Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia – Pagina 31 – Fondazione Giorgio Cini

Bîrûn Musiche delle corti: da Herat a Costantinopoli

Dal 27 marzo al 1 aprile 2017 l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza la sesta edizione di Bîrûn, un ciclo di seminari di alta formazione in musica classica ottomana diretti dal maestro Kudsi Erguner, rivolti a musicisti professionisti e semi professionisti.

L’appuntamento, quest’anno dedicato alle musiche delle corti del Khorasan e, più in particolare, alle opere del compositore Abd-al Qader Marâghî (1360?-1435), vede l’incremento di due borse di studio rispetto alle precedenti edizioni grazie al contributo del Ministero degli Affari Esteri della Turchia.

Gli otto borsisti selezionati tramite bando internazionale e specializzati in diversi strumenti (ney, ûd, tanbûr, kanûn, kemençe, percussioni, voce) avranno l’opportunità di studiare brani composti da Marâghî, opere attribuite al sultano timuride Huseyn Bayqara (1469-1506) e al poeta di lingua persiana Molla Jamî (1414-1492), tutte composizioni salvate dall’oblio grazie al lavoro di musicologi come Rauf Yektâ bey (1871-1935), Refik Fersan (1893-1965) e Ulvi Erguner (1924-1974).
La regione divisa tra gli attuali Iran, Afghanistan, Turkmenistan, Uzbekistan e Tajikistan è detta in lingua persiana Khorasan (“sol levante”) e i suoi centri principali, le città di Ghazni, Bukhara ed Herat, furono nel tempo capitali di diverse dinastie, come quelle dei Sassanidi, dei Ghaznavidi e dei Timuridi. Musicalmente l’area fu la culla d’una cultura che sta alla base delle musiche d’arte di tutte le corti d’oriente: dai tempi del sultano Mahmud di Ghazna (971-1030) sino alla fine dell’impero ottomano (1923), tutte le tradizioni musicali delle diverse corti furono intimamente legate tra loro così che si può, oggi, viaggiare attraverso la storia musicale da Istanbul ad Herat, da Herat sino a Baghdad e in India.

Un simile patrimonio di musica colta documentata storicamente fu preservato e trasmesso dagli Ottomani sino al XX secolo soprattutto nella loro capitale, Istanbul, mentre in altri paesi del Medio Oriente questo venne progressivamente sostituito da musiche popolari e regionali.

Il seminario si concluderà con un concerto dell’ensemble Bîrûn sabato1 aprile alle ore 18 diretto da Kudsi Erguner.

Il 21 marzo si svolgerà una giornata di studi dal titolo Musica e cultura da Herat a Costantinopoli, a cura di Giovanni De Zorzi nella sede universitaria Ca’ Foscari Zattere CFZ, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.


Scarica la locandina


 

Vittorio Zecchin 1878-1947. Pittura e arti decorative a Venezia

Prosegue il ciclo di convegni internazionali curato dal Centro Studi del Vetro dedicato a designer che hanno collaborato con la vetreria Venini.

Il sesto convegno internazionale avrà come protagonista per la giornata di studi, correlata alla successiva mostra autunnale del 2017, l’artista muranese Vittorio Zecchin (1878-1947).

Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia, Zecchin si distingue ben presto per l’insofferenza nei confronti della cultura verista tardo ottocentesca, e viceversa per l’adesione ad alcuni degli impulsi provenienti dalle Biennali lagunari, che gli permettono di approfondire le ricerche simboliste e le proposte delle avanguardie mitteleuropee. Partecipe della grande stagione che vede nelle mostre di Ca’ Pesaro il suo centro propulsore (periodo in cui realizza e presenta arazzi, ricami e vetri smaltati), Zecchin entra in contatto e collabora con diverse figure operanti nel contesto lagunare, tra cui il pittore Teodoro Wolf Ferrari e gli Artisti Barovier. Nel ruolo rilevante di direttore artistico della Cappellin Venini (1921-1925) e poi della M.V.M. Cappellin & C. (fino al 1926) progetta vetri dall’impatto innovativo e dall’originale raffinatezza, senza rinunciare mai alla ricerca sulla stilizzazione della forma.

Gli interventi del convegno di studi si focalizzeranno, nel novero degli argomenti in programma, sull’esperienza e la capacità inventiva di Zecchin sviluppando i temi e gli ambiti dell’attività di questo artista. Partendo dal contesto veneziano, verranno indagate: il suo rapporto personale con le arti decorative – aprendo un confronto anche col panorama nazionale e internazionale –, la stretta relazione tra la pittura, il vetro e il mondo delle arti applicate in generale, nonché la sua presenza alle importanti esposizioni dell’epoca, come le Biennali di Monza tra il 1923 e il 1927.

