Eventi – Pagina 22 – Fondazione Giorgio Cini

#invasionidigitali RENDEZ-VOUS ALLA FONDAZIONE GIORGIO CINI DI VENEZIA

Gli “invasori digitali”  sabato 3 maggio dalle 10 alle 13  potranno visitare il complesso monumentale della Fondazione Giorgio Cini accompagnati da una guida.

Un itinerario suggestivo, una passeggiata nei cortili rinascimentali e tra la monumentalità del barocco, alla scoperta di questo grande centro del “sapere” situato sull’Isola di San Giorgio Maggiore: una piccola isola, posizionata nel cuore del bacino di San Marco.

Un percorso alla scoperta della Fondazione Giorgio Cini, prestigiosa istituzione culturale istituita da Vittorio Cini nel 1951 in ricordo del figlio Giorgio tragicamente scomparso, con lo scopo di restaurare il patrimonio monumentale dell’Isola di San Giorgio Maggiore, gravemente degradato da quasi centocinquant’anni di occupazione militare, e di reinserire l’isola nella vita della città di Venezia, facendone un centro internazionale di attività culturali.
In questo luogo suggestivo è possibile passeggiare nei cortili rinascimentali del Buora e del Palladio, ammirare la monumentalità del barocco ideato da Longhena ed esplorare le monumentali biblioteche custodi del sapere.

Gli “invasori digitali”  sabato 3 maggio dalle 10 alle 13  potranno visitare il complesso monumentale della Fondazione Giorgio Cini accompagnati da una guida. Le visite guidate durano un’ora, i posti sono limitati. Contattate e prenotate l’orario della visita, chiamando il n. di tel. 041 2201215 o inviando un’email a segreteria@civitatrevenezie.it.
L’ingresso e la visita guidata sono gratuiti.

L’hashtag scelto per caratterizzare l’evento, oltre quelli ufficiali #invasionidigitali #digitalinvasions, è #invasionidigitaliFGC

Itinerario delle visite guidate:
Chiostro dei Cipressi: Mirabile esempio di architettura rinascimentale costruito agli inizi del Cinquecento da Andrea Buora.
Chiostro Palladiano: Ultimato nei primi anni del Seicento su progetto di Andrea Palladio.
Cenacolo Palladiano: Antico refettorio benedettino, oggi completato con il facsimile de Le Nozze di Cana di Paolo Veronese realizzato da Factum Arte e dalla boiserie realizzata da Michele De Lucchi.
Scalone del Longhena: Monumentale accesso alle sale superiori dell’appartamento abbaziale costruito Baldassarre Longhena nel 1643
Nuova Manica Lunga:Antico dormitorio benedettino, trasformato in centro bibliotecario. ll progetto architettonico e di riqualificazione degli spazi  è stato curato da Michele De Lucchi.
Biblioteca del Longhena: Ultimata nel 1671, con le originali librerie in legno, intagliate da Franz Pauc
Labirinto Borges: Ricostruzione del giardino-labirinto che l’architetto Randoll Coate progettò in onore del celebre scrittore argentino

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Libri a san Giorgio | Scultura nei giardini delle ville venete. Il territorio vicentino

Per la rassegna delle novità editoriali Libri a San Giorgio verrà presentato martedì 10 giugno alle ore 17.30 il volume promosso dalla Fondazione Giorgio Cini e dall’Istituto Regionale per le Ville Venete con il sostegno della Fondazione Giuseppe RoiScultura nei giardini delle ville venete. Il territorio vicentino di Monica De Vincenti, Marsilio Editori, Venezia, 2014.

Il catalogo illustra, attraverso un denso saggio introduttivo a cui segue l’esame di quasi un centinaio di cicli scultorei, uno dei capitoli più ricchi e interessanti ma meno indagati dell’arte veneta: la statuaria da giardino, un genere che trova nel territorio di Vicenza un punto di partenza quasi obbligato poiché soprattutto in quest’area si realizzò l’età d’oro della villa veneta. Qui, inoltre, si trovano le cave delle pietre calcaree con cui venne realizzata la stragrande maggioranza delle opere; e qui, infine, operarono con continuità alcuni degli scultori italiani più importanti, come gli Albanese e, soprattutto, i Marinali. Artisti che, insieme ad altre personalità, anche meno note, emerse dalla ricerca, hanno saputo dar vita ad una ‘galleria’ di straordinaria consistenza quantitativa ed estetica.

Presentano il volume Margherita Azzi Visentini e Matteo Ceriana

Partecipano Giuliana Fontanella,  Presidente dell’Istituto Regionale per le Ville Venete e l’autrice.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
10 giugno ore 17.30

Seguirà cocktail nel parco della Fondazione Giorgio Cini

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Ricostruire la Cambogia dopo i Khmer Rossi. L’esperienza di vita e di lavoro di Onesta Carpené

9 – 10 maggio
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

Momento centrale della programmazione 2014 dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati sarà una due giorni dedicata alla Cambogia. Il progetto, organizzato in collaborazione con il Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate, comprende una giornata di studi per ricordare l’importante e poco conosciuta figura di Onesta Carpené che ha lavorato nella cooperazione internazionale in Cambogia dal 1980 (momento della caduta del regime dei Khmer Rossi) fino ai primi anni duemila, la mostra fotografica In Cambogia. Fotografie dall’Archivio Tiziano Terzani con gli scatti realizzati dal giornalista, amico della Carpenè, nel corso di uno dei suoi viaggi e lo spettacolo del Balletto Reale di Cambogia Luci e ombre, diretto dalla coreografa S.A. la Principessa Norodom Buppha Devi, ex prima ballerina ed ex-ministro della cultura del governo cambogiano (Teatro Malibran, ingresso gratuito).


