Convegni e seminari – Pagina 27 – Fondazione Giorgio Cini

Musica e cultura persiana nel mondo ottomano


Scrivano seduto, attribuito a Gentile Bellini (Venezia, 1429-1507). Isabella Stewart Gardner Museum, BostonVenezia,


1 aprile 2014 ore 9.30

Musica e cultura persiana nel mondo ottomano
Giornata di studi a cura di Giovanni De Zorzi

Interventi di
Giampiero Bellingeri, Simone Cristoforetti, Giovanni De Zorzi, Jean During,
Kudsi Erguner, Giovanni Giuriati, Arash Mohafez, Stefano Pellò, Luigi Perissinotto
Aula Baratto, Ca’ Foscari Dorsoduro 3246 Venezia

Università Ca’Foscari Venezia Dipartimento di Filosofia
e Beni Culturali

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Towards a Network of European Archives of Twentieth-Century Music – Musicians’ Correspondence and Interaction between Archives

L’incontro, organizzato dall’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini e dalla Fondazione Ugo e Olga Levi, e coordinato da Paolo Dal Molin (in collaborazione con la Fondazione Archivio Luigi Nono, l’Università di Cagliari e l’University of Calgary), mira a consolidare e promuovere una più serrata interazione fra le istituzioni coinvolte, partendo da un confronto sull’attività dedicata alle corrispondenze dei musicisti, e in particolare dei compositori.

Alcuni tra i principali soggetti conservatori europei del patrimonio musicale novecentesco – l’Arnold Schönberg Center di Vienna (Austria), la Muzička Akademija Zagreb (Croazia), il Département de la Musique della Bibliothèque Nationale de France (Parigi, Francia), l’Akademie der Künste di Berlino e l’Internationales Musikinstitut Darmstadt (Germania), la Fondazione Archivio Luigi Nono e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, la Fondazione Isabella Scelsi di Roma, la Biblioteka Uniwersytecka w Warszawie (Polonia), la British Library (Londra, Regno Unito), i Budapest Bartók Archives dell’Hungarian Academy of Sciences (Ungheria) e la Paul Sacher Stiftung di Basilea (Svizzera) – converranno il 27 e 28 giugno 2014 a Venezia.

Le prime due sessioni definiranno lo stato dell’arte dei processi archivistici applicati alle lettere, mentre la terza sessione offrirà tre studi di caso sul rapporto fra ricerca e accessibilità delle fonti nell’edizione dei carteggi, proposti dai curatori di tre carteggi innovativi sul piano scientifico e editoriale. Infine, nell’ultima sessione, un dibattito introdotto da Friedemann Sallis (University of Calgary) farà luce sul presente e sul futuro della collaborazione e della interazione fra archivi: per andare incontro alle esigenze di una ricerca sempre meno compartimentata; per diffondere, nell’Europa allargata, buone prassi per la tutela e la fruizione della documentazione musicale prodotta dalla fine dell’Ottocento in poi; per far emergere priorità e prospettive comuni.

Dal 27 giugno al 31 luglio verrà allestita una mostra di carteggi dei musicisti, dal titolo The Composer Mailbox,  i cui fondi sono conservati negli archivi musicali della Fondazione Giorgio Cini. La mostra organizzata dall’Istituto per la Musica e curata da Angela Carone e Francisco Rocca, costituirà una tappa essenziale del convegno.

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Giammaria Ortes nella Venezia del Settecento

Nella ricorrenza del terzo centenario della nascita di Giammaria Ortes (1713-1790), dietro promozione della Regione del Veneto, attraverso il Comitato regionale per le celebrazioni del centenario, l’Istituto per la Musica e l’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano della Fondazione Giorgio Cini organizzano un convegno di studi su questa figura singolare di abate dagli estesi interessi, che dall’economia si spingono sino al versante musicale.
Il che sarà un’occasione per valorizzarne la presenza nella Venezia del suo tempo, nella quale quello che lo contraddistingue è un originale atteggiamento nei confronti della cultura dei Lumi: da un lato è in esplicita polemica, dall’altro si spinge oltre con una riflessione che sul terreno dell’economia sarà tenuta presente dallo stesso Marx.

È previsto l’intervento dei più qualificati studiosi e del Settecento e di Ortes stesso, tra i quali Piero Del Negro, Gianfranco Dioguardi, Bartolo Anglani, Paolo Farina.

Immagine:
Canaletto (Giovanni Antonio Canal) (Venezia 1697 – 1768)
Capriccio con chiesa gotica e laguna, 1720-1721 ca
olio su tela, 118,3 x 147,6 cm
Collezione Intesa Sanpaolo

La performance musicale: un approccio comparato (II edizione)

Il 18 e 19 giugno studiosi afferenti agli ambiti disciplinari della etnomusicologia e della musicologia storica si confronteranno per il secondo anno consecutivo a partire dalle rispettive esperienze di studio sulle prassi esecutive negli ambiti delle musiche di tradizione orale e della musica d’arte occidentale.

