerche finanziate grazie alle borse di studio promosse dal Comitato.

Inoltre, saranno presentati i partecipanti al concorso di idee rivolto agli studenti di scenografi a delle scuole medie superiori, delle Università e dell’Accademia di Belle Arti del Veneto e premiati i vincitori, sulla base dei progetti – individuali o di gruppo – ispirati dal lavoro di Pietro Bertoja scenografo.

 Programma

Ore 9.30 – 13

PIETRO BERTOJA SCENOGRAFO

Linda Selmin, Maria Ida Biggi, Mercedes Viale Ferrero, Ivana D’Agostino, Gabriella Olivero

Ore 14.30 – 16.00

PIETRO BERTOJA FOTOGRAFO

Angelo Maggi, Emanuela Sesti, Giorgio Mastinu, Marianna Zannoni

Ore 16.30

PREMIAZIONE DEI VINCITORI DEL CONCORSO DI IDEE ISPIRATO DAL LAVORO DI PIETRO BERTOJA

A cura del Comitato regionale per le celebrazioni del centenario di Pietro Bertoja (1828-1911)

Libri a San Giorgio | Andrea e Giuseppe Pozzo

 9 ottobre 2012  ore 17

Andrea e Giuseppe Pozzo.
Atti del Convegno Internazionale di Studi (Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 22 – 23 novembre 2010) 
a cura di Roberto Pancheri, Marcianum Press, Venezia, 2012

Presenta Lauro Magnani,  partecipa Giuseppe Pavanello

Il volume raccoglie i contributi di venti autorevoli studiosi convenuti a Venezia nel 2010 – in occasione del convegno promosso dalla Fondazione Giorgio Cini e dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del terzo centenario della morte di Andrea Pozzo – per approfondire i principali aspetti della produzione artistica dei fratelli Pozzo, per la prima volta affiancati in un’opera editoriale che rispecchia la loro vastissima influenza sull’arte barocca in Europa e nel resto del mondo.

Libri a San Giorgio è una iniziativa organizzata in partnership con Telecom Italia.

 

56. Festival Internazionale di Musica Contemporanea – Concerto ENZO PORTA (violino) SILVIA TAROZZI (violino)

Si intitola +EXTREME- il 56. Festival Internazionale di Musica Contemporanea, diretto da Ivan Fedele, ovvero minimalismi e massimalismi musicali del nostro tempo, dal 6 al 13 ottobre.
L’evento è in collaborazione con Archivio Luigi Nono e Fondazione Giorgio Cini – Istituto per la Musica.

Domenica 7 ottobre ore 11.00

Concerto ENZO PORTA violino SILVIA TAROZZI violino, la regia del suono è di Nicola Buso.

Fondazione Giorgio Cini – Sala degli Arazzi

Bruno Maderna (1920-73)

Dialodia (1971, 2’30’’)

Fabrizio Fanticini (1955)
Sur l’amitié
per due violini (2008-11, 15’ )
pr. es. ass.

Pascale Criton (1954),
Silvia Tarozzi (1975)
Circle Process
per violino accordato in
16esimi di tono (2010, 18’ )
pr. es. it.

Bruno Maderna
Pièce pour Ivry
per violino solo (1971, 9’30’’)

Luigi Nono (1924-90)
“Hay que caminar”
soñando
per due violini (1989, 27’)

Il teatro musicale di Luciano Berio

Quarta giornata di studi del progetto Il teatro di Luciano Berio 2010-2013

Organizzato dal D.M.C.E. dell’Università di Paris VIII
in collaborazione con: Centro Studi Luciano Berio Fondazione Giorgio Cini

Direzione scientifica : Giordano Ferrari
Comitato scientifico : Talia Pecker Berio, Gianmario Borio, Angela Ida De Benedictis, Gianfranco Vinay

Il progetto «Il teatro musicale di Luciano Berio» (2010-2013) è articolato in sei appuntamenti di studio e ricerca, ognuno dedicato a una singola opera teatrale del compositore. Dopo i primi incontri dedicati a Passaggio (Venezia, settembre 2010), a Opera e a La vera storia (Parigi, novembre 2011), l’appuntamento odierno approfondisce Un re in ascolto. Nel corso della giornata saranno presi in esame le tematiche e i contenuti dell’opera, dalle strutture musicali al libretto, dalla drammaturgia alle problematiche di regia.

Gli atti provvisori di ogni giornata sono pubblicati in rete sul sito del laboratorio di drammaturgia musicale dell’Università di Paris 8 (http://www2.univ-paris8.fr/DMCE/) con l’intento di permettere a tutti i partecipanti di seguire la discussione e contribuire al dibattito conclusivo che seguirà all’ultimo appuntamento, previsto alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia il 28 e 29 settembre 2013.