9 maggio
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

La giornata di studi Ricostruire la Cambogia dopo i Khmer Rossi. L’esperienza di vita e di lavoro di Onesta Carpenè, a cura di Giovanni Giuriati (direttore dell’IISMC) e Valerio Pellizzari (giornalista e scrittore), intende innanzitutto ricordare la figura di Onesta Carpenè. Nata nel 1935 a Col San Martino-Treviso, fu impegnata nella cooperazione internazionale nel Sud-est asiatico (tra Vietnam, Laos, Thailandia) dal 1966, ma soprattutto in Cambogia, dove visse e lavorò, dal 1980 al 2005. In linea con gli interessi e l’azione dell’IISMC, alcuni dei relatori affronteranno i temi della cooperazione in campo culturale e del ruolo italiano in questo ambito. Parteciperanno all’incontro studiosi, giornalisti e protagonisti del mondo della cooperazione: Matilde Callari Galli, antropologa culturale e responsabile di progetti di cooperazione culturale in Cambogia; Nicoletta Dentico (vicepresidente dell’Osservatorio Italiano Salute Globale), attiva da anni nel mondo della cooperazione, Cambogia compresa, già responsabile italiana della campagna anti-mine e di Medecin sans Frontières; Elisabetta Rosaspina, inviata del Corriere della Sera; Suppya Nut Bru, docente di lingua khmer all’Università di Parigi (INALCO); S.A. il principe Ravivaddhana Monipong Sisowath, esperto della tradizione del Balletto Reale cambogiano. Interverranno inoltre alcuni familiari di Onesta Carpenè che testimonieranno il percorso di vita e i progetti di cooperazione da promossi dalla trevigiana, ancora oggi operanti nel sud-est asiatico.

Scarica il programma


9 maggio – 2 giugno
Mostra In Cambogia. Fotografie dall’Archivio Tiziano Terzani a cura di Angela Staude Terzani
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

La mostra fotografica, allestita negli spazi espositivi Biblioteca della Manica Lunga, con fotografie scattate dal marito Tiziano Terzani nel corso di un viaggio compiuto nel 1980. L’esposizione sarà visibile dal 9 maggio fino al 2 giugno 2014. Le foto, che offrono uno spaccato del Paese tra distruzione e ricostruzione – così come lo vide negli stessi anni Onesta Carpenè – si concentrano sulla Cambogia dei primi anni Ottanta, subito dopo la fine del regime dei Khmer Rossi ma ancora tormentata da una guerra civile e da un’occupazione-liberazione ad opera delle truppe vietnamite. Si tratta di foto in buona parte inedite provenienti dall’Archivio Terzani, in corso di lascito alla Fondazione Giorgio Cini, già donataria nel 2012 la biblioteca personale dello scrittore e giornalista.

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10 maggio ore 20
Spettacolo Luci e ombre

Venezia, Teatro Malibran

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Il Balletto Reale cambogiano si esibisce per la prima volta a Venezia. Questa forma di teatro-danza è celebrata in Europa fin dagli inizi del Novecento, da quando, in occasione della visita in Francia dell’allora re Sisowath, si svolse la prima tournée a Parigi che colpì e affascinò gli intellettuali parigini. Da allora, questa espressione artistica si è vista molto raramente nei teatri italiani e mai a Venezia.

Patrimonio immateriale dell’umanità Unesco, il Balletto Reale presenta un nuovo spettacolo incentrato sull’epica del Ramayana (Reamker in cambogiano), con coreografie di Sua Altezza Reale la Principessa Norodom Buppha Devi, nel quale per la prima volta, assieme alla danza, viene inserito anche un episodio di teatro delle ombre (anch’esso patrimonio Unesco).

Si ringrazia Fondazione Teatro La Fenice

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Seminari di Musica Antica 2014 | Alessandro Stradella 1639-1682. Sette nuove cantate ritrovate negli archivi della Fondazione Giorgio Cini

Nell’immagine:una scansione del manoscritto originale, in particolare di una pagina della cantata “Sotto l’ombra d’un aureo diadema”,  con la firma di Alessandro Stradella


In linea con la nuova serie di Seminari di Musica Antica iniziata nel 2007 con la direzione di Pedro Memelsdorff, il seminario di quest’anno sarà dedicato a un repertorio totalmente inedito, contenuto in una fonte manoscritta recentemente riscoperta da Giulia Giovani negli archivi della Fondazione Giorgio Cini: sette cantate per voce solista e basso continuo di Alessandro Stradella (1639-1682).