SCARICA IL PROGRAMMA COMPLETO

L’archivio Scaparro alla Fondazione Giorgio Cini

23 febbraio 2017 ore 11
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

All’apice del Carnevale di Venezia, il Centro Studi Teatro e Melodramma presenta al pubblico l’Archivio Maurizio Scaparro, donato dal Maestro alla Fondazione Giorgio Cini.

L’Archivio raccoglie i materiali relativi alla sua attività artistica dagli anni sessanta ai giorni nostri. Fonte indispensabile per lo studio del teatro contemporaneo e del mondo culturale italiano nel suo complesso, esso si articola in più sezioni, ciascuna delle quali è relativa a un particolare ambito del lavoro del Maestro. Accanto a un’importante raccolta di materiali quali copioni, note di regia, lettere, schizzi, figurini e bozzetti di scena, si affianca una considerevole collezione di manifesti e locandine di eventi e spettacoli, insieme a una preziosa e puntuale rassegna stampa e a un ricco fondo fotografico.

Maurizio Scaparro è un regista teatrale, cinematografico e televisivo noto in tutto il mondo. Nel corso della sua carriera ha anche diretto manifestazioni ed eventi cardine del mondo culturale italiano ed europeo. E’ stato direttore di importanti teatri, tra cui il Théâtre de l’Europe di Parigi (come directeur adjoint al fianco di Giorgio Strehler), il Teatro di Roma, il Teatro Eliseo di Roma, il Théâtre des Italiens di Parigi. A partire dal 1980, Scaparro balza agli onori della cronaca culturale internazionale per la realizzazione del Carnevale del Teatro, ideato e istituito nel corso del suo primo quadriennio di direzione della Biennale Teatro di Venezia; la tradizione del carnevale veneziano, da lui rilanciata, prosegue con successo ancora oggi.

In occasione della presentazione, all’interno dei prestigiosi spazi della Biblioteca del Longhena, sarà esposta una piccola selezione di materiali dell’Archivio del Maestro.

 

Seminari di Musica Antica 2017 | Maestros napolitanos. Francesco Durante – José de Nebra. Neapolitan music in Baroque Spain. 1730-1760

Nell’ambito del seminario di musica antica diretto da Pedro Memelsdorff, dal titolo Maestros napolitanos. Francesco Durante – José de Nebra. Neapolitan music in Baroque Spain. 1730-1760, organizzato dalla Fondazione Giorgio Cini onlus, in collaborazione e con il contributo della Fondazione Concordance di Basilea (Svizzera), il giorno 10 febbraio 2017 alle ore 18.00 si terrà nel nuovo auditorium della Fondazione Giorgio Cini un Concerto conclusivo sui repertori musicali analizzati nel corso del Seminario previsto dal 7 al 10 febbraio inclusi. Il Concerto offerto al pubblico è ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, non è necessario prenotare. Le masterclass sono aperte al pubblico ma previa registrazione via email alla segreteria dei seminari: musica.antica@cini.it
Musiche di Francesco Durante e José de Nebra
Eduardo Lopez Banzo (direttore)
 
David De Jesus Torres Rodriguez (violino)
Hyunkun Cho (violoncello)
Alaia Ferran (viola)
Ignacio Ramal Viejo (violino)

Dalma Krajnyák

​ (mezzo soprano)​
Alicia Amo (soprano)
Nicola Lamon (clavicembalo)
 

 

Approvato il programma degli eventi per il 2017 dal Consiglio Generale della Fondazione Giorgio Cini.

Molto vario il calendario delle iniziative culturali del 2017: un ricco programma di concerti nell’auditorium Lo Squero che prenderà il via con Mario Brunello e Bach il 21 gennaio; una nuova edizione dei Dialoghi di San Giorgio; workshop e masterclass; convegni internazionali; seminari; attività formative; mostre – tra cui una importante retrospettiva dedicata ad Alighiero Boetti e un progetto speciale su Lyda Borelli – oltre a due grandi progetti espositivi a LE STANZE DEL VETRO dedicati a Ettore Sottsass e Vittorio Zecchin.

Sarà dedicato a Vittorio Cini, di cui nel 2017 ricorrono i quarant’anni dalla morte, il nuovo programma delle attività culturali della Fondazione Giorgio Cini approvato oggi dal Consiglio Generale presieduto da Giovanni Bazoli. 6 nuovi importanti progetti espositivi, 19 tra convegni, giornate di studio e seminari – tra cui i Dialoghi di San Giorgio – oltre 20 concerti, borse di studio, pubblicazioni e un Premio per la traduzione poetica. In sintesi questo è l’elenco delle principali iniziative culturali previste per il prossimo anno.

Accanto a quello di Cini, nel 2017 si celebrano altri due anniversari: i 70 anni alla costituzione dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi e i 10 anni del Centro Studi per la ricerca documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo.

