Sviluppato in collaborazione con la Fondazione Peter Maag (Verona) e con l’Università di Roma-La Sapienza, questo progetto, curato da Gianmario Borio, Nicola Guerini e Antonio Rostagno, si articola in una serie di conferenze su diciotto direttori d’orchestra del Novecento, intese a testimoniarne i diversi orientamenti interpretativi, stilistici e tecnici. L’indagine ha come oggetto l’interpretazione del repertorio sinfonico dell’Ottocento, da Schubert a Mahler.
Il principale obiettivo è quello di ripercorrere il modo di pensare il sinfonismo romantico attraverso il Novecento, riconsiderando la formazione e l’evoluzione della sua immagine sonora.
Nella lezione veneziana, che si terrà nella Sala Giovanni Morelli di Palazzo Malcanton Marcorà, alle ore 17 Gianfranco Vinay (Université Paris 8) parlerà di Leonard Bernstein e delle sue interpretazioni delle sinfonie di Mahler.
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Nell’occasione dei 50 anni dalla morte di Tammaro De Marinis (1878-1969) sarà organizzato dall’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini un importante convegno di studi, con l’intento di promuovere un iniziale approfondimento sulle vicende personali e professionali del famoso libraio, napoletano di nascita e fiorentino d’adozione. Sono stati coinvolti più di venti relatori, che contribuiranno a incrementare le informazioni su De Marinis, precoce e instancabile studioso di legature, manoscritti e libri illustrati, bibliofilo e
collezionista di gusto raffinato, attivissimo e colto antiquario. Sia a seguito dei suoi lavori di ricerca, sia per la propria attività commerciale, si riscontrano testimonianze del suo passaggio nelle più importanti istituzioni culturali italiane ed europee, con qualche traccia lasciata anche oltreoceano. Gli stretti legami con la Fondazione Giorgio Cini, dati dalla presenza a San Giorgio della sua biblioteca di lavoro, di una rilevante porzione della sua collezione antica e di numerosi documenti archivistici e di studio, sono alla base delle nuove ricerche di cui la Fondazione si fa ora promotrice.
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La Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con le Fondazioni Concordance, Irma Merk e L.+Th. La Roche, dedicherà un Seminario di Musica Antica al repertorio liturgico e paraliturgico
inglese di metà Cinquecento, in particolare alle messe di John Taverner, Christopher Tye e John Sheppard, occasionalmente composte su melodie tradizionali come la celebre Westron
Wynde (‘vento da ovest’). Oltre a queste messe, si esamineranno anche mottetti, salmi e antifone votive degli stessi compositori, testimonianze musicali delle aspre controversie religiose tra la
Chiesa di Roma e le Riforme inglese e tedesca dopo il 1530 e attorno agli anni del regno di Maria Tudor la Cattolica (1553-58). Il Seminario, diretto da Pedro Memelsdorff, vedrà come docente
principale lo specialista inglese Peter Phillips, fondatore dell’ensemble The Tallis Scholars e studioso di primo ordine dei repertori proposti. Con oltre duemila concerti e numerosissime incisioni discografiche e radiofoniche ha contribuito più di ogni altro direttore alla diffusione della polifonia inglese del Rinascimento.
I partecipanti al Seminario Westron Wynde. Taverner, Tye e Sheppard Messe, mottetti, salmi, antifone nel Rinascimento inglese (1530-60) sono stati selezionati con il consueto bando di concorso internazionale e si esibiranno in concerto all’Auditorium ‘Lo Squero’ venerdì 11 ottobre alle ore 18.
venerdì 11 ottobre ore 18 | Auditorium ‘Lo Squero’
Concerto
Direttore Seminari Pedro Memelsdorff
Insegnanti M° Peter Phillips e Prof. Magnus Williamson
Ensemble selezionato tramite concorso internazionale: Ensemble Tarentule
CECIL GALLOIS (alto and director)
VINCENT-ARNAUD GAUTIER (baryton-bass)
GÉRALDINE JEANNOT (soprano)
XAVIER DE LIGNEROLLES (tenor and director)
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Il Centro di Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione Giorgio Cini organizza in collaborazione con l’agenzia Magnum un workshop di tre giorni dedicato al rapporto tra fotografia e sacro, dove si discuterà di come rappresentare i fenomeni religiosi, ritraendo i rituali, le credenze e le esperienze di vita. L’insegnamento sarà incentrato sulla produzione, lo sviluppo, la documentazione e la cura della pubblicazione di lavori su questo argomento.