Nell’estate del 2012 la musicologa, all’epoca borsista del Centro Internazionale di Studi della Civiltà Italiana “Vittore Branca”, nel corso di una ricerca negli archivi musicali della Fondazione Giorgio Cini, ha riportato alla luce un importante manoscritto contenente ventuno cantate da camera e due arie, prevalentemente per voce di soprano con accompagnamento di basso continuo.
Il documento si trovava nel Fondo Gian Francesco Malipiero (1882-1973), uno dei più significativi fondi di compositori custoditi presso la Fondazione Giorgio Cini, acquistato da Vittorio Cini negli anni ’60 del Novecento. Certamente redatto in area veneta e probabilmente nella città dei Dogi nella seconda metà del XVII secolo, il manoscritto è una testimonianza importante della ricezione delle musiche di Stradella a Venezia ed è l’unica fonte a tramandare alcune cantate da camera finora ignote al catalogo delle sue composizioni.

Come da tradizione il seminario ospiterà borsisti scelti tramite concorso internazionale, cantanti professionisti o semi-professionisti, guidati quest’anno dal famoso Maestro René Jacobs, che nel concerto conclusivo eseguiranno in prima mondiale parte del repertorio inedito.

 
Programma
17 maggio ore 17 Conferenza introduttiva
Conferenza introduttiva
La cantata da camera: mecenatismo, collezionismo e valorizzazione
a cura di Giulia Giovani
La conversazione verterà sul genere della cantata da camera, sulle sue specificità poetico-musicali, sui contesti della sua committenza, produzione e fruizione. Particolare attenzione sarà rivolta al manoscritto di cantate di Alessandro Stradella della Fondazione Giorgio Cini e al contesto nel quale venne realizzato nonché alla figura di Gian Francesco Malipiero, che lo acquistò per la propria collezione. “Mecenatismo”, “collezionismo” e “valorizzazione” saranno i termini attorno ai quali si dipanerà il discorso.

 

18-20 maggio Master-classes a cura di René Jacobs


20 maggio ore 18 Concerto finale dei borsisti diretti da René Jacobs

​sullo Scalone del Longhena​. Verranno eseguite tre cantate inedite in prima mondiale

21 maggio ore 9.30 lezione conclusiva di Gino Benzoni dal titolo La Venezia di Stradella
 


AVVISO

Sono scaduti i termini di iscrizioni alle Master-classes.

Informazioni musica.antica@cini.it – Tel. 041 2710258

Libri a San Giorgio

3 aprile ore 17

Il primo appuntamento sarà riservato al volume Pietro Bertoja, scenografo e fotografo – curato da Maria Ida Biggi e prodotto all’interno delle iniziative promosse dal Comitato Regionale della Regione del Veneto per le celebrazioni del centenario della morte – che intende documentare l’attività di scenografo teatrale e fotografo dell’artista, valorizzandone la complessa figura nel panorama teatrale della seconda metà dell’Ottocento veneto.

Presenta Silvana Sinisi
Partecipano Mercedes Viale Ferrero e Claudio de Polo Saibanti

 


9 aprile ore 17

Il secondo incontro riguarderà il libro Antonio Vivaldi. A life in documents, dove l’autore Mickey White ci presenta la biografia di un grande compositore come Vivaldi avvalendosi di una serie cronologica di documenti originali corredata da copiose annotazioni, così da delineare con grande chiarezza la figura del musicista, fornendoci un accurato quadro della sua personalità calata negli ambiti musicali, familiari, religiosi e sociali.

Presentano Maria Letizia SebastianiTiziano Scarpa e Alessandro Borin 

 


10 giugno ore 17.30

L’ultimo appuntamento riguarderà Scultura nei giardini delle ville venete. Il territorio vicentino, un volume promosso dalla Fondazione Giorgio Cini e dall’Istituto Regionale per le Ville Venete con il sostegno della Fondazione Giuseppe Roi relativo alla statuaria da giardino, uno dei capitoli più ricchi e interessanti ma meno indagati dell’arte veneta. Un genere che trova nel territorio di Vicenza il suo luogo privilegiato in quanto proprio qui si registra la più cospicua presenza di ville venete, con relativi giardini.

Presentano Margherita Azzi Visentini e Matteo Ceriana 

 

 

 

 

 

 

 

 

Palazzo Cini, la Galleria. Capolavori toscani e ferraresi dalla collezione di Vittorio Cini

Apre  Palazzo Cini a San Vio per i sessant’anni dell’Istituto di Storia dell’Arte.

Vai al nuovo sito dedicato a Palazzo Cini.

Il Palazzo che ospita la meravigliosa collezione di dipinti toscani e ferraresi, con opere di Giotto, Guariento, Botticelli, Filippo Lippi, Piero di Cosimo e Dosso Dossi, sarà visitabile dal 24 maggio al 2 novembre grazie alla partnership con Assicurazioni Generali, già sostenitore istituzionale della Fondazione Giorgio Cini.

L’ospite a Palazzo
La Galleria per la riapertura avrà un “ospite” illustre: il capolavoro di Agnolo Bronzino Ritratto di giovane con liuto proveniente dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, Palazzo Cini.

