Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia – Pagina 14 – Fondazione Giorgio Cini

Homo Faber: Crafting a more human future. Living Treasures of Europe and Japan

Dal 10 aprile al 1 maggio 2022 torna a San Giorgio Homo Faber: Crafting a more human future nell’edizione Living Treasures of Europe and Japan, il grande progetto dedicato alla valorizzazione dell’alto artigianato artistico organizzato da Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship, in partnership con la Fondazione Giorgio Cini, la Fondazione Cologni Mestieri d’Arte, la Japan Foundation e la Fondation Bettencourt Schueller, patrocinata dall’UNESCO.

 

Negli spazi dell’Isola di San Giorgio Maggiore, i visitatori scopriranno capolavori, mostre, installazioni e workshop che – grazie al lavoro di un team di curatori internazionali coordinati da Alberto Cavalli, direttore esecutivo della Fondazione Cologni di Milano e direttore della Michelangelo Foundation – presenteranno il lavoro di grandi maestri artigiani europei, di creativi e di una selezione dei Tesori Nazionali Viventi giapponesi.

La mostra, diffusa nell’Isola di San Giorgio Maggiore, sarà articolata in 15 mostre curate da 22 tra designer e curatori di fama internazionale e occuperà quasi 4.000 metri quadri espositivi tra cui alcuni nuovi spazi appositamente restaurati e accessibili al pubblico per la prima volta. Homo Faber costituirà un’esperienza coinvolgente, con iniziative interattive, eccezionali scenografie progettate con sapiente uso di materiali innovativi e sostenibili e dimostrazioni dal vivo di maestri provenienti da tutto il mondo con un focus speciale sui maestri d’arte giapponesi e il loro ancestrale savoir-faire (biglietti già acquistabili su  homofaber.com).

Cerimonia di consegna del Premio per la traduzione poetica “Benno Geiger”

Il 16 dicembre 2021 alle ore 17 alla Fondazione Giorgio Cini si svolgerà la Cerimonia di Premiazione nella quale verrà consegnato  il Premio per la traduzione poetica “Benno Geiger” 2021. Il Premio è stato istituito nel 2014 dalla Fondazione Giorgio Cini in memoria del letterato austriaco Benno Geiger, il cui fondo letterario è conservato e valorizzato sull’Isola di San Giorgio Maggiore.

Interverrà il Professor Francesco Zambon, con una prolusione sul tema: Tradurre i trovatori.

 

 

I vincitori dei premi sono Fabio Scotto e Federico Italiano che il 16 dicembre 2021 alle ore 17.00 riceveranno, nel corso della cerimonia, il Premio per la Traduzione Poetica “Benno Geiger” 2021.

 

Fabio Scotto vince con la traduzione dell’opera Nell’inganno della soglia di Yves Bonnefoy un premio in denaro del valore di 4.000 euro, mentre Federico Italiano riceve il premio destinato ai giovani traduttori di 1.000 euro per Variazioni sul barile dell’acqua piovana di Jan Wagner.

La cerimonia di premiazione verrà introdotta da una speciale prolusione del Professor Francesco Zambon dal titolo “Tradurre i trovatori”.

 

La rinnovata giuria, presieduta da Francesco Zambon e formata da scrittori, critici, docenti universitari ed esperti di traduzione – quali Franco Buffoni, Pietro Taravacci, Alessandro Niero, Snezana Milinkovic, Elena Agazzi – ha segnalato, inoltre, Daniele Ventre, per la traduzione di Apollonio Rodio, Argonautiche, Mesogea 2020 e Renata Morresi, per la traduzione di M. NourbeSe Philip, ZONG!, Benway Series, 2021.

Durante la cerimonia verrà assegnata la borsa di studio residenziale a Tommaso Tovaglieri, selezionato dalla medesima commissione giudicatrice tra le domande pervenute, che lavorerà al progetto di ricerca Benno Geiger tra Magnasco e Arcimboldo.

 

Nella stessa occasione verranno pubblicati i nuovi bandi per il 2022: il Bando del Premio per la Traduzione Poetica e il Bando per una borsa di studio residenziale trimestrale.

Potranno concorrere al Premio per la Traduzione Poetica le traduzioni italiane di opere poetiche da lingue occidentali antiche, medievali e moderne apparse negli ultimi due anni e regolarmente in commercio.