Il seminario – coordinato da Gianmario Borio e Giovanni Giuriati e organizzato dall’Istituto per la Musica e dall’Istituto Interculturale di Studi Musical Comparati – si avvale della collaborazione del AHRC Research Center for Musical Performance as Creative Practice diretto da John Rink presso l’Università di Cambridge. Parteciperanno, per la parte etnomusicologica, Francesco Giannattasio e Regula Qureshi, mentre per la musicologia storica interverranno John Rink e Ingrid Pustijanac.

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Commemorazione di Roman Vlad (1919-2013)

Il 13 giugno l’Istituto per la Musica organizza, in collaborazione con il Teatro La Fenice, un doppio evento commemorativo di Roman Vlad, il compositore, pianista, critico musicale, musicologo, direttore artistico, autore radiofonico e televisivo scomparso il 21 settembre scorso.

Nel luglio 2013 il maestro Vlad ha donato all’Istituto per la Musica il suo archivio personale, un’ampia collezione di materiali in cui si riflette la vita musicale italiana del XX secolo.

Dopo alcuni mesi dall’inizio delle operazioni di riordino e catalogazione dei materiali, l’Istituto per la Musica organizza, alle ore 15, una tavola rotonda alla quale interverranno Vittorio Bonolis, Mario Messinis ed Enzo Restagno.

La tavola rotonda avrà luogo alla Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore. È prevista la partecipazione di Carlo Grante, il pianista che alle ore 18, presso le Sale Apollinee del Teatro La Fenice, sarà impegnato in un recital pianistico dedicato alla memoria di Roman Vlad.


Il programma del concerto prevede l’esecuzione di due opere concettualmente correlate, accomunate dal riferimento alla figura, all’opera e al nome – in quanto “cifra musicale” – di Johann Sebastian Bach: la Fantasia contrappuntistica (1910) di Ferruccio Busoni e Opus Triplex(2001-2004) di Roman Vlad, che la scrisse precisamente «per la sensibilità, la mente e le dita di Carlo Grante». Il concerto è a ingresso libero fino a esaurimento dei posti.






 

Lettura scenica. Tre quarti di luna di Luigi Squarzina

Il Centro Studi Teatro, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’Accademia Teatrale Veneta, promuove la lettura scenica di un testo giovanile di Luigi Squarzina, Tre quarti di luna, scritto nel 1949.
Il drammaturgo prima della sua scomparsa ha donato la sua biblioteca alla Fondazione Giorgio Cini, che intende ricordarlo con iniziative come questa. Interpretato per la prima volta da Vittorio Gassman, Anna Proclemer e Luca Ronconi, e andato in scena al Valle di Roma nel 1953, viene oggi riletto dagli allievi del secondo anno del Corso di Recitazione dell’Accademia Teatrale Veneta, diretti dall’attrice Paola Bigatto.
Il soggetto si dipana nel periodo fascista sviluppando il tema del rapporto maestro-allievo, professore-studente, sullo sfondo della riforma Gentile. L’ambiente scolastico si amplia fino a diventare specchio di vita e di storia: «la scuola ha la sana ferocia della vita», «sempre chi davvero educa è ucciso o uccide».

 

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Macropaure e micropaure

5 – 7 maggio 2014

Il seminario promosso dall’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano della Fondazione Giorgio Cini affronta, in cinque mezze giornate, il tema delle paure piccole e grandi, individuali e generali, sottintese ed esplicite, tacitate e incontrollate.

La paura come presenza costante nella psicologia collettiva, come turbativa a fasi alterne nelle psicologie dei singoli. Paura come mostro sempre sotteso: paura di perdere; paura di morire; paura della fame; paura delle malattie. Paura come incubo; della peste; dell’arrivo dei barbari; della fine della civiltà. Paura come terrore dell’inferno suscitata sistematicamente dalle predicazioni dai pulpiti minaccianti ai peccatori – occasioni di peccato le sfrenatezze carnevalesche; e dopo i predicatori quaresimali – pene eterne. Questi gli spunti e i punti attiranti l’attenzione dell’uditorio e l’impegno dei relatori.

Coordinatori delle tavole rotonde saranno Aurelio CernigliaroFranco Angiolini, Marcello Verga, Giorgio Chittolini, Giuseppe Trebbi e Giuseppe Gullino.

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Musica ottomana Bîrûn. Le composizioni in lingua persiana alla corte ottomana

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza la terza edizione di Bîrûn, un ciclo di seminari di alta formazione in musica classica ottomana, diretti dal Maestro Kudsi Erguner, rivolti a musicisti professionisti e semi professionisti. Il termine Bîrûn fa riferimento a quella che un tempo era la scuola per i musicisti di corte. Con questo seminario diretto da Kudsi Erguner, che per il 2014 ha scelto come tema Le composizioni in lingua persiana alla corte ottomana, ci si propone di far diventare San Giorgio un centro di elaborazione culturale e riflessione sull’eredità musicale dell’Impero ottomano nel bacino mediterraneo.
Un gruppo di borsisti specializzati in diversi strumenti (ney, ûd, tanbûr, kanûn, kemençe, percussioni, voce) approfondirà nel corso della settimana lo studio delle opere in lingua persiana composte da poeti persiani, ottomani e da diversi sultani della corte ottomana.