Il Ritratto di giovane con Liuto (1532-1534) in cui Bronzino ritrae il poeta e musicista Giovanni Battista Strozzi, è un’opera affascinante della giovinezza del pittore fiorentino, massimo esempio di un manierismo inteso come esasperazione della norma classica e dei codici visivi rinascimentali. Il dipinto della Galleria degli Uffizi, “ospite” d’eccezione per la nuova apertura di Palazzo Cini a San Vio, dialoga perfettamente con la ritrattistica del maestro Pontormo, in particolare con il Doppio ritratto di amici, uno dei capolavori del rinascimento toscano della collezione Cini, con cui ha profonde tangenze culturali e sottili relazioni simboliche. Secondo la logica di queste affinità il Doppio ritratto è ora esposto nella meravigliosa mostra in corso a Palazzo Strozzi: Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della “maniera” (Firenze, 8 marzo – 20 luglio 2014) all’interno di una collaborazione tra Fondazione Giorgio Cini Galleria degli Uffizi e Fondazione Palazzo Strozzi che getta un ponte ideale tra le due grandi città d’arte: Venezia e Firenze.

Questa importante collaborazione inaugura la serie L’ospite a Palazzo, operazione espositiva che, grazie a nuove intese con istituzioni internazionali, vedrà le sale della collezione permanente di Palazzo Cini accogliere ogni anno un’opera ‘ospite’, intrecciando relazioni visive, dialogiche e di contenuto con le altre opere della Galleria. Il Ritratto di giovane con Liuto di Bronzino resterà nella Galleria di Palazzo Cini fino al 20 luglio 2014, quando farà ritorno a San Vio il Doppio ritratto di amici di Pontormo che il pubblico veneziano potrà ammirare nella collocazione originaria fino al 2 novembre 2014.


Nell’anno del sessantennale dell’Istituto di Storia dell’Arte, diretto da Luca Massimo Barbero, la Fondazione Giorgio Cini come segno di una rinnovata politica culturale, decide di riaprireal pubblico le sale espositive di Palazzo Cini dal 24 maggioal 2 novembre 2014. Main partner dell’iniziativa è Assicurazioni Generali.

“Per la riapertura di Palazzo Cini  la Fondazione Giorgio Cini ha iniziato dei lavori di miglioramento dell’illuminazione e conservazione dei dipinti, rendendo più agevole il percorso espositivo pur mantenendo la dimensione domestica, intima ed esclusiva della casa-museo. Inoltre, per promuovere la conoscenza di questi capolavori e per restituire la preziosità filologica delle opere custodite a Palazzo Cini, come da vocazione statutaria degli studi di arte antica, l’Istituto ha iniziato una nuova campagna di studio dei dipinti e degli oggetti, coinvolgendo studiosi di arte antica di nuova generazione, che diventerà una pubblicazione nel 2015.” Luca Massimo Barbero

“Generali è un gruppo internazionale con un’identità forte e un radicamento culturale profondo – sottolinea Simone Bemporad, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne del Gruppo Generali. Il leone di San Marco rappresenta un legame simbolicamente indissolubile con Venezia e la sua storia. Affiancare la Fondazione Cini in un progetto di valorizzazione di una parte del suo straordinario patrimonio artistico è un motivo di orgoglio e allo stesso tempo un omaggio alla nostra tradizione e la conferma della nostra secolare missione: prendersi cura delle cose di valore”.

Con la riapertura si vuole restituire alla città, per almeno sei mesi l’anno, l’opportunità di vedere i meravigliosi capolavori toscani e ferraresi custoditi nella preziosa Galleria. Contestualmente l’Istituto di Storia dell’Arte ha iniziato una nuova importante campagna di studio delle opere conservate, che sarà a disposizione della comunità scientifica internazionale.

Palazzo Cini, straordinaria casa-museo un tempo dimora di Vittorio Cini, donato alla Fondazione dagli eredi esattamente trent’anni fa, è situato nel Museums mile, tra le Gallerie dell’Accademia, la Collezione Peggy Guggenheim e Punta della Dogana e conserva opere straordinarie di Giotto, Guariento, Botticelli, Filippo Lippi, Piero di Cosimo e Dosso Dossi.

Nelle sale del primo piano nobile, arredate con mobili e oggetti d’arte che riflettono il carattere originario dell’abitazione e il gusto personale del grande collezionista, sono esposti una trentina di dipinti di scuola toscana, donati da Yana Cini alla Fondazione Giorgio Cini nel 1984, insieme alla parte del Palazzo che li ospita. Accanto alle opere pittoriche, tra cui spiccano Il giudizio di Paride di Sandro Botticelli la Madonna con il Bambino e due angeli di Piero di Cosimo e i dipinti di scuola ferrarese del Rinascimento concessi nel 1989 da Ylda Cini Guglielmi di Vulci, tra cui il San Giorgio di Cosmè Tura, sono raccolti alcuni significativi esempi di arti applicate tra cui: un servizio completo di porcellana della manifattura settecentesca veneziana dei Cozzi, placchette e cofanetti d’avorio della Bottega degli Embriachi, smalti rinascimentali, oreficerie, sculture in terracotta, credenze, cassapanche di notevole importanza, tra cui un raro cassone nuziale senese della metà del Trecento e una portantina napoletana del Settecento.