Potranno partecipare al bando per una Borsa trimestrale residenziale dottorandi italiani e internazionali con progetti di ricerca in ambito letterario, da svolgere presso la Fondazione Giorgio Cini.

 

Premio “Benno Geiger”. La Fondazione Giorgio Cini ha istituito nel 2014 il premio internazionale di traduzione poetica in memoria di Benno Geiger, per volontà testamentaria della figlia Elsa Geiger Ariè (all’anagrafe Elisabetta Paolina Geiger), con la finalità di valorizzazione e studio del fondo letterario del padre, da lei stessa donato alla Fondazione alla fine degli anni ’70. Il fondo, da allora conservato sull’Isola di San Giorgio Maggiore, comprende vari materiali: lettere, pubblicazioni, fotografie, bozze, appunti. La parte più consistente sono le lettere che Benno Geiger scambiò nel corso della sua vita con oltre 500 corrispondenti autorevoli: da Hofmannsthal a Rilke, da Kokoschka a Bernard, da Perosi a Bossi, da Pascoli a Borgese e Comisso.  Alle lettere si aggiungono alcune pubblicazioni di Geiger, manoscritti preparatori delle sue traduzioni in tedesco di Dante, Petrarca e Pascoli, corrispondenza con gli editori e altro materiale minore. La Fondazione possiede anche un ritratto di Benno Geiger dipinto da Emile Bernard, dono della figlia Elsa.

 

Ingresso libero fino esaurimento posti previa registrazione a questo form:

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Libri a San Giorgio | Il Teuzzone di Antonio Vivaldi

Ultimo appuntamento per Libri a San Giorgio, il 3 dicembre alle ore 17, in cui viene presentato Il Teuzzone, di Antonio Vivaldi, a cura di Alessandro Borin e Antonio Moccia: un libro, compreso nell’«Edizione critica delle Opere di Antonio Vivaldi» edita da Ricordi, con il quale la collana della musica teatrale di Antonio Vivaldi si arricchisce di un nuovo volume che va a completare il dittico mantovano del “Prete rosso”. Messa in scena negli ultimi giorni del 1718, l’opera precedette infatti di qualche mese la rappresentazione del Tito Manlio, RV 738.

 

Presentano
Alessandro Borin, Antonio Moccia

 

Partecipa
Francesco Fanna

 

 


 

Per partecipare è necessario iscriversi al seguente form:

 

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Alex Majoli presenta Opera Aperta

In Opera Aperta, Alex Majoli riflette sul rapporto tra il Teatro e la città e sulle sue possibili interconnessioni. Un tema che s’innesta sul lavoro che il fotografo ha avviato da tempo, guidato dalla convinzione che “in ogni situazione, ogni persona gioca un determinato ruolo nella società”. L’artista ritrae ogni tipo di situazione costruendo un teatro intorno ai soggetti fotografati, così che la scena della strada diventa la scena di un teatro. In questo evento, la lettura fotografica di Majoli dialogherà con la lettura sociologica della professoressa Valentina Bonifacio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

 

Scarica il pdf Majoli

 


Iscrizione obbligatora

 

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Gillo Dorfles | Ghiribizzi

La mostra, curata da Aldo Colonetti e Luigi Sansone, raccoglie oltre al dipinto Vitriol (acronimo della frase latina “Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem” ), 2010, e al disegno con il detto latino Si ova struthionis sol excubare  valet cur veri solis ope Virgo non generaret?, 1990, di Alberto Magno, una selezione di venti disegni realizzati da Gillo Dorfles nel 2017, pochi mesi prima della sua morte avvenuta a Milano il 2 marzo del 2018.

 

Vitriol così intensamente ispirato, sintetizza tutta la sua opera intrigante e stimolante, che ci riconduce all’essenza della vita, a percezioni lontane consce e inconsce, con sorprendente e compiaciuta curiosità.

 

“Gillo Dorfles è stato un ospite assiduo e partecipe delle attività della Fondazione Giorgio Cini. Ma è  nella sua inedita veste di creativo talentuoso e ironico pittore che abbiamo voluto rendergli omaggio e di accogliere con entusiasmo la proposta di una mostra dei suoi ultimi disegni” – spiega Renata Codello, Segretario Generale della Fondazione Giorgio Cini.

