Convegni e seminari – Pagina 33 – Fondazione Giorgio Cini

Seminario di Studi Storici

Il seminario si propone di esporre e discutere un tema di comune interesse tra varie aree disciplinari, sintetizzato nel titolo Ut pictura historia; ut historia pictura.

Le relazioni che saranno presentate e le discussioni che seguiranno cercheranno di cogliere l’interagire, in ambito storiografico, di figurazione e scrittura. Da un lato le storie esitano in figure, dall’altro le figure possono produrre a loro volta storie. Ad esempio i mosaici della Basilica relativi a San Marco diventano, in certo modo, la fonte cui si rifà il cronista Martino da Canal. Al seminario parteciperanno, alternandosi nelle presentazioni, studiosi affermati e giovani ricercatori secondo una formula già sperimentata con successo nelle edizioni precedenti.

v. Programma

Istituto per la Storia della società e dello Stato Veneziano
Segreteria
tel. +39 041 2710227
fax. +39 041 5238540
e-mail storia@cini.it

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Mapping the Republic of Letters

L’Università di Stanford e la Fondazione Giorgio Cini lavorano da tempo sulla storia della Repubblica delle Lettere e quest’anno hanno deciso di organizzare congiuntamente un Convegno di due giornate per rispondere alla domanda se la Repubblica delle Lettere sia oggi uno Stato o un network. In effetti essa ha costituito un meraviglioso esempio di aggregazione in cui letterati e scienziati, di diverse nazioni, corrispondevano tra di loro in nome di un ideale comune fondato non sul proprio rango sociale, ma sulla qualità del loro lavoro intellettuale. Il costituirsi di questa rete trans-nazionale ci invita ora a interrogarci sulla natura istituzionale di tale comunità scientifi ca. L’effi cacia politica e scientifi ca della Repubblica delle Lettere era tale perché era uno Stato che coordinava le sue attività? O perché prefi gurava le odierne reti sociali nelle quali il rapporto aleatorio tra intellettuali costituisce la condizione stessa della loro libertà di pensiero e di movimento?

L’Humanities Center, Università di Stanford, ha usato tecnologie innovative per rendere visibile la configurazione geografi ca dei rapporti epistolari che hanno costruito la storia intellettuale della Repubblica delle Lettere, e proprio per questa ragione la prima giornata del seminario vedrà i diversi studiosi legati al suo progetto di ricerca presentare lo stato attuale dei loro lavori, mostrando anche in questo modo come la tecnologia più avanzata possa aiutare a esaminare meglio le fonti storiche.

Nel corso della seconda giornata la Fondazione Giorgio Cini riunirà invece a convegno alcuni studiosi con l’intento di analizzare e discutere gli insegnamenti che possiamo trarre ancor oggi dall’organizzazione “politica” della Repubblica delle Lettere, e in quale modo la sua gestione “statale” si declinasse all’interno delle diverse istituzioni che in essa si riconoscevano a pieno titolo. Interverranno Alberto Abruzzese, Giorgio Ficara, Gilberto Pizzamiglio, Lorenzo Tomasin e, in conclusione, Cesare De Michelis.

Per informazioni
info@cini.it

Corso di Civiltà  Italiana “Vittore Branca”: tutte le edizioni

All’interno del rinnovato progetto culturale che è alla base delle
attività della Fondazione Giorgio Cini, si è venuta in questi ultimi
anni precisando e arricchendo l’iniziativa di un Centro Internazionale di Studi della Civiltà Italiana
intitolato a Vittore Branca. Nel segno di una continuità con le lezioni
del ‘Professore’, al centro del programma scientifico e didattico del
Centro si è scelto di mettere la storia della Civiltà Italiana nella
varietà e nella complessità delle sue manifestazioni culturali ed
artistiche, a cominciare da quelle letterarie per abbracciarle, poi,
tutte.

La nascita del Corso di Civiltà Italiana “Vittore Branca”,
un corso di approfondimento specificatamente rivolto agli studenti del
biennio, ai dottorandi e ai dottori in materie umanistiche, rappresenta
dunque la prima iniziativa della Fondazione Giorgio Cini in questa
direzione.

Il Corso, la cui direzione è stata affidata a Cesare De Michelis,
professore di Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea
all’Università di Padova, già allievo di Vittore Branca, riunisce
attorno a un definito nucleo tematico un ampio gruppo di docenti e sarà
articolato in venti lezioni, distribuite nell’arco di due settimane.
Nell’arco del periodo 2007-2010, il Corso di Civiltà Italiana ‘Vittore
Branca’ è dedicato allo studio del rapporto che ha legato Venezia e la
civiltà italiana durante i tre secoli della modernizzazione europea: il
Settecento, l’Ottocento e il Novecento.

