Eventi – Pagina 15 – Fondazione Giorgio Cini

L’archivio Scaparro alla Fondazione Giorgio Cini

23 febbraio 2017 ore 11
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

All’apice del Carnevale di Venezia, il Centro Studi Teatro e Melodramma presenta al pubblico l’Archivio Maurizio Scaparro, donato dal Maestro alla Fondazione Giorgio Cini.

L’Archivio raccoglie i materiali relativi alla sua attività artistica dagli anni sessanta ai giorni nostri. Fonte indispensabile per lo studio del teatro contemporaneo e del mondo culturale italiano nel suo complesso, esso si articola in più sezioni, ciascuna delle quali è relativa a un particolare ambito del lavoro del Maestro. Accanto a un’importante raccolta di materiali quali copioni, note di regia, lettere, schizzi, figurini e bozzetti di scena, si affianca una considerevole collezione di manifesti e locandine di eventi e spettacoli, insieme a una preziosa e puntuale rassegna stampa e a un ricco fondo fotografico.

Maurizio Scaparro è un regista teatrale, cinematografico e televisivo noto in tutto il mondo. Nel corso della sua carriera ha anche diretto manifestazioni ed eventi cardine del mondo culturale italiano ed europeo. E’ stato direttore di importanti teatri, tra cui il Théâtre de l’Europe di Parigi (come directeur adjoint al fianco di Giorgio Strehler), il Teatro di Roma, il Teatro Eliseo di Roma, il Théâtre des Italiens di Parigi. A partire dal 1980, Scaparro balza agli onori della cronaca culturale internazionale per la realizzazione del Carnevale del Teatro, ideato e istituito nel corso del suo primo quadriennio di direzione della Biennale Teatro di Venezia; la tradizione del carnevale veneziano, da lui rilanciata, prosegue con successo ancora oggi.

In occasione della presentazione, all’interno dei prestigiosi spazi della Biblioteca del Longhena, sarà esposta una piccola selezione di materiali dell’Archivio del Maestro.

 

Approvato il programma degli eventi per il 2017 dal Consiglio Generale della Fondazione Giorgio Cini.

Molto vario il calendario delle iniziative culturali del 2017: un ricco programma di concerti nell’auditorium Lo Squero che prenderà il via con Mario Brunello e Bach il 21 gennaio; una nuova edizione dei Dialoghi di San Giorgio; workshop e masterclass; convegni internazionali; seminari; attività formative; mostre – tra cui una importante retrospettiva dedicata ad Alighiero Boetti e un progetto speciale su Lyda Borelli – oltre a due grandi progetti espositivi a LE STANZE DEL VETRO dedicati a Ettore Sottsass e Vittorio Zecchin.

Sarà dedicato a Vittorio Cini, di cui nel 2017 ricorrono i quarant’anni dalla morte, il nuovo programma delle attività culturali della Fondazione Giorgio Cini approvato oggi dal Consiglio Generale presieduto da Giovanni Bazoli. 6 nuovi importanti progetti espositivi, 19 tra convegni, giornate di studio e seminari – tra cui i Dialoghi di San Giorgio – oltre 20 concerti, borse di studio, pubblicazioni e un Premio per la traduzione poetica. In sintesi questo è l’elenco delle principali iniziative culturali previste per il prossimo anno.

Accanto a quello di Cini, nel 2017 si celebrano altri due anniversari: i 70 anni alla costituzione dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi e i 10 anni del Centro Studi per la ricerca documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo.

Il Consiglio Generale ha inoltre eletto tre nuovi consiglieri: Moroello Diaz della Vittoria Pallavicini, nato a Roma nel 1970 e laureato in giurisprudenza, è un imprenditore con interessi nel settore immobiliare e finanziario. Consigliere di amministrazione della Fondazione per i Beni e le Attività Culturali e Artistiche della Chiesa è stato Presidente Nazionale della Associazione Dimore Storiche Italiane.

M​arco Alverà, nato a New York da famiglia veneziana nel 1975, laureato in Filosofia ed Economia alla London School of Economics, ha lavorato in Enel e Wind Telecom, prima di entrare – nel 2005 – in ENI, dove ha fatto una brillante carriera. Dal 27 aprile 2016 è Amministratore Delegato di Snam; Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga, ​veneziano, si è laureato alla Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino. Ha ideato e seguito la trasformazione di Palazzo Papadopoli in albergo 7 stelle a Venezia, del gruppo internazionale Aman Resorts. E’ consigliere di amministrazione e manager di AON s.p.a. e anche fondatore e amministratore di una società per la produzione e distribuzione di oggetti d’arte.