Il Consiglio Generale ha inoltre eletto tre nuovi consiglieri: Moroello Diaz della Vittoria Pallavicini, nato a Roma nel 1970 e laureato in giurisprudenza, è un imprenditore con interessi nel settore immobiliare e finanziario. Consigliere di amministrazione della Fondazione per i Beni e le Attività Culturali e Artistiche della Chiesa è stato Presidente Nazionale della Associazione Dimore Storiche Italiane.

M​arco Alverà, nato a New York da famiglia veneziana nel 1975, laureato in Filosofia ed Economia alla London School of Economics, ha lavorato in Enel e Wind Telecom, prima di entrare – nel 2005 – in ENI, dove ha fatto una brillante carriera. Dal 27 aprile 2016 è Amministratore Delegato di Snam; Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga, ​veneziano, si è laureato alla Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino. Ha ideato e seguito la trasformazione di Palazzo Papadopoli in albergo 7 stelle a Venezia, del gruppo internazionale Aman Resorts. E’ consigliere di amministrazione e manager di AON s.p.a. e anche fondatore e amministratore di una società per la produzione e distribuzione di oggetti d’arte.

Nel 2017 la Fondazione Cini consoliderà la sua reputazione scientifica grazie all’attività dei suoi Istituti e Centri di Ricerca, con l’organizzazione di convegni, giornate di studio e seminari dei più diversi abiti disciplinari, dall’etnomusicologia, che quest’anno inaugura con Musiche (e musicologie) del XXI secolo (25 – 28 gennaio 2017) secondo appuntamento con il ciclo di riflessione dedicato ai concetti di locale e globale applicati alla produzione musicale; alla storia dell’arte, come il convegno dedicato a I vetri di Vittorio Zecchin, proto-designer a Murano (14 marzo 2017) e Ettore Sottsass (25 maggio 2017) organizzati dal Centro Studi del Vetro; alla musica, con la terza tappa del ciclo Musicologia: critica, filologia e storia: il ricordo di Francesco Degrada (5-6 maggio 2017); alla nuova edizione dei Dialoghi di San Giorgio What’s the Body of the Body Politic? Sovereignty, Identity, Ecology e il tradizionale seminario di studi storici, quest’anno intitolato Nella genesi dei propositi: con le migliori intenzioni; con le peggiori intenzioni; al di là di ogni intenzione (15–17 maggio 2017).

Accanto a queste iniziative, la Fondazione porterà avanti la valorizzazione del patrimonio immobiliare, mobiliare, materiale e immateriale custodito sull’Isola di San Giorgio Maggiore, promuovendo lo studio dei suoi archivi, grazie all’erogazione di borse di studio.

In sintesi, queste le iniziative principali previste per il 2017:

1. Lo Squero e la nuova stagione di concerti

Il nuovo auditorium della Fondazione Cini, nel 2017 prosegue e arricchisce la sua attività: oltre al Quartetto di Venezia, che consolida quanto iniziato nel 2016, divenendo quartetto in residenza alla Fondazione Giorgio Cini, Lo Squero vede nuove prestigiose collaborazioni e propone un vero e proprio cartellone dedicato alla musica classica. La stagione si aprirà con un grande nome, Mario Brunello, che eseguirà il primo di 6 concerti dedicati a Bach (21 gennaio, 4 marzo, 8 aprile, 28 ottobre, 18 novembre, 2 dicembre). Il Quartetto di Venezia e l’associazione Asolo Musica propongono invece un nuovo ciclo di 8 concerti che vedrà anche la partecipazione di solisti importanti, come Alessandro Carbonare e Oscar Ghiglia (28 gennaio, 25 febbraio, 22 aprile, 27 maggio, 22 luglio, 16 settembre, 14 ottobre, 16 dicembre). Entrano in gioco con quattro date anche i Sonatori de la Gioiosa Marca (11 febbraio, 25 marzo, 9 settembre, 21 ottobre) e I Solisti della Fenice con due appuntamenti (24 settembre e 11 novembre).

Tra i concerti fuori cartellone ricordiamo inoltre il Concerto per cinque pianoforti e sei voci, evento conclusivo della 9° edizione della Solti Peretti Répétiteurs Masterclass, incentrato sul repertorio del bel canto (20 aprile).

Anche l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati propone nel 2017 alcune iniziative musicali: Trio Da Khali (30 giugno), rappresentante della cultura Mande della Repubblica del Mali e in autunno il nuovo appuntamento con il ciclo Musica e rito, questa volta dedicato alla Birmania.