 


Main partner dell’iniziativa è Assicurazioni Generali.

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Sostenere e trasmettere il nostro inestimabile patrimonio culturale è un impegno in cui Generali si riconosce profondamente. La riapertura di Palazzo Cini a San Vio esprime questo che è un valore identitario della compagnia e conferma la sua secolare missione: prendersi cura delle cose di valore.

Aprendo al pubblico in maniera duratura un bene raro e prezioso come Palazzo Cini, Generali vuole offrire l’opportunità di far scoprire, conoscere e riappropriarsi di un affascinante tesoro: la Galleria, i mobili e gli oggetti d’arte che riflettono il carattere originario dell’abitazione e il gusto personale del grande collezionista Vittorio Cini. Uno sguardo dietro le quinte della lungimirante operazione culturale legata alla Fondazione Cini sull’Isola di san Giorgio, che coincide con la celebrazione del suo sessantesimo anniversario.

Attraverso questa azione Generali interpreta in chiave innovativa il ruolo di mecenate, offrendo ai progetti che sostiene la possibilità di esprimersi, aprendosi a nuove opportunità di confronto con il pubblico, creando valore, offrendo stimoli, comunicando con quel linguaggio unico e riconoscibile che già la contraddistingue negli oltre 60 paesi in cui opera. l’impegno di Generali a Venezia ha un significato profondo. il leone di san Marco rappresenta un legame simbolicamente indissolubile con la città lagunare e la sua storia, dove la compagnia è presente fin dalle sue origini, con cui condivide la vocazione internazionale e multiculturale e dove è presente supportando primari istituti artistici, musicali e letterari. Dando rilievo alla promozione e alla diffusione della cultura, Generali sostiene il convincimento che avvicinare le persone all’arte, alla musica, alla letteratura, sia un elemento di crescita e di stimolo all’innovazione.

 


 

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La collaborazione tra Fondazione Giorgio Cini, Master Audio e Coemar Lighting, sviluppata in occasione della nuova apertura di Palazzo Cini, nasce dalla volontà di dotare le sale della Galleria di un adeguato impianto d’illuminazione, capace, al tempo stesso, di preservare l’atmosfera tipica della casa-museo e di valorizzare, tramite l’utilizzo di una luce non invasiva, tuttavia efficace, le preziose opere della collezione di Vittorio Cini e oggi parte del patrimonio della Fondazione intitolata al figlio Giorgio.

L’innovativo sistema di illuminazione della Galleria è frutto della collaborazione tra Maurizio Schicheri, fondatore di Master Audio, azienda specializzata nella progettazione illuminotecnica degli spazi espositivi, Carlo Alberto Pini e Patrik Menozzi, ingegneri progettisti di Coemar Lighting, che da oltre 80 anni, progetta, produce e commercializza prodotti per l’illuminzione professionale. Il progetto si è avvalso anche della prestigiosa collaborazione di Marina Vio, docente dell’Istituto Universitario Architettura di Venezia, che aveva già studiato l’illuminazione degli smalti della collezione Cini.
L’intervento a Palazzo Cini si è focalizzato sul miglioramento della percezione cromatica delle opere e degli oggetti esposti. A questo fine, i progettisti si sono avvalsi anche dei risultati di uno studio congiunto condotto da IUAV e Università degli Studi di Padova, che sono alla base del sistema di illuminazione prototipale realizzato ad hoc per la Galleria.

La principale novità di questo sistema di illuminazione risiede nell’uso innovativo delle sorgenti a LED. La ricchezza della collezione Cini e la varietà materica delle opere esposte presentava un problema di difficile soluzione: ogni materia riflette la luce in modo differente, e di norma i colori possono essere esaltati e portati in evidenza soltanto se gli oggetti vengono illuminati singolarmente con una luce modellata in maniera apposita. Tuttavia, con tipologie di oggetti tanto varie (quadri, tavole dipinte, avori, piatti in metallo smaltati e finemente decorati) un’illuminazione univoca avrebbe impoverito il valore delle opere. Al contrario, i corpi illuminanti studiati per Palazzo Cini consentono la differenziazione delle fonti luminose, attraverso la mescolanza di diverse tipologie di LED le quali, combinate e regolate singolarmente, rendono possibile una variazione di bianco dal caldo al freddo, modificabile in base alle ‘esigenze’ della singola opera, permettendo all’osservatore di ammirare i capolavori di Palazzo Cini sotto una luce il più vicina possibile a quella naturale.