Nel 2017 la Fondazione Cini consoliderà la sua reputazione scientifica grazie all’attività dei suoi Istituti e Centri di Ricerca, con l’organizzazione di convegni, giornate di studio e seminari dei più diversi abiti disciplinari, dall’etnomusicologia, che quest’anno inaugura con Musiche (e musicologie) del XXI secolo (25 – 28 gennaio 2017) secondo appuntamento con il ciclo di riflessione dedicato ai concetti di locale e globale applicati alla produzione musicale; alla storia dell’arte, come il convegno dedicato a I vetri di Vittorio Zecchin, proto-designer a Murano (14 marzo 2017) e Ettore Sottsass (25 maggio 2017) organizzati dal Centro Studi del Vetro; alla musica, con la terza tappa del ciclo Musicologia: critica, filologia e storia: il ricordo di Francesco Degrada (5-6 maggio 2017); alla nuova edizione dei Dialoghi di San Giorgio What’s the Body of the Body Politic? Sovereignty, Identity, Ecology e il tradizionale seminario di studi storici, quest’anno intitolato Nella genesi dei propositi: con le migliori intenzioni; con le peggiori intenzioni; al di là di ogni intenzione (15–17 maggio 2017).

Accanto a queste iniziative, la Fondazione porterà avanti la valorizzazione del patrimonio immobiliare, mobiliare, materiale e immateriale custodito sull’Isola di San Giorgio Maggiore, promuovendo lo studio dei suoi archivi, grazie all’erogazione di borse di studio.

In sintesi, queste le iniziative principali previste per il 2017:

1. Lo Squero e la nuova stagione di concerti

Il nuovo auditorium della Fondazione Cini, nel 2017 prosegue e arricchisce la sua attività: oltre al Quartetto di Venezia, che consolida quanto iniziato nel 2016, divenendo quartetto in residenza alla Fondazione Giorgio Cini, Lo Squero vede nuove prestigiose collaborazioni e propone un vero e proprio cartellone dedicato alla musica classica. La stagione si aprirà con un grande nome, Mario Brunello, che eseguirà il primo di 6 concerti dedicati a Bach (21 gennaio, 4 marzo, 8 aprile, 28 ottobre, 18 novembre, 2 dicembre). Il Quartetto di Venezia e l’associazione Asolo Musica propongono invece un nuovo ciclo di 8 concerti che vedrà anche la partecipazione di solisti importanti, come Alessandro Carbonare e Oscar Ghiglia (28 gennaio, 25 febbraio, 22 aprile, 27 maggio, 22 luglio, 16 settembre, 14 ottobre, 16 dicembre). Entrano in gioco con quattro date anche i Sonatori de la Gioiosa Marca (11 febbraio, 25 marzo, 9 settembre, 21 ottobre) e I Solisti della Fenice con due appuntamenti (24 settembre e 11 novembre).

Tra i concerti fuori cartellone ricordiamo inoltre il Concerto per cinque pianoforti e sei voci, evento conclusivo della 9° edizione della Solti Peretti Répétiteurs Masterclass, incentrato sul repertorio del bel canto (20 aprile).

Anche l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati propone nel 2017 alcune iniziative musicali: Trio Da Khali (30 giugno), rappresentante della cultura Mande della Repubblica del Mali e in autunno il nuovo appuntamento con il ciclo Musica e rito, questa volta dedicato alla Birmania.

2. Palazzo Cini a San Vio

Tra gli eventi più importanti, ricordiamo dal 21 aprile al 15 novembre 2017 l’apertura stagionale della Galleria di Palazzo Cini a San Vio, grazie alla partnership di Assicurazioni Generali, arricchita come di consueto da attività espositive, culturali e didattiche (Conversazioni d’arte, conferenze e letture, visite guidate) per raccontare le peculiarità della raccolta Cini a San Vio e allo stesso tempo far conoscere e valorizzare le altre collezioni d’arte della Fondazione. Il programma inizierà in primavera con la mostra Afterglow: Pictures of Ruins dell’artista e fotografo brasiliano Vik Muniz curata da Luca Massimo Barbero, ospitata al secondo piano del Palazzo fino al 24 luglio, che vedrà esposte fotografie inedite di varie dimensioni ed una scultura vitrea dell’artista.

In autunno invece, all’interno degli stessi spazi, è previsto un progetto espositivo dedicato all’attrice Lyda Borelli, moglie di Vittorio Cini, a cura del Centro Studi Teatro della Fondazione Cini. Saranno esposti materiali originali, tra i quali quadri, fotografie, locandine, documenti autografi e memorabilia.

