Eventi – Pagina 7 – Fondazione Giorgio Cini

Homo Faber: Crafting a more human future. Living Treasures of Europe and Japan

Dal 10 aprile al 1 maggio 2022 torna a San Giorgio Homo Faber: Crafting a more human future nell’edizione Living Treasures of Europe and Japan, il grande progetto dedicato alla valorizzazione dell’alto artigianato artistico organizzato da Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship, in partnership con la Fondazione Giorgio Cini, la Fondazione Cologni Mestieri d’Arte, la Japan Foundation e la Fondation Bettencourt Schueller, patrocinata dall’UNESCO.

 

Negli spazi dell’Isola di San Giorgio Maggiore, i visitatori scopriranno capolavori, mostre, installazioni e workshop che – grazie al lavoro di un team di curatori internazionali coordinati da Alberto Cavalli, direttore esecutivo della Fondazione Cologni di Milano e direttore della Michelangelo Foundation – presenteranno il lavoro di grandi maestri artigiani europei, di creativi e di una selezione dei Tesori Nazionali Viventi giapponesi.

La mostra, diffusa nell’Isola di San Giorgio Maggiore, sarà articolata in 15 mostre curate da 22 tra designer e curatori di fama internazionale e occuperà quasi 4.000 metri quadri espositivi tra cui alcuni nuovi spazi appositamente restaurati e accessibili al pubblico per la prima volta. Homo Faber costituirà un’esperienza coinvolgente, con iniziative interattive, eccezionali scenografie progettate con sapiente uso di materiali innovativi e sostenibili e dimostrazioni dal vivo di maestri provenienti da tutto il mondo con un focus speciale sui maestri d’arte giapponesi e il loro ancestrale savoir-faire (biglietti già acquistabili su  homofaber.com).

Concorso Art Bonus: vota progetto Scalone del Longhena

Dopo i danneggiamenti dell’Acqua Granda del 12 novembre 2019 allo Scalone monumentale di Baldassarre Longhena, capolavoro del grande architetto veneziano, è stata condotta un’operazione di manutenzione straordinaria, finalizzata alla pulitura, desalinizzazione, integrazione delle lacune, al consolidamento degli elementi lapidei e litoidi e, infine, all’eliminazione dei fattori che potrebbero determinare un degrado futuro.

 

Grazie al contributo dei mecenati, finanziato attraverso l’Art Bonus, è stato raggiunto l’obiettivo  prefissato e fino al 21 marzo è aperto il concorso che premierà il progetto più votato.

 

Trio Munedaiko

Concerto del Trio Munedaiko
Mugen Yahiro, Naomitsu Yahiro, Tokinari Yahiro tamburi giapponesi
Musiche della tradizione giapponese wadaiko
21 Febbraio 2022 ore 20.30
Sala concerti del Conservatorio B. Marcello
Introduce Enrico M. Fiore: Lo spirito delle percussioni giapponesi a Venezia

 

Masterclass di tamburi giapponesi con il Trio Munedaiko
22 Febbraio 2022 ore 15.30
Aula didattica del Conservatorio B. Marcello

 

 

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, collabora all’organizzazione di due eventi che vedono protagonisti il Trio Munedaiko.

Con il termine wadaiko si intende un genere di musica giapponese tradizionale eseguita da uno o più musicisti che nasce a partire dalla figura di Daihachi Oguchi, il quale introduce elementi provenienti dalla musica occidentale (soprattutto dal jazz) nelle performance musicali tradizionali, arricchendole di forti gestualità sceniche. Caratteristica principale è il ruolo centrale che riveste il taiko il tamburo di legno ricavato da un unico tronco d’albero che veniva utilizzato durante le battaglie per impartire ordini ai guerrieri, e durante le feste popolari per portare gioia e ritmo e durante le funzioni religiose. Il taiko ha una storia millenaria. Pare che i primi reperti risalgano sin dal periodo Jōmon (10.000 a.C. – 300 a.C), e già alcune illustrazioni del periodo Kofun (250-538 d.C.) attestano l’utilizzo delle percussioni da parte del popolo giapponese. In epoca Heian (794-1185 d.C.), momento di massimo splendore della musica di corte (gagaku), il taiko trova ampio uso anche nella corte nobiliare. I tipi di tamburo e il loro impiego variano molto in base ai contesti in cui vengono suonati. Si passa dall’ambiente nobiliare, dove prendono parte del repertorio musicale gagaku, fino ad arrivare alle feste popolari contadine, animate dalle performance folkloriche (minzoku geinō).