La lingua persiana era la lingua letteraria dell’area ed era abitualmente usata dai compositori della tradizione musicale colta.

Il seminario si concluderà con un concerto dei borsisti diretti da Kudsi  Erguner, il 12 aprile alle ore 18.00 dal quale verrà tratto un CD pubblicato da Nota Edizioni.
Bîrûn sarà preceduto anche quest’anno da un “Preludio a Bîrûn”, giornata di studi organizzata da Giovanni De Zorzi presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.Gli eventi dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati sono resi possibili grazie al contributo di Eni.

Teatro in carcere

Il progetto teatrale “Passi Sospesi”  negli Istituti Penitenziari di Venezia.  Esperienze, metodologie, riflessioni.

Giovedì 27 marzo, in occasione della Giornata Mondiale del Teatro, si terrà preso la sala Barbantini della Fondazione Giorgio Cini di Venezia un incontro pubblico dedicato al progetto teatrale “Passi Sospesi” negli Istituti Penitenziari di Venezia, Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia e Casa Circondariale SAT di Giudecca.

L’incontro è promosso dal Centro Studi per la Ricerca documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo, in collaborazione con Balamòs Teatro e il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, a cura di Maria Ida Biggi e Paolo Puppa.

Sarà un’occasione per riflettere sul ruolo del teatro in carcere e capire come la città possa contribuire al percorso rieducativo.

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Ore 10 Riflessioni teoriche

Interventi di Gerardo Guccini, Fernando Marchiori, Andrea Porcheddu, Paolo Puppa, Cristina Valenti

Ore 15,30 Presentazione dell’esperienza veneziana

del progetto teatrale “Passi Sospesi”  di Balamòs Teatro

Proiezione delle fotografie di  Andrea Casale e del video di Marco Valentini con introduzione di Michalis Traitsis di Balamòs Teatro, responsabile del progetto.

Interventi di Caterina Barone, Maria Ida Biggi, Fabio Cavalli, Fabio Mangolini, Valeria Ottolenghi, Daniele Seragnoli.

Saranno presenti le Autorità coinvolte nel progetto

Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro e responsabile del progetto “Passi Sospesi” ha ricevuto ad Aprile del 2013 l’encomio da parte della Presidenza della Repubblica e a Novembre 2013 il premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro per il progetto teatrale “Passi Sospesi” negli Istituti Penitenziari di Venezia.

Saranno invitati ad intervenire:

Presidente del Teatro Stabile del Veneto

Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Venezia

Provveditore Amministrazione Penitenziaria del Veneto

Direttore Casa di Reclusione Femminile di Giudecca

Direttore Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia

Assessore ai Servizi Sociali della Regione Veneto

Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Venezia

Direttore organizzativo della Biennale di Venezia Teatro e Cinema

Direttore Centro Teatro Universitario di Ferrara

Associazione Nazionale dei Critici di Teatro

Presidente Coordinamento Nazionale di Teatro in Carcere

 

Il paesaggio sonoro del cinema italiano: 1945 – 1975

Il seminario, organizzato dall’Istituto per la Musica, si colloca nell’area di ricerca L’esperienza audiovisiva, e rappresenta il primo passo di un ampio progetto sulla musica per il cinema e la televisione scritta dai compositori italiani nella seconda metà del XX secolo.

Otto relatori presenteranno di fronte ad altrettanti discussants i primi risultati delle loro indagini sul “paesaggio sonoro” del cinema italiano negli anni1945-975.
Gli interventi sono dedicati ai rapporti della musica cinematografica con il teatro d’opera (Matteo Giuggioli e Gaia Varon), la popular music (Luca Bandirali e Alessandro Bratus), la musica folk (Ilario Meandri e Grazia Tuzi) e la composizione sperimentale (Maurizio Corbella e Giovanni De Mezzo). Emilio Sala e Fabrizio Borin, Serena Facci e Massimo Locatelli, Maurizio Agamennone e Antioco Floris, Veniero Rizzardi e Manlio Piva interverranno come discussants delle quattro sessioni.
Il seminario sarà preceduto da due conferenze, che avranno luogo il 28 febbraio dalle ore 15, in cui i coordinatori presenteranno due lavori in corso di stampa: Gianmario Borio, Il sistema simbolico di East of Eden. Osservazioni analitiche sul film di Elia Kazan con musica di Leonard Rosenman; Roberto Calabretto, Luigi Nono e il cinema. Appunti per una riflessione.