3. Arte contemporanea a San Giorgio

Nel 2017 i progetti espositivi sull’Isola di San Giorgio Maggiore saranno: Alighiero Boetti: Minimo Massimo, curata da Luca Massimo Barbero, in concomitanza con la 57a Biennale d’Arte di Venezia, sarà la più importante retrospettiva dedicata negli ultimi anni all’artista torinese (dal 12 maggio al 30 luglio); Yesterday/Today/Tomorrow, installazione dell’artista irlandese Bryan Mc Cormack (dal 12 maggio al 13 agosto).

4. LE STANZE DEL VETRO

Prosegue con due nuove mostre l’attività de LE STANZE DEL VETRO, iniziativa per lo studio e la valorizzazione dell’arte vetraria veneziana del Novecento nata dalla collaborazione tra Fondazione Cini e Pentagram Stiftung. Ettore Sottsass: il vetro (10 aprile – 30 luglio) a cura di Luca Massimo Barbero, che prende in esame in maniera esaustiva la produzione dell’architetto italiano legata al vetro, un materiale che lo interessa fin dagli anni quaranta, quando presenta alcuni oggetti alla Biennale del 1948 realizzati in collaborazione con la ditta S.A.L.I.R. di Murano. La mostra, con circa 200 pezzi, conta prestiti da importanti collezioni private nonché dei pezzi conservati negli archivi storici delle vetrerie e delle aziende veneziane con le quali Sottsass ha collaborato. In autunno Vittorio Zecchin 1921-1926: l’eleganza del vetro trasparente (10 settembre 2017 – 7 gennaio 2018), curata da Marino Barovier, proseguirà invece il programma finalizzato ad approfondire la storia della vetreria Venini e l’apporto dei suoi designer. Verrà messa in luce l’attività “vetraria” di Vittorio Zecchin a partire dal 1921, con la sua direzione artistica della V.S.M. Cappellin Venini & C., vetreria fondata quell’anno da Giacomo Cappellin e da Paolo Venini, destinata in breve ad affermarsi sia nel panorama nazionale che in quello internazionale. Zecchin propone forme di notevole eleganza che si contraddistinguono subito dalle coeve realizzazioni muranesi, spesso connotate da eccessivi virtuosismi.

5. I seminari e convegni internazionali

Tra i molti seminari e convegni internazionali che saranno organizzati da Istituti e Centri di Ricerca nel corso dell’anno, segnaliamo, a settembre 2017, la nuova edizione dei Dialoghi di San Giorgio dal titolo What’s the Body of the Body Politic? Sovereignty, Identity, Ecology, dedicata alla riflessione su uno dei principali concetti della filosofia occidentale: quello del Corpus Politicum. Oltre a i già citati, altri convegni internazionali saranno: Le opere Veneziane di Monteverdi: nuove proposte di lettura e messa in scena – Monteverdi’s Venetian Operas: Sources, Performance, Interpretation (16-18 giugno); The LOD-LAM SUMMIT 2017 (28-29 giugno); 13th International Conference on the Future of Science (21 – 23 settembre); Islam and Spirituality Today: Sufism, Boundaries and Societies (autunno 2017).

6. Workshop e masterclass

Per celebrare i 70 anni della sua fondazione, l’Istituto Italiano Antonio Vivaldi, organizza dal 7 al 16 luglio 2017 in collaborazione con la Akademie für Alte Musik Bremen della Hochschule für Künste Bremen, la prima Accademia Vivaldi, una settimana di studi interamente incentrata sul repertorio vivaldiano.

Nel 2017 si terranno inoltre a San Giorgio: due Seminari di Musica Antica ‘Egida Sartori e Laura Alvini’ diretti da Pedro Memelsdorff: Maestros napolitanos. Francesco Durante – José de Nebra. Musica napoletana nella Spagna barocca. 1730-1760, che esplorerà soprattutto la diffusione della scuola e dello stile di Durante in Spagna (7 – 10 febbraio) e Roman de Fauvel. Musica e corruzione nella Parigi di Filippo il Bello. 1300-1315, dove verranno discussi i complessi rapporti intermediali tra testo, immagine e suono rappresentati dalla più ricca versione interpolata del Roman (9-13 ottobre); la sesta edizione del seminario di alta formazione sulla musica ottomana, diretto dal maestro Kudsi Erguner, Bîrûn. Musiche delle corti del Khorasan: le opere del compositore Abd-al Qader Marâghî (1360?-1435) (27 marzo – 1 aprile); La creazione del timbro: gli strumenti ad arco amplificati in Giacinto Scelsi, George Crumb, Franco Oppo e Fausto Romitelli, workshop organizzato dall’Istituto per la Musica in partnership con l’ensemble RepertorioZero e in collaborazione con la Fondazione Isabella Scelsi, è rivolto a strumenti ad arco amplificati (19-22 giugno).