2. Palazzo Cini a San Vio

Tra gli eventi più importanti, ricordiamo dal 21 aprile al 15 novembre 2017 l’apertura stagionale della Galleria di Palazzo Cini a San Vio, grazie alla partnership di Assicurazioni Generali, arricchita come di consueto da attività espositive, culturali e didattiche (Conversazioni d’arte, conferenze e letture, visite guidate) per raccontare le peculiarità della raccolta Cini a San Vio e allo stesso tempo far conoscere e valorizzare le altre collezioni d’arte della Fondazione. Il programma inizierà in primavera con la mostra Afterglow: Pictures of Ruins dell’artista e fotografo brasiliano Vik Muniz curata da Luca Massimo Barbero, ospitata al secondo piano del Palazzo fino al 24 luglio, che vedrà esposte fotografie inedite di varie dimensioni ed una scultura vitrea dell’artista.

In autunno invece, all’interno degli stessi spazi, è previsto un progetto espositivo dedicato all’attrice Lyda Borelli, moglie di Vittorio Cini, a cura del Centro Studi Teatro della Fondazione Cini. Saranno esposti materiali originali, tra i quali quadri, fotografie, locandine, documenti autografi e memorabilia.

3. Arte contemporanea a San Giorgio

Nel 2017 i progetti espositivi sull’Isola di San Giorgio Maggiore saranno: Alighiero Boetti: Minimo Massimo, curata da Luca Massimo Barbero, in concomitanza con la 57a Biennale d’Arte di Venezia, sarà la più importante retrospettiva dedicata negli ultimi anni all’artista torinese (dal 12 maggio al 30 luglio); Yesterday/Today/Tomorrow, installazione dell’artista irlandese Bryan Mc Cormack (dal 12 maggio al 13 agosto).

4. LE STANZE DEL VETRO

Prosegue con due nuove mostre l’attività de LE STANZE DEL VETRO, iniziativa per lo studio e la valorizzazione dell’arte vetraria veneziana del Novecento nata dalla collaborazione tra Fondazione Cini e Pentagram Stiftung. Ettore Sottsass: il vetro (10 aprile – 30 luglio) a cura di Luca Massimo Barbero, che prende in esame in maniera esaustiva la produzione dell’architetto italiano legata al vetro, un materiale che lo interessa fin dagli anni quaranta, quando presenta alcuni oggetti alla Biennale del 1948 realizzati in collaborazione con la ditta S.A.L.I.R. di Murano. La mostra, con circa 200 pezzi, conta prestiti da importanti collezioni private nonché dei pezzi conservati negli archivi storici delle vetrerie e delle aziende veneziane con le quali Sottsass ha collaborato. In autunno Vittorio Zecchin 1921-1926: l’eleganza del vetro trasparente (10 settembre 2017 – 7 gennaio 2018), curata da Marino Barovier, proseguirà invece il programma finalizzato ad approfondire la storia della vetreria Venini e l’apporto dei suoi designer. Verrà messa in luce l’attività “vetraria” di Vittorio Zecchin a partire dal 1921, con la sua direzione artistica della V.S.M. Cappellin Venini & C., vetreria fondata quell’anno da Giacomo Cappellin e da Paolo Venini, destinata in breve ad affermarsi sia nel panorama nazionale che in quello internazionale. Zecchin propone forme di notevole eleganza che si contraddistinguono subito dalle coeve realizzazioni muranesi, spesso connotate da eccessivi virtuosismi.

5. I seminari e convegni internazionali

Tra i molti seminari e convegni internazionali che saranno organizzati da Istituti e Centri di Ricerca nel corso dell’anno, segnaliamo, a settembre 2017, la nuova edizione dei Dialoghi di San Giorgio dal titolo What’s the Body of the Body Politic? Sovereignty, Identity, Ecology, dedicata alla riflessione su uno dei principali concetti della filosofia occidentale: quello del Corpus Politicum. Oltre a i già citati, altri convegni internazionali saranno: Le opere Veneziane di Monteverdi: nuove proposte di lettura e messa in scena – Monteverdi’s Venetian Operas: Sources, Performance, Interpretation (16-18 giugno); The LOD-LAM SUMMIT 2017 (28-29 giugno); 13th International Conference on the Future of Science (21 – 23 settembre); Islam and Spirituality Today: Sufism, Boundaries and Societies (autunno 2017).

6. Workshop e masterclass

Per celebrare i 70 anni della sua fondazione, l’Istituto Italiano Antonio Vivaldi, organizza dal 7 al 16 luglio 2017 in collaborazione con la Akademie für Alte Musik Bremen della Hochschule für Künste Bremen, la prima Accademia Vivaldi, una settimana di studi interamente incentrata sul repertorio vivaldiano.