 

Il Trio Munedaiko è un gruppo di studio dedicato alla pratica ed alla valorizzazione del tamburo tradizionale giapponese per scoprire, sviluppare ed evolvere se stessi.
Riconosciuto ufficialmente come collaboratore culturale dell’ambasciata giapponese in Italia, realizza concerti in tutta Italia ed in Europa per far conoscere il potere espressivo dei loro tamburi. Riportando nelle loro incredibili performance la musica, il teatro e la danza di questa secolare tradizione fanno rivivere, a chi li ascolta, frammenti del Giappone antico. L’obiettivo del gruppo è, attraverso l’arduo allenamento del corpo, l’arte e la cultura, trovare la stabilità della mente e dello stato d’animo, per approfondire lo spirito in armonia e in risonanza con l’altro.

 


 

Entrambi gli eventi sono parte del programma del Festival Internazionale Japan Contemporary Arts in Venice – The Aestechics of Emptiness organizzato dal Conservatorio Benetto Marcello, Università Ca’ Foscari Venezia e Accademia di Belle Arti di Venezia, in collaborazione con: Fondazione Giorgio Cini; Japan Foundation; Study in Venice e Fondazione Ugo e Olga Levi.

 

Il festival si svolge a Venezia dal 21 al 24 febbraio 2022.
Sono previsti in programma: conferenze, concerti, workshop, lezioni aperte, visite guidate.

 

Programma del Festival: https://www.conservatoriovenezia.eu/blog/eventi/collaborazioni/the-aesthetics-of-emptiness/  

 

Modulo di prenotazione: https://forms.gle/fcUwkLgFSQsNe58b6

 

 

 

Cerimonia di consegna del Premio per la traduzione poetica “Benno Geiger”

Il 16 dicembre 2021 alle ore 17 alla Fondazione Giorgio Cini si svolgerà la Cerimonia di Premiazione nella quale verrà consegnato  il Premio per la traduzione poetica “Benno Geiger” 2021. Il Premio è stato istituito nel 2014 dalla Fondazione Giorgio Cini in memoria del letterato austriaco Benno Geiger, il cui fondo letterario è conservato e valorizzato sull’Isola di San Giorgio Maggiore.

Interverrà il Professor Francesco Zambon, con una prolusione sul tema: Tradurre i trovatori.

 

 

I vincitori dei premi sono Fabio Scotto e Federico Italiano che il 16 dicembre 2021 alle ore 17.00 riceveranno, nel corso della cerimonia, il Premio per la Traduzione Poetica “Benno Geiger” 2021.

 

Fabio Scotto vince con la traduzione dell’opera Nell’inganno della soglia di Yves Bonnefoy un premio in denaro del valore di 4.000 euro, mentre Federico Italiano riceve il premio destinato ai giovani traduttori di 1.000 euro per Variazioni sul barile dell’acqua piovana di Jan Wagner.

La cerimonia di premiazione verrà introdotta da una speciale prolusione del Professor Francesco Zambon dal titolo “Tradurre i trovatori”.