Infine nel 2017 la IV edizione del Premio internazionale di traduzione poetica intitolato alla memoria di Benno Geiger – il cui fondo letterario è custodito sull’Isola di San Giorgio – istituito nel 2014 dalla Fondazione Cini, adempiendo alle ultime volontà di Elisabetta Paolina Geiger. Al bando, che regola l’assegnazione dei premi, sono associate tre borse di studio residenziali presso il Centro ‘Vittore Branca’ per laureati, dottorandi e dottori di ricerca interessati allo studio del Fondo Geiger e degli altri fondi letterari custoditi dalla Fondazione Cini. I premi della IV edizione saranno assegnati durante una cerimonia ufficiale nell’autunno del 2017.

Manifesto per Venezia

Il 4 e 5 novembre 2016, a cinquant’anni esatti dall’alluvione che nel 1966 rivelò al mondo la drammatica fragilità di Venezia, la Fondazione Giorgio Cini ha dedicato un workshop internazionale al futuro della città lagunare e al tema della gestione sostenibile dei beni locali comuni: Sustainability of local commons with a global value: the case of Venice and its lagoon.

All’incontro ha partecipato un gruppo internazionale di esperti che nel corso dei lavori ha affrontato, ognuno a partire dalla propria esperienza e prospettiva disciplinare, il tema della salvaguardia e della valorizzazione sostenibile del bene comune locale con valore globale per eccellenza: Venezia e la sua laguna.

I due giorni di dibattito (che è possibile rivedere grazie ai video caricati in questa pagina) hanno prodotto un primo immediato risultato: il Manifesto per il futuro di Venezia (scarica qui), un documento, che a partire dall’analisi dei principali problemi della città, individua una serie di proposte operative, immediatamente applicabili, per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna.

Il Manifesto è stato sottoscritto da Bonnie Burnham, Presidente Emerita, World Monuments Fund; Joan Busquets, Urban Planner, Harvard University; Charles Landry, Urbanologist and Writer; Simon Levin, Ecologist, Princeton University; Yves Mény, Presidente, Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna, Pisa; Charles Perrings, Environmental Economist, Arizona State University; Greg W. Richards, Professor of Leisure Studies, Tilburg University; Richard Sennett, Sociologist, London School of Economics; Pier Vellinga, Climate Impact Scientist, Wageningen University.


DOCUMENTI

Manifesto for Venice

Manifesto per Venezia

“Governing Venice: Beyond Survival” Yves Mény

Scarica il programma del Workshop

Nota preliminare

Introduzione Giovanni Bazoli, Presidente della Fondazione Giorgio Cini

Discorso Irina Bokova, Direttore Generale dell’UNESCO


Guarda i Video del Workshop Sustainability of local commons with a global value: the case of Venice and its lagoon sul nostro canale yotube 



 

Curt Cacioppo e Quartetto di Venezia. Concerto Retrospettivo

Un concerto retrospettivo presso il nuovo auditorium dell’Isola di San Giorgio Maggiore “Lo Squero”, con il Quartetto di Venezia e Curt Cacioppo al pianoforte. Il programma prevede musiche di Cacioppo scritte per il Quartetto nel decennio 2002-2012: “Impressioni venexiane”, “Divertimenti in Italia”, “Women at the Cross.” Una speciale aggiunta, il pezzo per solo pianoforte “Ecco Venere”. L’evento è organizzato dalla Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con Asolo Musica.

Auditorium “Lo Squero”, 17 dicembre, ore 17.00
Ingresso libero sino ad esaurimento posti

Info: Asolo Musica 0423 950150

Laboratorio | Shylock dopo Shylock – Le maschere di Shakespeare

Dal 14 al 18 novembre 2016, il Centro Studi Teatro e Melodramma della Fondazione Giorgio Cini ospita il laboratorio Shylock dopo Shylock Le maschere di Shakespeare, a cura della Compagnia Pantakin.

Dopo la seconda edizione della Shakespeare in Venice Summer School – The Shylock Project (Fondazione Giorgio Cini, 18-29 luglio 2016) e la messa in scena dello spettacolo The Merchant in Venice, a cura della Compagnia de’ Colombari (Campo del Ghetto Novo, 26 luglio – 1 agosto 2016), il laboratorio costituisce la terza tappa del grande progetto triennale Shakespeare in and beyond the Ghetto: staging Europe across cultures, selezionato dalla Commissione Europea nell’ambito della call 2016 per i Progetti di Cooperazione Europea di Europa Creativa. Accanto all’Università Ca’ Foscari di Venezia e alla Fondazione Giorgio Cini, tra i partner internazionali a sostegno del Progetto Europeo figurano Warwick University e Queen Mary University of London (Inghilterra), Ludwig-Maximilians-Universität München (Germania), Teatrul Municipal Tony Bulandra Targoviste (Romania).