 

 

 

 

Voce e Suono della preghiera 4. Il canto liturgico copto

martedì 3 dicembre, 2013 
ore 9.15 GIORNATA DI STUDI 
 
ore 18.30 CONCERTO 
Basilica di San Giorgio Maggiore
Coro “Cantor Mikhael Girgis El-Batanouny”
(Institute of the Coptic Studies, Cairo)

Ingresso libero


Come nelle prime tre edizioni (2010: Il canto liturgico armeno; 2011: Il canto bizantino in Italia fra tradizione scritta e orale; 2012: Il canto liturgico melchita), anche quest’anno il Seminario del ciclo Voce e suono  della preghiera, organizzato dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, sarà dedicato a una tradizione musicale ecclesiastica dell’Oriente cristiano: il canto liturgico della chiesa copta. L’evento è in collaborazione con Fondazione Ugo e Olga Levi Onlus, l’Abbazia di San Giorgio Maggiore Benedicti Claustra Onlus e la Regione del Veneto.


 

1-2 dicembre 2013
Venezia, Fondazione Ugo e Olga Levi, Palazzo Giustinian Lolin

Convegno di studio

PER ROBERTO LEYDI
Canti liturgici di tradizione orale: le ricerche dell’ultimo decennio


Il termine “copto” (dal greco [Ai]gyptos) indica i cristiani d’Egitto, riuniti sotto il Patriarcato di Alessandria. Le liturgie copte si svolgono in tre lingue: il copto (antica lingua egiziana, scritta in caratteri assai simili a quelli greci, con l’aggiunta di alcuni grafemi supplementari), l’arabo e il greco-bizantino. Le origini di questa tradizione spirituale, liturgica e musicale possono essere fatte risalire ai primi secoli del cristianesimo (dal II al IV secolo). La musica copta si formò sotto l’infl uenza di diverse tradizioni: l’egiziano-faraonica e l’egiziano-demotica, l’ebraica, la greco-ellenistica, la cristiano-siriaca, la bizantina.

La musica copta viene ancora oggi trasmessa oralmente, è monodica modale, e prevede l’uso di strumenti quali il triangolo e i cimbali. Come scrive Egon Wellesz, «la musica liturgica copta di oggi è notevole per la bellezza e la ricchezza delle melodie, e possiamo affermare che essa ha raggiunto un alto grado di perfezione, soprattutto se si considera che, nonostante le persecuzioni che i copti hanno subito nel corso di più di mille anni, la loro musica ha risentito assai poco degli influssi arabi. Si può dunque concludere che essa conserva ancora oggi i segni di una grande civiltà del passato».

Al seminario parteciperanno studiosi e specialisti egiziani ed europei. Come negli anni precedenti, l’incontro si conclude con un concerto.


Program

9.15-9.30

 Giovanni Giuriati (Director of the Intercultural Institute of Compared Musical Studies of the “Cini Foundation” of Venice)

Greetings

9.30- 9.45

Girolamo Garofalo (Scientific and artistic responsible of the Study-Day)

Presentation of the Study-Day

9.45-10.15

Morcos Ghattas (Department of Coptic Music and Hymns – Institute of Coptic Studies, Cairo, Egypt)

An introductory overview: the Coptic Orthodox Church

10.15-11am

Michael Ghattas (Department of Coptic Music and Hymns – Institute of Coptic Studies, Cairo, Egypt)

Keynote: Coptic Music and Hymnography

11.30-12am

Ulrike-Rebekka Nieten (Vertreterin des Lehrstuhls Semitistik – Seminar für Semitistik und Arabistik, Berlin, Germany)

Coptic Church Music in Context: Interrelationships between the Syro-palestinian Realm and the Orbis Aethiopicus

12-12.30 Discussion

14-14.30

Séverine Gabry Thienpont (Centre de Recherche en Ethnomusicologie, Université Nanterre-Paris 10, France)

Music and identity: issues of the Coptic music transmission

14.30-15.00

Raimund Vogels (Studienzentrum Weltmusik – Hochschule für Musik un Theater, Hannover, Germany)

Sound archives between canon and preservation: the case of the Coptic Orthodox Patriarchate

15.30-16.00

Magdalena Kuhn (University of Leiden, The Netherlands)

 

Constructions and notation of Coptic melodies

16-16.30

Maria Rizzuto (University of Rome “La Sapienza”, Italy)

An audiovisual reportage of the Coptic Orthodox Holy Week in St. George Church in Rome

16.30-17

Discussion

 17-17.45

Questions and answers session with Dr. Michael Ghattas and the singers of his choir, and musical demonstrations

 18.30-19.45

EVENING CONCERT

Choir of “Cantor Mikhael Girgis El-Batanouny” for Coptic Music and Hymns

of the Institute of Coptic Studies of Cairo (Egypt), Director: Michael Ghattas

Musica di tradizione orale

Seminario ore 14

Concerto ore 18.30

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore


La musica di tradizione orale in Italia si è caratterizzata nel corso della sua storia per specifiche modalità di esecuzione, vale a dire dei modi di cantare e suonare che si contraddistinguono per sonorità diverse da quelle della musica colta, e per una continua variazione (o micro-variazione) di melodie e testi che circolavano in forme che combinavano tradizioni scritte e orali. Oggi queste modalità di esecuzione permangono in un contesto profondamente mutato nel quale i modi di vita contadini e le musiche dei portatori di quella cultura cambiano radicalmente di forma e di senso, ricostituendosi in nuove forme di aggregazione sociale nelle quali il fare musica assieme rimane pratica fondamentale.