Il workshop sarà condotto dal fotografo Magnum Jonas Bendiksen, autore del libro The Last Testament, pubblicato nel 2017 da GOST Books. Nel suo libro, Bendiksen racconta la storia di sette uomini che rivendicano di essere il Messia biblico ritornato sulla terra. Alcuni hanno migliaia di seguaci, altri solo un pugno di discepoli. Tutti sono uniti nella fede di essere i prescelti, tornati in terra per salvare il mondo.
Il workshop offrirà la possibilità di lavorare a fianco del fotografo e del suo editore Stuart Smith, in un’esperienza coinvolgente, incoraggiando un gruppo di talentuosi partecipanti selezionati a superare i modi classici della narrazione e della raffigurazione.
Sabato 30 novembre alle ore 17.00, all’Auditorium Lo Squero, si esibiranno gli allievi partecipanti all’incontro dal 26 al 30 novembre, dell’Accademia Vivaldi tenuto dal violinista Giorgio Fava e dal violoncellista Walter Vestidello.
Ingresso libero fino a esaurmento posti
Per il terzo anno consecutivo l’Istituto Italiano Antonio Vivaldi organizza l’Accademia Vivaldi, dedicata all’approfondimento della prassi esecutiva delle composizioni del Prete rosso e rivolta
a giovani musicisti e cantanti. Tra febbraio e luglio si sono già svolti sei incontri: quattro, tenuti dal soprano Gemma Bertagnolli, dedicati al repertorio vocale sacro e profano, uno tenuto dal violinista Giorgio Fava e uno dal violoncellista Walter Vestidello, dedicati rispettivamente al repertorio per violino e a quello per violoncello. I restanti quattro incontri avranno luogo fra settembre e novembre: nel primo (dal 18 al 21 settembre) verrà approfondito il repertorio vocale, il secondo (dal 23 al 26 ottobre), guidato dal clavicembalista Antonio Frigé, riguarderà la realizzazione e lo studio del basso continuo nelle composizioni vivaldiane, mentre il terzo e il quarto (entrambi dal 25 al 30 novembre) saranno destinati agli strumentisti ad arco. Oltre allo studio pratico-esecutivo, i partecipanti ai seminari possono approfondire i vari aspetti teorici riguardanti le composizioni e i contesti vivaldiani, consultando le riproduzioni dei manoscritti e delle stampe dell’epoca, le edizioni musicali moderne e le pubblicazioni musicologiche sull’autore, tutte conservate presso l’archivio e la biblioteca dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi.
Sono stati programmati anche due concerti pubblici presso l’Auditorium ‘Lo Squero’, sull’Isola di San Giorgio Maggiore. Il primo, che si è tenuto sabato 13 luglio, ha visto coinvolti gli allievi
della classe di canto, mentre il secondo avrà luogo sabato 30 novembre.
La Fondazione Giorgio Cini di Venezia, con la Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti, organizza, in occasione della mostra Bernardo Bellotto 1740. Viaggio in Toscana, che si terrà a Lucca, promossa dalla Fondazione Ragghianti, dal 12 ottobre al 6 gennaio, una conferenza di Bozena Anna Kowalczyk, curatrice dell’esposizione, che presenterà in anteprima le nuove acquisizioni storico-critiche emerse dagli studi condotti sul tema in vista della mostra lucchese.
Bernardo Bellotto (1722-1780), nipote e allievo di Canaletto (1697-1768), parte diciottenne per la Toscana: è il suo primo viaggio fuori Venezia. Ha già alle spalle una discreta produzione artistica, perlopiù repliche di vedute di Venezia del maestro; a Firenze e Lucca lavora in autonomia per la prima volta. È la prova delle sue capacità, e il giovane artista la supera brillantemente, diventando il punto di riferimento del vedutismo toscano.
Durante la conferenza dedicata a questo grande protagonista della pittura veneziana del Settecento, Bozena Anna Kowalczyk presenta il viaggio in Toscana come il vero trampolino di lancio per il suo futuro successo, in Italia e in Europa.
Sala Barbantini, 11 settembre 2019, ore 17:00

Seminario coordinato da Gianmario Borio, Pascal Decroupet e Christoph Neidhöfer
Questo seminario mette a confronto diversi concetti di armonia esaminando la musica strumentale, vocale ed elettroacustica composta nei primi tre decenni del dopoguerra. Ogni intervento è dedicato alla costruzione e al contesto storico del linguaggio armonico di un determinato compositore; nella sessione conclusiva verranno riprese e approfondite le questioni teoriche più rilevanti. I relatori rispondono a una serie di domande che servono come punto di partenza per raggiungere gli obiettivi più avanzati del progetto: (1) comprendere l’armonia nelle sue molteplici manifestazioni al di là dei confini stilistici, (2) individuare le analogie e le differenze nei linguaggi armonici di compositori che appartengono a una determinata scuola o aderiscono a un’estetica comune, (3) evidenziare concezioni armoniche comuni a composizioni che presentano tratti stilistici ed estetici differenti, (4) rivedere e coordinare la terminologia per facilitare lo studio comparativo, (5) verificare ipotesi sulla storia della composizione musicale attraverso l’indagine delle concezioni armoniche.