Shylock dopo Shylock – Le maschere di Shakespeare è a cura della Compagnia Pantakin, nata a Venezia nel 1995 con l’obiettivo di mantenere viva la tradizione della Commedia dell’Arte. Sottolineando i nessi che legano la Commedia all’opera di William Shakespeare, il laboratorio si propone di indagare l’origine dei personaggi shakespeariani mettendo in luce l’influenza delle maschere sulla costruzione dei personaggi stessi. Masks of Shylock, secondo capitolo del laboratorio, si è svolto nel mese di gennaio in Romania, presso il Teatrul Municipal Tony Bulandra.

Il percorso è finalizzato alla selezione di attori professionisti per la produzione di un nuovo spettacolo, da presentarsi a Venezia nel 2017 presso il Teatro Universitario di Ca’ Foscari a Santa Marta.

Il termine per l’invio delle candidature è il 30 ottobre 2016.

Scarica il bando


Video


Per informazioni
Centro Studi Teatro e Melodramma
Tel.+39 041 2710236
E-mail teatromelodramma@cini.it


Nell’immagine:
Frédéricka Hayter, maschera per il personaggio di Puck in A Midsummer Night’s Dream, Footsbarn Théâtre, 2002.

 

AVANSCENA FESTIVAL 2016. International Festival of Costume and Set Design

Dal 17 al 19 novembre, presso la Fondazione Giorgio Cini, avrà luogo la quarta edizione di Avanscena. International Festival of Costume and Set Design, realizzata in collaborazione con il Centro Studi Teatro e Melodramma. Il Festival sarà un’occasione unica per indagare le nuove tendenze nel campo della scenografia e del costume teatrale, prestando una particolare attenzione al lavoro delle maestranze che agiscono dietro le quinte.

Il tema portante di questa quarta edizione è Black Box | Scatola Nera, titolo che racchiude in sé un doppio significato: se da un lato ricorda uno dei tanti modi di chiamare il palcoscenico, dall’altro indica il dispositivo che è in grado di raccogliere la memoria e, all’occorrenza, di divenire strumento per ricostruire momenti del passato.

I numerosi ospiti, attraverso un ricco ciclo di conferenze, performance, workshop e tavole rotonde, indagheranno le basi su cui si costruisce e definisce l’arte performativa e teatrale della nostra epoca. Molte saranno le sezioni di approfondimento, che consentiranno di sviscerare l’argomento: dalla filosofia all’estetica, dal precinema al cinema contemporaneo, dalla scenografia digitale all’eccellenza delle maestranze italiane, dalla pittura di scena al teatro di figura.

Due mostre faranno da cornice all’evento, arricchendolo di un importante valore aggiunto: Video-Indagine 2016 (Fondazione Giorgio Cini, Stanza Eleonora Duse) sarà una fotografia del teatro contemporaneo raccontato da artisti, autori, ballerini, coreografi e attori, che cercheranno di rispondere alla domanda: cos’è la scenografia oggi?

Black Box (Fondazione Giorgio Cini, Sala del Soffitto; Torino, Camera – Centro Italiano per la Fotografia), sarà un’esperienza di realtà aumentata in cui la componente spettatore-attore potrà essere modulata e bilanciata in vario modo.

 

Per informazioni

Centro Studi Teatro e Melodramma
Tel. +39 041 2710236
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Conversazioni d’Arte a Palazzo Cini 30 settembre – 9 novembre

Tornano a Palazzo Cini, dal 30 settembre al 9 novembre, le Conversazioni d’arte: un’occasione unica per essere accompagnati da esperti e storici dell’arte alla scoperta della mostra Capolavori ritrovati della collezione di Vittorio Cini.

In programma due incontri speciali: la presentazione della tavola recante la Maestà del Maestro di Badia a Isola, recentemente restaurata, e de “L’ospite a Palazzo”, la scultura San Maurelio di Paolo di Luca da Firenze prestata dal Museo della Cattedrale di Ferrara.