La giornata di studi e il concerto intendono riflettere su queste questioni, presentando alcune esperienze significative come la riproposta filologica (abbinata alla ricerca), la contaminazione multietnica, lo studio sulle nuove forme di aggregazione sociale determinate dal fare musica assieme, coinvolgendo, assieme agli studiosi, anche gli interpreti di tali pratiche.

Si inizierà con un incontro di riflessione seminariale, nel quale, assieme agli interventi di studiosi, verranno presentate esperienze diverse quali quelle della ricerca di Marcello Conati e Teresa Camellini assieme ai cantori di Fumane (Verona) e di Monchio (Reggio Emilia) e quelle del coro multietnico di Via Piave a Mestre coordinato da Giuseppina Casarin e Elena Zanovello.

Concerto di musiche tradizionali del veronese e dell’appennino emiliano nel quale I Cantor ed Monc, il Duo strumentale Simonazzi Reverberi  e L’eco dei Cantadori da Fumane, presenteranno il loro lavoro illustrando la loro ricerca sulle modalità esecutive della musica di tradizione orale nel contesto attuale.

6 novembre, 2013
Fondazione Giorgio Cini, Venezia
SEMINARIO
Modi esecutivi della tradizione orale e pratiche recenti di aggregazione sociale: recuperi e nuovi contesti
Programma
14.00 Saluto dei rappresentanti della Fondazione Cini e dell’Istituto Memoria & Durata
14.10-14.30 Giovanni Giuriati
Musica di tradizione orale e nuove forme di aggregazione sociale. Alcune riflessioni
introduttive
14.30-15 Maurizio Agamennone
Sulle “polifonie viventi”
15-15.30 Matteo Del Negro
Esperienze recenti di canto di gruppo in ambiti di lavoro
15.30-16 Giuseppina Casarin – Roberta Zanovello
Voci dal mondo……il canto che avvicina .Una storia di convivenza nel quartiere di via
Piave a Mestre Venezia
Ore 16.00 Pausa
16.30-17.30 Marcello Conati – Teresa Camellini
Modi esecutivi e poetica dei canti della tradizione orale: il canto di un’area dell’appennino
parmense; il canto di un’area delle prealpi venete (con dimostrazioni dal vivo)
17.30-18 Paolo Simonazzi
Le danze e gli strumenti tradizionali in uso nelle province di Parma e Reggio Emilia –
origine e forma (con dimostrazioni dal vivo)

Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati – www.cini.it – musica.comparata@cini.it – T 041 2710357

PROGRAMMA DEL CONCERTO
I Cantor ed Monc (Monchio, Parma)
1) Credo (prima strofa)
2) Dies Irae solenne (prima strofa)
3) Magnificat (prima strofa)
4) Stabat Mater (prima strofa)
5) Stornelli a due voci
6) La rondinella
7) Stornelli a tre voci
8) O cancelliere
9) La Pia de’Tolomei
10) Bel pecoraio
Duo strumentale Simonazzi Reverberi (Reggio Emilia)
1) I Calderai – Bigordino – In tal bosc – Giga
2) La ricciolina – Furlana di Cervarolo – Furlana di Migliara
3) Piva di Bedonia – Piva di Scurano
4) Marcia degli sposi – Passo doppio francese
5) Scala santa – Monecò
6) Marcia del Maggio di Costabona – Marcia del Maggio di Asta
l’eco dei Cantadori da Fumane (Fumane, Verona)
1) Come faremo girare la Francia
2) Le rondinele le va per l’aria
3) Le guardie di Sant’Ana
4) La barca degli amori
5) Allerta, allerta giovinotti
6) L’odore del garofolo quel bel garofolo
7) O barbiera, bela barbiera
8) Dammelo, dammelo
9) Li alpini na pena sola
10) Io ti cerco o sciagurata
11) Cara mamma voi maridarmi
Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati – www.cini.it – musica.comparata@cini.it – T 041 2710357

PEDAGOGIA DELLA SCENA IV

Un progetto per la formazione dei pedagoghi teatrali Pedagogia della scena, anno IV 

(24 settembre – 22 ottobre 2013) 

SESSIONE CONCLUSIVA DEL CORSO QUADRIENNALE DI FORMAZIONE DEI FORMATORI TEATRALI Ideato da Maurizio Schmidt e diretto da Anatolij Vasiliev


Martedì 22 ottobre 2013, Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

15:30 – Sala Piccolo Teatro inizio conferenza stampa 

16:30 – intervallo di 30 minuti
17:00 – Sala Piccolo Teatro – inizio dimostrazione del lavoro

incontro pubblico di Presentazione del lavoro svolto a conclusione di Pedagogia della Scena IV

Saranno presenti

Anatolij Vasiliev, maestro di teatro

Maria Ida Biggi, Direttore Centro Studi Teatro, Fondazione Giorgio Cini

Fabio Achilli, Direttore Fondazione di Venezia

Renato Gatto, Direttore Didattico Accademia Teatrale Veneta

Gli Allievi Pedagoghi

A seguire e durante la giornata

Sarà possibile assistere ad un apposito programma ideato dal Maestro Anatolij Vasiliev sulle applicazioni del metodo studiato dagli  allievi di Pedagogia della Scena  – Venezia in questi quattro anni. Il programma è rivolto a studiosi, giornalisti e artisti interessati.