 

La rinnovata giuria, presieduta da Francesco Zambon e formata da scrittori, critici, docenti universitari ed esperti di traduzione – quali Franco Buffoni, Pietro Taravacci, Alessandro Niero, Snezana Milinkovic, Elena Agazzi – ha segnalato, inoltre, Daniele Ventre, per la traduzione di Apollonio Rodio, Argonautiche, Mesogea 2020 e Renata Morresi, per la traduzione di M. NourbeSe Philip, ZONG!, Benway Series, 2021.

Durante la cerimonia verrà assegnata la borsa di studio residenziale a Tommaso Tovaglieri, selezionato dalla medesima commissione giudicatrice tra le domande pervenute, che lavorerà al progetto di ricerca Benno Geiger tra Magnasco e Arcimboldo.

 

Nella stessa occasione verranno pubblicati i nuovi bandi per il 2022: il Bando del Premio per la Traduzione Poetica e il Bando per una borsa di studio residenziale trimestrale.

Potranno concorrere al Premio per la Traduzione Poetica le traduzioni italiane di opere poetiche da lingue occidentali antiche, medievali e moderne apparse negli ultimi due anni e regolarmente in commercio.

Potranno partecipare al bando per una Borsa trimestrale residenziale dottorandi italiani e internazionali con progetti di ricerca in ambito letterario, da svolgere presso la Fondazione Giorgio Cini.

 

Premio “Benno Geiger”. La Fondazione Giorgio Cini ha istituito nel 2014 il premio internazionale di traduzione poetica in memoria di Benno Geiger, per volontà testamentaria della figlia Elsa Geiger Ariè (all’anagrafe Elisabetta Paolina Geiger), con la finalità di valorizzazione e studio del fondo letterario del padre, da lei stessa donato alla Fondazione alla fine degli anni ’70. Il fondo, da allora conservato sull’Isola di San Giorgio Maggiore, comprende vari materiali: lettere, pubblicazioni, fotografie, bozze, appunti. La parte più consistente sono le lettere che Benno Geiger scambiò nel corso della sua vita con oltre 500 corrispondenti autorevoli: da Hofmannsthal a Rilke, da Kokoschka a Bernard, da Perosi a Bossi, da Pascoli a Borgese e Comisso.  Alle lettere si aggiungono alcune pubblicazioni di Geiger, manoscritti preparatori delle sue traduzioni in tedesco di Dante, Petrarca e Pascoli, corrispondenza con gli editori e altro materiale minore. La Fondazione possiede anche un ritratto di Benno Geiger dipinto da Emile Bernard, dono della figlia Elsa.

 

Ingresso libero fino esaurimento posti previa registrazione a questo form:

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Un castello e un’isola. Omaggio a Vittorio Cini 

Il 15 dicembre  alle ore 17 al Complesso Monumentale Rocca di Monselice si svolgerà una conferenza con un intervento di Antonella Chiodo, storica dell’arte dal titolo Il castello di Monselice e la genesi del collezionismo di Vittorio Cini.

 

Saranno presenti

Aldo Rozzi Marin, Amministratore unico Immobiliare Marco Polo Srl  Complesso Monumentale Rocca di Monselice

Giorgia Bedin, Sindaco di Monselice

Renata Codello, Segretario generale della Fondazione Giorgio Cini

Luca Massimo Barbero, Direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini

Francesca Scatto, Presidente della Sesta Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale del Veneto

 

 

 

Libri a San Giorgio | Il Teuzzone di Antonio Vivaldi

Ultimo appuntamento per Libri a San Giorgio, il 3 dicembre alle ore 17, in cui viene presentato Il Teuzzone, di Antonio Vivaldi, a cura di Alessandro Borin e Antonio Moccia: un libro, compreso nell’«Edizione critica delle Opere di Antonio Vivaldi» edita da Ricordi, con il quale la collana della musica teatrale di Antonio Vivaldi si arricchisce di un nuovo volume che va a completare il dittico mantovano del “Prete rosso”. Messa in scena negli ultimi giorni del 1718, l’opera precedette infatti di qualche mese la rappresentazione del Tito Manlio, RV 738.