Nel 2017 si terranno inoltre a San Giorgio: due Seminari di Musica Antica ‘Egida Sartori e Laura Alvini’ diretti da Pedro Memelsdorff: Maestros napolitanos. Francesco Durante – José de Nebra. Musica napoletana nella Spagna barocca. 1730-1760, che esplorerà soprattutto la diffusione della scuola e dello stile di Durante in Spagna (7 – 10 febbraio) e Roman de Fauvel. Musica e corruzione nella Parigi di Filippo il Bello. 1300-1315, dove verranno discussi i complessi rapporti intermediali tra testo, immagine e suono rappresentati dalla più ricca versione interpolata del Roman (9-13 ottobre); la sesta edizione del seminario di alta formazione sulla musica ottomana, diretto dal maestro Kudsi Erguner, Bîrûn. Musiche delle corti del Khorasan: le opere del compositore Abd-al Qader Marâghî (1360?-1435) (27 marzo – 1 aprile); La creazione del timbro: gli strumenti ad arco amplificati in Giacinto Scelsi, George Crumb, Franco Oppo e Fausto Romitelli, workshop organizzato dall’Istituto per la Musica in partnership con l’ensemble RepertorioZero e in collaborazione con la Fondazione Isabella Scelsi, è rivolto a strumenti ad arco amplificati (19-22 giugno).

Infine nel 2017 la IV edizione del Premio internazionale di traduzione poetica intitolato alla memoria di Benno Geiger – il cui fondo letterario è custodito sull’Isola di San Giorgio – istituito nel 2014 dalla Fondazione Cini, adempiendo alle ultime volontà di Elisabetta Paolina Geiger. Al bando, che regola l’assegnazione dei premi, sono associate tre borse di studio residenziali presso il Centro ‘Vittore Branca’ per laureati, dottorandi e dottori di ricerca interessati allo studio del Fondo Geiger e degli altri fondi letterari custoditi dalla Fondazione Cini. I premi della IV edizione saranno assegnati durante una cerimonia ufficiale nell’autunno del 2017.

Manifesto per Venezia

Il 4 e 5 novembre 2016, a cinquant’anni esatti dall’alluvione che nel 1966 rivelò al mondo la drammatica fragilità di Venezia, la Fondazione Giorgio Cini ha dedicato un workshop internazionale al futuro della città lagunare e al tema della gestione sostenibile dei beni locali comuni: Sustainability of local commons with a global value: the case of Venice and its lagoon.

All’incontro ha partecipato un gruppo internazionale di esperti che nel corso dei lavori ha affrontato, ognuno a partire dalla propria esperienza e prospettiva disciplinare, il tema della salvaguardia e della valorizzazione sostenibile del bene comune locale con valore globale per eccellenza: Venezia e la sua laguna.

I due giorni di dibattito (che è possibile rivedere grazie ai video caricati in questa pagina) hanno prodotto un primo immediato risultato: il Manifesto per il futuro di Venezia (scarica qui), un documento, che a partire dall’analisi dei principali problemi della città, individua una serie di proposte operative, immediatamente applicabili, per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna.

Il Manifesto è stato sottoscritto da Bonnie Burnham, Presidente Emerita, World Monuments Fund; Joan Busquets, Urban Planner, Harvard University; Charles Landry, Urbanologist and Writer; Simon Levin, Ecologist, Princeton University; Yves Mény, Presidente, Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna, Pisa; Charles Perrings, Environmental Economist, Arizona State University; Greg W. Richards, Professor of Leisure Studies, Tilburg University; Richard Sennett, Sociologist, London School of Economics; Pier Vellinga, Climate Impact Scientist, Wageningen University.


DOCUMENTI

Manifesto for Venice

Manifesto per Venezia

“Governing Venice: Beyond Survival” Yves Mény

Scarica il programma del Workshop

Nota preliminare

Introduzione Giovanni Bazoli, Presidente della Fondazione Giorgio Cini

Discorso Irina Bokova, Direttore Generale dell’UNESCO


Guarda i Video del Workshop Sustainability of local commons with a global value: the case of Venice and its lagoon sul nostro canale yotube 



 

New Music Theatre in Europe: Transformations between 1955-1975

Il 26 novembre lIstituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini organizza un concerto in occasione del convegno internazionale di studi New Music Theatre in Europe: Transformations between 1955-1975.

PROGRAMMA

mdi ensemble

Paolo Casiraghi, clarinetto

Paolo Fumagalli, viola

Luca Ieracitano, pianoforte

Simone Beneventi, percussioni

 

Giacomo Manzoni – Frase   per clarinetto e pianoforte (1988)

Mauricio Kagel – Con voce   per tre esecutori (1972)

Domenico Guaccero – Cadenza   per viola

Sylvano Bussotti – Per tre   per tre esecutori (1959)

Georghes Aperghis – Quatreo pièces fébriles   per pianoforte e marimba (1995)

Mauricio Kagel – Ludwig van, hommage von Beethoven   per organico indeterminato (1970)