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30 SETTEMBRE | ORE 18.00
Il restauro della Maestà del Maestro di Badia a Isola
Restauro finanziato dai comitati Friends of Florence e Save Venice Inc. con il sostegno di Richard & Jill Almeida e un contributo del Boston Chapter di Save Venice in occasione del Cinquantenario dell’alluvione di Firenze e Venezia del 1966

Simonetta Brandolini d’Adda Presidente Friends of Florence
Melissa Conn Direttrice Save Venice Venezia
Nicoletta Matteuzzi Storica dell’arte, Firenze
Amalia Donatella Basso Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e laguna
Claudia Vittori Restauratrice


7 OTTOBRE | ORE 17.30
La Maestà del Maestro di Badia a Isola della collezione Cini: forma e funzione delle grandi tavole mariane alla fine del Duecento

Andrea De Marchi Università di Firenze


12 OTTOBRE | ORE 17.30
Storie di disegni di storia. I Fasti veneziani di Giannantonio Guardi

Paolo Delorenzi Storico dell’arte, Venezia


19 OTTOBRE | ORE 17.30
Di taglio e colore, l’arte di Bartolomeo Montagna

Giovanni Carlo Federico Villa Direttore scientifico Musei Civici di Vicenza


26 OTTOBRE | ORE 17.30
Da Carlo Crivelli a Bartolomeo Montagna: contemporanei e seguaci di Giovanni Bellini nella collezione Cini

Anchise Tempestini Storico dell’arte, Firenze


9 NOVEMBRE | ORE 17.30
L’ospite a Palazzo”. Il San Maurelio del Museo della Cattedrale di Ferrara

Andrea Bacchi Università di Bologna – Direttore Fondazione Federico Zeri


È possibile acquistare un biglietto cumulativo a 12€, valido per la partecipazione a tutti gli incontri previsti dalla rassegna.
La partecipazione all’incontro è compresa nel prezzo del biglietto di ingresso alla Galleria.

La prenotazione è consigliata.
tel. 0412710217
palazzocini@cini.it

Musiche (e musicologie) del XXI secolo. Processi di trasformazione nelle musiche di tradizione orale

Processi di trasformazione nelle musiche di tradizione orale
in ricordo di Febo Guizzi

La seconda edizione dei Seminari dell’IISMCMusiche (e musicologie) del XXI secolo’ è dedicata al tema dei Processi di trasformazione nelle musiche di tradizione orale. Si tratta di una questione di grande attualità, proprio perché le musiche di tradizione orale si vanno trasformando in maniera molto rapida e profonda a seguito delle dinamiche sociali e culturali che investono il mondo contemporaneo.

La prospettiva con la quale si intende affrontare il tema è duplice: riferire su estese ricerche sul campo con cui sono state documentate, in diversi contesti, le radicali trasformazioni che stanno investendo le musiche tradizionali. Le musiche della diaspora croata della Posavina bosniaca, il rapporto tra musica e riti femminili a Meknès (Marocco), i rapporti tra musica, festa e rito in contesti africani (Malawi), sud-est asiatici (Birmania, Cambogia e Indonesia) e italiani (Campania), indagini su pratiche contemporanee in Italia centrale (ottava rima) e in Sicilia (comunità albanofone) sono alcuni dei temi di ricerca che verranno presentati durante il seminario.  Parallelamente, si rifletterà anche sulle questioni relative alle ricerche d’archivio in prospettiva diacronica prendendo in considerazione registrazioni, immagini e documentazione audiovisiva che hanno ormai anche più di un secolo di vita. Particolare attenzione sarà rivolta alle procedure di recupero, restauro, digitalizzazione di documenti sonori e audiovisivi risalenti alle ricerche degli ultimi decenni del secolo scorso che altrimenti rischiano di andare perduti, e che costituiscono preziose fonti documentarie, anche in prospettiva comparativa.

Parteciperanno al Seminario docenti di diverse Università italiane che documenteranno la vivacità e profondità delle ricerche nel nostro paese che spaziano dall’Africa al Sud-est asiatico, dal mondo arabo ai Balcani, tenendo conto anche di contesti italiani (Toscana, Sicilia, Umbria, Campania, Lazio). Ci si confronterà, in un dibattito che coinvolgerà anche studiosi operanti in università straniere, discutendo su questioni, dinamiche e processi cruciali per un approccio antropologico alla musica. Tra questi, in particolare si possono segnalare i processi di migrazione e di diaspora, le dinamiche transnazionali e transculturali, le pratiche di patrimonializzazione, spettacolarizzazione e musealizzazione delle musiche di tradizione orale, il sincretismo, le contaminazioni e gli incorci sempre più frequenti con la popular music, lo sviluppo delle nuove tecnologie e di nuove modalità di creazione e trasmissione della musica attraverso la rete. Verranno inoltre considerate le dinamiche endogene di cambiamento in una dialettica tra persistenze e profonde innovazioni nelle funzioni e nei repertori.