 

Presentano
Alessandro Borin, Antonio Moccia

 

Partecipa
Francesco Fanna

 

 


 

Per partecipare è necessario iscriversi al seguente form:

 

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Sguardi musicali: documentari etnografici

Seminario e Rassegna di documentari etnografici nell’ambito del progetto Sguardi musicali

 

2 dicembre 2021 | Università Ca’ Foscari Venezia

a cura di Giovanni Giuriati, Marco Lutzu e Simone Tarsitani

in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali e Dipartimento di Studi Umanistici, Università Ca’ Foscari Venezia

 

 

Il seminario e la rassegna di documentari sono parte di una più ampia iniziativa denominata Sguardi Musicali: progetti di etnomusicologia visiva, avviata nel 2018 dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati che prevede attività di formazione, promozione e sostegno alla produzione nell’ambito dell’etnomusicologia audiovisiva e multimediale.
L’edizione di quest’anno si concentrerà sull’utilizzo della macchina da presa come strumento che favorisce la conduzione di un tipo di ricerca partecipativa in ambito etnomusicologico.

La mattina è previsto un seminario destinato agli studenti dell’Università Ca’ Foscari con la partecipazione di antropologi, etnomusicologi e filmmakers che rifletteranno su come l’impiego della videocamera abbia condizionato il loro modo di fare etnografia.

Nel pomeriggio è prevista invece la proiezione pubblica di alcuni documentari di interesse etnomusicologico e la prima assoluta del film Videomaking Al Andalus prodotto da Dario Ranocchiari, vincitore del Premio Borsa Carpitella conferito dall’IISMC nel 2019.

 

E’ possibile assistere alle proiezioni del pomeriggio presso il CFZ – Cultural Flow Zone compilando il modulo in fondo a questa pagina.

 

 

Programma seminario (destinato agli studenti)
8.45 – 11.15
Università Ca’ Foscari (Campo San Sebastiano, 30123 Venezia), Aula Padoan
La ricerca audiovisiva partecipativa in etnomusicologia

Con la partecipazione di: Giovanni Giuriati, IISMC Fondazione Giorgio Cini, Università ‘La Sapienza’ di Roma; Valentina Bonifacio, Università Ca’ Foscari Venezia; Giovanni De Zorzi, Università Ca’ Foscari Venezia; Marco Lutzu, Università degli Studi di Cagliari; Simone Tarsitani, Durham University; Dario Ranocchiari, Universidad de Granada.

 

 

 

Filmare con …

La ricerca audiovisiva partecipativa in etnomusicologia

 

Proiezioni a partire dalle ore 15.00

CFZ – Cultural Flow Zone (Zattere al Pontelungo, Dorsoduro 1392)

Ingresso libero | Registrazione obbligatoria

 

 

Shooting Freetown, di Kieran Hanson (2011) 29 min
Un decennio dopo la devastante guerra civile in Sierra Leone, dalle ceneri sorge una nuova alba di creatività nei media audiovisivi. Ispirato dall’“antropologia condivisa” e dall’“etno-fiction” di Jean Rouch, Shooting Freetown segue tre persone che si fanno strada nel cinema e nella musica nella capitale della nazione, affrontando le continue lotte con visione e intraprendenza. Incorporando progetti video collaborativi, le loro storie danno una nuova immagine della Freetown del dopoguerra, presentata al mondo attraverso le loro lenti.

 

Fabrik Funk, di Alexandrine Boudreault-Fournier, Rose Satiko Gitirana Hikiji e Sylvia Caiuby Novaes (2015) 25 min
Karoline è una giovane donna che vuole una vita più eccitante rispetto alla sua normale routine in un call center. Nelle strade di Cidade Tiradentes, nel distretto di San Paolo, il più grande complesso residenziale a basso reddito dell’America Latina, Karoline insegue il suo sogno di diventare una MC in un luogo conosciuto come la Funk Factory. Il film è un’etnofiction che esplora l’universo del Funk, una pratica che coinvolge musica, danza, tecnologia, moda e consumo emersa negli ultimi decenni come una delle manifestazioni culturali più importanti tra i giovani brasiliani.