Scarica la brochure New Concepts of Harmony
28 Giugno
Auditorium ‘Lo Squero’
Concerto h 19:00

Con la seconda edizione di Sguardi musicali: progetti di etnomusicologia visuale curata da Giovanni Giuriati, Marco Lutzu e Simone Tarsitani, l’Isituto Interculturlae di Studi Musicali Comparati prosegue le attività di formazione dei giovani ricercatori ed etnomusicologi nell’uso delle tecnologie audiovisive attraverso iniziative distinte e complementari e attraverso l’offerta di diverse borse di studio.
Il workshop di quest’anno dal titolo La produzione audiovisiva in etnomusicologia: progettazione e montaggio a cura di Marco Lutzu, Simone Tarsitani è a numero chiuso.
L’accesso è limitato ai partecipanti selezionati tramite bando di concorso.
Durante i cinque giorni si alterneranno sessioni di insegnamento teorico, visione di materiali e discussioni ed esercitazioni pratiche. I partecipanti potranno sperimentare direttamente le basi del corso lavorando sui materiali di documentazione realizzati durante la precedente edizione del workshop relativi alla presenza della cantante indiana Sunanda Sharma a Venezia nel giugno 2018.
Il corso sarà tenuto da Marco Lutzu e Simone Tarsitani, etnomusicologi con anni di esperienza accademica e internazionale nella produzione audio e video. I partecipanti dovranno avere attrezzature proprie che comprendano: (videocamera HD), laptop in grado di gestire in formato HD, cuffie, software di editing video (es. iMovie, Movie Maker), spazio di archiviazione di almeno 50 GB (su memoria interna o esterna sufficientemente veloce – Thunderbolt, USB3, FireWire).
Per informazioni sul bando per 10 borse di studio scarica Bando_Workshop_Sguardi_2019
Per informazioni sull Borsa Carpitella
Al via il primo corso di perfezionamento dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli, in collaborazione con Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, dal titolo: “Camminare le vigne: luoghi, persone e cultura del vino italiano”.
Si tratta di un percorso di perfezionamento che, per 180 ore in un semestre, consentirà ai corsisti ammessi di approfondire, insieme a 35 autorevoli docenti, i vini e i cibi d’Italia quali elementi di un patrimonio culturale che comprende i beni storici, artistici e paesaggistici.
Inoltre l’Alta Scuola Veronelli annuncia l’attivazione di una partnership tecnica con San Giorgio Cafè, ristorante gourmet, recentemente inaugurato, realizzato da D’Uva all’interno degli spazi di Fondazione Giorgio Cini e firmato da Filippo La Mantia, oste e cuoco siciliano.
L’Alta Scuola Veronelli, è nata nel 2018 dalla collaborazione tra Seminario Veronelli e Fondazione Giorgio Cini per proporre, grazie al sostegno di Banca Generali Private, main sponsor, servizi formativi e approfondimenti culturali dedicati a professionisti e operatori del settore agroalimentare.
Per maggiori informazioni vai al sito
Il Workshop Research-led Performance: Percussione Crea-Azione, organizzato dall’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con il Tetraktis Percussioni ensemble, è rivolto ai percussionisti con esperienza in ensemble di percussioni, solista e orchestrale.
E’ inoltre rivolto ai compositori interessati a sviluppare la loro scrittura per ensemble di percussioni e ad approfondire l’uso delle percussioni stesse.
Attraverso sessioni teoriche e di pratica musicale, saranno affrontati tre brani di compositori di cui l’Istituto per la Musica conserva il fondo archivistico:
Giacomo Manzoni, D’improvviso per sei/dodici percussionisti (1981)
Niccolò Castiglioni, Cronaca del Ducato di Urbino per sei percussionisti (1991)
Fausto Romitelli, Chorus per sei percussionisti (2001)
Le sessioni pratiche saranno affidate a Tetraktis Percussioni ensemble.
Le sessioni teoriche saranno tenute da Massimiliano Locanto (Università degli Studi di Salerno), Veniero Rizzardi (Università Ca’ Foscari di Venezia e Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova) e Francisco Rocca (Fondazione Giorgio Cini di Venezia) e moderate da Gianfranco Vinay (Université de Paris 8). In conclusione ci sarà l’intervento del compositore Giorgio Battistelli.
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