Il 29 settembre in mattinata, avrà luogo la presentazione del libro Luciano Berio: nuove prospettive, a cura di Angela Ida De Benedictis (Firenze, Olschki, 2012).

Programma

28 settembre 2012
ore 9.30

Giordano Ferrari, Introduzione alla giornata

Renata Scognamiglio (Musicologa, Roma),  Scheda documentaria su “Un re in ascolto”

Robert Adlington (University of Nottingham), The crises of sense: listening to “Un re in ascolto”

Carlo Ciceri (Compositore e musicologo, Lugano), Aspetti del pensiero melodico in “Un re in ascolto”

Discussione

ore 14.30

Tommaso Pomilio (Università di Roma, « La Sapienza »), Scrittura dell’ascolto: Calvino in Berio

Gerardo Guccini (Università di Bologna), Moltiplicazione/frantumazione delle funzione autore e regia teatrale: le aporie di “Un re in ascolto”

Björn Heile (University of Glasgow), Prospero’s Death: Modernism, Anti-humanism and “Un re in ascolto”

Discussione e conclusioni

29 settembre 2012
ore 10.00 – 12.00

Presentazione del volume: Luciano Berio: nuove prospettive, a cura di Angela Ida De Benedictis, Firenze: Olschki, 2012

Presentano il libro: Mario Messinis, Paolo Pinamonti.
Partecipano alla discussione: Gianmario Borio, Angela Ida De Benedictis, Talia Pecker Berio.

Laboratorio di aggiornamento didattico

LABORATORIO DI AGGIORNAMENTO DIDATTICO
Canti italiani di tradizione orale per una didattica interculturale
24-25 ottobre 2012
Fondazione Giorgio Cini, Venezia

Il laboratorio, a cura dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, propone l’uso, in chiave didattica, di alcuni canti italiani di tradizione orale con la finalità di guidare i docenti ad attivare percorsi di didattica multiculturale. A gestirlo saranno Serena Facci e Gabriella Santini, autrici del volume “Chants d’Italie. Pour chanter ensemble de 8 à 14 ans”, pubblicato nella collana Traditions Chantées, della Cité de la Musique di Parigi.
Gli insegnanti che parteciperanno al laboratorio sperimenteranno praticamente le possibili applicazioni scolastiche di importanti repertori della tradizione italiana, a partire da registrazioni che Facci e Santini hanno effettuato espressamente con finalità didattica grazie alla collaborazione di cantori e musicisti popolari.
In particolare, il repertorio selezionato comprende: ninne nanne, canti narrativi, racconti in musica improvvisati dai cantori in ottava rima e dai cantastorie, canti polifonici femminili a due voci (canti delle mondine, canti durante il lavoro), canti polifonici maschili a quattro o cinque voci (canto a tenore, trallallero genovese) e canti rituali eseguiti in occasioni festive come il Capodanno e il Carnevale. Gli esempi illustrano alcuni importanti repertori di diverse regioni italiane: Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia e Sardegna.
I brani sui quali si svilupperà l’attività del laboratorio di aggiornamento – già sperimentati con successo in diverse classi della scuola primaria e secondaria di primo grado – offriranno numerosi spunti ai docenti per attivare diversi percorsi di didattica musicale: dal confronto interculturale dei repertori infantili (conte, ninne nanne e filastrocche) raccolti in classe sollecitando la memoria del vissuto musicale dei singoli alunni, all’improvvisazione di storie in musica partendo dall’imitazione dei modelli poetico-musicali utilizzati dai poeti-cantori di tradizione orale, alla pratica vocale polifonica (per terze, con l’uso del bordone oppure imparando ad intonare scale musicali con la quarta aumentata), al percorso didattico che guida gli alunni a diventare i protagonisti di una festa (ad esempio, imparando a costruire gli strumenti musicali che tradizionalmente ne accompagnano i canti e/o intonando, suonando e ballando i canti ritualmente connessi alle occasioni festive, ancora oggi intensamente praticate e partecipate in molte regioni italiane).
L’attività del laboratorio, inoltre, prevede l’ascolto e l’ausilio di numerose registrazioni (alcune d’archivio e altre raccolte sul campo). Agli insegnanti partecipanti verranno forniti supporti didattici sia a stampa che audio.
Come nell’anno precedente, il laboratorio prevede la possibilità di svolgere il lavoro nelle classi durante l’anno scolastico tenendosi in contatto con le docenti e poi, nella primavera 2013, l’organizzazione di un momento pubblico di presentazione del lavoro svolto in classe.