Il concerto, che si terrà in Sala delle Capriate alle ore 19.00
L’ingresso libero fino a esaurimento posti, su presentazione di invito da ritirare all’ingresso.


mdi ensemble si forma a Milano nel 2002 grazie al sostegno dell’associazione Musica d’Insieme e da subito affianca il lavoro a stretto contatto con importanti compositori quali Helmut Lachenmann, Sofia Gubaidulina, Pierluigi Billone con l’esecuzione di diverse première di giovani compositori emergenti, collaborando tra l’altro con direttori come Beat Furrer, Pierre André Valade, Yoichi Sugiyama.

mdi ensemble è artist-in-residence presso il festival Milano Musica fino alla fine del 2017; è inoltre ospite delle più importanti istituzioni musicali italiane e straniere, tra cui Mito-Settembre Musica, Società del Quartetto di Milano, Biennale Musica di Venezia, Festival Traiettorie di Parma, Bologna Festival, Festival Présences di Radio France (Parigi), SMC di Losanna, SWR di Stoccarda, ORF di Innsbruck. Negli USA si esibisce al LACMA di Los Angeles e al Chelsea Music Festival di New York; nel 2008 debutta a Tokyo.

Nel 2015 esegue in prima assoluta al Ravenna Festival L’amor che move il sole e l’altre stelle di Adriano Guarnieri, opera ripresa poi al Festival dei 2 Mondi di Spoleto.

In collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, realizza il documentario See the Sound, dedicato alla musica da camera di Helmut Lachenmann, ora in fase di pubblicazione.

La discografia di mdi ensemble include cd monografici di Gervasoni, premiato con il prestigioso riconoscimento Coup de coeur – musique contemporaine 2009 dall’Accademia Charles Cros, Bussotti, Momi, Verrando, Mochizuki e Casale.


Photo: Vico Chamla – Milano

Laboratorio | Shylock dopo Shylock – Le maschere di Shakespeare

Dal 14 al 18 novembre 2016, il Centro Studi Teatro e Melodramma della Fondazione Giorgio Cini ospita il laboratorio Shylock dopo Shylock Le maschere di Shakespeare, a cura della Compagnia Pantakin.

Dopo la seconda edizione della Shakespeare in Venice Summer School – The Shylock Project (Fondazione Giorgio Cini, 18-29 luglio 2016) e la messa in scena dello spettacolo The Merchant in Venice, a cura della Compagnia de’ Colombari (Campo del Ghetto Novo, 26 luglio – 1 agosto 2016), il laboratorio costituisce la terza tappa del grande progetto triennale Shakespeare in and beyond the Ghetto: staging Europe across cultures, selezionato dalla Commissione Europea nell’ambito della call 2016 per i Progetti di Cooperazione Europea di Europa Creativa. Accanto all’Università Ca’ Foscari di Venezia e alla Fondazione Giorgio Cini, tra i partner internazionali a sostegno del Progetto Europeo figurano Warwick University e Queen Mary University of London (Inghilterra), Ludwig-Maximilians-Universität München (Germania), Teatrul Municipal Tony Bulandra Targoviste (Romania).

Shylock dopo Shylock – Le maschere di Shakespeare è a cura della Compagnia Pantakin, nata a Venezia nel 1995 con l’obiettivo di mantenere viva la tradizione della Commedia dell’Arte. Sottolineando i nessi che legano la Commedia all’opera di William Shakespeare, il laboratorio si propone di indagare l’origine dei personaggi shakespeariani mettendo in luce l’influenza delle maschere sulla costruzione dei personaggi stessi. Masks of Shylock, secondo capitolo del laboratorio, si è svolto nel mese di gennaio in Romania, presso il Teatrul Municipal Tony Bulandra.

Il percorso è finalizzato alla selezione di attori professionisti per la produzione di un nuovo spettacolo, da presentarsi a Venezia nel 2017 presso il Teatro Universitario di Ca’ Foscari a Santa Marta.

Il termine per l’invio delle candidature è il 30 ottobre 2016.

Scarica il bando


Video


Per informazioni
Centro Studi Teatro e Melodramma
Tel.+39 041 2710236
E-mail teatromelodramma@cini.it


Nell’immagine:
Frédéricka Hayter, maschera per il personaggio di Puck in A Midsummer Night’s Dream, Footsbarn Théâtre, 2002.

 

Concerto Il Milione ovvero il libro delle meraviglie Viaggio musicale sulle orme di Marco Polo

Il Milione ovvero il libro delle meraviglie
Viaggio musicale sulle orme di Marco Polo

Seguendo le tracce di Marco Polo, che alla fine del XIII secolo partì da Venezia e attraversò tutta l’Asia fino alla Cina, l’ensemble di musica medievale laReverdie allestisce un programma su Le divisament dou monde, il fantastico reportage di viaggio trascritto da Rustichello da Pisa, poi tradotto nella versione italiana nota come il Milione. L’estremo Oriente visto da un veneziano e immaginato da un poeta cavalleresco italo-francese: un mix straordinario che laReverdie riveste in musica contrapponendo agli strumenti medievali occidentali il kamancheh persiano e il tabla indiano.
La narrazione di questo incredibile viaggio è affidata alla voce di David Riondino, a partire dalla versione toscana del Milione del’inizio del Trecento.