 

Disegnare è sempre stato un piacevole esercizio giornaliero per Dorfles, una vera passione. Infatti egli aveva fatto propria l’antica locuzione latina Nulla dies sine linea (“nessun giorno senza una linea”). L’ampia capacità di Dorfles di abbracciare con la sottile punta del disegno, come osserviamo nelle opere esposte in mostra, una vastità di stati d’animo, perplessità mentali e psicologiche e aforismi esistenziali, coinvolge l’osservatore nel suo mondo che nulla trascura e tutto propone con occhio critico, ironico e filosofico.

A corredo della mostra sono esposti il suo primo libro Discorso tecnico delle arti, 1952,  e l’ultimo La mia America, 2018; a chiusura del percorso espositivo due fotografie che  ritraggono Dorfles mentre dipinge a Paestum, di Fabrizio Garghetti, 2010 e l’altra di Carlo Orsi, 2016, che lo riprende nel salotto di casa al pianoforte.

Libri a San Giorgio | The Female Voice in The Twentieth Century

The Female Voice in The Twentieth Century

 

Per il ciclo Libri a San Giorgio il 14 novembre alle ore 16.30, viene presentato il settimo volume della collana “Musical Cultures of the Twentieth Century”, The Female Voice in The Twentieth Century: Material, Symbolic and Aesthetic Dimensions, curato da Serena Facci e Michela Garda e pubblicato dalla casa editrice Routledge di Lonrdra. Anche questo libro nasce da un progetto di ricerca, il cui obiettivo è quello di offrire prospettive teoriche sulla voce sviluppate a partire dall’analisi di casi concreti nell’ambito di pratiche vocali differenti: teatro d’opera, composizione sperimentale, performance art, jazz, popular music e folk revival.

 

Presentano
Carla Moreni, Sonia Bergamasco

 

Partecipano
Michela Garda, Serena Facci


? Prenotazione obbligatoria

L’accesso alla Fondazione Giorgio Cini è consentito esclusivamente previa esibizione di Green Pass valido

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Polifonie popolari e canto corale del Veneto: un patrimonio da riscoprire, tutelare e restituire

Polifonie popolari e canto corale del Veneto: un patrimonio da riscoprire, tutelare e restituire


Presentazione del progetto finanziato dalla Regione del Veneto
a cura di Costantino Vecchi

18 novembre, ore 17

 

Grazie al contributo della Regione del Veneto, l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati ha avviato un importante progetto di salvaguardia e valorizzazione della documentazione audiovisiva prodotta e conservata presso il proprio archivio. I documenti riguardano i repertori polivocali di area veneta acquisiti nell’ambito della rassegna Polifonie “in viva voce” 12 nell’autunno 2008. La salvaguardia, la valorizzazione e la restituzione alle comunità di appartenenza di questi preziosi materiali, si configura come il principale obiettivo del progetto in virtù dell’importanza che tale patrimonio riveste nel panorama degli studi sulle tradizioni musicali popolari del Veneto.

Il progetto si propone di rendere accessibili ai ricercatori i materiali custoditi nell’archivio dell’IISMC tramite riversamento digitale e catalogazione e, allo stesso tempo, di mettere a disposizione dei cori e delle comunità locali le videoregistrazioni effettuate in occasione della rassegna.

La rassegna Polifonie “in viva voce”12, articolata in tre diversi concerti nei quali si sono esibite diciotto formazioni corali a cui si aggiunge un importante seminario di studi è stata possibile grazie alla ricerca condotta sul campo da Matteo del Negro tramite una borsa di studio finanziata dalla Regione del Veneto.

 

Durante l’incontro si illustreranno gli interventi di tutela avviati e si condurrà una riflessione sulla situazione attuale della musica popolare e del canto corale in Veneto a più di dieci anni di distanza dall’importante seminario del 2008 e dall’acquisizione dei materiali audiovisivi al centro del progetto.