Corso di Civiltà Italiana “Vittore Branca”: tutte le edizioni

20 Giugno 2010 – 02 Luglio 2010
Venezia e la civiltà italiana nei secoli della modernizzazione europea: il secondo Novecento

21 Giugno 2009 – 03 Luglio 2009
Venezia e la civiltà italiana nei secoli della modernizzazione europea: il primo Novecento

22 Giugno 2008 – 04 Luglio 2008
Venezia e la civiltà italiana nei secoli della modernizzazione europea. L’Ottocento


09 Luglio 2007 – 20 Luglio 2007
Venezia e la civiltà italiana nei secoli della modernizzazione europea. I Il Settecento

Direttore
Cesare De Michelis

Corsi per Italianisti

Dal 1966 si sono regolarmente
tenuti a San Giorgio corsi di aggiornamento e di perfezionamento per
italianisti destinati a docenti di Lingua e Letteratura italiana
all’estero e studiosi europei della cultura italiana, ideati dal prof.
Carlo Alberto Mastrelli dell’Accademia della Crusca, che ne è stato
responsabile fino al 1996. Iniziati con la partecipazione di 28 docenti
danesi e sotto la denominazione di “Corsi di lingua e cultura italiana
per docenti scandinavi”, hanno accolto negli anni un sempre maggior
numero di partecipanti italiani ed esteri.

Dal 1997 al 2003 i
Corsi sono stati diretti dal prof. Francesco Bruni dell’Università di
Venezia, che ne ha modificato le prospettive, approfondendo ogni anno
un genere letterario della tradizione italiana: il racconto breve, il
romanzo, il teatro, l’autobiografia, la lirica.

Nel triennio
2004-2007 i Corsi, diretti dal prof. Francesco Zambon dell’Università
di Trento, hanno invece focalizzato il proprio programma su temi quali
i grandi scrittori del Novecento italiano, il rapporto tra scrittori e
paesaggio, la letteratura italiana e le arti figurative.

Più
recentemente, nell’arco del periodo 2007-2010, sotto la direzione del
prof. Cesare De Michelis dell’Università di Padova, si stanno dedicando
allo studio del rapporto che ha legato Venezia e la civiltà italiana
durante i tre secoli della modernizzazione europea: il Settecento,
l’Ottocento e il Novecento. Indirizzati particolarmente agli studenti
del biennio, a dottorandi e dottori in materie umanistiche, hanno nel
contempo assunto la denominazione di “Corso di Civiltà Italiana
‘Vittore Branca’”, così da proporsi quale momento centrale di attività
della “Scuola di Lingua e Civiltà Italiana” intitolata a Vittore
Branca, l’illustre italianista, per molti anni Segretario Generale
della Fondazione, scomparso nel 2004. A lui, già dal 2005, era stato
doverosamente dedicato il Corso per Italianisti.

Segreteria
tel. +39 041 2710227
fax +39 041 5223563
e-mail scuola.branca@cini.it

ICCG

The International Workshop on “Resilience – Harnessing Science
for Better Disaster Management” is the first of a series of events
dedicated to Natural Hazards and Disaster Risk Reduction. The second
one (Economics of Natural Disaster – Bridging Disaster Risk Reduction and Climate Adaptation Efforts and Strategies) will take place in February 2011.
The events are organised by the International Center for Climate Governance (ICCG – www.iccgov.org), the Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM – www.feem.it) and the Euro-Mediterranean Centre for Climate Change (CMCC – www.cmcc.it).

 

A Caravaggio l’ultimo facsimile realizzato da Factum Arte

Si conclude con la consegna del terzo facsimile realizzato dall’atelier madrileno Factum Arte, ovvero la Vocazione di San Matteo di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, la prima fase del progetto del nascente Centro Studi e Ricerche Digitali “Michelangelo Merisi”.
Partecipano alla conferenza stampa:

Giuseppe Prevedini
Sindaco del Comune di Caravaggio

Adam Lowe
Direttore Factum Arte Madrid

Emilio Quintè
Responsabile Comunicazione Fondazione Giorgio Cini

XXVIII Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri

Anche nel 2011, come da tradizione, si svolge alla Fondazione Giorgio
Cini il Seminario di
Perfezionamento della Scuola per Librai “Umberto ed Elisabetta Mauri”
,
giunto alla sua ventottesima edizione.

Il Seminario, che consiste in un corso di specializzazione a livello di
master, è rivolto a trenta librai professionisti selezionati e si svolge
sull’isola di San Giorgio Maggiore dal 23 al 28 gennaio.