Tutto ciò avrà luogo in anteprima a Venezia, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini onlus, presso l’auditorium lo “Squero”: un luogo unico che dall’Isola di San Giorgio Maggiore si affaccia sulla laguna:

29 ottobre, 2016, h 17:30

30 ottobre 2016, h 16:30

biglietto intero 28€ (prevendita 30€)
biglietto ridotto (giovani entro i 26 anni) 18€ (prevendita 20€)
Per comitive sopra le 20 persone, riduzione del 25%*

Link prevendita del 29/10:
http://www.i-ticket.it/prevendita/index.php?cmd=event&event_id=2067

Link prevendita del 30/10:
http://www.i-ticket.it/prevendita/index.php?cmd=event&event_id=2068

Come arrivare all’Isola di San Giorgio Maggiore:
Vaporetto Linea ACTV 2, con fermata San Giorgio in partenza da:
Ferrovia (pontile C) – [direzione San Marco, San Zaccaria] – durata 45’
Piazzale Roma (pontile G) – [direzione San Marco, San Zaccaria] – durata 40’
Tronchetto – [direzione San Marco, San Zaccaria] – durata 30’
San Zaccaria (pontile B) – [direzione Piazzale Roma] – durata 3’

Per informazioni scrivere a contacts@lareverdie.com

Musiche (e musicologie) del XXI secolo. Processi di trasformazione nelle musiche di tradizione orale

Processi di trasformazione nelle musiche di tradizione orale
in ricordo di Febo Guizzi

La seconda edizione dei Seminari dell’IISMCMusiche (e musicologie) del XXI secolo’ è dedicata al tema dei Processi di trasformazione nelle musiche di tradizione orale. Si tratta di una questione di grande attualità, proprio perché le musiche di tradizione orale si vanno trasformando in maniera molto rapida e profonda a seguito delle dinamiche sociali e culturali che investono il mondo contemporaneo.

La prospettiva con la quale si intende affrontare il tema è duplice: riferire su estese ricerche sul campo con cui sono state documentate, in diversi contesti, le radicali trasformazioni che stanno investendo le musiche tradizionali. Le musiche della diaspora croata della Posavina bosniaca, il rapporto tra musica e riti femminili a Meknès (Marocco), i rapporti tra musica, festa e rito in contesti africani (Malawi), sud-est asiatici (Birmania, Cambogia e Indonesia) e italiani (Campania), indagini su pratiche contemporanee in Italia centrale (ottava rima) e in Sicilia (comunità albanofone) sono alcuni dei temi di ricerca che verranno presentati durante il seminario.  Parallelamente, si rifletterà anche sulle questioni relative alle ricerche d’archivio in prospettiva diacronica prendendo in considerazione registrazioni, immagini e documentazione audiovisiva che hanno ormai anche più di un secolo di vita. Particolare attenzione sarà rivolta alle procedure di recupero, restauro, digitalizzazione di documenti sonori e audiovisivi risalenti alle ricerche degli ultimi decenni del secolo scorso che altrimenti rischiano di andare perduti, e che costituiscono preziose fonti documentarie, anche in prospettiva comparativa.

Parteciperanno al Seminario docenti di diverse Università italiane che documenteranno la vivacità e profondità delle ricerche nel nostro paese che spaziano dall’Africa al Sud-est asiatico, dal mondo arabo ai Balcani, tenendo conto anche di contesti italiani (Toscana, Sicilia, Umbria, Campania, Lazio). Ci si confronterà, in un dibattito che coinvolgerà anche studiosi operanti in università straniere, discutendo su questioni, dinamiche e processi cruciali per un approccio antropologico alla musica. Tra questi, in particolare si possono segnalare i processi di migrazione e di diaspora, le dinamiche transnazionali e transculturali, le pratiche di patrimonializzazione, spettacolarizzazione e musealizzazione delle musiche di tradizione orale, il sincretismo, le contaminazioni e gli incorci sempre più frequenti con la popular music, lo sviluppo delle nuove tecnologie e di nuove modalità di creazione e trasmissione della musica attraverso la rete. Verranno inoltre considerate le dinamiche endogene di cambiamento in una dialettica tra persistenze e profonde innovazioni nelle funzioni e nei repertori.