Il seminario si svolge a conclusione di un importante progetto di ricerca di interesse nazionale (PRIN) finanziato dal MIUR al quale hanno partecipato sei unità di ricerca di diversi atenei italiani (Roma “La Sapienza”, Roma “Tor Vergata”, Bologna, Firenze, Palermo, Torino). A discutere dei risultati della ricerca sono stati invitati colleghi provenienti da altre università italiane (Cagliari, Milano, Pavia, Venezia) e straniere (Colonia, New York).

Questo incontro di studi è dedicato alla memoria di Febo Guizzi, presenza familiare alle iniziative dell’IISMC a San Giorgio, che ha attivamente promosso e partecipato alle ricerche per questo progetto fino alla sua prematura scomparsa nel dicembre del 2015.


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Programma

Mercoledì 25 gennaio (14.00-17.00)

Apertura dei lavori : Giovanni Giuriati

Gruppo di ricerca dell’Università di Torino

La Posavina canta e piange. L’universo musicale dei profughi croati della Posavina bosniaca.

Coordina: Ilario Meandri

L’universo musicale dei profughi croati della Posavina bosniaca. Esperienze, metodi, risultati (Guido Raschieri)

– Dalla Posavina bosniaca a Zagabria: il ballo del kolo. Repertori, strutture, nuovi contesti (Linda Cimardi)

– Cinesica e rilevamento dei dati di moto (Vixia Maggini,  Ilario Meandri)


Giovedì 26 gennaio (9.30-12.30)

Gruppo di ricerca dell’Università di Palermo

Questioni di etnomusicologia in Sicilia: persistenze, reviviscenze, innovazioni

Coordina: Sergio Bonanzinga

– Ritmi tecnici e valori espressivi: dal Corpus di Favara all’indagine contemporanea (Sergio Bonanzinga)

– La tradizione musicale ad Alimena: dai rilevamenti di Lomax e Carpitella (1954) alla situazione odierna (Giuseppe Giordano)

– La Settimana Santa bizantina a Piana degli Albanesi: un repertorio musicale di “lunga durata” (Girolamo Garofalo)

– Il rito musicale del Lazzaro nelle comunità arbëreshe: presentazione di un prodotto multimediale (Emanuele Tumminello)

– Nuovi scenari rituali: il canto liturgico ortodosso nelle comunità siciliane (Maria Giuliana Rizzuto)


Giovedì 26 gennaio (14.00-17.00)

Gruppo di ricerca dell’Università di Firenze

Sull’improvvisazione poetica e l’intonazione cantata in ottava rima 

Coordina: Maurizio Agamennone

– Gli studi e la documentazione (Maurizio Agamennone)

– Storie di poeti. Una anagrafe possibile (Giovanni Kezich)

– APORIE. Un archivio informatico (Layla Dari)


Venerdì 27 gennaio (9.30-12.30)

Gruppo di ricerca dell’Università di Roma “Tor Vergata”

Musica, festa, rito. Dinamiche culturali e processi di trasformazione.

Coordina: Giorgio Adamo

– Contesti “tradizionali”: Musica e danza nelle aree rurali del Malawi (Giorgio Adamo)

– Contesti in trasformazione: Ritualità musicale in Campania (Raffaele Di Mauro)

– Nuovi contesti: Liturgia e musica nelle chiese delle comunità immigrate a Roma (Serena Facci, Alessandro Cosentino e Vanna Viola Crupi)


Venerdì 27 gennaio (14.00-17.00)

Gruppo di ricerca dell’Università di Bologna

Musiche e riti per gli spiriti in Marocco

Coordina: Nico Staiti

– Sei anni di ricerca sul campo in Marocco: una sintesi in video (Nico Staiti)

– Lalla Malika: riti femminili a Meknes (Silvia Bruni)

– I sistemi scalari della musica gnawa (Lorenzo Vanelli)


Sabato 28 gennaio (9.30-12.30)

Gruppo di ricerca dell’Università di Roma “La Sapienza”

Trasformazioni di feste, rituali, rappresentazioni teatrali in Campania e nel Sud-est asiatico: due contesti a confronto

Coordina: Giovanni Giuriati

– Feste e rituali in Campania (Giovanni Giuriati, Claudio Rizzoni)

– Rito e teatro nel sud-est asiatico (Lorenzo Chiarofonte, Vincenzo Della Ratta, Giovanni Giuriati, Ilaria Meloni)

(12.30-13.30) Sessione generale conclusiva

Interverranno nella discussione: Fulvia Caruso (Università di Pavia), Alessandra Ciucci (Columbia University, New York), , Giovanni De Zorzi (Università di Venezia), Francesco Giannattasio (Università di Roma “La Sapienza”), Ignazio Macchiarella (Università di Cagliari), Nicola Scaldaferri (Università di Milano), Federico Spinetti (Universität zu Köln)