Per confermare la partecipazione è necessario prenotare il proprio posto, entro il 18 ottobre 2013, scrivendo a: info@accademiateatraleveneta.it.

Pedagogia della Scena, vincitore del Premio UBU nel 2012, è per la prima volta coprodotto da Fondazione di VeneziaFondazione Giorgio Cini e Accademia Teatrale Veneta.

 

Rolex Mentors and Protégé Arts Initiative

Nell’immagine Dina El Wedidi con il suo mentor Gilberto Gil


19 – 20 ottobre 2013
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

Musica / Architettura / Danza / Arti Figurative / Film / Letteratura / Teatro

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Scarica il programma completo.

Ingressi limitati fino ad esaurimento posti.

Sono disponibili ingressi per la seconda sessione del sabato e per l’intera giornata della domenica.

Per partecipare inviare una e-mail a rsvp@cini.it entro il 16 ottobre con indicati la data prescelta (19 o 20 ottobre) e i nomi dei partecipanti (massimo 2 partecipanti per sessione per e-mail).
Vi risponderemo con un invito da stampare e presentare all’ingresso.

 


Venezia, città da secoli votata alla promozione e cultura delle arti, è stata scelta da Rolex Mentors and Protégés Arts Initiative come sede  di un evento internazionale che riunirà artisti provenienti da diverse discipline, generazioni e nazionalità.

Lanciata oltre un decennio fa da Rolex, società svizzera leader nella produzione di orologi, allo scopo di mantenere viva la tradizionale relazione che si instaura fra maestro e apprendista e per assicurare il passaggio del patrimonio artistico mondiale da una generazione all’altra, Rolex Mentors and Protégés Arts Initiative ha selezionato Venezia come sede dell’evento celebrativo dell’edizione 2012-2013.

Alla base della scelta di Venezia si ritrova il duraturo legame esistente tra la città e l’istituzione della formazione professionale. Legame che continua ancora oggi con la trasmissione delle competenze artistiche dal maestro all’apprendista, dal padre al figlio.
Sabato 19 e domenica 20 ottobre, come parte conclusiva del lungo viaggio creativo dei sette mentori e sette protetti dell’edizione 2012-2013, la Fondazione Giorgio Cini accoglierà il lavoro di questi ultimi in occasione del Rolex Arts Weekend.

Rolex Arts Initiative coinvolge esponenti di spicco del mondo dell’arte in sette differenti discipline – architettura, danza, cinema, letteratura, musica, teatro e arti visive – e a ciascuno di essi ‘affida’ giovani talenti emergenti, spesso provenienti da differenti continenti e culture. A queste coppie di artisti viene offerta l’opportunità di collaborare liberamente durante un anno di conversazione e interazione creativa.

«Quest’anno il Rolex Arts Weekend regalerà un’esperienza memorabile per gli artisti e per un selezionato pubblico italiano e straniero. Siamo entusiasti che si tenga nel magnifico contesto della Fondazione Giorgio Cini, che abbiamo ’orgoglio di sostenere in qualità di Amici di San Giorgio, che rappresenta al massimo livello la cultura e la sua conservazione e dove i nostri ospiti potranno facilmente partecipare ai diversi eventi in un’unica ed eccezionale sede». Rebecca Irvin, responsabile dei progetti filantropici di Rolex.

L’Arts Weekend porterà l’impeccabile testimonianza del successo delle collaborazioni di mentori e protetti. I giovani protetti, spesso in collaborazione con i loro mentori, mostreranno o eseguiranno  dal vivo i propri progetti, presentando in anteprima le loro ultime creazioni e anticipando al pubblico la loro futura collocazione come nuove stelle nel firmamento dell’arte mondiale.

I differenti spazi della Fondazione Giorgio Cini saranno utilizzati per valorizzare al meglio le singole performance; la Biblioteca del Longhena, per esempio, è il luogo ideale per il dialogo fra Naomi Alderaman, protetta per la letteratura, e la sua mentore, la scrittrice canadese Margaret Atwood.
Il Cenacolo Palladiano ospiterà invece la performance solista del protetto della danza, Eduardo Fukushima, alla presenza del suo mentore, il coreografo taiwanese Lin Hwa-min.
La Sala degli Arazzi sarà scossa dalle vibrazioni musicali di Dina El Wedidi e del suo mentore, la superstar brasiliana Gilberto Gil.

Il visual artist Mateo Lòpez, proietterà la sua installazione, guidato dal suo mentore William Kentridge, nella Sala e sul Labirinto Borges. La proiezione sarà visibile anche dal Campanile dell’Abbazia di San Giorgio Maggiore, grazie alla collaborazione con la Comunità Benedettina di San Giorgio Maggiore. 

Entrambe le giornate dell’Arts Weekend si apriranno con una conversazione di dodici minuti fra un protégé e un mentore di una differente disciplina. Questo permetterà ai giovani artisti di esprimere le proprie convinzioni sull’arte e al pubblico di conoscerli anche come individui.