Il seminario si svolge a conclusione di un importante progetto di ricerca di interesse nazionale (PRIN) finanziato dal MIUR al quale hanno partecipato sei unità di ricerca di diversi atenei italiani (Roma “La Sapienza”, Roma “Tor Vergata”, Bologna, Firenze, Palermo, Torino). A discutere dei risultati della ricerca sono stati invitati colleghi provenienti da altre università italiane (Cagliari, Milano, Pavia, Venezia) e straniere (Colonia, New York).

Questo incontro di studi è dedicato alla memoria di Febo Guizzi, presenza familiare alle iniziative dell’IISMC a San Giorgio, che ha attivamente promosso e partecipato alle ricerche per questo progetto fino alla sua prematura scomparsa nel dicembre del 2015.


Scarica il pieghevole


Programma

Mercoledì 25 gennaio (14.00-17.00)

Apertura dei lavori : Giovanni Giuriati

Gruppo di ricerca dell’Università di Torino

La Posavina canta e piange. L’universo musicale dei profughi croati della Posavina bosniaca.

Coordina: Ilario Meandri

L’universo musicale dei profughi croati della Posavina bosniaca. Esperienze, metodi, risultati (Guido Raschieri)

– Dalla Posavina bosniaca a Zagabria: il ballo del kolo. Repertori, strutture, nuovi contesti (Linda Cimardi)

– Cinesica e rilevamento dei dati di moto (Vixia Maggini,  Ilario Meandri)


Giovedì 26 gennaio (9.30-12.30)

Gruppo di ricerca dell’Università di Palermo

Questioni di etnomusicologia in Sicilia: persistenze, reviviscenze, innovazioni

Coordina: Sergio Bonanzinga

– Ritmi tecnici e valori espressivi: dal Corpus di Favara all’indagine contemporanea (Sergio Bonanzinga)

– La tradizione musicale ad Alimena: dai rilevamenti di Lomax e Carpitella (1954) alla situazione odierna (Giuseppe Giordano)

– La Settimana Santa bizantina a Piana degli Albanesi: un repertorio musicale di “lunga durata” (Girolamo Garofalo)

– Il rito musicale del Lazzaro nelle comunità arbëreshe: presentazione di un prodotto multimediale (Emanuele Tumminello)

– Nuovi scenari rituali: il canto liturgico ortodosso nelle comunità siciliane (Maria Giuliana Rizzuto)


Giovedì 26 gennaio (14.00-17.00)

Gruppo di ricerca dell’Università di Firenze

Sull’improvvisazione poetica e l’intonazione cantata in ottava rima 

Coordina: Maurizio Agamennone

– Gli studi e la documentazione (Maurizio Agamennone)

– Storie di poeti. Una anagrafe possibile (Giovanni Kezich)

– APORIE. Un archivio informatico (Layla Dari)


Venerdì 27 gennaio (9.30-12.30)

Gruppo di ricerca dell’Università di Roma “Tor Vergata”

Musica, festa, rito. Dinamiche culturali e processi di trasformazione.

Coordina: Giorgio Adamo

– Contesti “tradizionali”: Musica e danza nelle aree rurali del Malawi (Giorgio Adamo)

– Contesti in trasformazione: Ritualità musicale in Campania (Raffaele Di Mauro)

– Nuovi contesti: Liturgia e musica nelle chiese delle comunità immigrate a Roma (Serena Facci, Alessandro Cosentino e Vanna Viola Crupi)


Venerdì 27 gennaio (14.00-17.00)

Gruppo di ricerca dell’Università di Bologna

Musiche e riti per gli spiriti in Marocco

Coordina: Nico Staiti

– Sei anni di ricerca sul campo in Marocco: una sintesi in video (Nico Staiti)

– Lalla Malika: riti femminili a Meknes (Silvia Bruni)

– I sistemi scalari della musica gnawa (Lorenzo Vanelli)


Sabato 28 gennaio (9.30-12.30)

Gruppo di ricerca dell’Università di Roma “La Sapienza”

Trasformazioni di feste, rituali, rappresentazioni teatrali in Campania e nel Sud-est asiatico: due contesti a confronto

Coordina: Giovanni Giuriati

– Feste e rituali in Campania (Giovanni Giuriati, Claudio Rizzoni)

– Rito e teatro nel sud-est asiatico (Lorenzo Chiarofonte, Vincenzo Della Ratta, Giovanni Giuriati, Ilaria Meloni)

(12.30-13.30) Sessione generale conclusiva

Interverranno nella discussione: Fulvia Caruso (Università di Pavia), Alessandra Ciucci (Columbia University, New York), , Giovanni De Zorzi (Università di Venezia), Francesco Giannattasio (Università di Roma “La Sapienza”), Ignazio Macchiarella (Università di Cagliari), Nicola Scaldaferri (Università di Milano), Federico Spinetti (Universität zu Köln)