XVI Seminario Internazionale di Etnomusicologia

Nella sua storia ormai più che centenaria, l’etnomusicologia sembra aver dedicato poca attenzione alle valenze e alle concezioni estetiche connesse alle musiche oggetto dei suoi studi. Attenta soprattutto a individuare sistemi, pratiche e contesti d’uso delle diverse “lingue musicali”, ha per molto tempo subordinato la funzione estetica ad altre funzioni, di carattere prevalentemente utilitario e comunicativo/espressivo. La stessa disciplina,
anche per distinguersi nettamente dalla musicologia eurocolta, ha spesso dichiarato di rifuggire, nelle proprie analisi, dall’impiego di criteri di valutazione estetica.

Eppure, a uno sguardo retrospettivo, possiamo oggi renderci conto che i parametri estetici hanno avuto un ruolo non secondario nella scelta dei temi di ricerca, nella selezione dei brani e dei repertori da inserire nelle edizioni discografi che delle musiche raccolte, nel rilievo dato a questa o quella caratteristica di tali repertori e
pratiche esecutive anche in rapporto ai valori estetici dominanti nella musicologia occidentale.
Oggi, che l’etnomusicologia si è aperta a nuove sintesi interculturali affrontando anche questioni di fondamentale importanza come quella delle relazioni fra musica e linguaggio e che molte delle concezioni del bello musicale in auge nel secolo scorso fra i musicologi eurocolti (dall’ideologia romantica ed Eduard Hanslick, fino a Theodor W. Adorno, Gisèle Brelet e Susanne Langer) sono riconsiderate criticamente, sembra venuto il momento di riprendere la questione delle relazioni fra etnomusicologia ed estetica, soprattutto rispetto ad alcune questioni di rilievo: la possibilità e le modalità di produzione del signifi cato in musica; le categorie estetico-musicali in
prospettiva transculturale; le relazioni fra testi verbali e musiche; le relazioni tra forme e “contenuti”; le valenze sociali della comunicazione musicale.

Questo è l’obiettivo che si propone il XVI Seminario Internazionale di Etnomusicologia, promosso dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

Il seminario, curato come di consueto dal professor Francesco Giannattasio, si terrà a San Giorgio dal 27 al 29 gennaio 2011 e vedrà la partecipazione di esperti nazionali ed internazionali di varie discipline.

Per informazioni:
Istittuto Interculturale di Sudi Musicali Comparati
Tel. 041 2710357 –
e-mail: musica.comparata@cini.it

Voce e suono della preghiera 1

VOCE E SUONO DELLA PREGHIERA 1
IL CANTO LITURGICO ARMENO
a cura di Girolamo Garofalo


2 DICEMBRE


9.30
GIORNATA DI STUDI


18.30
CONCERTO DELLA CORALE AKN
diretta da Aram Kerovpyan

Ingresso libero

Si registra da qualche tempo un rinnovato interesse nei confronti dei modi con cui l’uomo manifesta attraverso l’espressione musicale il proprio rapporto con la fede, la dimensione religiosa, la sfera del sacro. Si tratta di un interesse che non solo è fortemente avvertito da parte di musicologi, etnomusicologi e antropologi ma che si manifesta anche nell’ambito degli studi storico-religiosi e teologici.
Questa la ragione di fondo che ha mosso l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati ad avviare una nuova iniziativa dal titolo Voce e suono della preghiera, curata dall’etnomusicologo Girolamo Garofalo dell’Università di Palermo. L’idea è quella di promuovere annualmente una Giornata di studi concernente uno specifico tema connesso al rapporto fra “voce” e “preghiera”, parte integrante della quale è un concerto di presentazione, ad alto livello, dei repertori di cui si discute. Potranno di volta in volta essere presi in esame una singola tradizione liturgica, una determinata area geografica, un particolare repertorio europeo o extra-europeo.

Trattandosi di Venezia non è difficile immaginare il perché si sia pensato di dedicare la prima Giornata di studi al repertorio musicale di una chiesa cristiana d’Oriente, e più precisamente al canto liturgico armeno. Non solo perché la città è stata per secoli un ‘ponte’ strategico da cui la cristianità occidentale ha guardato verso l’Oriente, ma soprattutto perché proprio nella laguna – nell’isola per l’appunto comunemente detta “degli Armeni” – ha sede uno dei più importanti luoghi della chiesa armena della diaspora, il Monastero della Congregazione Mechitarista di San Lazzaro. Sotto il profilo musicale, peraltro, proprio il Monastero di San Lazzaro assume un’importanza straordinaria poiché, fin dalla sua fondazione nel 1717 ad opera di Mechitar, in esso i monaci hanno custodito e tramandato uno specifico repertorio. Con la collaborazione del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena di Venezia, e grazie al contributo di diversi studiosi italiani e stranieri, questa giornata di studi su Il canto liturgico armeno sarà anche l’occasione di un sentito omaggio alla memoria di Padre Vertanes Oulouhodjian del Monastero dei Padri Mechitaristi di San Lazzaro, eccelso cantore ed esperto del repertorio liturgico e del sistema modale della musica medievale armena, scomparso il 24 maggio scorso.