 

Intervengono:
Renata Codello, Segretario Generale, Fondazione Giorgio Cini
Fausta Bressani, Direttore, Beni, Attività Culturali e Sport, Regione del Veneto
Giovanni Giuriati, Direttore IISMC, Fondazione Giorgio Cini

Costantino Vecchi, Archivio IISMC, Fondazione Giorgio Cini
Maurizio Agamennone, Università di Firenze
Matteo Del Negro, Ricercatore

 

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La digitalizzazione dell’Isola di San Giorgio Maggiore

27 settembre – presentazione della durata di 2 ore, dalle 16.30 alle 18.30

 

Partecipando alle celebrazioni per il 70esimo compleanno della Fondazione Giorgio Cini, il 27 settembre Adam Lowe e Frédéric Kaplan presenteranno il rivoluzionario progetto di digitalizzazione dell’Isola di San Giorgio Maggiore e delle acque circostanti, illustrandone tecniche e metodologie.

 

Nel contesto della programmazione ARCHiVe Online Academy 2021, si tratterà degli strumenti per la digitalizzazione 3D e per l’elaborazione dati, introducendo alle possibilità offerte da queste innovazioni tecnologiche. La tematica della digitalizzazione 3D verrà quindi approfondita nei mesi di ottobre e novembre con un corso interamente curato da Factum Foundation.

 

L’evento è aperto a tutti e sarà fruibile in diretta su Zoom e in differita su YouTube.

La presentazione sarà tenuta in lingua inglese.

 

Link alla registrazione su YouTube: https://youtu.be/48QSue_JEUk

 

Il progetto

Dal 6 al 17 luglio 2020, una parte del team di Factum Foundation si è stabilita a Venezia per digitalizzare l’isola di San Giorgio Maggiore. Questo rivoluzionario progetto di ARCHiVe, collegato con il DHLab di EPFL/Venice time Machine, ha visto la collaborazione tra Factum Foundation, Fondazione Giorgio Cini e École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL).

L’obiettivo del progetto è quello di dimostrare che delle tecnologie quali la fotogrammetria aerea e terrestre, o il sistema di acquisizione LiDAR, possano essere utilizzate per digitalizzare l’intera città su una scala di accuratezza millimetrica e sub-millimetrica.

In seguito all’eccezionale acqua alta del novembre 2019, che ha registrato il livello più alto degli ultimi cinquant’anni, lo scopo di ARCHiVe era soprattutto quello di acquisire digitalmente l’isola e le acque circostanti per la salvaguardia del patrimonio culturale e naturale veneziano.

Durante il mese di luglio 2020, il team di Factum ha lavorato assieme a tre ricercatori laureati all’EPFL confrontando le informazioni ottenute dall’acquisizione e comparandone i risultati. Le aree dell’isola selezionate per l’acquisizione comprendono:

– la Basilica di San Giorgio Maggiore

– lo scalone del Longhena e il refettorio palladiano

– la biblioteca e le sale presidenziali

– i portici, il labirinto Borges e i giardini della Fondazione

 

Sviluppi

Nel 2021 Factum Foundation ha coinvolto Divirod, società statunitense con sede a Boulder in Colorado, fondata da Javier Marti per la digitalizzazione delle acque di tutto il mondo e la resilienza delle coste. Divirod ha sviluppato uno straordinario sensore radar che, utilizzando satelliti del GPS, registra dati localmente focalizzati per generare modelli idrologici accurati, in questo caso un modello dell’andamento della marea e del movimento dell’acqua che circonda l’Isola di San Giorgio producendo dati accessibili in tempo reale su desktop e dispositivi mobili.

 

Partecipano:

 

Renata Codello, Segretario generale della Fondazione Giorgio Cini

 

Adam Lowe, fondatore di Factum Foundation for Digital Technology in Preservation

 

Frédéric Kaplan, chair del Digital Humanities Laboratory de l’École Polytechnique Fédérale de Lausanne

 

 

Informazioni aggiuntive:

Video dell’elaborazione del modello 3D dello scalone del Longhena (in corso):

https://vimeo.com/477490248

Modello 3D del busto di Ezra Pound scolpito da Henri Gaudier-Brezka (copia autorizzata da Isamu Noguchi), scultura conservata presso la Fondazione Giorgio Cini:

https://vimeo.com/477490278

Workshop e concerto con Andreas Staier

Le tre sonate per pianoforte op. 31 sono state descritte già alla loro pubblicazione e alle prime esecuzioni come opere in “grande stile” che presentano importanti deviazioni nei confronti dei modelli formali che Beethoven stesso aveva contribuito a consolidare. Carl Czerny le considerava testimonianze significative di quella “nuova via” che il compositore aveva indicato come necessaria per la sua evoluzione artistica. La loro prossimità temporale con la Terza Sinfonia (Eroica) e il “testamento di Heiligenstadt” sottolinea il loro significato. La peculiare conformazione dei temi e l’ambiguità delle funzioni formali, che emergono con particolare evidenza nel secondo componente di questo trittico (La tempesta), attestano una volontà di sperimentazione che ha lanciato sfide quasi insormontabili a generazioni di esecutori e teorici della musica.