 

Videomaking Al Andalus, di Dario Ranocchiari (2021) 60 min [prima assoluta]
Il film racconta il processo creativo di tre gruppi musicali di Granada molto diversi tra loro, che accettano la sfida di realizzare ognuno un video musicale autoriflessivo. Un video che esplori la loro relazione con il territorio in cui vivono, che fu l’ultimo sultanato nazarí della penisola iberica, con gli echi che ha lasciato e che risuonano nei vicoli dell’Albayzín o nel canto delle acequias delle Alpujarras. Provando a tradurre visualmente i loro mondi sonori tramite laboratori partecipativi coordinati dal regista-etnografo, i musicisti di Al Firdaus, Darash e Pablo López si confrontano con i riflessi di Al Ándalus attraverso la loro musica tra legami con il sufismo, fusione mediterranea e rap rivendicativo.

 

 

 

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Alex Majoli presenta Opera Aperta

In Opera Aperta, Alex Majoli riflette sul rapporto tra il Teatro e la città e sulle sue possibili interconnessioni. Un tema che s’innesta sul lavoro che il fotografo ha avviato da tempo, guidato dalla convinzione che “in ogni situazione, ogni persona gioca un determinato ruolo nella società”. L’artista ritrae ogni tipo di situazione costruendo un teatro intorno ai soggetti fotografati, così che la scena della strada diventa la scena di un teatro. In questo evento, la lettura fotografica di Majoli dialogherà con la lettura sociologica della professoressa Valentina Bonifacio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

 

Scarica il pdf Majoli

 


Iscrizione obbligatora

 

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Incroci di civiltà

L’Istituto per il Teatro e il Melodramma,

domenica  7 novembre all’Auditorium Lo Squero, alle ore 11.30, ospita la manifestazione Incroci di civiltà per un evento speciale dedicato a Maurizio Scaparro e all’invenzione del Carnevale veneziano.
L’incontro si terrà presso l’Auditorium Lo Squero e vedrà la partecipazione di Maria Ida Biggi e Piermario Vescovo, con Roberto Bianchin.
 
L’Istituto per il Teatro e il Melodramma, conserva l’archivio personale di Maurizio Scaparro, giunto a San Giorgio per volontà del Maestro nel 2017. Al suo interno sono conservati documenti  eterogenei relativi alla preparazione e alla messa in scena di tutti gli spettacoli e gli eventi curati da Scaparro dagli anni Sessanta del Novecento sino a oggi. 
 

Per la prenotazione obbligatoria clicca qui

 link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSd3XtsuH9Y74RIU3YJ6qJxk9pfjVSXAncDRBliRb5xkeTuu_Q/closedform

Libri a San Giorgio | The Female Voice in The Twentieth Century

The Female Voice in The Twentieth Century

 

Per il ciclo Libri a San Giorgio il 14 novembre alle ore 16.30, viene presentato il settimo volume della collana “Musical Cultures of the Twentieth Century”, The Female Voice in The Twentieth Century: Material, Symbolic and Aesthetic Dimensions, curato da Serena Facci e Michela Garda e pubblicato dalla casa editrice Routledge di Lonrdra. Anche questo libro nasce da un progetto di ricerca, il cui obiettivo è quello di offrire prospettive teoriche sulla voce sviluppate a partire dall’analisi di casi concreti nell’ambito di pratiche vocali differenti: teatro d’opera, composizione sperimentale, performance art, jazz, popular music e folk revival.

 

Presentano
Carla Moreni, Sonia Bergamasco

 

Partecipano
Michela Garda, Serena Facci


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