Live Painting con Stefano Ricci e Manuele Fior (illustrazioni), Giacomo Piermatti e Daniele Roccato (contrabbassi).
03 giugno 2022, 18:30 – 19:30
Questa performance è parte del Convegno Comics and the Invisible.
Entrata gratuita previa registrazione su form di registrazione.
Dal 10 aprile il Teatro all’aperto, opera dell’architetto Luigi Vietti (1903-1998), torna accessibile al pubblico parzialmente restaurato: fino al 1 maggio sarà visitabile nel contesto di Homo Faber Event, dal 20 maggio con il programma di visite guidate della Fondazione Cini www.visitcini.com
Al restauro si accompagna un progetto artistico per la valorizzazione del Teatro con un’opera digitale firmata dall’artista Mattia Casalegno e il sound designer Martux_m che, il 9 aprile, presenteranno il trailer de La Maschera del Tempo visualizzabile anche da dispositivi mobili.
La Fondazione Giorgio Cini, seguendo i suoi principi statutari, presenta un nuovo fondamentale tassello nel piano di valorizzazione dell’Isola di San Giorgio Maggiore: quello dello straordinario Teatro Verde. Voluto da Vittorio Cini e inaugurato nel 1954, l’anfiteatro all’aperto, capace di ospitare fino a 1.500 persone, dal 10 aprile 2022 torna a essere visitabile. Nel corso del 2021 il Teatro è stato oggetto di un grande progetto di recupero che ne ha riportato alla luce l’architettura, valorizzandone tutte le qualità dei materiali costruttori, la struttura botanica circostante, le spazialità e gli straordinari scorci paesaggistici. La Fondazione Cini ha fatto così un primo passo verso un recupero di questa straordinaria architettura. L’intervento, a cura della Fondazione Cini, è stato reso possibile grazie alla partnership con Cartier, maison da sempre attenta alle eccellenze culturali.
I visitatori di Homo Faber Event 2022 possono accedere al Teatro Verde nell’ambito della manifestazione dal 10 aprile al 1 maggio 2022 (per info homofaber.com), mentre a partire dal 20 maggio 2022 il Teatro sarà inserito nel programma di visite guidate della Fondazione Giorgio Cini (info e biglietti visitcini.com).
Nel corso di quattro giorni, un gruppo di studenti selezionati tramite bando internazionale potranno partecipare al workshop curato da Marco Lutzu (Università di Cagliari) e Simone Tarsitani (Durham University) per approfondire tematiche legate alle riprese video della performance musicale, alla presa del suono, e all’editing digitale di filmati musicali. Il workshop si svolge con la collaborazione e presso la sede di ARCHiVe (Analysis and Recording of Cultural Heritage in Venice). L’appuntamento è parte di una più ampia iniziativa denominata Sguardi Musicali: progetti di etnomusicologia visiva, avviata nel 2018 dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati che prevede attività di formazione, promozione e sostegno alla produzione nell’ambito dell’etnomusicologia audiovisiva e multimediale.
Qui maggiori informazioni sul progetto Sguardi musicali e sulle borse di studio offerte.
Questo convegno, organizzato da Gianmario Borio, Pascal Decroupet e Christoph Neidhöfer, rappresenta la fase conclusiva di un progetto triennale, finanziato dalla Ernst von Siemens-Musikstiftung, che indaga una questione chiave della teoria musicale del XX secolo: i principi e le caratteristiche della dimensione armonica nella composizione post-tonale. Questo ramo del progetto approfondisce le tecniche compositive e le elaborazioni teoriche dei tre decenni successivi alla seconda guerra mondiale. Esso segue a un primo incontro del gruppo di ricerca che nel 2019 è stato il punto di partenza di un panel tenuto dai coordinatori e alcuni componenti del gruppo di ricerca presso lo Eighty-fifth Annual Meeting of the American Musicological Society (2019).
Durante il convegno i relatori presenteranno studi monografici su Luciano Berio, Pierre Boulez, John Cage, Elliott Carter, Brian Ferneyhough, Gérard Grisey, György Ligeti, Bruno Maderna, Olivier Messiaen, Luigi Nono, Henri Pousseur e Bernd Alois Zimmermann.
Partecipano: Jonathan Bernard, David W. Bernstein, Paolo Dal Molin, Pascal Decroupet, François-Xavier Féron, Oliver Korte, Catherine Losada, Christopher Brent Murray, Christoph Neidhöfer, Susanna Pasticci, Cordula Pätzold e Ingrid Pustijanac.
In occasione del Convegno il 12 luglio alle ore 19:00 si terrà un concerto all’Auditorium “Lo Squero” (ingresso gratuito) del mdi Ensemble composto da:
Sonia Formenti flauto
Paolo Casiraghi clarinetto
Lorenzo Derinni violino
Paolo Fumagalli viola
Giorgio Casati violoncello
Valentina Messa pianoforte
L’Ensemble suonerà i seguenti brani:
Niccolò Castiglioni Gymel (1960), per flauto e pianoforte
Elliott Carter Esprit rude/esprit doux (1985), per flauto e clarinetto
Luigi Nono “Hay que caminar” soñando (1989), per due violini
Giacomo Manzoni Frase (1988), per clarinetto e pianoforte
Bernd Alois Zimmermann Intercomunicazione (1967), per violoncello e pianoforte
Pierre Boulez Improvisé – Pour le Dr. Kalmus (1969), per flauto, clarinetto, viola, violoncello e pianoforte
L’apertura alle tecnologie digitali e alle nuove forme di creatività, che grazie a queste si stanno sviluppando, è il tratto distintivo attraverso il quale ARCHiVe intende caratterizzare un filone della propria attività nel prossimo futuro. Dopo i webinar autunnali su Creatività e Intelligenza Artificiale e su Blockchain nell’arte contemporanea, è in programma per la prossima primavera uno stimolante progetto che riguarderà il Teatro Verde sull’Isola di San Giorgio Maggiore. Mattia Casalegno, artista italiano con residenza a New York e ampia biografia e riconoscimenti internazionali, in collaborazione con il pluripremiato compositore elettronico Maurizio Martusciello aka Martux_M, affronterà, attraverso l’utilizzo della modellazione tridimensionale, i temi della storia, degli spettacoli, del presente e del futuro di questo gioiello architettonico e paesaggistico.
La serie di opere audiovisive dal titolo La Maschera del Tempo, a cura di Ennio Bianco, si articolerà in quattro atti e si proporrà di dare nuova vita a uno dei teatri più suggestivi di Venezia, capace di divenire il simbolo di una rigenerazione culturale proiettata nel futuro, centrata sull’intersecarsi di una accresciuta sensibilità per le nuove forme di creatività legate alla evoluzione tecnologico scientifica con quella della sostenibilità ambientale da sempre nel patrimonio genetico della fragile e magnifica Venezia.