 

Il workshop, condotto da uno dei più prestigiosi fortepianisti attivi ai nostri giorni, ha come obiettivo una ricognizione sulle problematiche poste dalle tre sonate. La parte pratica si svolgerà sul fortepiano costruito da Mathias Jakesch (Vienna, 1823) di proprietà della Fondazione; la prospettiva potrà estendersi allo strumento moderno con esemplificazioni sul Pianoforte a coda Fazioli, anch’esso conservato nei locali della Fondazione. La parte musicologica si soffermerà sulle fonti del processo creativo, la storia della ricezione, le caratteristiche strutturali e gli stili interpretativi.

 

Docenti: Andreas Staier (tastiere), Hans-Joachim Hinrichsen, Giorgio Sanguinetti, Janet
Schmalfeldt, Martina Sichardt


 

Il Workshop si apre con un concerto del Maestro Andreas Staier al fortepiano Jakesch il giorno 14 dicembre ore 18.30 presso l’Auditorium “Lo Squero”.

 

Mozart, Fantasie c-Moll KV 475
Haydn, Sonate Es-Dur Hob. XVI:49
Haydn, Variationen f-Moll Hob. XVII:6

Per partecipare è necessario iscriversi al seguente form:

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Bando di iscrizione per 6 pianisti e 10 musicologi con borsa di studio per Workshop con Andreas Staier
Le Sonate op. 31 di Beethoven: genesi, analisi, esecuzione 

15-17 dicembre 2021
Fondazione Giorgio Cini, Venezia

 

Scadenza prorogata al 25 novembre 2021

 

Commissione: Andreas Staier, Gianmario Borio e Giorgio Sanguinetti

 

Scarica il bando WorkshopBeethovenBandoIt

 

Domanda-di-partecipazione-Workshop-Beethoven

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Calligrafia Arabo-Islamica

Nel mondo islamico, la calligrafia è il principale mezzo di espressione estetica visiva, e ha carattere transdisciplinare e transculturale.
Transdisciplinare perché riguarda sia la dimensione strettamente religiosa, sia le arti visive e la poesia. Transculturale in quanto, dietro il necessario elemento di continuità soprattutto per quanto concerne la calligrafia religiosa, esistono diversi stili calligrafici influenzati da contesti culturali differenti.

 

Questo seminario, comprensivo di un workshop e di una performance, e organizzato in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia, è rivolto sia agli studenti del corso di “Lingua e letteratura araba” dell’Università Ca’ Foscari che atutti gli appassionati di arti visive, intende esplorare la bellezza e la complessità della calligrafia islamica. Andrea Brigaglia (Università degli Studi di Napoli l’Orientale), fornirà il quadro storico e teorico della calligrafia nel mondo islamico, con un focus particolare sulla produzione dei manoscritti.

 

Il workshop sarà guidato dall’artista italo-giordano Eyas Alshayeb, nato nel cuore della città di Amman negli anni ’80 e, fin dalla sua infanzia, influenzato da un clima familiare che vede l’arte, la poesia e la letteratura come elementi essenziali del proprio quotidiano. Si avvicina all’arte della calligrafia grazie alla passione e alla curiosità che, nel periodo adolescenziale, lo portano ad apprendere questa meravigliosa arte nella bottega di un maestro calligrafo locale. Si affaccia in seguito alle varie scuole di calligrafia, come la scuola egiziana del maestro
Khudair Bursaaidi, e dall’età di quindici anni frequenta alcuni dei più importanti esponenti della calligrafia araba mediorientale, attingendo da ciascuno di loro le più sofisticate tecniche
calligrafiche delle principali scuole Ottomane, di Baghdad e del Cairo.

 

Scarica il pdf  Workshop di Calligrafia Araba 2021