Al termine della Giornata di studi avrà luogo un concerto della Corale Akn di Parigi, diretta da Aram Kerovpyan, espressione del Centro Studi sul Canto liturgico armeno, fondato nel 1998. Il Maestro Kerovpyan è autorevole interprete e studioso del canto liturgico armeno e da anni si dedica al recupero dei repertori tradizionali, in particolare gli sharagan (inni, tropi) che, assieme alla salmodia recitativa e melismatica, formano il corpus più vasto della liturgia musicale armena.

Per informazioni
Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
tel. 041 5230555
musica.comparata@cini.it

Andrea Pozzo (Trento 1642 – Vienna 1709)

Geniale interprete degli orientamenti artistici e ideologici della Compagnia di Gesù protagonista della civiltà figurativa tardobarocca in Europa, Andrea Pozzo (Trento 1642 – Vienna 1709) è stato recentemente celebrato in due importanti mostre allestite rispettivamente a Trento, sua città natale, e a Roma, dove il suo talento creativo trovò modo di esprimersi al massimo grado.

Il convegno di Venezia, promosso dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del III centenario della morte di Andrea Pozzo e dalla Fondazione Giorgio Cini, chiude idealmente le celebrazioni del terzo centenario della morte dell’artista, affrontando le tematiche connesse alla sua attività tra l’Italia, l’Austria, la Slovenia e la Croazia, con interventi sull’architettura, la pittura, la scenografia, gli apparati effimeri e la pubblicistica coeva. Nella stessa sede sarà dato risalto anche all’importante ruolo svolto dal fratello dell’artista, l’architetto e scultore Jacopo Antonio Pozzo (Trento 1645 – Venezia 1721), meglio noto come fra’ Giuseppe Pozzo dell’Ordine Carmelitano, lungamente attivo tra Venezia e Udine.
Alla stessa stregua saranno approfondite figure come il trentino Carlo Gaudenzio Mignocchi, nipote e allievo di Andrea, che divulgò i suoi modelli nel Trentino. Ampio spazio sarà inoltre riservato all’approfondimento delle tecniche adottate da Pozzo sia nelle grandi imprese di decorazione ad affresco, sia nell’ambito della realizzazione di altari e macchine sceniche, facendo tesoro delle risultanze di recenti restauri condotti a Roma e a Mondovì.

Istituto di Storia dell’arte
tel 041 2710230
arte@cini.it

Giordano Riccati (1709-1790) – Illuminista veneto ed europeo

Nel quadro delle iniziative sollecitate dalla Regione del Veneto per la celebrazione dei centenari di Veneti illustri (D.G.R. n. 774 del 31/3/2009), la Fondazione Scuola di San Giorgio, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini, ha previsto un articolato ciclo di manifestazioni nel nome e in memoria di Giordano Riccati (Castelfranco Veneto 1709 – Treviso 1790). Matematico, teorico della musica, fisico, geometra e architetto, coinvolto con la più qualificata ricerca scientifica del secondo Settecento.

Riccati, che si occupò della progettazione e ristrutturazione di chiese e teatri, prestando particolare attenzione alle tematiche dell’acustica architettonica e musicale, intrattenne intensi rapporti epistolari con personalità di spicco del mondo scientifico e culturale del suo tempo.

Allo scienziato saranno dedicate ricerche nelle diverse tematiche che furono oggetto della sua attività, l’istituzione di un corso universitario di acustica musicale, concerti e conferenze divulgative.

Il Convegno si propone di approfondire e valorizzare la qualità delle ricerche in ambito scientifico e culturale svolte
da Giordano Riccati, collocandole in un adeguato contesto storico che ne evidenzi i tratti di originalità e la varietà
d’intervento, in piena sintonia con l’ideale culturale dei suoi tempi.

A conclusione dei lavori della giornata di mercoledì 6 ottobre presso la basilica di San Giorgio Maggiore verrà offerto un breve recital organistico tenuto dal Mo Paola Talamini.

La partecipazione al convegno è libera; è richiesta l’iscrizione che può essere effettuata tramite invio al n. di fax 041 5208135 del modulo relativo debitamente compilato e scaricabile dal sito www.scuoladisangiorgio.it/riccati_it.php.

I partecipanti interessati potranno fare esplicita richiesta di ricevere gli Atti dei lavori che verranno successivamente
pubblicati.