 


 

Alternanza dei toni: elementi musicali nella poesia di Friedrich Hölderlin e la sua ricezione tra i compositori. Un dialogo tra germanistica e musicologia

Il seminario, a cura di Gianmario Borio ed Elena Polledri, finanziato dal DAAD con fondi del Ministero degli Esteri tedesco, con il patrocinio del Consolato Generale Tedesco di Milano e il sostegno del Centro Tedesco di Studi Veneziani, della Sezione Italiana della Hölderlin-Gesellschaft e del Dipartimento di Lingue e Letterature, Comunicazione, Formazione e Società dell’Università degli Studi di Udine si propone di analizzare l’intenso rapporto di Hölderlin con la musica e la forte attrazione dei musicisti per la sua opera, considerandoli come due facce di una stessa medaglia che meritano di essere studiate in un contesto interdisciplinare. Se la germanistica da tempo ha messo in rilievo come l’arte dei suoni impregni profondamente l’opera di Hölderlin, che definì la sua poetica un’“alternanza dei toni” e le sue poesie “canti”; la musicologia ha rilevato l’ampiezza e la durata dell’influenza del poeta sui compositori, via via intensificatasi nel corso del XX secolo.

Tra gli obiettivi del seminario vi è quello di creare momenti di convergenza tra queste due linee di ricerca, proseguendo in tal modo il percorso iniziato con la giornata di studio Una poesia “gravida di futuro”. Friedrich Hölderlin e la musica del XX secolo, organizzata nel 2014 dall’Istituto per la Musica in collaborazione con la Fondazione Archivio Luigi Nono, il Centro Tedesco di Studi Veneziani, l’Europäische Akademie für Musik und Darstellende Kunst Montepulciano e la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia.

Il seminario si concluderà con l’esecuzione delle Sonate D 845 e D 959 di Franz Schubert sul fortepiano Jakesch nell’interpretazione di Paolo Zanzu.

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Polifonie ‘in viva voce’ 20. Voci di Corsica: il canto confraternale

Nel 2016 il programma Polifonie “in viva voce” compie vent’anni. Quando iniziò, nel 1997, si pensava a un piccolo esperimento che, invece, si è rapidamente consolidato negli anni successivi. Furono allora invitati due gruppi di donne italo-albanesi della Basilicata, ed in seguito furono ospitati altri gruppi rappresentativi della polifonia di tradizione albanese, compresa la piccola minoranza cham. Molte altre pratiche europee sono state poi presentate a Venezia: dalle babi (nonne) bulgare di Bistritza – tra le prime a essere riconosciute dall’Unesco come patrimonio immateriale vivente – alle cantanti della Georgia, un territorio quasi “mitico” nel fare polifonia vocale e negli studi relativi. E si sono aggiunte le testimonianze di area mediterranea: dalla Sardegna (il “canto a tenore” dei Tenores de Bitti, il canto devozionale di Santulussurgiu), alla Corsica, alla Sicilia, cui ha fatto seguito la proposta della polifonia Dong, piccola minoranza della Cina meridionale, anch’essa con riconoscimento Unesco.

Per il “ventennale” si è perciò pensato a una piccola celebrazione di questa “lunga” durata, che, organizzata da Maurizio Agamennone si svolgerà nel pomeriggio di giovedì 1 dicembre. Si inizierà con gli interventi di autorevoli studiosi impegnati in una riflessione “a più voci”; quindi ci si misurerà ancora con la polifonia della Corsica nel consueto seminario (Voci di Corsica: il canto confraternale) e nel concerto finale con la Cunfraterna Sant’Antone abbate di Speluncatu.

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1 dicembre 2016
Programma della giornata

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Venti anni di polifonie a Venezia (1997-2016)
ore 14.00-16.00 Incontro di studi

In occasione del ventennale del programma Polifonie “in viva voce”, curato da Maurizio Agamennone, l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza un ultimo appuntamento a chiusura della programmazione 2016: un incontro di studi con Simha Arom, etnomusicologo africanista tra i più noti, finalizzato ad una riflessione sulle prospettive di analisi e classificazione delle pratiche polifoniche nel mondo.

Voci di Corsica: il canto confraternale
ore 16.30-18.00 Incontro di studi 
ore 18.30-19.30 Concerto 

A seguire, avrà luogo un incontro “monografico”, come da tradizione, con particolare attenzione verso la polifonia confraternale della Corsica. All’incontro, coordinato da Ignazio Macchiarella, parteciperà la Cunfraterna Sant’Antone Abbate di Speluncatu con esempi vocali dal vivo. Sempre la Cunfraternaalle 18.30 si esibirà in un concerto ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.